Io ho una nostalgia pazzesca per il profumo della torta di riso che faceva mia mamma....ne faceva una teglia grande grande e finiva in un battibaleno...
Nessuno tra familiari e amici ne conosce la ricetta e questo è un grande dispiacere...può sembrare una banalità, ma mi piacerebbe tanto riprovare le sensazioni che mi dava quel profumo...sarebbe un tuffo dentro un passato che è ancora così vivo e penetrante...
Decky...il profumo dei ricordi è un profumo vero o può essere anche una sorta di metafora?
Perchè io non ho altri profumi particolari legati alla mia infanzia però ho i ricordi...netti e precisi che si svelano spesso e volentieri nei miei sogni...la casa dove abitavo coi genitori...il grande villaggio Enel con tutti quei giardini che circondano i condomìni e che ci permettevano di correre in libertà...
la strada chiusa al traffico esterno...qualche magnolia stellata in fiore...tutte bianche come la neve...le siepi ricoperte di piccole bacche rosse...le innumerevoli e grandi aiuole stracolme di fiori...e i salici...Dio mio...cos'erano quei salici.
Soprattutto quello nel prato sul retro della mia casa...imponente...forte...maestoso...bellissimo, nel villaggio era ed è ancora tutto un fiorire di prati...davanti e dietro le palazzine, e gradini in ogni dove...cancelletti sparsi qua e là...quando ero bambina mi sembrava di esplorare un labirinto...gli orti e il campo giochi...e alberi ovunque.
Le margherite allo sbocciare della primavera...i papaveri a migliaia...e noi bambini a girare di qua e di là in cerca di nascondigli per svelare segreti che ci sembravano così grandi e importanti...E la sera, in estate, ci si trovava con gli amici giù in cortile...un cortile immenso...ci sedevamo sui gradini a chiacchierare e ci scambiavamo occhiate maliziose...
L'odore del vino, quando mio padre imbottigliava giù in cantina...l'odore dei canarini appena nati...e il profumo del buon cibo che si spandeva dappertutto...gli odori tipici del pianerottolo...non ci posso più pensare...ripercorrendo quei momenti mi viene un nodo in gola...
E poi quel villaggio è il luogo dove io e Giuseppe ci siamo scambiati il primo bacio...dove mia madre si affacciò alla finestra per dire.."Ehi, allora...vieni su Giuseppe o devo calarti il caffé con un cestino legato alla corda?"...perchè mia madre era così...aperta e gioviale...allegra e sorridente...mentre io ero ancora restìa a farle conoscere il mio nuovo ragazzo, lei era già pronta ad accoglierlo come un figlio...
E che dire del sottoscala? Profumo di baci...tanti baci...e del portone? Neanche a parlarne...
Ogni volta lasciarci era un bel po' difficoltoso...era estate, il profumo dell'erba che ogni tanto veniva tagliata era penetrante e dolce...e la notte, quando tornavo a casa, lo si percepiva particolarmente.
Altro odore indimenticabile...quello dei cavalli nel giorno del mio matrimonio...sempre al villaggio...bello partire in carrozza...arrivare a sposarsi...ripartire, fare loro una carezza e volare verso il futuro ridendo come matti...e poi il profumo dei fiori...a volte è troppo forte persino...e può risvegliare ricordi molto dolorosi...
Ora quel villaggio non è più così ben tenuto...lo vedo qualche volta quando ci passo davanti per andare al liceo che frequenta Gabri...
volgo lo sguardo verso quelle finestre chiuse e mi sembra che il tempo non sia passato mai e nel contempo che sia passato un secolo....
Sono sempre combattuta tra il guardare e il non guardare perchè ogni volta mi commuove la vista di quel posto così caro che mi ha visto crescere.
Della nonna ho in mente, invece, il profumo dei pisarei e faso, piatto tipico piacentino (pisarei e fagioli)...che lei faceva in modo insuperabile...ogni tanto la domenica si andava a casa sua e non vi dico i piatti che ci serviva...una montagna! Ma erano troppo buoni, nemmeno mia madre li faceva così...ed è tutto dire.
Tra il profumo dei ricordi...ci ha visto giusto Daria...non scorderò mai la seconda sera dopo aver partorito...presi tra le braccia quel frugoletto tenero e profumato, era la prima volta poiché il giorno stesso in cui è nato ero stata sempre con le flebo attaccate e non riuscivo a muovermi dai dolori, e non mi rendevo quasi conto del fatto che fosse mio...un misto di profumi così tangibili e intensi...sensazioni stranissime che fanno un effetto inspiegabile.
Le medesime strane emozioni che provavo quando stavo con Gabri in braccio di là, in salotto, avvolto nella sua copertina...Dio che profumo inebriante ha la pelle di un bimbo appena nato...e la prima volta che lo misi in mezzo al lettone? Non la scorderò mai...con la tutina verde e bianca...un "pulghino" come diceva Giuse...ossia una piccola pulce...anche qui, però, direi che si tratta più del profumo dell'amore che di un profumo vero e proprio...
Mi chiedo se quelle sensazioni, legate a qualcosa che tanti hanno vissuto, siano uguali per tutti coloro che le hanno provate...ci se le racconta a vicenda ma chissà se ognuno poi ha dentro di sè sfumature differenti...a volte vorrei essere nella testa degli altri per capirlo...mi incuriosisce tanto....
E che dire poi di certi profumi, concreti intendo, o anche solo sensazioni...emozioni...che si avvertono ricordando qualcosa...io mi sento avvolgere completamente da un'atmosfera davvero quasi che si può toccare...e mi domando allora se quella strana atmosfera la sentivo anche allora, quando il fatto è avvenuto, oppure se sia il frutto di un'elaborazione strana che il nostro cervello fa senza che ce ne rendiamo conto e che poi si manifesta a noi in quel modo particolare...come il profumo della scuola ad esempio...dei quaderni nuovi...dell'astuccio coi pastelli e i pennarelli...dei libri freschi di stampa...quanto mi piaceva...Ecco...tutto ciò lo si vive in quegli istanti come una cosa naturale, poi da grande ci si pensa e ci si sente immersi in una nuvola di sensazioni profonde e meravigliose che magari sul momento non si erano provate, a parte ovviamente il piacere e il profumo veri e propri legati alla cosa in sè. E diventa tutto molto più completo...più intimo e coinvolgente...
Talvolta accade pure che un certo odore neanche ce lo ricordiamo...però sappiamo che è legato a quel qualcosa che abbiamo vissuto....davvero strani i ricordi....e i déjà vu...mi fanno impazzire...ultimamente ne ho avuti diversi...tutto sommato sono piacevoli anche se non sai dar loro una spiegazione razionale...certo è che pongono domande inquietanti...
Senz'altro anche a voi è capitato di riflettere su tutte queste cose...mi piacerebbe leggere le vostre riflessioni e sensazioni al riguardo...cosa avete provato o compreso ricordando certi momenti del vostro passato...non so se sono riuscita a farmi capire...
Vi lascio così...con queste parole...scritte parecchi anni fa pensando proprio a questo...ai ricordi...dopo aver sognato per l'ennesima volta la mia casa.
Grazie Decky...e scusa se mi sono dilungata...mi sono lasciata trasportare....
si intitola...
"Incantevole"
Penso a un cielo azzurro
di un azzuro autentico,
al verde di un’ erba fresca
che mette allegria e profumo di nuovo
e anche di cose vissute ma speciali e spensierate.
E al solo sentire questo profumo
coinvolgente
e a tratti incomprensibile,
ci si sente rinascere,
rinnovati da un’ energia sconosciuta
che quasi non sembra naturale.
In quei momenti
anche il corpo può volare,
ci si perde sollevati sulle parole altrui,
così reali e noiose,
trasportati da un brivido accogliente e unico
da non riuscire a condividere.
E il ricordo è una delizia
che quasi si può respirare,
le sue immagini...i colori,
il suono di una voce che forse neanche esisteva.
Ma un sentimento della vita così forte
può non apparire per incanto,
anche se è incantevole il profumo...
irreali le emozioni.
Può essere una gioia intensa che si ripete
perché noi lo vogliamo,
il cui unico pericolo è il rimpianto.