Una nota di colore. Il famoso studio che si cita sempre per il crollo della fertilità è vecchio di secoli. E' vero che l'anagrafica conta, ma il tenore di vita di più. Non è vero che la fertilità crolla dopo i 35, al massimo si riduce lievemente, ed è vero che aumenta il rischio aborto e malformazioni, ma anche lì non parliamo di percentuali enormi d'incremento.
http://www.bbc.com/news/magazine-24128176
Riguardo al "quando", se dovessi disegnare la famiglia ideale per me il bambino non dovrebbe ricordare i genitori coi capelli bianchi. Poi ti spuntano a 25 anni come risposta a un lutto e capisci che sono tutte stupidaggini. La nostra società è così complessa e crescere figli bene in questo contesto così difficile che secondo me non è obbligatorio farli presto, anzi, più si riesce a essere felici e stabili meglio è. C'è anche da dire che da giovani hai più energie e magari c'è più pazienza, ma spesso si è così alla deriva che non ci si riesce a orientarsi da soli, figuriamoci a fare da bussola a un nuovo essere umano.
Insomma, secondo me è giusto farli quando uno se la sente. E con "sente" intendo averne voglia, senza farsi condizionare da lavoro precario, attesa della casa perfetta e altre menate (incluse le pressioni sociali sull'averli). Se c'è il desiderio di averne e ci si riesce, quello è il momento giusto. E può essere a 20 come a 40 anni.