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Il caso delle "fasoniste" napoletane

pa0la

Florello
:fifone2: però ha ragione Pinuccia Romolo ci hai dato una mazzata sulla testa con questo post.......
e vediamo quanto interesse susciterà..............


pa0la

Questo era uno dei miei scopi. Vedere e considerare.
Ciao[/QUOTE]

non so tu, ma io la folla non l'ho vista.......
e con questo credo che me ne andrò a dormire
Buonanotte a tutti!
pa0la
 

Danilis

Apprendista Florello
Ciao, purtroppo c'è pure di peggio. E' riprovevole leggere ciò che hai scritto.

Per citarti un altro esempio ti posso dire che qui nei dintorni di Firenze, precisamente a Prato, ci sono persone che lavorano anche 20 ore al giorno per una paga misera e per ottenere un posto in cui vivere qui in Italia. Sto parlando degli emigranti cinesi che vengono a lavorare qui in Italia nella speranza di avere una vita decente. Ho visto che vivono dove lavorano e che devono portare i bambini con loro nelle baracche in cui vengono letteralmente schiavizzati. Talvolta purtroppo anche i bambini vengono fatti lavorare..........................
 

LunaImmobile

Giardinauta
Non addebito ciò che ho detto agli insegnanti, non a tutti quanto meno. Ma a una politica miope che non da agli insegnanti per primi, oltre che ai ragazzi, ne risorse ne obbiettivi! Apprezzo invece da genitore la fatica che fate tutti i giorni, perchè i ragazzi sono cambiati, sono demotivati e delusi...........è un lavoraccio per quelli che hanno voglia di insegnare davvero
:Saluto:
pa0la

in parte hai ragione..
io ho avuto una vita liceale travagliata...bocciata i primi due anni perchè mi sono scontrata con un "sistema" troppo diverso rispetto a quello delle medie,con insegnanti ormai "appassiti"sia nel corpo ma cosa peggiore nello spirito..a pensarci bene però il lavoro stesso degli insegnanti alla lunga è demoralizzante,soprattutto per chi insegna in molte classi ma per poco tempo..Non hai modo di instaurare un rapporto con gli alunni di cui spesso nemmeno sai il nome,non ne vale nemmeno la pena perchè dopo un paio di anni li perdi.I programmi sono sempre gli stessi da decenni,la burocrazia scolastica ti fagocita..
poi ho fatto due bienni :)martello: ):tutti insegnanti giovani e appassionati,con ancora la voglia di trasmettere agli studenti..mi hanno fatto amare addirittura il greco!:D ovviamente tutti precari..:astonishe
quindi,vero che spesso gli studenti sono delusi ma è anche vero che parte di queta delusione viene alimentata da chi sta dietro la cattedra..
 

Pin

Master Florello
La mancanza di folla è forse dimostrazione di quanto siamo assuefatti a determinate situazioni o che interessano di più quelle "pruriginose" dove purtroppo la fantasia ne fa da padrone e ci permette di stare al balcone come le comari?
 
A

ambapa

Guest
...non so tu, ma io la folla non l'ho vista.......
e con questo credo che me ne andrò a dormire
Buonanotte a tutti!
pa0la
Già...le folle stanno al family day, a proclamare quanto è bella e sana e giusta la famiglia cattolica, l'unica legittimata a chiamarsi tale.
Che poi ci sia gente schiavizzata in nome dell'arricchimento amorale di pochi che ce frega?
 

RosaeViola

Master Florello
Io non mi sento affatto in letargo. Sento che siamo pochi ad indignarsi, quello si. Faccio fatica a vedere l'Europa che non produce più nulla (le norme non danno da mangiare a nessuno), la scuola che ogni anno che passa perde colpi.
Rom è lontano dai tempi delle elementari, ma io per qualche verso ci sono ancora dentro. Tra la più grande e l'ultima di mio fratello i miei ragazzi stanno nel mezzo. Abbiamo visto la scuola crollare un bambino dietro l'altro a partire dalle elementari e quasi nessuno se ne lamenta. (molti peraltro si lamentano se i compiti sono tanti).
Che cosa possiamo immaginare di aspettarci da una società che smette contemporaneamente di produrre e di formare le nuove leve?
Io non riesco ad essere ottimista, faccio fatica a dare ai ragazzi motivazioni vere, che cozzano con quello che vedono tutti i giorni (vedono e capiscono più di quanto immaginiamo).
Il grande tra 6 mesi sarà maggiorenne. Alcuni suoi compagni lo sono già.
A Genova ci sono le elezioni amministrative a breve. E' una tristezza sentir dire a dei ragazzi che votano per la prima volta "non ho nessuna voglia di farlo", perchè non è pigrizia o menefreghismo, quello che ho percepito era disgusto.




:fifone2: però ha ragione Pinuccia Romolo ci hai dato una mazzata sulla testa con questo post.......
e vediamo quanto interesse susciterà..............


pa0la


Paola, non sono d'accordo con te su quanto dici dei ragazzi.
Io credo che molto dipenda da quello che assorbono non solo al di fuori delle mura domestiche ma proprio all'interno.

Forse siamo proprio noi, nella nostra profonda disillusione, a trasmettere loro solo un senso di disgusto e di impotenza, anzichè far passare come messaggio, la volontà e il desiderio di cambiare le cose.
 

RosaeViola

Master Florello
si sà che in certi casi il singolo non può che sottostare, ma come mai non si riesce a trovare l'unità di idee e di persone che c'era una volta?
Non è forse perchè siamo un po'troppo edonisti?


Credo che più di 50 anni di consumismo sfrenato, sia naturalmente degenerati in questo individualismo e qualunquismo strisciante di cui ormai, quasi tutta la società è permeata.
 

RosaeViola

Master Florello
tutti insegnanti giovani e appassionati,con ancora la voglia di trasmettere agli studenti..mi hanno fatto amare addirittura il greco!:D ovviamente tutti precari..:astonishe
quindi,vero che spesso gli studenti sono delusi ma è anche vero che parte di queta delusione viene alimentata da chi sta dietro la cattedra..


Ecco, appunto.
Parliamo di passione che a mio avviso, è proprio l'elemento mancante nella nostra società.
Quanti l'hanno trasmessa ai propri figli senza filtro alcuno, senza temere che se fossero diventati passionali la vita li avrebbe fatti soffrire? Quanti hanno insegnato ai loro ragazzi a sperare e a credere in un domani che si possa cambiare e migliorare? Quanti hanno trasmesso l'entusiasmo?
Sappiamo tutti bene che tutti questi valori, portano inevitabilmente a delle sconfitte su certe tematiche, a delle sofferenze e siamo diventati così bravi a cercare di non farli soffrire, che spesso evitiamo di insegnare loro a vivere appieno la loro esistenza.
 

RosaeViola

Master Florello
Già...le folle stanno al family day, a proclamare quanto è bella e sana e giusta la famiglia cattolica, l'unica legittimata a chiamarsi tale.
Che poi ci sia gente schiavizzata in nome dell'arricchimento amorale di pochi che ce frega?


Veramente a pochi, soprattutto fra quella folla di gente di cui parli, che si riempie la bocca di proclami ma che poi, invece di fare qualcosa di attivo e concreto per migliorare le cose, non fa nulla, perchè tanto è una battaglia persa.
Io credo che tra il fare poco, tentando e sperando con tutte le proprie forze e il non far niente, ci sia una profonda differenza.

Comunque sia, gli sconfitti siamo noi, non i nostri figli e non le nuove generazioni, perchè siamo così disillusi e amareggiati che non abbiamo avuto il coraggio di insegnare ai nostri figli che, piuttosto che stare a guardare, sia sempre meglio impegnare le proprie forze per cambiare.
 

Ortensia

Giardinauta
Non addebito ciò che ho detto agli insegnanti, non a tutti quanto meno. Ma a una politica miope che non da agli insegnanti per primi, oltre che ai ragazzi, ne risorse ne obbiettivi! Apprezzo invece da genitore la fatica che fate tutti i giorni, perchè i ragazzi sono cambiati, sono demotivati e delusi...........è un lavoraccio per quelli che hanno voglia di insegnare davvero
:Saluto:
pa0la


Pa0la, lungi da me l'idea di difendere la categoria! mi sono spiegata male ovviamente. Poi è verissimo che la passione aiuta i ragazzi e spesso supplisce a tante carenze del sistema, ci mancherebbe. Il problema è che sta nella coscienza di ognuno di noi continuare a lottare per chi ha meno. E' doveroso farlo anche per coloro i quali non si rendono conto di quanto sfruttamento ci circonda perchè essi stessi sono sfruttati o culturalmente/ moralmente deprivati. Parole forti, me ne rendo conto, ma purtroppo credo siano adatte. Solo che talvolta ci si sente impotenti.
La colpa in questi casi è anche mia perchè non riesco a trovare strade nuove per comunicare, organizzare e lottare contro pregiudizi e disinteresse. per questo sono contenta del post e della discussione che ne è scaturita. Grazie Romolantus!!
 

rootfellas

Florello
La collera deve essere sempre volta al miglioramento mai impotente, di casi come questo ce ne sono a centinaia, bisogna fermarsi fare un esame di coscienza, sai quante cose che sono in vendita sono frutto di schiavitù moderne? lavoro nero, lavoro minorile, lavoro sottopagato, condizioni inumane? , tante, ma ci sono anche prodotti che non lo sono.. ecco quello è il cambiamento che la collera deve farci fare.

Ciao
Luk.
 

LunaImmobile

Giardinauta
Veramente a pochi, soprattutto fra quella folla di gente di cui parli, che si riempie la bocca di proclami ma che poi, invece di fare qualcosa di attivo e concreto per migliorare le cose, non fa nulla, perchè tanto è una battaglia persa.
Io credo che tra il fare poco, tentando e sperando con tutte le proprie forze e il non far niente, ci sia una profonda differenza.

Comunque sia, gli sconfitti siamo noi, non i nostri figli e non le nuove generazioni, perchè siamo così disillusi e amareggiati che non abbiamo avuto il coraggio di insegnare ai nostri figli che, piuttosto che stare a guardare, sia sempre meglio impegnare le proprie forze per cambiare.

Pa0la, lungi da me l'idea di difendere la categoria! mi sono spiegata male ovviamente. Poi è verissimo che la passione aiuta i ragazzi e spesso supplisce a tante carenze del sistema, ci mancherebbe. Il problema è che sta nella coscienza di ognuno di noi continuare a lottare per chi ha meno. E' doveroso farlo anche per coloro i quali non si rendono conto di quanto sfruttamento ci circonda perchè essi stessi sono sfruttati o culturalmente/ moralmente deprivati. Parole forti, me ne rendo conto, ma purtroppo credo siano adatte. Solo che talvolta ci si sente impotenti.
La colpa in questi casi è anche mia perchè non riesco a trovare strade nuove per comunicare, organizzare e lottare contro pregiudizi e disinteresse. per questo sono contenta del post e della discussione che ne è scaturita. Grazie Romolantus!!


in effetti è un po'il classico cane che si morde la coda..da una parte una scuola invecchiata,che arranca anno dopo anno,con insegnanti spesso disillusi contro cui si scontrano studenti che hanno ideali e passione..
dall'altra genitori che hanno fatto proprio un atteggiamento come quello decsritto da Rosa,incapaci di trasmettere il valore della "lotta",degli ideali,di valori altri insomma..e quei pochi insegnanti che ancora hanno voglia di insegnare davvero (e non limitarsi a leggere pagina 245 del libro di testo) si scontrano con l'apatia culturale..

Sembra che dopo le gradni lotte e i grandi movimenti degli anni 60 e 70 sia prevalsa una voglia di leggerezza,una "pausa di riflessione" che è stata portata alle conseguenze estreme e da cui facciamo fatica a tirarci fuori..
Forse è stata anche la reazione dei figli di coloro che hanno preso parte attiva a quei movimenti..il tanto decantato scontro tra generazioni,una voglia di ribellione ai genitori e ai loro sistemi di valori e credenze..
 
R

Romolantus

Guest
in effetti è un po'il classico cane che si morde la coda..da una parte una scuola invecchiata,che arranca anno dopo anno,con insegnanti spesso disillusi contro cui si scontrano studenti che hanno ideali e passione..
dall'altra genitori che hanno fatto proprio un atteggiamento come quello decsritto da Rosa,incapaci di trasmettere il valore della "lotta",degli ideali,di valori altri insomma..e quei pochi insegnanti che ancora hanno voglia di insegnare davvero (e non limitarsi a leggere pagina 245 del libro di testo) si scontrano con l'apatia culturale..

Sembra che dopo le gradni lotte e i grandi movimenti degli anni 60 e 70 sia prevalsa una voglia di leggerezza,una "pausa di riflessione" che è stata portata alle conseguenze estreme e da cui facciamo fatica a tirarci fuori..
Forse è stata anche la reazione dei figli di coloro che hanno preso parte attiva a quei movimenti..il tanto decantato scontro tra generazioni,una voglia di ribellione ai genitori e ai loro sistemi di valori e credenze..

=*=*=*=*=*=*=

A parer mio, quel che si è andato perdendo è il RISPETTO ed il concetto di PERSONA. Se li uniamo e quotidianamente ce ne ricordiamo, la situazione dovrebbe incominciare a cambiare.
E' nella famiglia, con i bambini, nei piccoli gesti giornalieri la partenza . Ad esempio, se vogliamo entrare nella stanza di un figlio , bussiamo prima alla porta e chiediamo permesso ; il bimbo "memorizza" subito e ripeterà il comportamento. Lo scrivo avendolo sperimentato personalmente.
Quando si decide di "generare ", occorre essere ben consci dei sacrifici e dei molti limiti che comporta per la libertà e le "comodità" personali; a meno che non sia frutto di ignoranza nel campo sessuale.....
Da questo punto di vista , mi pare che il periodo anni 60-anni 80 sia molto tristo : In nome di una pseudo "liberazione" sono state commesse varie " nefandezze " sempre nel campo dell'educazione e del rispetto.
Chi nacque allora, in molti casi ,purtroppo, poco ricevette e poco può trasmettere.
Nemo plus ad alium transferre potest quam ipse habet.
Buona giornata.
 

Pin

Master Florello
=*=*=*=*=*=*=

A parer mio, quel che si è andato perdendo è il RISPETTO ed il concetto di PERSONA. Se li uniamo e quotidianamente ce ne ricordiamo, la situazione dovrebbe incominciare a cambiare.
E' nella famiglia, con i bambini, nei piccoli gesti giornalieri la partenza . Ad esempio, se vogliamo entrare nella stanza di un figlio , bussiamo prima alla porta e chiediamo permesso ; il bimbo "memorizza" subito e ripeterà il comportamento. Lo scrivo avendolo sperimentato personalmente.
Quando si decide di "generare ", occorre essere ben consci dei sacrifici e dei molti limiti che comporta per la libertà e le "comodità" personali; a meno che non sia frutto di ignoranza nel campo sessuale.....
Da questo punto di vista , mi pare che il periodo anni 60-anni 80 sia molto tristo : In nome di una pseudo "liberazione" sono state commesse varie " nefandezze " sempre nel campo dell'educazione e del rispetto.
Chi nacque allora, in molti casi ,purtroppo, poco ricevette e poco può trasmettere.
Nemo plus ad alium transferre potest quam ipse habet.
Buona giornata.


Quoto tutta la prima parte.
Se si considera sacrificio una nuova vita, come rinuncia alla propria libertà o impegno ad assumersi responsabilità è meglio se i cuccioli li lascia dove sono.
(tolto l'incidente di percorso che a tutt'poggi ancora capita)
Nefandezze ne sono state commesse, ma si è anche costruito.
I nati in quel ventennio, hanno ricevuto da chi era disposto a dare, non è che per una sorta di liberazione, cercata e costruita si sia trascurata un'intera generazione.
E' sempre una cosa soggettiva, non oggettiva.
Mio figlio e tuo figlio sono degli anni ottanta, o sbaglio?
 

rootfellas

Florello
Volevo ricordarvi di tutti quei bambini, di tutte quelle donne e uomini che lavorano sottopagati e in condizioni inumane, parliamo di 15 dollari al mese per un lavoro di 18 ore giornaliere, ricordatevelo quando andate a comprare!
Inoltre socialmente è meglio porre l'accento sugli sfruttatori e il loro background piuttosto che sugli sfruttati, la vita puo anche portare ad acettare lavori così schiavizzanti, quandonon hai più nulla da perdere e da mangiare.


Ciao
Luk.
 

rootfellas

Florello
Io credo che tra il fare poco, tentando e sperando con tutte le proprie forze e il non far niente, ci sia una profonda differenza.


A volte anche fare poco, serve a te stesso per poter vivere con serenità, e un piccolo aiuto lo si da comunque, per cui, tentare, fare e non mollare.!!!

Ciao
Luk.

P.S.
in questa discussione ci starebbe bene la frase ho visto cose che voi umani....
 
R

Romolantus

Guest
Quoto tutta la prima parte.
Se si considera sacrificio una nuova vita, come rinuncia alla propria libertà o impegno ad assumersi responsabilità è meglio se i cuccioli li lascia dove sono.
(tolto l'incidente di percorso che a tutt'poggi ancora capita)
Nefandezze ne sono state commesse, ma si è anche costruito.
I nati in quel ventennio, hanno ricevuto da chi era disposto a dare, non è che per una sorta di liberazione, cercata e costruita si sia trascurata un'intera generazione.
E' sempre una cosa soggettiva, non oggettiva.
Mio figlio e tuo figlio sono degli anni ottanta, o sbaglio?

Il mio discorso riguarda sommariamente i così detti "genitori impegnati ",che all'epoca erano di moda ed andavano in giro portandosi i bimbi spesso sulle spalle come oggetti, privi di un deposito. ( ne ho visti parecchi alle varie manifestazioni ).
Giustamente il nero non è mai "tutto" nero. Chi aveva ricevuto anche allora ha trasmesso. Altrettanto oggi.
Sì, mio figlio è classe 1981.
Buona giornata, Pin.
 
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