GIULY83
Giardinauta
Fantastico...:LOL:Cara! Tu fosti forse un poco folle, ma non v'è rimprovero in me per questo tuo amore sfortunato, ma un sentimento ben più amorevole: sorellanza.
Mi permetti, vero di chiamarti sorella di sventure?
Ogni anno infatti, carissima, io anche cado vittima di una bella foglia tropicale, un petalo ammiccante che promette un futuro felice, che mi sussurra con mendace vezzosità: "Sì tesoro, Sì. Fammi tua. La zona 8, cosa è mai la zona 8? Un corridoio caldo tra i Tropici e l'Appennino."
Tutto cominciò con lei, la mia Datura bianca, che trovata dimora nello spoglio pezzo di terra che ancora oggi mi appartiene, mi disse di fidarsi di lei, che per amore mio ella avrebbe resistito ai più rigidi inverni e alle correnti d'aria che, per gelosia degli Uragani, cercando anch'esse di ottenere un nome proprio, imperversano, con folate che avrebbero tanto da insegnare alla Bora Triestina, il mio misero giardino.
Tu puoi forse capire il mio stupore, la mia immensa felicità nello scoprire che ella manteneva la sua parola. Vennero la neve, la grandine la tempesta e tutto sopportò e sempre ricambiò il mio affetto donandomi come fragranti doni le sue fioriture.
Cara, immensamente amata Datura! Durò tre anni il nostro sventurato amore.
Poi... Poi vennero i muratori.
Dopo un lungo, estenuante pomeriggio di lavoro tornai a casa e un pugno mi serrò il cuore, la fronte fu madida, la mano tremante. Là dove all'ora del pranzo ancora si ergeva bellissimo e fiero il mio gelsomino c'era ora solo un vuoto che mi atterriva.
Corsi quindi, girai l'angolo e, anche lei se ne era andata. Portatami via da una vile mano menzognera (Ma certo Signora, ma le pare? Non le toccheremo neanche le sue piante. Si fidi.)
Sono passati anni ormai da quel triste giorno, ma il tormento non mi abbandona.
Così ogni anno cado vittima del desiderio e semino una promessa, metto a dimora una speranza con brama ardente che si ricrei, un giorno, miracolosamente, quel caldo corridoio tra i Tropici e l'Appennino.
Fondiamo il club degli scrittori in italiese antiquato e maccheronico...?
Sorelle, mi dici? Certo lo siamo. Tutti quelli che scrivono, hanno scritto e scriveranno su questa pagina nobile e liberatoria, sono nati dalla stessa madre, accomunati dalla sventura (tu ne sei un esimio esempio, mica da ridere, neh...) o da pratiche che con l'intento di far bene si rivelano maldestre e scombinate.
Confessiamo i nostri peccati assolvendoci a vicenda, perché la natura umana prevede errori tutti i giorni... E poi si sa che la strada per l'inferno è costellata di buone intenzioni.
Fratellanza dunque e sempre!
E i muratori... Forse scriverò un trattato dal titolo "Il muratore affetto da Sindrome del guastatore con associata sintomatologia da reiterata menzogna".
E adesso ho bisogno che mi spieghi cosa intendi per corridoio caldo fra i Tropici e l'Appennino... Forse è una metafora... scusa, ma non c'ho capito molto.