• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Funghi e marciume: devo iniziare a preoccuparmi?

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piccio84

Guest
Ok, faccio tesoro per la prossima volta. Spero di non aver buttato 15ml di fungicida e "bruciato" uno dei due trattamenti max consigliati prima che il principio attivo faccia effetto.

Secondo dubbio spuntato ora riguardando le foto del patch brown... ma quella "lanugine" bianca tra filo e filo, è una sua caratteristica o è lì per "caso"? Perché... in questi giorni Pisa è invasa dal polline degli olmi, che sparge ovunque tonnellate e tonnellate di batuffoli di "cotone" con i semi dentro, così quel po' di lanugine bianca che ho nel prato l'ho sempre considerata come polline... ora mi inizia a venire il dubbio: è effettivamente polline o può essere parte del patch brown?
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Non sempre si manifesta, di solito è più probabile vederla la mattina presto quando il prato è ancora bagnato dall'umidità notturna.

cigolo
 
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piccio84

Guest
Allora no... nel mio caso persiste lungo tutto l'arco della giornata. Pazienza, sarebbe stato un chiaro sintomo di una malattia definita. Invece così non so nemmeno ancora cosa sto combattendo di preciso.
 
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piccio84

Guest
In attesa di miglioramenti, ammesso che ce ne siano, ho cercato di farmi un minimo di cultura su questo nuovo misterioso capitolo della manutenzione del tappeto erboso: i fungicidi.
Dopo ricerche su google e qui sul forum, però, non tutti i dubbi hanno trovato una risposta esaustiva. Mi piacerebbe pertanto, se posso, chiedere qualche ulteriore chiarimento sul loro utilizzo e sull'effettiva lotta alle malattie fungine.

Stress idrici e cattive tecniche agronomiche di manutenzione, principalmente umidità in quantità eccessive, con l'alzarsi delle temperature portano all'inevitabile formazione dei funghi. Nel mio caso (festuca arundinacea+poa) mi pare di capire che le varie colorazioni di "macchiatura" del fogliame e il famigerato pythium sono i più acerrimi nemici nel periodo estivo, mentre il marciume rosa (dato che gli inverni da queste parti sono abbastanza rigidi, con gelate e qualche nevicata sporadica) è il principale indiziato nel periodo invernale. Per le rimanenti patologie, mi pare di aver capito che un congruo programma di concimazioni azotate (e se non ho capito male: azoto ad aprile e settembre-ottobre a seconda delle temperature, è quanto si richiede per la manutenzione di un prato domestico) insieme alla corretta irrigazione, dovrebbe fare il suo.
Ulteriore importanza, riveste la rimozione del feltro e l'arieggiatura del prato, favorendo per via meccanica lo "smaltimento" dell'umidità ed evitando la formazione di una sorta di "cappa" dove i patogeni andrebbero a nozze. Mi pare di aver capito che un'arieggiatura prepotente a marzo ed un eventuale "richiamo" con un semplice rastrello da erba a settembre siano il minimo richiesto per un prato domestico.

Succede, però, che madre natura ci metta il suo e riversi più acqua del necessario o succede che (come nel mio caso) l'inesperienza nel capire quanto e quando irrigare (che al momento mi risulta il compito più difficile con cui prendere dimestichezza) mandino a farsi benedire tutto. Oppure, in alcuni casi come ad esempio tarda concimazione per i nuovi impianti o irrigazioni necessarie in caso di trasemine, i compromessi rendano necessario prendersi qualche rischio. In queste circostanze il fungicida rimane l'unico ultimo alleato (e speranza). Può essere utilizzato, alternando i diversi principi attivi sia in via curativa che preventiva. Mi pare di aver capito che l'alternanza dipenda dai principi attivi, ma in genere cambiando ogni 2 trattamenti si ottiene un buon risultato. Dividendo le funzioni, mi pare di aver capito che l'utilizzo sia in questo modo:

-funzione preventiva- si vuole ottenere quando, vuoi per un ambiente naturalmente umido, vuoi per esigenze di compromessi o inesperienza, si decida di "vaccinare" il tappeto erboso contro le principali malattie. Oppure, dato che nella stragrande maggioranza dei casi il fungo si controlla ma non si debella, quando si ha la quasi matematica certezza che senza fungicida la malattia prenderà il sopravvento. Si ottiene alternando i principi attivi a distanza di 15gg l'uno dall'altro, con una passata per ciascun principio attivo all'inizio dei periodi sensibili (perciò dovrebbero essere due passate per principio attivo all'anno, una a maggio e una a ottobre). Eventualmente si può effettuare un "richiamino" a metà estate (fine luglio-primi di agosto) e verso fine dicembre-primi di gennaio. Mi pare ancora di aver capito, che i due principi migliori da alternare siano l'azoxystrobin e il propamocarb che è bene procurarsi e tenere di scorta.

-funzione curativa- si applica quando purtroppo il prato si ammala e presenta i sintomi di una definita patologia o di un malessere generico. E' bene intervenire al primo manifestarsi dei sintomi e in maniera molto "attiva": quindi un trattamento iniziale del principio attivo appropriato, ripetuto a distanza di 15gg a meno di non notare un marcato miglioramento del prato. Fatti i due trattamenti si aspetta ulteriori 15-20gg e si vede se la situazione migliora, se non migliora si interviene con un diverso principio attivo seguendo le stesse modalità. Una volta, eventualmente, debellato o assopito il fungo, si tiene d'occhio il prato cercando di imparare dagli eventuali errori ed eventualmente agendo in via preventiva, sapendo che il fungo potrebbe non essere stato debellato del tutto ma continua a "dormire" nascosto nel nostro prato in attesa di nuove condizioni favorevoli.


Quanto ho scritto sopra, suona corretto o è una completa castroneria? Anche se ci fossero punti che vi viene voglia di correggere fatevi pure avanti. Quello che ho scritto rappresenta l'idea che mi sono fatto, e se è sbagliata è bene correggerla subito.
Inoltre, mentre pensavo questa paranoia applicata al trattamento delle patologie del prato, mi sono emersi alcuni dubbi a cui non ho trovato risposta, se vi fa piacere rispondere i dubbi sono i seguenti:
  • quanto è consigliata l'azione preventiva rispetto a una curativa? È meglio agire per tempo o aspettare e rimediare?
  • nei periodi a rischio, quanto dura l'effetto "vaccinante" di un principio attivo? E di conseguenza, quanto è bene aspettare prima di fare un eventuale richiamino e quando si può definire necessario un richiamino?
  • una volta curato il fungo e sconfitto (o almeno addomesticato), per quanto il prato si può dire al sicuro prima di un suo eventuale ritorno se si è ancora nei periodi a rischio? In maniera da regolarsi con il quando iniziare i trattamenti preventivi.
  • come si può definire un marcato miglioramento del prato? Dato che immagino che l'erba morta rimarrà come feltro e non è detto che le zone interamente distrutte (salvo patologie più blande) ricrescano subito o ricrescano affatto e le macchie sull'erba non è sempre facile "censirle" per vedere se spariscono (soprattutto perché potrebbero essere asportate da eventuali tagli), quali sono i segnali di un marcato miglioramento?
  • in fase curativa, se ci si accorge che è tutto inutile, perché magari si è sbagliato principio attivo o si è diagnosticato la patologia sbagliata, dopo quanto è possibile cambiare principio attivo e ricominciare? E' bene fare tutto il ciclo e aspettare il momento di alternare il principio o si può interrompere e ricominciare in corso d'opera?

Come sempre, grato a chiunque voglia apportare il suo parere/esperienza. :)

PS: scusate per la lunghezza... la sintesi non è mai stata il mio forte!!
 
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cigolo

Esperto Sez. Prato
Quanto ho scritto sopra, suona corretto o è una completa castroneria?
Indicativamente è corretto.
quanto è consigliata l'azione preventiva rispetto a una curativa? È meglio agire per tempo o aspettare e rimediare?
Sarebbe meglio agire per tempo in via preventiva quando le condizioni favorevoli allo sviluppo della malattia si presentano. Io consiglio sempre di provare prima (quando il prato è "nuovo") a non trattare tenendolo d'occhio e sole se si ammala lo tratterei, successivamente sarebbe bene trattarlo sempre in via preventiva perchè è molto probabile che la problematica si ripresenti.
nei periodi a rischio, quanto dura l'effetto "vaccinante" di un principio attivo? E di conseguenza, quanto è bene aspettare prima di fare un eventuale richiamino e quando si può definire necessario un richiamino?
Dalle 2 alle 4 settimane, dipende dal principio attivo e dalle condizioni atmosferiche.
una volta curato il fungo e sconfitto (o almeno addomesticato), per quanto il prato si può dire al sicuro prima di un suo eventuale ritorno se si è ancora nei periodi a rischio? In maniera da regolarsi con il quando iniziare i trattamenti preventivi.
Finchè non svanisce la protezione del fungicida. Per essere al sicuro bisognerebbe trattarlo continuamente ..
come si può definire un marcato miglioramento del prato? Dato che immagino che l'erba morta rimarrà come feltro e non è detto che le zone interamente distrutte (salvo patologie più blande) ricrescano subito o ricrescano affatto e le macchie sull'erba non è sempre facile "censirle" per vedere se spariscono (soprattutto perché potrebbero essere asportate da eventuali tagli), quali sono i segnali di un marcato miglioramento?
La patologia deve arrestarsi subito (nota:alcuni punti potrebbero già essere malati ma ancora non lo vedi e nei giorni immediatamente successivi al trattamento potrebbero manifestare i sintomi)
in fase curativa, se ci si accorge che è tutto inutile, perché magari si è sbagliato principio attivo o si è diagnosticato la patologia sbagliata, dopo quanto è possibile cambiare principio attivo e ricominciare? E' bene fare tutto il ciclo e aspettare il momento di alternare il principio o si può interrompere e ricominciare in corso d'opera?
Il p.a. lo puoi cambiare anche subito ma come dicevo sopra non è semplice capire immediatamente se quello usato in precedenza è efficace o meno. Se possibile un secondo trattamento è sempre meglio farlo con un p.a. appartenente ad una famiglia diversa (differente meccanismo d'azione sul fungo).

cigolo
 
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piccio84

Guest
Indicativamente è corretto.

Innanzitutto: grazie per esserti letto il tutto e della risposta! Dopo averlo riletto, pensavo che francamente nessuno ne avrebbe avuto voglia... :)

Dalle 2 alle 4 settimane, dipende dal principio attivo e dalle condizioni atmosferiche.
Finchè non svanisce la protezione del fungicida. Per essere al sicuro bisognerebbe trattarlo continuamente ..

Quindi possiamo dire che passerò l'estate a dare un fungicida ogni 15-21gg? Alternando a ogni trattamento l'ortiva (che mi sto attrezzando a comprare), il Fulicur SE e il Propamocarb (leggendo le altrui esperienze col pythium sono terrorizzato...).

La patologia deve arrestarsi subito (nota:alcuni punti potrebbero già essere malati ma ancora non lo vedi e nei giorni immediatamente successivi al trattamento potrebbero manifestare i sintomi)

Questo è il punto che ancora mi è più oscuro... cosa si intende per "la patologia deve arrestarsi subito"? Esempio pratico: il mio prato non è malconcio, non ci sono zone distrutte o macchie di erba gialla, ma solo ciuffetti o steli di erba gialla o marrone in mezzo all'erba buona che, in qualche punto, ha delle maculature marroncine sugli steli. Ho dato il Fulicur l'altroieri e di grandi cambiamenti non ne vedo: l'erba morta o secca tra gli steli rimane (ma non mi aspetto resusciti... o sbaglio?); le macchie onestamente fatico a ricordarmi se quelle che vedo c'erano già e, se mi ricordo che c'erano, se erano così o stanno migliorando. Il prato in sé continua a presentarsi in salute (salvo guardando nell'erba). Mi riesce difficile capire cosa, nel mio caso avendo agito praticamente subito e non con zone devastate, rappresenti un miglioramento sostanziale e in quanto tempo sia ragionevole aspettarselo dopo il trattamento.

PS: fighi gli occhialini! :D gli americani so avanti...


EDIT: rincaro la dose di domande con un'ulteriore dubbio: ho letto dalla tabellina per il brown patch che l'azoxystrobin ha come classe di rischio 6, ovvero andrebbe miscelato nella pompa con principi attivi a minor fattore di rischio. Vedo invece che l'ortiva lo presenta puro e, in generale, lo consigliate da usare puro alternando semplicemente i principi attivi (anziché fare i cocktail). Io pensavo, una volta entrato in possesso dell'ortiva, di alternare un'applicazione di ortiva a una di folicur SE intervallate da 15-20 giorni, ma a questo punto... è meglio alternarle così o mischiarle tra loro alternando, invece, ogni 15 giorni qualcosa con il propamocarb (quindi una di ortiva+folicur e una 15 gg dopo di propamocarb)?
 
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cigolo

Esperto Sez. Prato
Quindi possiamo dire che passerò l'estate a dare un fungicida ogni 15-21gg? Alternando a ogni trattamento l'ortiva (che mi sto attrezzando a comprare), il Fulicur SE e il Propamocarb (leggendo le altrui esperienze col pythium sono terrorizzato...).
Ok .. mi terrei più sui 21gg e se non fa caldissimo e non piove eccessivamente anche 28gg per l'ortiva .. comunque non essere terrorizzato da questi funghi .. io personalmente tratto poco o nulla e cerco più di concentrarmi su una corretta manutenzione, ho prima letto e poi constatato di persona che se non si eccede con l'azoto e si irriga correttamente la probabilità che si ammali cala drasticamente.

Questo è il punto che ancora mi è più oscuro... cosa si intende per "la patologia deve arrestarsi subito"? Esempio pratico: il mio prato non è malconcio, non ci sono zone distrutte o macchie di erba gialla, ma solo ciuffetti o steli di erba gialla o marrone in mezzo all'erba buona che, in qualche punto, ha delle maculature marroncine sugli steli. Ho dato il Fulicur l'altroieri e di grandi cambiamenti non ne vedo: l'erba morta o secca tra gli steli rimane (ma non mi aspetto resusciti... o sbaglio?); le macchie onestamente fatico a ricordarmi se quelle che vedo c'erano già e, se mi ricordo che c'erano, se erano così o stanno migliorando. Il prato in sé continua a presentarsi in salute (salvo guardando nell'erba). Mi riesce difficile capire cosa, nel mio caso avendo agito praticamente subito e non con zone devastate, rappresenti un miglioramento sostanziale e in quanto tempo sia ragionevole aspettarselo dopo il trattamento.
In genere dopo il trattamento l'espansione della malattia ad altri punti del prato si arresta quasi immediatamante (i fungicidi "sistemici" sono un po più lenti perchè devono venire assorbiti dalla pianta e traslocati al suo interno, quelli chiamati "di contatto" in genere sono più rapidi nel fare effetto). Una volta bloccata la proliferazione dei patogeni la pianta comincia a recuperare .. quanto tempo ci voglia dipende dal clima .. esposizione .. durata delle giornate .. da quanto grave era l'atacco .. da che tipo di patologia era ... etc .... difficile darti un tempo preciso. In ogni caso quando guarisce i nuovi getti saranno sicuramente sani e quelli vecchi o muoiono o vivacchiano (dipende dalla gravità) in attesa di essere sostituiti. Fossi te non starei troppo a preoccuparmi di guardare filo per filo, piuttosto verifica che non peggiori.


EDIT: rincaro la dose di domande con un'ulteriore dubbio: ho letto dalla tabellina per il brown patch che l'azoxystrobin ha come classe di rischio 6, ovvero andrebbe miscelato nella pompa con principi attivi a minor fattore di rischio. Vedo invece che l'ortiva lo presenta puro e, in generale, lo consigliate da usare puro alternando semplicemente i principi attivi (anziché fare i cocktail). Io pensavo, una volta entrato in possesso dell'ortiva, di alternare un'applicazione di ortiva a una di folicur SE intervallate da 15-20 giorni, ma a questo punto... è meglio alternarle così o mischiarle tra loro alternando, invece, ogni 15 giorni qualcosa con il propamocarb (quindi una di ortiva+folicur e una 15 gg dopo di propamocarb)?
Il mix è consigliato quando si tratta sempre con lo stesso prodotto parecchie volte o per coprire un maggiore range di malattie contemporaneamente o per combattere la patologia su diversi fronti (questa cosa ha senso se si utilizzano fungicidi con diversi meccanismi d'azione, usare ad esempio propiconazolo e tebuconazolo assieme, che sono entrambi della famiglia dei cd triazoli o DMI, non serve a molto). A parer mio è meglio usare l'azoxystrobin alternato a tebuconazolo+propamocarb.

cigolo
 
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piccio84

Guest
Ok .. mi terrei più sui 21gg e se non fa caldissimo e non piove eccessivamente anche 28gg per l'ortiva .. comunque non essere terrorizzato da questi funghi .. io personalmente tratto poco o nulla e cerco più di concentrarmi su una corretta manutenzione, ho prima letto e poi constatato di persona che se non si eccede con l'azoto e si irriga correttamente la probabilità che si ammali cala drasticamente.

GIGANTESCO, PODEROSO, MONUMENTALE sospiro di sollievo... :D considerando che il prato ora lo sto praticamente affamando (ha piovuto domenica e da allora non ha più visto acqua e non la vedrà minimo fino alla prossima settimana) e considerando che l'azoto glielo HO dovuto dare tardi perché ho seminato a marzo... posso stare tranquillo in futuro se riesco a sconfiggere questo attacco (per ora) leggero. Ora rimane da capire come cacchio calcolare quanto e ogni quanto irrigare, dato che anche leggendo la tua ottima guida non ne sono comunque venuto accapo (non riesco a reperire l'evapotraspirazione potenziale per Pisa da nessuna parte, salvo dati vecchi di 2 anni, e non riesco a calcolarmela da solo, allo stesso modo uso un rubinetto di servizio con una portata variabile a seconda delle ore e con un sistema di irrigazione con la canna classica... quindi ci sono un po' troppe variabili per fare un conto accurato. Per ora pensavo di attestarmi a 15 minuti una volta a settimana alle 5 del mattino e vedere come va. Ma la vedo troppo empirica come cosa......).

Il mix è consigliato quando si tratta sempre con lo stesso prodotto parecchie volte o per coprire un maggiore range di malattie contemporaneamente o per combattere la patologia su diversi fronti (questa cosa ha senso se si utilizzano fungicidi con diversi meccanismi d'azione, usare ad esempio propiconazolo e tebuconazolo assieme, che sono entrambi della famiglia dei cd triazoli o DMI, non serve a molto). A parer mio è meglio usare l'azoxystrobin alternato a tebuconazolo+propamocarb.

Molto chiaro. L'agraria mi fa sapere dopodomani se riesce ad ordinare l'ortiva della compo, se lo fa bene, altrimenti online, ma quando mi arriva sarò a cavallo avendo già il tebuconazolo. Il propamocarb, visto che hai detto che con i prati nuovi è meglio aspettare e agire a comparsa, magari aspetto di averlo il pythium (anche se mi terrorizza questa malattia) prima di trattare in prevenzione e darlo. Che ne dici? O lo do comunque? Questo è facile procurarmelo, dato che in agraria hanno già il previter della Zapi.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
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Continua così e metto il tuo tread nelle faq! :D

Battute a parte, intanto puoi controlalre quanta acqua eroga il tuo impianto al mq. posizionando dei contenitori cilindrici nel giardino far fare un giuro completo all'impianto e poi misurare quant'acqua c'è caduta dentro, puoi usare anche contenitori non cilindrici ma in questo caso (se non sis tratta comunque di solidi regolari) dovrai poi travasare il contenuto in un recipiente millimetrato e saprai quanti mm. d'acqua ha preso il tuo prato 1mm=1lt.

Un prato di microterme abbisogna di circa 40-45 mm/mq. a settimana nel periodo più caldo distribuite con irrigazioni profonde (quindi tranta acqua di rado) diciamo che 15mm/mq. ad irrigazione potrebbe andare bene
 
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piccio84

Guest
Continua così e metto il tuo tread nelle faq! :D

Perché ho rotto talmente le "pelotas" con le domande che a poco a poco sto sviscerando dal povero Cigolo e tutti voi esperti lo scibile sulle malattie fungine? :D

Battute a parte, intanto puoi controlalre quanta acqua eroga il tuo impianto al mq. posizionando dei contenitori cilindrici nel giardino far fare un giuro completo all'impianto e poi misurare quant'acqua c'è caduta dentro, puoi usare anche contenitori non cilindrici ma in questo caso (se non sis tratta comunque di solidi regolari) dovrai poi travasare il contenuto in un recipiente millimetrato e saprai quanti mm. d'acqua ha preso il tuo prato 1mm=1lt.
Un prato di microterme abbisogna di circa 40-45 mm/mq. a settimana nel periodo più caldo distribuite con irrigazioni profonde (quindi tranta acqua di rado) diciamo che 15mm/mq. ad irrigazione potrebbe andare bene

Lo feci quest'esperimento, ma a monte. Siccome il giardino è piccolo (15 mq) e non ha gli irrigatori, quindi non ho le zone, mi sono messo la sveglia alle 5 del mattino (-.-) ho preso un secchio da 5L e ho cronometrato in quanto tempo il tubo lo riempiva. In questo modo non calcolo quanto riceve zona per zona (che essenzialmente dipende da quanto sono uniforme io con la canna) ma ho calcolato quanto esce dal tubo in un minuto. La risposta è stata 15L al minuto. Avendo trovato in più thread che l'ideale erano 15mm/mq a irrigazione, avendo 15mq e 15L di portata al minuto... 15 MINUTI! :) Da qui il ragionamento che feci, e una volta a settimane l'avevo tirata a spanne.

Sulla base di quello che mi dici, nel periodo caldo, 45mm a mq divisi in 15mm/mq "a botta" sono 3 irrigazioni da 15 minuti l'una a settimana. Sono sproloqui o ci potremmo essere?
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Tieni presente che il consumo di cui parla green è riferito ad un prato che sta in piena esposizione solare dall'alba al tramonto, le giornate sono prevalentemente soleggiate e fa molto caldo. Se non ricordo male il tuo prato è parecchio in ombra, quante ore di sole diretto riceve all'incirca in una giornata nella zona più esposta e quante in quella meno esposta?

cigolo
 
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piccio84

Guest
Effettivamente... al "dettaglio" dell'esposizione non ci avevo pensato. Comunque era in ombra per un quarto quest'inverno. Ora, con l'innalzamento del sole, l'estate riceve molto più sole e su tutta l'area del giardino, non ci sono più zone interamente in ombra. L'avevo valutato un mese fa, ma ora già ne riceve di più con l'allungamento delle giornate e la valutazione di un mese fa non è più accurata. Oggi ci faccio caso, ma a spanne posso intanto dire questo: il giardino è nella parte posteriore della casa ed è un rettangolo i cui lati più lunghi (chiamiamoli A e B) sono uno a contatto con la mia casa e l'altro a contatto con il muretto di cinta col giardino della casa di fronte. I lati più corti sono a contatto con i muri di cinta dei giardini delle due case accanto. Il giardino è "incassato" nello spazio tra due schiere di villette, quindi il sole deve alzarsi al di sopra del tetto delle case di fronte prima che l'ombra inizi a lasciare spazio al sole. Verso le 10 il sole si alza abbastanza per far salire l'ombra dal lato A e farla camminare verso il lato B lasciando tutta la larghezza del giardino al sole. Verso le 13 il sole si è spostato abbastanza da lasciare tutto il giardino al sole. Questa condizione dura fino alle 15 (più o meno) quando il sole inizia ad andare dietro casa mia, e l'ombra sale di nuovo dal lato A verso il lato B, arrivando a coprire di nuovo tutto il giardino verso le 16-17.
Quindi, sempre a spanne, di sole pieno tutto il giardino ne riceve un paio d'ore. Ma se consideriamo il movimento dell'ombra (considerando che il lato A è il primo ad andare in ombra ma anche il primo a scoprirsi e viceversa il lato B), probabilmente ogni zona, in momenti diversi della giornata, riceverà una media di minimo 4 ore - massimo 6 ore di luce al giorno. (oggi ci faccio caso comunque, e se serve per fare qualche calcolo preciso, stasera saprò essere più accurato)
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Sappimi dire all'incirca quante ore di sole diretto riceve la zona più esposta e quante quella meno esposta così stasera proviamo a fare un'approsimazione del consumo idirico rispetto ad un prato talmente esposto.

cigolo
 
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piccio84

Guest
Sappimi dire all'incirca quante ore di sole diretto riceve la zona più esposta e quante quella meno esposta così stasera proviamo a fare un'approsimazione del consumo idirico rispetto ad un prato talmente esposto.

cigolo

Sto scattando una foto ogni ora e stasera ti so dare dati precisi. Indicativamente parliamo di 5 ore di sole al giorno (in una giornata assolata ovviamente).

In compenso... c'è una novità! Io sicuramente l'occhio non cel'ho... ma inizio a farmelo un minimo... e quello che il mio occhio ha visto stamattina non mi piace per niente!! Ecco le foto della zona come si presenta oggi a quasi 3gg dal trattamento:

3v6eI.jpg


zvbT2.jpg


Spero di sbagliarmi... ma secondo me questo è Pythium!! Oggi appena riapre l'agraria mi fiondo a comprare il Previter.

Oppure mi sta iniziando a venire il dubbio che sia sofferenza idrica.......... domattina mi devo alzare alle 5, provo a dargli una botta d'acqua tenendo il previter in standby o lo escludete categoricamente che sia seccume?

http://www.meteopisa.it/index_file/mese/RainHistory.gif

Questo è un grafico delle precipitazioni dell'ultimo mese... a quanto pare ieri notte ha piovuto 3mm... e la precipitazione di domenica, che pensavo fosse molto più marcata, in realtà è stata di pochi mm... quindi non vede acqua seria (minimo 10/15 mm) da 10gg... perché io, con le varie piogge, non ho più dato acqua. Sarà il caso di dargli una bottarella?
 
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Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
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Il terreno come lo senti (con le dita) umido o asciutto? se è asciutto allora bagna.

per quanto riguarda la macchia se è pythium lo vedrai allargarsi in poco tempo e alla base dell epiantine di solito il terreno si colora di nero... e le piantine vengono via a ciuffetti senza sforzo
 
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piccio84

Guest
Ok... non sono ancora molto sicuro che non sia pythium, ma sarà inesperienza ma mi sto anche convincendo che un po' d'acqua domattina gli farebbe bene. Piano d'azione... stasera taglio perché DEVO tagliare... l'erba sta arrivando a sfiorare i 9 cm... (qualche rado stelo "virtuoso" li supera anche) e non posso più aspettare. Oggi pomeriggio compro il previter e lo tengo pronto all'azione. Valuto meglio ad erba tagliata la zona interessata. Domattina bagno, senza esagerare, gli do 15 minuti di acqua. Aspetto la sera e vedo se il prato da segni di miglioramento, se non migliora (o peggiora) domani sera o al più tardi dopodomani do il previter. Ci potremmo stare?

PS: il terreno nero è difficile dirlo al momento... anche perché pochi giorni fa diedi la sabbia, quindi è tutto "imbiancato" dalla sabbiatura.

Domattina bagno. Ho appena finito il taglio: il terriccio è asciutto e a erba tagliata, in qualche punto, si inizia a vedere l'erba di colore scuro e arricciata su se stessa dalle lamine verso il centro, inoltre rimangono le impronte nel terreno. Non escludo che quello sia comunque pythium (e infatti il previter è già pronto) ma secondo me c'è anche un po' di carenza d'acqua. Soprattutto considerato che ho concimato 15gg fa.


Tornando al discorso dell'insolazione, ho finito di fare la valutazione: l'arco di luce si sviluppa in 6 ore al giorno. L'ombra inizia a diradarsi alle 10 del mattino e raggiunge la piena insolazione alle 13 e rimane così fino alle 14, quando l'ombra inizia di nuovo dal lato che ha preso per primo il sole ed è nuovamente tutto in ombra alle 16. Quindi la zona a ridosso di casa mia riceve il sole dalle 10 alle 14, mentre quella a ridosso del muretto della casa di fronte lo riceve dalle 13 alle 16. Diciamo che in tutto c'è una minimo di 3 ore a un massimo di 4 ore di luce al giorno (al momento).
Forse mi ricordo male io oppure con l'ulteriore allungarsi delle giornate sarà effettivamente così, ma mi ricordo che in piena estate il sole è di più, e rimane fino alle 5 (quindi avrei 4 ore minimo e 5 max). Ma potrei sbagliarmi, vedremo.

Per ora ti dico che 3 ore il minimo e 4 il massimo.
 
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piccio84

Guest
io non bagnerei ancora e darei subito il fungicida e dopo 2 giorni pioggia esclusa bagnerei

Io lo so che contraddire chi ne sa più di me sta male... e lo faccio solo perché mi baso su altre cose che vi ho letto scrivere/consigliare in altri post ad altri utenti. Non escludo totalmente che non ci sia ANCHE un fungo, ma oggi dopo aver tagliato il prato mi sono messo a dargli un'occhiata con calma: in alcuni punti presenta quello che vi ho visto descrivere come i sintomi della fame d'acqua. Innanzitutto l'erba non si rialza subito, il prato ormai ha più di un mese e mezzo e una concimazione, non è maturo ma non penso sia più normale che rimangano le impronte per una mezzoretta o più. Poi in qualche punto è verde scuro, quasi blu/viola e dove è così tanto scura i fili d'erba sono molto molto sottili e arrotolati su se stessi. In alcuni punti, con la tosatura o muovendo il tappeto, vengono via ciuffetti di erba né marcia né umida ma letteralmente gialla e completamente secca, che si sbriciola in mano.
Lo so che non prende molto sole per una festuca arundinacea, ma ha fatto molto caldo in questi giorni (25 gradi almeno) e non vede acqua seria da 10 giorni (sopra i 10mm). Io, da quando mi avete "sgridato" che bagnavo troppo, gli ho detto arrangiati! Fatti bastare le piogge! E di acqua non glie ne ho più data. Se ho fatto delle irrigazioni sono state di al massimo 5 minuti (e sto esagerando) solo per inumidire le trasemine e al mattino verso le 9 appena sveglio (il prato è ancora in ombra a quell'ora).

Io provo a rilanciare la mia: faccio proprio male se domani gli do 10/15 minuti d'acqua (che sono 10/15mm a mq) alle 5 di mattina, dato che mi devo alzare presto, lo tengo d'occhio tutto il giorno e vedo come va (e nel frattempo penso che si asciughi) e la sera o al max dopodomani (a meno che non lo vedo ripartire alla grande) gli do il previter?
 
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