sono sicura che l'adottabilità della bimba sia stata dichiarata per ben altri motivi che l'età dei genitori. mi fido, devo fidarmi, del lavoro degli assistenti sociali e come ci raccontava più su giardini di marzo non ho motivo di non crederle.
sono figlia di genitori non giovani (per i tempi decisamente vecchi), li ho adorati, rispettati, coccolati. ma non posso negare di averla sentita eccome la loro età. ribattevo orgogliosa ai miei compagnetti delle elementari, che mi dicevano 'è arrivato tuo nonno a prenderti': 'no, è il mio papà', ma dentro ci soffrivo parecchio. avrei potuto avere genitori giovani e inadatti a fare da padre e madre. sono stata fortunata. sono stata accompagnata al municipio per sposarmi da mio padre (è morto poco dopo), a mia madre ho fatto da madre a mia volta negli ultimi anni della sua vita ed è un ricordo drammatico ma dolcissimo. va bene così.
sono convinta che i media sempre e sempre più diano in pasto al pubblico ciò che il pubblico desidera, un pubblico spesso attirato solo da echi di cronaca pruriginosi, sensazionalistici, non importa se manipolati artatamente, o anche solo 'indirizzati', e comunque dai quali viene sempre estratta solo la parte peggiore, o quella che fa indignare, non fornendo allo spettatore, all'ascoltatore, al lettore una visione d'insieme, ma solo uno spaccato sul quale è facilissimo crearsi l'opinione che si vuole che ci creiamo.
se la storia la raccontassero tutta, nelle sfaccettature, ombre e luci, non riuscirebbero a catalizzare sufficiente sdegno, nè sufficiente attenzione e soprattutto audience. e se non fai audience non fai pubblicità. ci hanno 'educato', addestrato come animali da zoo ad avere una 'sana' indignazione, peccato che gli episodi che ce la inducono siano spesso specchietti per le allodole. una volta, forse, i media facevano informazione, era meno sensazionalistica, era più cronaca e meno strappacore, era più reale e meno reality.
ci penso spesso, e colgo l'episodio di cui si parla in questa discussione come esempio. se succede che un bimbo venga tolto ai genitori è giusto che resti un fatto privato, è assolutamente corretto che venga risolto tra i pochi diretti interessati, i medici, gli assistenti sociali e l'autorità giudiziaria preposti e competenti. e che all'esterno non trapeli niente. non è già abbastanza il dolore di quella famiglia per quella famiglia? il cronista d'assalto non sa tutto, non può e non deve sapere tutto. coglie qualcosa qua e là. ne trae ciò che può, ciò che basta a fare vibrare le tette alla d'urso di turno. ed è quello che a noi arriva. possiamo su questo - solo su questo - dare un giudizio, un parere. che di certo andrà nella direzione prestabilita. se avessimo una reale visione d'insieme - che reputo sbagliato poter arrivare ad avere, perchè son fatti privati che neppure dovremmo conoscere per sbaglio, perchè trasformare in fenomeni da baraccone, e di massa, le disgrazie umane è fuori dalla mia logica e dalla mia morale, e fuori anche semplicemente dalla più elementare privacy - non ci indigneremmo, la storia non farebbe più notizia, e non avrebbero di che riempire colonne di giornali e ore di vuoti pomeriggi televisivi