cercis australis
Maestro Giardinauta
forse sarò ripetitivo (ma tanto visto che siamo in tema, repetita iuvant) ma secondo me è utile, oltre che bello!
non credo si possano comprendere pienamente tutte le sfumature delle lingue moderne, ma anche i costrutti grammaticali, per fare un esempio, non solum l'italiano o francese, sed etiam il tedesco (ci sono gli stessi casi delle declinazioni latine, alla faccia delle lingue neolatine e germaniche diverse), poi almeno ci si può fare una vaga idea di quanto sia difficile rendere un testo in un'altra lingua senza perdere i significati delle parole nella lingua originale
non ripeto nulla di quanto detto sulla traduzione dei grandi, perchè non credo si possano capire bene se non letti nella loro lingua (ma secondo me non vale solo per il latino ovviamente)
ma tornando all'utilità, sto in ambito accademico perchè non ho esperienza (ancora) di altri ambiti, direi che bisogna distinguere: per l'ambito letterario e simili, non è utile, ma nesessario, per quello scientifico-tecnico, non necessario, ma utile (spero si noti la non fortunata emulazione della simmetria del periodare ciceroniano ).
mi spiego: io ho frequentato lo scientifico (non potete immaginare quanto mi manchi ora il greco ) e ora sono uno studente di ingegneria. ebbene, exempli gratia, oltre alle citazioni occasionali (si anche ad ingegneria!) non sono poche le volte in cui torna utile sapere qualche h di latino. (con l'ultima espessione "quache h" spero di abbassare alquanto lo stile, che forse sia era fatto troppo pomposo nella parte centrale della risposta, ma che ogni tanto è bello usare, almeno per ricordare qualcosa del latino)
Valete
non credo si possano comprendere pienamente tutte le sfumature delle lingue moderne, ma anche i costrutti grammaticali, per fare un esempio, non solum l'italiano o francese, sed etiam il tedesco (ci sono gli stessi casi delle declinazioni latine, alla faccia delle lingue neolatine e germaniche diverse), poi almeno ci si può fare una vaga idea di quanto sia difficile rendere un testo in un'altra lingua senza perdere i significati delle parole nella lingua originale
non ripeto nulla di quanto detto sulla traduzione dei grandi, perchè non credo si possano capire bene se non letti nella loro lingua (ma secondo me non vale solo per il latino ovviamente)
ma tornando all'utilità, sto in ambito accademico perchè non ho esperienza (ancora) di altri ambiti, direi che bisogna distinguere: per l'ambito letterario e simili, non è utile, ma nesessario, per quello scientifico-tecnico, non necessario, ma utile (spero si noti la non fortunata emulazione della simmetria del periodare ciceroniano ).
mi spiego: io ho frequentato lo scientifico (non potete immaginare quanto mi manchi ora il greco ) e ora sono uno studente di ingegneria. ebbene, exempli gratia, oltre alle citazioni occasionali (si anche ad ingegneria!) non sono poche le volte in cui torna utile sapere qualche h di latino. (con l'ultima espessione "quache h" spero di abbassare alquanto lo stile, che forse sia era fatto troppo pomposo nella parte centrale della risposta, ma che ogni tanto è bello usare, almeno per ricordare qualcosa del latino)
Valete