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Investigatori e investigazioni

Pin

Master Florello
Mah pin, io dopo tanti anni di carriera genitoriale e tre figli, mica lo so se siamo sempre in grado di capirli,almeno non in tempi utili. ma se qualcuno proprio deve investigare, ed è successo, lo faccio io, altro che tomponzi!


Allora la pensi come me
 

quadricromia

Guru Giardinauta
l'atto del demandare è già di per sè un sottrarsi alla responsabilità, come dire
"è una cosa più grande di me, falla tu" già sento la voce che dice "questo ragazzo non è mai contento, gli abbiamo dato tutto" e via di segutio con una serie infinita di vittimizzazioni
 

Masolino

Bannato
penso tu sia un buon genitore! ma quanti sono convinti di essere buoni genitori poi cascano dal nulla??

inoltre non vi preoccupate che se si cresce un ragazzo con veri sani principi non si lascerà trascinare dagl'altri!
è più facile capire se un figlio si droga, piuttosto che capire che quello che avete di fornte non è la persona che pensate di conoscere!
voglio dire: quanti ci vuole ad aprire gl'occhi e dire: mio figlio non è buono come pensavo, non è educato come pensavo?? tanto, tantissimo!

un esempio: un mio compagno di classe alla maturità era li li per essere bocciato, e fuori c'erano i suoi che lo guardavano, io gli conoscevo abbastanza bene. mi fanno: come va france? e gli dico: è se non si impalla sul tedesco dovrebbe farcela.
ecco a quel punto gli è crollato il mondo addosso, nonostante andassero SEMPRE alle udienze sempre presenti nella vista scolastica non si erano convinti che loro figlio non era una cima... come è possibile??

Oltre a dare i principi, ad indicare i necessari parametri di vita, occorre aiutare il figlio a formarsi ed irrobustire il proprio carattere, a farsi ''le spalle larghe ''.
Se tu lo segui ogni giorno, senza però soffocarlo con interrogatori e consigli spesso a sproposito [ tanto per sentirti a posto con la coscienza ], impari a conoscerlo meglio di te medesimo. Un momento importante è quando ha dubbi nello studio e ti chiede un parere, un aiuto che non significa fargli i compiti per eliminare il problema, bensì aiutarlo a trovare un suo metodo di studio, insegnargli ad affrontare una difficoltà ed a superarla.
Sapessi quanti pomeriggi, rientrato dal lavoro, io mi sono messo da una parte a leggere od ascoltar musica, aspettando che mi chiamasse per controllare una traduzione ( non sono un insegnante, ma ricordavo bene greco e latino ) o per farmi ripetere a voce alta alcune materie in vista di una possibile interrogazione, in modo che esponesse gli argomenti con proprietà di linguaggio, in modo chiaro e senza ripetizioni.
I genitori che si sorprendono quando parlano con i docenti non conoscono i figli e se ne occupano distrattamente.
Oppure sono brave persone che non hanno potuto studiare e purtroppo non possono seguire-aiutare i figli nella carriera scolastica; però spesso un sesto senso li aiuta a capire ugualmente se qualcosa non va, se seguono in altro modo i figli.
 

new dawn

Guru Giardinauta
Io dico: ma sono i genitori in grado di capire se stessi?
Voglio dire: capire le proprie incoerenze, i propri esempi inconsapevolmente sbagliati, la propria incapacità di riflettere sui cambiamenti di tutti noi, e di condividere queste considerazioni con i loro figli adolescenti.
E potrei andare avanti all'infinito...
Quasi sempre vedo genitori che rimproverano ai figli comportamenti che sono gli stessi loro comportamenti. Ci sono un sacco di luoghi comuni sui ragazzi, in giro. Perché non guardarli veramente, per un momento, con la mente libera da comodi schemi, con affetto e comprensione per le loro insicurezze, i loro vuoti, la privazione di sogni?
 

aron56

Giardinauta Senior
no, non sempre e non sempre in tempo utile. L'unica speranza vera è che il rapporto che hai creato con loro sia solido abbastanza da indurli a chiedere aiuto e che "il sistema", quello sano fatto da polizia, scuola, adulti di riferimento funzioni e non si tiri indietro pensando - non è mio figlio, quindi non sono fatti miei.
Ma i ragazzini oggi sono veramente esposti a qualcosa che un minuto prima non pensavi neppure di immaginare, e ostentano una sicurezza che invece non hanno. Capire per tempo non è sempre facile, io ho fatto l'investigatore privato....non me ne vanto ma li ho spiati in prima persona, e non biasimo chi cerca in tutti i modi possibili di capire ciò che un figlio non dice.
pa0la
Anche io per alcuni anni:4 ho fatto l'investigatore privato della mia seconda figlia perchè il suo ambiente scolastico non era dei migliori L'ho dovuta difendere anche da un "professore": Spesso e volentieri facevo dei blitz sotto scuola! Nei luoghi che lei frequentava!!! quando diceva esco con gli amici li volevo prima conoscere e così....avevo sempre la casa piena di ragazzi!!!! E qualche volta l'ho messa in guardia e poi in seguito mi ha dato ragione così con il tempo mi sono guadagnata la sua fiducia!!
 

new dawn

Guru Giardinauta
Anche io per alcuni anni:4 ho fatto l'investigatore privato della mia seconda figlia perchè il suo ambiente scolastico non era dei migliori L'ho dovuta difendere anche da un "professore": Spesso e volentieri facevo dei blitz sotto scuola! Nei luoghi che lei frequentava!!! quando diceva esco con gli amici li volevo prima conoscere e così....avevo sempre la casa piena di ragazzi!!!! E qualche volta l'ho messa in guardia e poi in seguito mi ha dato ragione così con il tempo mi sono guadagnata la sua fiducia!!

Brava, Nora. Io sono stata fortunata, perché non mi sono mai preoccupata di niente, e mi accontentavo di quello che mi raccontavano. Mi è andata bene, ma ora mi rendo conto che poteva anche andare malissimo. Ma non so se sarei riuscita a seguire con tanta attenzione la vita delle mie figlie.
 

daria

Master Florello
Io dico: ma sono i genitori in grado di capire se stessi?
Voglio dire: capire le proprie incoerenze, i propri esempi inconsapevolmente sbagliati, la propria incapacità di riflettere sui cambiamenti di tutti noi, e di condividere queste considerazioni con i loro figli adolescenti.
E potrei andare avanti all'infinito...
Quasi sempre vedo genitori che rimproverano ai figli comportamenti che sono gli stessi loro comportamenti. Ci sono un sacco di luoghi comuni sui ragazzi, in giro. Perché non guardarli veramente, per un momento, con la mente libera da comodi schemi, con affetto e comprensione per le loro insicurezze, i loro vuoti, la privazione di sogni?

Vedi new dan,mia personalissima opinione, ma quando l'investigazione scatta, tutto quello che tu hai scritto sopra e' gia' avvenuto, come dire, si e' passati alla fase b del piano d'azione. Ci sono gia' state riunioni famigliari e personali;il confronto, il dialogo e la pazienza sono momentaneamente accantonate,se c'e' un'urgenza "educativa" da affrontare, via i guanti di velluto :cool2:
 

new dawn

Guru Giardinauta
Vedi new dan,mia personalissima opinione, ma quando l'investigazione scatta, tutto quello che tu hai scritto sopra e' gia' avvenuto, come dire, si e' passati alla fase b del piano d'azione. Ci sono gia' state riunioni famigliari e personali;il confronto, il dialogo e la pazienza sono momentaneamente accantonate,se c'e' un'urgenza "educativa" da affrontare, via i guanti di velluto :cool2:

Sicuro, lo so che state parlando di una situazione già grave. Il mio era uno sfogo fuori tema, che mi è venuto istintivo perché amo e seguo molto i ragazzi che conosco (NON sono un'insegnante).
Avrei da dire però qualcosa sui termini che usi, nel senso che l'"urgenza educativa" non arriva di colpo, ma è tale in ogni momento, amarli in senso attivo e attento e costante non è "guanti di velluto".
E se siamo arrivati già alla necessità di investigare segretamente, vuol dire che per dodici-tredici anni non abbiamo avuto cura di loro nel modo giusto
I nostri figli non ci devono essere grati per averli messi al mondo, siamo noi che li dobbiamo ringraziare, da quando cominciano a guardarsi intorno, per la loro purezza, il loro entusiamo, le scoperte e la gioia. E se loro perdono questa freschezza, di chi è la colpa? Da chi hanno le prime delusioni, la sensazione di non essere capiti , di essere ingiustamente rimproverati, di essere tenuti a freno senza motivo?
Alla fine ci troviamo dei ragazzi che, alle soglie dell'adolescenza, hanno già perso la fiducia nei genitori, e poiché da soli si sentono ancora confusi, si devono affidare passivamente al gruppo come sostituto della famiglia...e da qui tutto il resto che sappiamo.
 

89stefano89

Aspirante Giardinauta
Vedi new dan,mia personalissima opinione, ma quando l'investigazione scatta, tutto quello che tu hai scritto sopra e' gia' avvenuto, come dire, si e' passati alla fase b del piano d'azione. Ci sono gia' state riunioni famigliari e personali;il confronto, il dialogo e la pazienza sono momentaneamente accantonate,se c'e' un'urgenza "educativa" da affrontare, via i guanti di velluto :cool2:

ma per favore!!! "via i guanti di velluto" significa "investigare" o assoldare qualcuno?
mia mamma i guanti di velluto se li toglieva al primo sospetto ma non chamava "qualcuno" semplicemente se sentiva qualcosa che non andava (ed io era nel torto), mi tirava 4 sberle che me le ricordo ancora oggi!!! e quelle hanno fatto MOLTO piu´ effetto delle buone parole di alcune mamma di gente che adesso il sabato sera vedo in giro ubriaca e fatta di qualsiasi cosa!
mi e´ sempre stato insegnato (con le buone e non) che la scuola era un mio dovere, e quando tornavao a casa con un brutto voto (vi parlo di scuole medie) ci stavo male non perche´ magari la mamma si arrabbiava ma semplicemente perche´ la deludevo.
alle superiroi invece ero gia maturo abbastanza per darmi da solo del testa di XXXX se prendevo brutti voti! perche´ per me avere un debito era un umiliazione enorme!

per concludere, comediceva quancuno in un altro topic, quando le combinavo avevo la certezza della pena! e funzionava!
alcuni miei amici invece al masssimo si vedevano ritirare la paghetta, ma questo non era un mio problema perche´la paghetta non l´ho mai avuta!!! se mi servivano soldi cheidevo alla mamma, e se servivano a cose serie allora me li dava! altrimenti attendevo la carita´ della nonna :D !

stare vicino ai figli ed essergli amici non basta, anzi nel mio caso e´ stato inutile! in compenso i miei mi hanno insegnato le cose importanti della vita, a tal punto che sin da piccolo capivo coséra giusto e cosa sbagliato!
 
V

vinceco

Guest
Io dico ,qui siamo tutti aspiranti giardinauti(scritto bene?)che differenza c'è con aspiranti genitori?quando si mette una pianta a dimora,principalmente si guarda al terriccio idoneo,poi si impianta.Qualsiasi pianta ha bisogno di cure,concime e pricipalmente di guida quando cresce storta,a quel punto si lega la pianta al tutore fino ad una certa altezza poi si da forma,se questa non segue certi criteri si corregge con tagli più o meno forti a secondo del bisogno.Tutto questo fino a che la stessa non sia abbastanza forte e formata da poter fare da se ad eccezzione delle potature necessarie.con questo voglio solo dire che i nostri figli hanno bisogno di fiducia innanzi tutto,questa deve essere data e fatta capire,hanno bisogno che qualcuno dica loro cosa è buono o cattivo,cosa si può e non si può ottenere a secondo delle condizioni della famiglia ,che non tutto è DOVUTO,che tutto è sacrificio ed ogni tanto ci vuole quel famoso tutore della pianta ,anche sulle costole (modo di dire)se serve e giusto in quel momento. Ruolo di non secondaria importanza in tutto ciò lo gioca anche la fortuna,ma bisogna anche aiutarla un pochino con quanto sopra detto. Non servono investigatori,peggiorano la situazione ,tolgono fiducia e stima dei ragazzi nei nostri confronti ,li laasciano in balia di gente senza scrupoli che non aspetta altro,anche loro stessi compagni ed amici.Non è la "ricetta" universale ,ma secondo me è una base di partenza per una bella pianta con forma armoniosa e sana.ciao
vincenzo
 

celestino

Giardinauta Senior
diciamo che il genitore perfetto deve ancora nascere...comunque a mio modo di vedere,per prima cosa i figli dovrebbero essere concepiti,quando si è giovani...questo secondo me aiuta moltissimo a capire le problematiche dei ragazzi...non si può avere 60 anni con figli di 20...difficilmente si può essere complici...e poi bisogna amarli....però amarli non significa dar loro tutto quello che vogliono...ma significa essere complici in tutto...significa trasmettere a loro le nostre passioni o sport...far capire loro che il sabato sera a volte è utile andare a dormire presto perche la domenica si ha una partita di calcio...una gara di pesca o una gara in bicicletta...o qualsiasi altro sport o passione...x fare questo ci vuole molto tempo e volontà...ma se il nostro tempo lo dedichiamo x avere solo dei beni materiali...poi non possiamo lamentarci se i nostri "alberelli senza protezione crescono storti x il vento...:Saluto:
 

new dawn

Guru Giardinauta
stare vicino ai figli ed essergli amici non basta, anzi nel mio caso e´ stato inutile! in compenso i miei mi hanno insegnato le cose importanti della vita, a tal punto che sin da piccolo capivo coséra giusto e cosa sbagliato!

Ma lo capisci che "le cose importanti della vita" e "cos'era giusto e cos'era sbagliato" ti sono stati insegnati perché loro per primi lo sapevano!
Se lo capivi sin da piccolo, non era per le sberle (che non giudico) ma perché le cose importanti le respiravi in casa, le assorbivi senza che ti venissero elargite dall'alto!
Per questo io dico che educare è impossibile se non si vive secondo un proprio sistema di valori, da "trasmettere", non da "imporre".
 
Ultima modifica:

89stefano89

Aspirante Giardinauta
Ma lo capisci che "le cose importanti della vita" e "cos'era giusto e cos'era sbagliato" ti sono stati insegnati perché loro per primi lo sapevano!
Se lo capivi sin da piccolo, non era per le sberle (che non giudico) ma perché le cose importanti le respiravi in casa, le assorbivi senza che ti venissero elargite dall'alto!
Per questo io dico che educare è impossibile se non si vive secondo un proprio sistema di valori, da "trasmettere", non da "imporre".


io sono convinto di quello che dico proprio perche´ a casa mia non si e´ MAI respirata aria serena. posso dire che i miei non sono stati proprio degl´ottimi genitori (parlo di coppia, poi presi singolarmente e´ un´altra cosa) ma nonostante questo in un modo o nell´altro sono stati capaci a svolgere il loro compito (visto che anche mio fratello non si e´ mai fatto trasportare ed e´ quel che si dice una buona persona); di certo non si sono seviti di tante "smancerie" o di buonismi.

daltronde la mia ragazza cresciuta in una famiglia che sia da fuori che da dentro si puo´ definire una bellissima famiglia (chiaro qualche battibecco pero´..) e´ cresciuta, anche lei, con dei buoni principi! certo e´ che quello che dicevano i suoi genitori non si discuteva! solo che i miei mi hanno dato indipendenza sin da subito e sono riuscito a non cascare nelle tentazioni; mentre i suoi tuttóra vogliono imporsi non rendendosi conto che ormai ha 20 anni e forse per certi aspetti e´ piu´ matura di loro!

per concludere: c´e´ bisogno di un punto fisso nella famiglia! buono o cativo che sia! inutile dire:"non fumare" poi quando scopri che tuo figlio fuma ti dai per vinto e non fai nulla!
 

89stefano89

Aspirante Giardinauta
dimenticavo! sono perefettamente daccordo sul discorso sport e hobbies!!
io che "nasco ciclista" ho imparato molto dalla bicicletta! che oggi ritengo piu´ che uno sport, ma uno stile di vita, in bici impari a soffrire ed a resistere, a pensare, a controllarti! hoimparato a responsabiizzarmi e a capire quanto sia importante la vita e lo stile di vita! anche se devo dire che pr me lo sport e´ per definizione individuale! ho giocato anche a pallone, e puntaualmente c´era quello che a 12 ani si metteva a fumare per farsi vedere... e gl´altri giu a seguirlo!
 

daria

Master Florello
Sicuro, lo so che state parlando di una situazione già grave. Il mio era uno sfogo fuori tema, che mi è venuto istintivo perché amo e seguo molto i ragazzi che conosco (NON sono un'insegnante).
Avrei da dire però qualcosa sui termini che usi, nel senso che l'"urgenza educativa" non arriva di colpo, ma è tale in ogni momento, amarli in senso attivo e attento e costante non è "guanti di velluto".
E se siamo arrivati già alla necessità di investigare segretamente, vuol dire che per dodici-tredici anni non abbiamo avuto cura di loro nel modo giusto
I nostri figli non ci devono essere grati per averli messi al mondo, siamo noi che li dobbiamo ringraziare, da quando cominciano a guardarsi intorno, per la loro purezza, il loro entusiamo, le scoperte e la gioia. E se loro perdono questa freschezza, di chi è la colpa? Da chi hanno le prime delusioni, la sensazione di non essere capiti , di essere ingiustamente rimproverati, di essere tenuti a freno senza motivo?
Alla fine ci troviamo dei ragazzi che, alle soglie dell'adolescenza, hanno già perso la fiducia nei genitori, e poiché da soli si sentono ancora confusi, si devono affidare passivamente al gruppo come sostituto della famiglia...e da qui tutto il resto che sappiamo.

Nessuno dei nostri ragazzi vive-e meno male- sotto una cappa di vetro, mi pareva evidente che i guanti di velluto vanno considerati in questo senso, ma forse non sono stata abbastanza chiara, che l'attenzione c'e'sempre, costituisce una costante, ma le situazioni possono sfuggire di mano nonostante tutta la nostra buona volonta', allora i rimedi devono essere veloci, rapidi, e possibilmente definitivi.

p.s. volevo tranquillizzare stefano89...l'investigatore sono io :cool2: in persona
mi ci mancava proprio di assoldare qualcuno per seguire ai giardinetti i miei figli, vuoi mettere la soddisfazione di due scappellotti sul posto? :D
 

89stefano89

Aspirante Giardinauta
Nessuno dei nostri ragazzi vive-e meno male- sotto una cappa di vetro, mi pareva evidente che i guanti di velluto vanno considerati in questo senso, ma forse non sono stata abbastanza chiara, che l'attenzione c'e'sempre, costituisce una costante, ma le situazioni possono sfuggire di mano nonostante tutta la nostra buona volonta', allora i rimedi devono essere veloci, rapidi, e possibilmente definitivi.

p.s. volevo tranquillizzare stefano89...l'investigatore sono io :cool2: in persona
mi ci mancava proprio di assoldare qualcuno per seguire ai giardinetti i miei figli, vuoi mettere la soddisfazione di due scappellotti sul posto? :D

ah haaaaa abbiamo scoperto chi è l'investigatore! quanto ti pagano? eheheehh

che poi scusate ancora una volta la critica ma servirà un investigatore per scoprire cosa fa un ragazzo??? gli prendi il cellulare e in due secondi scopri anche se è stitico!
 

Masolino

Bannato
ah haaaaa abbiamo scoperto chi è l'investigatore! quanto ti pagano? eheheehh

che poi scusate ancora una volta la critica ma servirà un investigatore per scoprire cosa fa un ragazzo??? gli prendi il cellulare e in due secondi scopri anche se è stitico!


Ma non è corretto, non si può fare, anche perchè puoi distruggere - se vieni scoperto - qualsiasi possibilità di dialogo.
I genitori a loro volta sono stati figli e può accadere che abbiano avuto una famiglia ''distratta'' od autoritaria, che poco ha insegnato e molto imposto.
Perciò quando uno cresce e - si spera - matura, deve ricordarsi quali carenze dei propri genitori lo hanno ferito ed evitare di ripeterle con i propri figli.
Sei d'accordo ?
 

ROSSANA367

Giardinauta Senior
diciamo che il genitore perfetto deve ancora nascere...comunque a mio modo di vedere,per prima cosa i figli dovrebbero essere concepiti,quando si è giovani...questo secondo me aiuta moltissimo a capire le problematiche dei ragazzi...non si può avere 60 anni con figli di 20...difficilmente si può essere complici...e poi bisogna amarli....però amarli non significa dar loro tutto quello che vogliono...ma significa essere complici in tutto...significa trasmettere a loro le nostre passioni o sport...far capire loro che il sabato sera a volte è utile andare a dormire presto perche la domenica si ha una partita di calcio...una gara di pesca o una gara in bicicletta...o qualsiasi altro sport o passione...x fare questo ci vuole molto tempo e volontà...ma se il nostro tempo lo dedichiamo x avere solo dei beni materiali...poi non possiamo lamentarci se i nostri "alberelli senza protezione crescono storti x il vento...:Saluto:

Attenzione.... qualche papà crede sia buono educativo e giusto solo ciò che piace a lui....
A volte è difficile accettare che i figli non ci assomiglino... che abbiano altre passioni, altri interessi.... non è solo un fatto di età, è un fatto di carattere. Un genitore non deve essere un complice, ma una guida e un punto di riferimento. Quello che detta le regole. E che per primo le rispetta.
E che sa lasciare ai figli un proprio spazio.
 
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S

scardan123

Guest
diciamo che il genitore perfetto deve ancora nascere...comunque a mio modo di vedere,per prima cosa i figli dovrebbero essere concepiti,quando si è giovani...

Secondo me no! anzi! se li fai da giovane poi loro si trovano vecchi con te vecchissimo ancora vivo, e gli tocca mantenerti magari una clinica o comunque in una struttura medica perché non sei autosufficiente, sei molto malato etc.
E così vedi queste generazioni di sessantessi ancora con la madre o il padre novantenni e ormai immortali che gli succhiano (involontariemente) le energie vitali e lo stipendio e i nervi, tra malanni, rette, acciacchi e continui timori che muoiano all'ennesima ischemia, ictus, infarto etc.
Meglio avere figli tardi così quando loro iniziano a essere adulti non si trovano sul groppone questi eterni vecchi che la medicina mantiene artificialmente in vita quando ormai loro stessi ti supplicano "fammi morire, ti prego", nei casi in cui non sono ormai proprio come vegetali.
Se li hai a 40 anni, ti togli dai loro piedi a 80 (in media), quindi lasci a loro vivere la loro vita senza essere un incubo per loro.
Se li hai a 20 anni, li condanni ad averti sul groppone fino a che loro stessi saranno a loro volta dei vecchi.
 

new dawn

Guru Giardinauta
Secondo me no! anzi! se li fai da giovane poi loro si trovano vecchi con te vecchissimo ancora vivo, e gli tocca mantenerti magari una clinica o comunque in una struttura medica perché non sei autosufficiente, sei molto malato etc.
E così vedi queste generazioni di sessantessi ancora con la madre o il padre novantenni e ormai immortali che gli succhiano (involontariemente) le energie vitali e lo stipendio e i nervi, tra malanni, rette, acciacchi e continui timori che muoiano all'ennesima ischemia, ictus, infarto etc.
Meglio avere figli tardi così quando loro iniziano a essere adulti non si trovano sul groppone questi eterni vecchi che la medicina mantiene artificialmente in vita quando ormai loro stessi ti supplicano "fammi morire, ti prego", nei casi in cui non sono ormai proprio come vegetali.
Se li hai a 40 anni, ti togli dai loro piedi a 80 (in media), quindi lasci a loro vivere la loro vita senza essere un incubo per loro.
Se li hai a 20 anni, li condanni ad averti sul groppone fino a che loro stessi saranno a loro volta dei vecchi.



puro stile Scardan: disincantato, pragmatico, spregiudicato. Sei grande!
 
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