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Io da piccolo stavo con gli indiani :)

MaryFlowers

Fiorin Florello
Pittura sul corpo

La pittura del corpo fu utilizzata dagli indiani, per difendersi dal freddo,dal vento, dalle scottature e dalle punture di insetti. Usavano di solito, colori forti ottenuti dalla miscela fra grasso animale e alcune sostanze coloranti:
Rosso scuro : speciale argilla con ossido di ferro
Verde : decotto di varie piante
Nero : carbone ottenuto con legna, o ossa di animali e fiele di bisonte
Bianco : gesso
 

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Fiorin Florello
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Fiorin Florello
Il totem o "palo delle insegne", rappresenta le insegne della tribù,della famiglia o del capo della tribù.
Le ali laterali, stanno a significare che siamo angeli rivestiti da un corpo.
Sul totem sono sempre incisi degli animali che servono ad attirare le qualità positive degli animali rappresentati:

AQUILA: la forza divina,perchè è l'animale che vola più in alto ed è quindi vicino al grande spirito.
Significato = vinci le tue paure.

FALCO: è il messaggero,colui che ci avverte.
Significato = valuta la situazione da più punti.

FARFALLA: rappresenta la trasformazione dell'anima,invita a cambiare le cose.
Significato = mettere in ordine,rinnovarsi.

CAVALLO: rappresenta il potere ultraterreno,libertà.
Significato = ricordo del passato(vite passate),saggezza,amore.

FORMICA: esempio di animale fortemente dedito alla causa comune.
Significato = fiducia profonda.

ALCE: rappresenta il rispetto per se stessi,la forza e l'orgoglio.
Significato = farsi coraggio e valutare i risultati.

BISONTE: è l'abbondanza;le invocazioni e le preghiere sono state ascoltate.
Significato = tutto si può avere con l'aiuto del Grande Spirito.

LUPO: rappresenta l'equilibrio fra le necessità personali e quelle della famiglia,lealtà verso il gruppo.
Significato = caccia e sintonia con il gruppo.
 

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Fiorin Florello
CANE:prima dell'arrivo del cavallo era sicuramente il miglior amico della tribù; a lui ci si affidava per il trasporto delle masserizie, anche se aveva il grande difetto di richiedere un controllo continuo essendo facilmente distraibile. Con l'arrivo del cavallo il suo ruolo si ridimensionò di molto ma restò comunque un ottimo guardiano del villaggio. In alcuni riti religiosi il cane veniva sacrificato o addirittura mangiato (per acquisirne la ferocia). A questo animale si attribuivano: impulsività, sregolatezza e codardia.

CERVO:anch'esso oggetto di molti miti leggende, era una preda molto ambita per i cacciatori che in suo onore celebravano riti e danze (sopratutto tra i pueblo). Simboleggia vitalità e bellezza.
 

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Fiorin Florello
CASTORO:spirito protettore del lavoro e delle provviste

CARIBU':era per gli eschimesi quello che il bisonte era per i Lakota: il centro dell'universo

CORVO:per le popolazione del nord-ovest e dell'Alaska è l'eroe mitico che nel tempo della creazione ebbe un ruolo centrale nella formazione della terra, delle stelle e del sole. Per altre nazioni invece è visto come il briccone che si diverte a combinarne di tutti i colori per ottenere due cose per lui fondamentali: cibo e sesso.
 

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Fiorin Florello
COYOTE:eek:ggetto di molti miti e leggende che in lui vedevano: trasgressione, ribellione, allegria, imbroglio, malizia ecc. Tutte qualità piuttosto negative, anche se in qualche caso interveniva per aiutare l'uomo, mentre il suo hobby principale era quello di portare disordine....

GUFO:associato alla morte o messaggero di cattive notizie. Secondo alcune leggende questo animale sa chi deve morire e pochi giorni prima chiama il predestinato. Presso alcune tribù tuttavia è considerato come dispensatore di saggezza e consigli

ORSO:è indicato come il guaritore e se in una visione egli rivela all'uomo una medicina quest'ultima sicuramente funzionerà e sarà potente.

RAGNO:personaggio molto controverso nella mitologia indiana; per i Sioux è considerato il compagno di giochi del coyote mentre per gli Hopi è colui che creò l'umanità
 

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Fiorin Florello
RANA:spirito protettore dei poteri occulti (presso i Sioux)

SCOIATTOLO:simbolo di agilità e velocità in battaglia

TALPA:altro spirito amoroso

TARTARUGA:spirito protettore della vita; simbolo della sopravvivenza

UCCELLO DI TUONO:simbolo di pioggia, fuoco, verità e diversità. E' presente in moltissimi miti indiani, assomiglia molto all'aquila ma è di dimensioni molto più grandi. Il suo compito è quello di portare le pioggie, con lampi e tuoni. La sua vita procede in senso contrario a tutte le cose. E' considerato sacro e invocato in molte cerimonie e a testimonianza della verità mentre si fuma la sacra pipa; chi dice il falso infatti potrebbe essere fulminato.
 

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Fiorin Florello
La leggenda dei acchiappa sogni .
Molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio cheyenne viveva
una bambina il cui nome era Nuvola Fresca. Un giorno la piccola disse alla madre,
Ultimo Sospiro della Sera:” quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero a nutrirsi,
becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu, leggera come il vento e lo cacci via.
Ma non capisco cosa sia tutto questo”.

Con grande amore materno Ultimo Sospiro della Sera rassicurò la piccola dicendole:
“le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra
che viene a salvarti” Nuvola fresca rispose:
“ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone”.

Allora la saggia madre, sapeva che in cuor suo sarebbe stato ingiusto chiudere la porta alla paura
della sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto
un potere magico: riconoscere i sogni buoni, cioè quelli utili per la crescita spirituale della sua bambina,
da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli.

Ultimo Sospiro della Sera costruì tanti dream catcher e li appese sulle culle di tutti i piccoli del villaggio
cheyenne. Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari
e il potere magico cresceva, cresceva, cresceva insieme a loro…

Ogni cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza.

Ancora oggi, a secoli di distanza, ogni volta che nasce un bambino, gli Indiani costruiscono un dreamcatcher
e lo collocano sopra la sua culla.

Con un legno speciale, molto duttile, plasmano un cerchio, che rappresenta l'universo, e intrecciano
al suo interno una rete simile alla tela del ragno. Alla ragnatela assegnano quindi il compito di catturare
e trattenere tutti i sogni che il piccolo farà.

Se si tratterà di sogni positivi, il dream catcher li affiderà al filo delle perline (le forze della natura)
e li farà avverare. Se li giudicherà invece negativi, li consegnerà alle piume di un uccello e li farà portare
via, lontano, disperdendoli nei cieli...
 

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Fiorin Florello
Il re dei uccelli.
C'erano una volta degli uccelli che decisero che dovevano proclamare un re.
Si riunirono e decisero che il loro re sarebbe stato il più saggio tra loro, il gufo.
Il corvo arrivò in ritardo alla riunione, e disse, astioso:
Come mai avete scelto un vecchio barbogio come re?
Dovreste sapere che quello che ci difende di più è spesso la furbizia:
vi ricordate la storia dell'airone e del granchio?

Gli altri uccelli non si ricordavano, e quindi il corvo cominciò a raccontare:
C'era una volta un vecchio airone che non riusciva più ad acchiappare pesci.
Decise allora di ricorrere all'astuzia: si mise al centro del lago vicino a dove viveva e scoppiò a piangere.
I pesci gli chiesero cosa ci fosse e lui rispose di aver sentito alcuni umani dire che avrebbero prosciugato
il lago e sarebbero morti tutti loro pesci.

Disse però che si offriva di salvarli, trasportandoli nel becco in un lago vicino.
I pesci acconsentirono, e l'airone iniziò a prenderne uno per volta nel becco, spiccando un volo
e mangiandoseli tranquillamente poco lontano.

Un granchio capì tutto e chiese all'airone di salvarlo: ma in realtà gli saltò al collo e lo morsicò finché
l'airone mollò la presa. Così i pesci e gli altri animali dello stagno furono salvi.

Gli uccelli rumoreggiarono: il corvo in fondo aveva ragione!
Ma il gufo gli disse: Loro però mi hanno eletto concordemente...
D'accordo, rispose il corvo, ma non è detto che l'opinione della maggioranza sia la migliore:
la sai la storia del capretto e del saggio? Tutti gli uccelli vollero sentirla.

Il corvo incominciò:
C'era una volta un saggio che aveva ricevuto in dono un capretto da un contadino:
se lo caricò sulle spalle e si avviò verso casa.
Ad un tratto incontrò tre briganti che cominciarono a dirgli:
Guarda quel sant'uomo che va in giro con un animale disgustoso e sporco sulla schiena!
Il saggio sbalordito riesaminò il capretto: era proprio un capretto!
Lo riprese sulle spalle ed i tre briganti continuarono a dire: Guarda,
ha un maiale sporchissimo e puzzolente sulle spalle! Il saggio non sapeva più cosa pensare e pensò
che un qualche spirito maligno gli avesse oscurato la vista.
Per questo motivo lasciò cadere per terra il capretto e fuggì via.
I briganti poterono rubarglielo e mangiarselo.


Il gufo si offese tantissimo e volò via;
gli altri uccelli e il corvo decisero che si stava benissimo anche senza eleggere un re.
 
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