L'acero è spettacolare anche quanto a dimensioni, sapendo che è da seme, poi...
Il caco giapponese (Diospyros rhombifolia) mi ha sempre tentato, ma, siccome non amo spendere per comperare bonsai, non ho mai investito nella spesa.
Sapendo inoltre che è una pianta dioica, necessiterebbe di una pianta maschio per fruttificare; tu ce l'hai o viene impollinato da altri cachi vicini? Quanti anni ha?
Inoltre gli alberi beneficerebbero di uno sfondo uniforme, come per la foto dell'acero, per risaltare.
Immagino che al contrario dell'acero, che può considerarsi "finito", alcuni altri tu li consideri ancora da perfezionare ( e inoltre sono attaccati all' irrigazione automatica) per dar loro uno sfondo adeguato.
Da quanti anni lo coltivi quanti in campo e quanti in vaso?? Se posso chiedere
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Geniale sistema per non far scappare le radici.CON PIASTRELLA SOTTO
Cioè? Perché si fa? Racconta.... (se vuoi...)TRAPANATO BASE
Ottimo sistema per dare vetustà all'albero. In pratica gli aumenti la famosa età apparente.Cioè? Perché si fa? Racconta.... (se vuoi...)
Non credo che sia per questo... Ma aspettiamo la risposta di francoOttimo sistema per dare vetustà all'albero. In pratica gli aumenti la famosa età apparente.
e la pianta non patisce col piede trapanato e avvitato???????????? non si crea una porta di ingresso per microorganismi, muffe, parassiti etc etc?Io uso anche il legno che si può trapanare da sotto e avvitare alla base del tronco per "tirare " la pianta verso il basso.
Macchée la pianta non patisce col piede trapanato e avvitato???????????? non si crea una porta di ingresso per microorganismi, muffe, parassiti etc etc?
Non credo che sia per questo... Ma aspettiamo la risposta di franco
ci sono... aspettavo che qualcuno notasse la cosa..
io, gran lettore di info da tutte la parti ( serie non caxxate su fb o simili ..) lessi un articolo di un coltivatore giapponese che, per allargare la base la "trapanava " da sotto...
io, ligio alle info, al rinvaso presi la pianta, lavai le radici, e , girandola a testa in giù, potai le radici fino ad arrivare alla base da sotto.
da lì forai un buco, che risaliva il tronco con una punta di 18 mm...lungo 10 cm circa ( non ricordo bene)
rivestii la parti del foro con del mastice e rinvasai...
dopo un anno rimasi stupito... aveva allargato la base ..... però a forma di bottiglia, cioè larga fino al punto in cui arrivò la punta..
ora la base è di 15 cm di dimetro, sensa innesti di radici
Molto interessante ....questa non la sapevo ....ovviamente è un tecnica valida per tutte le essenze ?lessi un articolo di un coltivatore giapponese che, per allargare la base la "trapanava " da sotto...
quindi se tu nel tempo avessi fatto altri fori a 8cm e poi a 6 cm e poi a 4 cm... dandogli il tempo di cicatrizzante bene, naturalmente, avresti avuto la conicità e una base larghissima?????
O è più sicuro correggere la "bottiglia" con le frese? O in qualche altro modo?
Molto interessante ....questa non la sapevo ....ovviamente è un tecnica valida per tutte le essenze ?
So che è la forza dell'abitudine presa su altri forum, ma penso proprio che QUI tu possa fare i nomi:LOL::LOL::LOL:non so..
nella rivista, non ricordo se quella nera o quella blu ( ora grigia), parlava di aceri, palmati e buergeriani e olmi.
Lo si vede in natura: il piede ingloba di tutto e di più: sassi, corpi estranei e altro.Macché
Le piante sane se ne fanno un baffo e, col tempo, inglobano tutto quello che gli cacci in corpo (essenza più, essenza meno):LOL:
Ho citato più sopra la famosa età apparente di un bonsai: tutti hanno taciuto, specialmente UNO: strana sta cosa.QUOTE]
..... aiutoo
Lo si vede in natura: il piede ingloba di tutto e di più: sassi, corpi estranei e altro.
Non si fa altro che ricreare quello che avviene già in natura.
Ho citato più sopra la famosa età apparente di un bonsai: tutti hanno taciuto, specialmente UNO: strana sta cosa.
Comunque io, anche nel bonsai, preferisco l'età reale e scrivere: Origine: seme, talea, margotta, etc e l'anno: ad es: 1999.
Ed è fatta.
Un bonsai deve creare o innescare qualcosa in chi lo osserva: deve far capire la vitalità di una pianta cresciuta in condizioni simulate che fanno andare con la mente a quel luogo impervio, dove in natura, sarebbe cresciuta. Chiedere, davanti a un bonsai, "quanti anni ha?" e poi meravigliarsi da ebeti della risposta, non è da amanti del bonsai.
E' corretto invece spiegare quanti anni ci son voluti per avere quel risultato.
Il bonsai non è fisso: si modifica nel tempo. Quindi il concetto di "prebonsai" non andrebbe mai usato salvo che per grossi tronchi estirpati in natura e capitozzati e imbustati perchè riformino chioma e piatto radicale (oleastri ad es).