stefanomotta
Giardinauta
Ho letto che un famosissimo cantante, giovane e si suppone solvibile, si è ricoverato per curarsi dalla dipendenza dalle droghe e dall'alcool. Solo un caso di tanti. Troppi.
Sono toccato da queste situazioni profondamente tragiche. Molto probabilmente i ritmi da sostenere, il livello di "vendite" come Cd o anche solo come immagine, è estremamete difficile da sostenere. Un'artista in se, è una persona ipersensibile. Altrimenti non farebbe quello che fa. E questo penso sia uno dei grossi guai di quel tipo di ambiente. Anche a quei livelli sei per case discografiche/cinematografiche una gallina da spremere il più possibile.
Ma, pensiamo a quei padri di famiglia che lavorano in fabbrica. O in una acciaieria. Qualunque lavoro ripetitivo, anche in ufficio, ma, privo di qualunque "stimolo". Attività svolte perchè devi. Devi mangiare, mantenere la famiglia, i figli che studiano, forse il mutuo. Per stipendi che svaniscono quasi appena toccati. Niente cliniche per queste persone "stanche" della loro situazione. Solo la volontà di andare avanti perchè altrimenti cosa fai? Il mondo non si ferma se ti fermi tu, anzi. Niente periodi di pausa per riflettere. Niente vacanze ritempranti. Niente interviste in esclusiva per spiegare i tuoi motivi.
Eppure sono lì! Anno dopo anno, prendendo le energie dentro di loro o nel coniuge, dai progressi nello studio dei figli. Indistruttibili, anche se hanno veramente poco rispetto alla rock star. Molto poco. Quasi niente.
Rivalutiamo questi "modelli"?
Questi eroi silenziosi che non si fermano mai. Lasciamo da parte per un attimo le copertine patinate delle riviste con questi giovani belli ricchi famosi e devastati. Che hanno certamente tutta la nostra solidarietà. Ma.....
Riscopriamo di avere un eroe magari nel nostro palazzo o in famiglia. Ristabiliamo un attimo l'equilibrio. Solo per un senso di giustizia non scritta, che non fa nemmeno notizia. Ma che ci allarga il cuore.
Sono toccato da queste situazioni profondamente tragiche. Molto probabilmente i ritmi da sostenere, il livello di "vendite" come Cd o anche solo come immagine, è estremamete difficile da sostenere. Un'artista in se, è una persona ipersensibile. Altrimenti non farebbe quello che fa. E questo penso sia uno dei grossi guai di quel tipo di ambiente. Anche a quei livelli sei per case discografiche/cinematografiche una gallina da spremere il più possibile.
Ma, pensiamo a quei padri di famiglia che lavorano in fabbrica. O in una acciaieria. Qualunque lavoro ripetitivo, anche in ufficio, ma, privo di qualunque "stimolo". Attività svolte perchè devi. Devi mangiare, mantenere la famiglia, i figli che studiano, forse il mutuo. Per stipendi che svaniscono quasi appena toccati. Niente cliniche per queste persone "stanche" della loro situazione. Solo la volontà di andare avanti perchè altrimenti cosa fai? Il mondo non si ferma se ti fermi tu, anzi. Niente periodi di pausa per riflettere. Niente vacanze ritempranti. Niente interviste in esclusiva per spiegare i tuoi motivi.
Eppure sono lì! Anno dopo anno, prendendo le energie dentro di loro o nel coniuge, dai progressi nello studio dei figli. Indistruttibili, anche se hanno veramente poco rispetto alla rock star. Molto poco. Quasi niente.
Rivalutiamo questi "modelli"?
Questi eroi silenziosi che non si fermano mai. Lasciamo da parte per un attimo le copertine patinate delle riviste con questi giovani belli ricchi famosi e devastati. Che hanno certamente tutta la nostra solidarietà. Ma.....
Riscopriamo di avere un eroe magari nel nostro palazzo o in famiglia. Ristabiliamo un attimo l'equilibrio. Solo per un senso di giustizia non scritta, che non fa nemmeno notizia. Ma che ci allarga il cuore.
