Greenray
Esperto di Bonsai
Report 100406
Martedì 6 aprile 2010
Oggi al Boscoincittà ero l'unico volontario e siccome lavorare senza compagnia mi deprime un po', mi sono limitato a pulire dal vivaio e tutt'attorno le schifezze che i visitatori hanno lasciato disseminate ovunque, durante la giornata di festa di ieri.
Un altro "abbellimento" che ho trovato è che la famosa piantina misteriosa, non si sono accontentati di sradicarla proprio mentre sta generosamente tentando di mettere radici, ma letteralmente capovolta, con quell'unica radichetta bianca superstite che s'agitava al sole già caldo.
L'ho raccolta con un po' di terriccio affinché stesse al fresco pensando a cosa avrei potuto fare ed ho deciso di provare a portarmela a casa, dove nessuno la sradicherà. Poi, se e quando si sarà ripresa vedrò se tenerla, visto che nel bosco era proprio uno scarto.
Mi sono poi incamminato nel bosco perché è da qualche mese che per i motivi più diversi non vi ci ritornavo.
Quasi all'estremità nord ho trovato i bambini di una classe elementare guidata dalla loro insegnante.
Per prima cosa si sono divisi per piccoli gruppi, ciascuno dei quali ha portato avanti il proprio compito.
Si sono occupati di una zona appena rimboschita, chiamata "testa del fontanile", mettendo nei sacchi il materiale non degradabile, togliendo le pietre più grosse che erano sparpagliate e mettendo terriccio fresco e nutriente in solchi aforma di "ciambella" scavati attorno alle piantine tolte dal vivaio e appena messe a dimora.
Una parte della classe al lavoro
Martedì 6 aprile 2010
Oggi al Boscoincittà ero l'unico volontario e siccome lavorare senza compagnia mi deprime un po', mi sono limitato a pulire dal vivaio e tutt'attorno le schifezze che i visitatori hanno lasciato disseminate ovunque, durante la giornata di festa di ieri.
Un altro "abbellimento" che ho trovato è che la famosa piantina misteriosa, non si sono accontentati di sradicarla proprio mentre sta generosamente tentando di mettere radici, ma letteralmente capovolta, con quell'unica radichetta bianca superstite che s'agitava al sole già caldo.
L'ho raccolta con un po' di terriccio affinché stesse al fresco pensando a cosa avrei potuto fare ed ho deciso di provare a portarmela a casa, dove nessuno la sradicherà. Poi, se e quando si sarà ripresa vedrò se tenerla, visto che nel bosco era proprio uno scarto.
Mi sono poi incamminato nel bosco perché è da qualche mese che per i motivi più diversi non vi ci ritornavo.
Quasi all'estremità nord ho trovato i bambini di una classe elementare guidata dalla loro insegnante.
Per prima cosa si sono divisi per piccoli gruppi, ciascuno dei quali ha portato avanti il proprio compito.
Si sono occupati di una zona appena rimboschita, chiamata "testa del fontanile", mettendo nei sacchi il materiale non degradabile, togliendo le pietre più grosse che erano sparpagliate e mettendo terriccio fresco e nutriente in solchi aforma di "ciambella" scavati attorno alle piantine tolte dal vivaio e appena messe a dimora.
Una parte della classe al lavoro
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