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Piantine da semina

alessiobio

Giardinauta
Ciao a tutti,
l'inverno scorso ho seminato diverse essenze in un semenzaio improvvisato con del polistirolo che poi ho sistemato sul davanzale della mia finestra esposta a nord.
Pur essendo un po' titubante sulla riuscita, in effetti aspetta aspetta e a partire dai primi di febbraio c'è stata una vera esplosione di vita. Praticamente quasi tutte le essenze che avevo seminato sono cresciute e adesso il mio davanzale è pieno di piantine.
La questione è semplice: a causa della mia inesperienza non ho provveduto al momento della semina a separare i semi in nessun modo e così temo che le radici possano incrociarsi tra loro e rendere poi praticamente impossibile andare a districarle. O ancor peggio, che possano soffocarsi reciprocamente per la carenza di spazio.
Come posso intervenire? credete che sia già il caso di travasarle in piccoli vasetti singoli o rischio di ucciderle tutte?
Vi posto delle foto per farvi un'idea del mio reparto pediatria ...;)
Si tratta di:
1 - Acero Palmato
2 - Acero Campestre
3 - Faggio
4 - Castagno (decisamente i più sviluppati!!)
5 - Quercia

Aspetto con ansia i vostri consigli.
Grazie in anticipo!
:Saluto:
 

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Greenray

Esperto di Bonsai
Bellissimo saggio di botanica a tutti i costi, improvvisata, ma efficace!

Sicuramente il polistirolo ha dato un "vantaggio termico" e secondo me le tue piantine sono in anticipo di un mesetto (almeno su quanto accade alle mie).

Alla tua domanda non so dare una risposta definitiva, ma io non la vedo così male.
Non vedo le piante troppo vicine l'una all'altra e le radici non credo si possano intrecciare a breve.
Questo fatto però non condiziona la scelta perché da una parte rende non indispensabile separale subito, mentre dall'altra costituisce le migliori condizioni per separarle.

Però per quel che vedo potresti rimandare tutto alla fine del prossimo inverno, dove anziché l'imballaggio di un elettrodomestivo, vorrai usera dei vasi. Io opterei per la paziente attesa a condizione di praticare fori sul fondo del polistirolo.

Se invece tu vorrai separarli adesso (meglio tra almeno un mesetto), ti sconsiglio di estrarre le piantine dalla terra, ma piuttosto di utilizzare un utensile fatto da una bottiglia cilindrica di plastica a cui avrai sottratto il fondo. Premendola e contemporaneamente ruotandola eseguirai un "carotaggio" contenente la pianta, le radici e tutta la zolla. Per questo motivo ti consiglio di esegure un taglio frastagliato sulla bottiglia e quando poi la userai, di puntarla su di un'area che ha la tua piantina nel suo centro.

Quando il "tubo per carotaggio" avrà raggiunto il fondo (magari dovrai aiutarlo scansando dei sassolini dal bordo) la zolla e la pianta saranno contenuti dalla bottigliglia di carotaggio, ma c'è il pericolo che ritraendola il contenuto rimanga ancorato al polistirolo anziché seguire la "sonda". A quel punto allora, dovrai scansare la terra attorno alla sonda per fare spazio alle mani, con cui aiuterai la "carota" a seguire la risalita della bottiglia.

Per depositare la carota nel vaso, non cercare di sfilarla, ma dopo aver adagiato il tutto nel vaso, nel quale avrai già in parte messo della terra, aggiungi altra terra attorno alla bottiglia, in modo da contenere la carota quando sfilerai la bottiglia. La bottiglia a questo punto va sacrificata (mi dispiace!) tagliandola completamente dall'alto verso il basso e poi sfilandola.

So che spiegarlo sembra incasinato, ma siccome non sei uno che dorme sono certo che mi hai capito e forse non avevi nemmeo bisogno di questi consigli.
In realtà mi accorgo di aver raccolto la tua sfida.
Ciao, bel lavoro che hai fatto!
 
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alessiobio

Giardinauta
Ciao Green!
Grazie per i complimenti :D e soprattutto per i preziosissimi consigli tecnici.
Già, è stat proprio una bella sfida. Come sai qui a Parigi li clima è piuttosto severo, ma quel che è peggio sono gli spazi impossibili ai quali devo adattare la mia passione...
Sono assolutamente d'accordo con te sul "vantaggio termico" de polistirolo; credo anch'io che siano un po' prematuri come periodo, però il risultato finora non mi sembra malaccio.
Ad ogni modo adesso devo vedere cosa mi conviene di più fare. Penso comunque di osservarle nei prossimi giorni per vedere come reagiscono. In ogni caso quelle per cui temo un po' di più sono gli aceri campestri e i castagni: in effetti in entrambi i casi sono spuntate ben 4 piantine. Il contenitore con le castagne ha letteralmente iniziato a produrre rigonfiamenti del terreno impressionanti e sono venuti su con una velocità sbalorditiva :eek: Quello più alto misura già la bellezza di una quarantina di cm ed ha incominciato a biforcarsi su in cima. Questo sviluppo così accentuato mi spinge a pensare che forse sia meglio intervenire adesso (almeno sui castagni).
Per le altre piantine invece sono più propenso ad aspettare la prossima primavera, dato che sono più isolate in un'area piuttosto capiente. La quercia poi è totalmente sola soletta nel suo recipiente, quindi non c'è premura di toglierla.
Per i fori sul fondo , nessun problema: già fatto all'origine :eek:k07:
Per concludere, credi che possano sopravvivere in uno spazio così ridotto e arrivare a superare persino tutto l'inverno prossimo? Non vorrei fare le cose frettolosamente, ma neanche in ritardo :confused:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Se anche sono un po' prematuri, lasciandoli ancora un po' nel polistirolo non risenteranno di traumi, basterà appunto aspettare per muovere le piantine altrove.
Leggo che preferisci attendere il prossimo anno. Il mio parere è che sopravviveranno certo, ma saranno sacrificate, sia perché la quantità di terra non è poi tanta, sia perché muovere quel "catafalco" ti sarà difficile e così non potrei dare alle tue piante l'esposizione che vorresti.

Il castagno come già saprai non è un buon candidato da bonsaizzare a causa delle enormi dimensioni delle foglie non sufficientemente riducibili. Forse rinuncia per rinuncia, io lo "pseudo-bonsaizzerei" adesso, tenendolo piccolo ed impedendogli di crescere. Forse in questo modo potrei tenere le foglie non più grandi di come sono adesso e come accennano a crescere di più ......zac.

Insomma io le separerei, poi se si sono affezionate al paesaggio "polistirolese" ci si possono sempre rinfilare i vasi.
Ma se temi di andare a "tampinare" le radici, allora lasciale in pace.
Ciao
 

gennaro

Giardinauta
scusa alessiobio posso farti una domanda? quanto tempo ci hanno messo le tue piantine per germinare?
 

alessiobio

Giardinauta
Ciao Gennaro,
per cominciare posso dirti la data esatta in cui ho creato i semenzai e ho interrato i semi: era il 27 settembre scorso (non temere, non ho una memoria così prodigiosa, ho solo visto la data di creazione delle mie foto :) ).
Dopodiché se non mi ricordo male, verso la fine di gennaio ed i primi di febbraio le piantine che vedi in foto sono sbucate dalla terra. Ed è da allora che continuano a crescere a vista d'occhio. Quello che mi ha sbalordito di più devo dire che sono assolutamente i castagni: sono cresciuti credo in una decina di giorni di una decina di centimetri! :eek:

GREEN > in fine mi sono deciso e ho incominciato il travaso. Spero proprio che non valga in quest'occasione il detto: "gatta frettolosa fa i gattini ciechi..." :eek:k07:
Comunque, fatto sta che ieri mi sentivo uno dei personaggi di E.R: medici in prima linea :lol: Wow, che stress! Ho iniziato con i castagni. E sai una cosa, credo proprio di avere fatto bene ad intervenire: i fittoni avevano letteralmente cominciato a crescere sotto il polistirolo attraverso i fori di drenaggio che avevo praticato quando ho costruito i contenitori... :eek:
La forza della natura :rolleyes:
Adesso le tengo d'occhio; anche se è un po' presto forse per dirlo, sembra che abbiano superato egregiamente il trauma.
In effetti l'unica delle quattro che mi preoccupa è la più sviluppata perché ieri quando l'ho travasata mi sono accorto che c'erano dei vermi nella terra (che ho immediatamente tolto pur non essendo certo di averli rimossi tuti) e, se la memoria non m'inganna, credo che le castagne facciano gola non solo all'uomo... :muro:
Seconodo te il fatto che abbia le foglie che si sono inclinate verso il basso è un cattivo sintomo dovuto ai vermi che si stanno mangiando le radici o il normale corso dello sviluppo di un castagno?
Ti posto una foto:

Ciao e grazie in anticipo!
:Saluto:
 

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il conte verde

Maestro Giardinauta
Ciao Alessio, è il normale sviluppo delle foglie dell'ippocastano, perché credo che di questo si tratti.
Mi dispiace dirtelo ma secondo me è pianta ancora meno adatta del castagno per ottenere bonsai credibili, io ne ho un paio che mi vergogno di mostrare.
 

alessiobio

Giardinauta
Grazie mille Conteverde; quello che mi dici mi rassicura.
Per quanto riguarda la possibilità di bonsaizzare i castagni, lo so che sono tra le specie meno opportune per le quali optare (notoriamente per la dimensione fogliare). In realtà lo sapevo già al momento della semina, però mi sono lasciato trasportare dalla voglia di vedere nascere delle piante che non possedevo ancora come specie.
Non credo poi che ci sia veramente da vergognarsi nel prendersi cura di una pianta anche esteticamente non eccellente. Credo che un buon bonsaista sia innanzi tutto un buon botanico e un appassionato della vita floreale in genere, dunque (almeno per quel che mi riguarda) spero di riuscire a far crescere bene e in salute i miei castagni; se poi davvero non dovessi riuscire a renderli bonsai, tant pis!, avrò quattro alberelli che potrò al limite donare a qualche parco. :)
Ciao!
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Un applauso!

In fondo amare i bonsai non implica un amore esclusivo, ma lo si può estendere anche a piante che mai diventeranno bonsai, ma che non per questo sono meno interessanti da veder nascere e crescere.
Con il Conte Verde si sfonda una porta aperta con questo discorso, perché da quel che ho visto anch'egli ama avventurarsi oltre che con bonsai, con piantine che gli altri apprezzano poco, piante senza il certificato di "bonsaizzabile".
Devo dire che i suoi risultati mi sono piaciuti, ma se anche non fosse andata così trovo comunque MOLTO interessante esaminare i risultati di lavori che avrebbero dovuto diventare degli insuccessi.
Da un punto di vista bonsistico elitario probabilmente lo sono, mentre se si eliminano i criteri di classificazione, le sue piante "non a norma" rimangono un bel esempio di ciò che si può riuscire a fare, di fin dove ci si possa spingere con la pazienza e la passione.
Non è per tessere lodi al Conte che scrivo tutto questo, perché i complimenti posso farglieli in privato, senza annoiare gli altri, ma scrivo proprio per incoraggiare tutti a scrollarsi di dosso degli assurdi divieti, o a cancellare la lista di ciò che va fatto e ciò che non va fatto, come ha fatto Alessiobio.

Quando scoprirà che da quel seme non è uscita una pianta adatta a farne un bonsai, sarà meno felice?
Se già lo sapeva dall'inizio perché continua? Non rimarrà deluso?
No.
Vedere una pianta nascere e crescere è qualcosa di bello comunque, il cosa farne è poi discutibile: non un bonsai, beh pazienza.
Ho visto una quercia rossa in un vaso, in un giardino condominiale: cosa importa se non sarà mai un bonsai, è bella comunque.

Voglio però ammettere che avendo a disposizione pochissimo spazio, devo (dovrei) per forza fare una selezione altrimenti avrei piante che presto dovrei lasciare. Per il momento non ho bonsai, ma piante adatte che comunque sono ancora troppo piccole, che mi piace accudire e veder crescere.
 
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Figliadellaluna

Giardinauta
ciao!anche io sono dell'idea che non per forza si debba prendersi cura solo di piante che potrebbero diventare bonsai. Inoltre aggiungerei anche che tentar non nuoce, e se poi non si ottiene quello che si vorrebbe, si ha pur sempre una piantina, un essere vivente da curare amorevolemente; e poi vabbeh, ci saranno dei canoni estetici per definire una pianta bonsai o meno...ma chi ci vieta di considerare (per noi stessi) bonsai una pianta che poco sembrerebbe tale!
faccio un esempio: io ho provato a far nascere (inizialmente solo per curiosità) una piantina di avocado (conscia delle dimensioni della pianta e delle foglie), con l'intenzione di mantenerla piccola. non so se ci riuscirò, so che è un'impresa ardua, ma in ogni caso ammirerò il prodigio della crescita di una pianta (particolarmente bello da vedere soprattutto all'inizio in questo caso: la germinazione avviene in acqua, per cui si vedono tutte le fasi di nascita del germoglio, a partire dal fittone)! già adesso mi sto emozionando, perchè dopo 3 mesi dalla messa in acqua del seme è spuntata la radice, e ora il germoglio si allunga di un cm al giorno!per me è un miracolo della natura!cosa può fare un seme con un pò d'acqua e di calore!

PS: complimenti Alessio!le tue piantine sono bellissime!spero di riuscire anche io ad ottenere qualcosa dai semi di acero che ho piantato!
 
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alessiobio

Giardinauta
Sono commosso, davvero :cry:
grazie, grazie di cuore!!:love:
Per me il messaggio è chiaro: essere amanti della natura innanzi tutto e tentare di opporre più resistenza che si può al mondo sempre più cementificato in cui viviamo.
Il ché, nel mio piccolo, significa riprodurre quanto più verde mi permette lo spazio di cui dispongo.:hands13:
 

alessiobio

Giardinauta
Ciao a tutti/e,
volevo giusto aggiornarvi sulle evoluzioni della semina che ho effettuato l'autunno scorso e così ho ripescato questa conversazione iniziata all'epoca per condividere con voi la gioia di veder nascere e crescere delle piante sotto i propri increduli occhi... :love:
Dall'ultima volta che avevo postato in effetti ne sono successe di cose; innanzi tutto le piantine si sono moltiplicate, nel senso che anche i semi più pigri e per i quali non nutrivo più alcuna speranza, si sono fatti pian piano strada nella terra ed hanno germogliato. Così adesso posso annoverare ben 3 aceri palmati, 3 aceri campestri, 4 ippocastani, 1 faggio e 3 querce (3 e 1/2 per essere precisi, dato che ce n'è una che stenta a venir su). In breve ho il davanzale della mia finestra pieno come una serra... Sono estremamente felice di questa momentanea riuscita della mia semina che, visti i frutti, per il momento mi piace considerare come un successo. Quello che mi preoccupa un po' è l'autunno e l'inverno prossimo nel senso che per quest'anno avevo deciso di lasciar perdere con i travasi nei singoli vasetti e di rinviare il tutto all'anno prossimo, quando cioè le piantine avrebbero dovuto essere un po' più robuste contando già un anno di anzianità sulle loro spalle.
Gli unici che ho travasato un paio di mesetti fa sono stati gli ippocastani che crescendo ad una velocità incredibile stavano letteralmente spaccando i contenitori di polistirolo in cui li avevo seminati...
Le altre sono ancora lì, nei loro box di polistirolo, le une accanto alle altre. Alcune crescono molto rapidamente (vedi le querce) e altre più lentamente (vedi gli aceri). Il faggio ha una crescita media, ma comincia pure lui a farsi piuttosto presente...
Il problema adesso è capire se è il caso di attendere la prossima primavera per travasarli o se conviene separarle adesso e porle in contenitori singoli. E' un dubbio di cui avevo già abbondantemente parlato con Greenray e che mi aveva fatto approdare alla conclusione di compromesso di travasare quello che era più necessario e cioè gli ippocastani; ma adesso comincia a porsi nuovamente il problema spazio, soprattutto per le querce.
Aspetto come sempre i vostri preziosi pareri e consigli. :Saluto:
Ecco alcune foto aggiornate:
 

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Greenray

Esperto di Bonsai
Carissimo!

E' molto bello veder continuare una vecchia discussione, aggiornata con le novità belle (in questo caso) o brutte che siano.

Secondo me si tratta di valutare benefici e svantaggi di una eventuale separazione, considerando che la prossima fine inverno sarebbe il momento più opportuno per accorciare il fittone alle querce.
Il mio parere è che da quando le radici hanno iniziato ad espandersi fino alla prossima fine inverno, non saranno intrecciate in modo tale da renderne difficoltosa la separazione.

Comunque, quale che sarà il momento da te prescelto, tenterei di allontanare le piante, senza estrarle dagli attuali contenitori. Visto poi che sono in polistirolo, potresti fratturare una delle sponde e con una paletta (magari rettangolare) spingere tutta una zolla di terra, piantina compresa, al di fuori del contenitore e metterla nel vaso definitivo. Successivamente l'operazione può essere ripetuta, un po' come tagliando fette di una torta non circolare. Se anche con la paletta si tagliassero un po' di radici, si tratterebbe comunque delle radici che avresti dovuto infastidire utilizzando altri sistemi, ma con la differenza che le radici rimanenti, se ne starebbero belle tranquille, sentendo solo qualche inspiegabile scossone.

Ho anche pensato che potresti limitarti a SPEZZARE o TAGLIARE il contenitore di polistirolo, ottenendo delle cellette più piccole e maneggevoli, che però dovresti avvolgere nella pellicola per evitare che la terra si sparpagli dalle aperture.

Io metterei l'ippocastano in fondo alle priorità, perché oltre ad essere una pianta poco adatta a farne un bonsai, credo che sia anche molto più resistente delle altre.

I palmatum mi sorprendono, perché ....sembrano proprio dei palmatum! Dove hai trovato i semi?
I miei si sono decimati, me ne sono rimasti solo due e sembrano appena nati.
Anche i miei sono estremamente lenti nel crescere, tanto da sembrare fermi! Si, fanno nuove foglie, ma ci vuole un'eternità, ed il tronco ...rimane sempre un filo d'erba.
Talune foglie muoiono e cadono appena nate, altre lentamente si seccano sulle punte, ma nessuna ha mai vigore, sembrano tristi, fanno pensare ad un salice piangente più che ad un acero.
 
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mattialecce

Aspirante Giardinauta
COMPLIMENTI Alessio :)
quanto sono belle quelle piantine, magari potessi avere anch'io degli aceri come i tuoi, ma qui è tutto molto difficile...
non mi sembra che da me l'arte bonsai sia molto diffusa, se non i soliti ficus venduti a 4 soldi e in condizioni misere (poveri) :cry:

per la semina non sono molto esperto...dopo vari tentativi con i malus (tante piantine morte se ricordi) ora a distanza di 2 mesi circa, solo 2 continuano la loro crescita :flower: ( sarà la fortuna del principiante)
quindi continuerò a leggere i vostri aggiornamenti al riguardo per avere nozioni su come comportarmi in futuro :ciglione: e se no a cosa servono i forum :lol:

a proposito, come dice Green, ma dove hai preso i semi di palmatum? :ros:
belli e bravo per la coltivazione :hands13:

vi seguo sempre, a presto
 

Greenray

Esperto di Bonsai
COMPLIMENTI Alessio :)
quanto sono belle quelle piantine, magari potessi avere anch'io degli aceri come i tuoi, ma qui è tutto molto difficile...
non mi sembra che da me l'arte bonsai sia molto diffusa, se non i soliti ficus venduti a 4 soldi e in condizioni misere (poveri) :cry:

Anche tu Mattia, potresti seminare degli aceri e se invece di uno striminzito balcone o di un davanzale, tu avessi un po' più spazio e terra, le tue piantine da semina raggiungerebbero e sorpasserebbero tanti altri.

per la semina non sono molto esperto...dopo vari tentativi con i malus (tante piantine morte se ricordi) ora a distanza di 2 mesi circa, solo 2 continuano la loro crescita :flower: ( sarà la fortuna del principiante)

La "fortna del principiante" arriva se non si ostacola eccessivamente la natura, quindi in pratica basta provare e dai semi qualcosa nascerà. L'esperienza aiuta, certo.

quindi continuerò a leggere i vostri aggiornamenti al riguardo per avere nozioni su come comportarmi in futuro :ciglione: e se no a cosa servono i forum :lol:

a proposito, come dice Green, ma dove hai preso i semi di palmatum? :ros:
belli e bravo per la coltivazione :hands13:

vi seguo sempre, a presto

I semi di acero palmato si trovano anche appesi agli aceri palmati e sono inconfondibili, perché hanno un colore così appariscente che non si possono non vedere.
L'unico problema è che potrebbero nascere piante differenti da quella da cui si son colti i semi, ma brutte no davvero.
Quello che chiedevo ad Alessiobio è proprio se li ha comprati i semi, oppure se li ha raccolti per esempio in un giardino privato.

Ciao.
 

mattialecce

Aspirante Giardinauta
Anche tu Mattia, potresti seminare degli aceri e se invece di uno striminzito balcone o di un davanzale, tu avessi un po' più spazio e terra, le tue piantine da semina raggiungerebbero e sorpasserebbero tanti altri.
Caro Greenray,
ho un bel pezzetto di terra si, e ho provato con una talea di ficus carica che ha da poco cacciato una fogliolina (e non è quello acquistato tempo fa se ricordi, per quello ancora nulla vabbè)

con la semina sono arrivato a questo punto aggiornamento (1 mese e mezzo dalla semina) 001.jpg aggiornamento (1 mese e mezzo dalla semina) 002.jpg


malus iniziato in ovatta, poi trapiantato in vaso...in terra ho paura che la gatta ci passi di sopra, anche se ho notato che mettendo delle pietre intorno alla pianta, più in la non ci va...si limita a fare i suoi bisogni nelle vicinanze e potrebbe aiutarmi nella comcimazione:lol:


I semi di acero palmato si trovano anche appesi agli aceri palmati e sono inconfondibili, perché hanno un colore così appariscente che non si possono non vedere.
la mia zona è ricca di olivi e olivastri invece, nemmeno un acero campestre, figurarsi vedere dei palmatum...è questo il problema di fondo

però come dice sempre mio padre, continuerò a far girare l'occhio :ciglione:

ciao a presto :Saluto:

è bello avere qualcuno che ti incoraggi e ti stimoli, per questo vi ringrazio :hands13:
 

patrizia

Maestro Giardinauta
Complimenti Alessio, a suo tempo non avevo visto questa discussione, altrimenti ti avrei detto... le stesse cose già dette dagli altri:D
Anche io ho questa esperienza in corso, tante semine, tante essenze diverse, la speranza di fare qualcosa di bello, anzi, mi accontento di "guardabile", e se qualche pianta non lo sarà, andrà bene lo stesso se crescerà sana e forte nello spazio assegnatole...
Sul travaso sono solitamente un po' restia, in me vince sicuramente il timore di far male sull'audacia, così le mie piantine sostano per anni nei loro vasetti di allevamento.
Però a volte funziona le foglie si fanno piccole piccole... ovviamente anche i fusti, ma basta avere pazienza!
 

alessiobio

Giardinauta
Ciao a tutti/e e scusate del ritardo nel rispondervi... :martello:
intanto vorrei ringraziarvi per l'interesse e l'entusiasmo che avete mostrato per le mie piantine.

GREEN > come sempre riesci a sorprendermi con le tue risposte che bevo tutte d'un fiato. Per quel che riguarda il travaso ti ringrazio enormemente per i consigli tecnici dettagliati che mi dai sul come estrarre le piantine. In effetti mi dai una buona idea suggerendomi di utilizzare della pellicola per avvolgere e sostituire le pareti di polistirolo che dovessi eventualmente rompere. Anche se gli ippocastani sono i più resistenti (e me ne sono accorto, credo che sopravvivano anche alle cannonate...), in realtà sono stati i primi che in maniera pionieristica ho deciso di travasare già mesi fa e adesso si trovano tutti e quattro in vasetti singoli; tecnicamente all'epoca dovetti letteralmente smembrare il polistirolo (difficile a credersi) perché le piante avevano iniziato a radicare nello stesso!:eek: i fori di drenaggio erano otturati dalle radici; adesso stanno abbastanza bene e hanno una crescita piuttosto regolare e rigogliosa. Ce n'è uno in particolare che amo considerare il più idoneo a renderlo un futuro possibile bonsai; questo perché dopo avere potato diverse volte le foglie che diventavano grandi come lenzuola, adesso sembra produrne di leggermente più piccole. Mi sono persino azzardato a mettere del filo metallico per iniziare a contorcere delicatamente il tronco. Niente di eccezionale evidentemente, ma provvederò a postare qualche foto per farvi ugualmente un'idea.

Per le altre piantine ora quelle che mi sembrano premere di più rispetto le altre sono le querce.
La mia questione quindi rimane sempre la stessa: è il caso di tentare un travaso adesso o aspetto? Intendo anche per una ragione climatica, dato che ormai si va incontro all'estate e, a quanto ne so, è il momento più sbagliato per fare questo genere d'interventi. In breve, anche se la voglia di vedere ogni singola piantina nel suo bel vasetto personale mi divora, posso aspettare e se è solo una questione di pazientare fino alla primavera prossima, aspetterò (mordendomi un po' le dita ovviamente...:lol:).
Il punto è, credete che possano sopravvivere ad un inverno rigido parigino in uno spazio così piccolo? Se tutto va bene le 4 specie in questione dovrebbero andare in riposo vegetativo,perdere le foglioline e aspettare i primi tepori primaverili per rigermogliare; quindi secondo me dovrebbe andare, magari cercando d'inventarmi una serra fredda per farle svernare.

GREEN e MATTIA > per quanto riguarda i semi di acero palmato non li ho ne acquistati (in genere non mi piace molto l'idea di acquistare semi, mamma natura provvede per chi sa cercare...:eek:k07:) ne li ho raccolti in giardino privato. In effetti il tutto risale alla mia promenade al parco floreale di Vincennes, a ottobre scorso quando raccolsi tutti i semi (aceri palmati inclusi) che adesso hanno germogliato e che potete vedere dentro il barattolino nella foto della mia discussione "semina autunnale" http://forum.giardinaggio.it/bonsai/121460-semina-autunnale.html
Quel parco è un vero paradiso botanico. Ci sono varietà di piante di tutto il mondo oltre ad alberi secolari e rari. Mi reputo fortunato da questo punto di vista perché, pur abitando in una metropoli troppo incasinata da milioni di abitanti, ci sono posti come questo parco in cui ci si può andare a disintossicare di tanto in tanto. fra l'altro, neanche a dirlo, ho scoperto per puro caso dopo anni che abito a Parigi che all'interno del parco c'è un'area dedicata interamente ai bonsai. Quando l'ho scoperta mi sentivo un bambino davanti l'ingresso di un lunapark. Penso di andarci uno di questi fine settimana per postare delle foto. Intanto, se la ritrovo, cercherò di postare quella dell'alberello madre dei miei palmatum.

GREEN, MATTIA e PATRIZIA > grazie mille dei complimenti; dietro le foto che vedete c'è tanto amore e dedizione per i nostri amici clorofillici (che sono certo di condividere con voi). Io e mia moglie, essendo ancora una coppia giovane e senza bambini, abbiamo preso l'abitudine di rivolgerci alle nostre piante (bonsai e non) chiamandole "i nostri bebè"...

un abbraccio! :Saluto:
 

alessiobio

Giardinauta
Ecco la foto di mamma acero, come promesso :eek:k07:
Mi spiace non avere fatto nessuno zoom sulle foglie. Nella seconda foto non fate caso al pavone :squint:, si aggirava lì tranquillamente in libertà. L'ho postata perché è l'unica nella quale si sbirciano un po' più da vicino le foglie dell'acero sulla sinistra.
 

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