Sicuro, lo so che state parlando di una situazione già grave. Il mio era uno sfogo fuori tema, che mi è venuto istintivo perché amo e seguo molto i ragazzi che conosco (NON sono un'insegnante).
Avrei da dire però qualcosa sui termini che usi, nel senso che l'"urgenza educativa" non arriva di colpo, ma è tale in ogni momento, amarli in senso attivo e attento e costante non è "guanti di velluto".
E se siamo arrivati già alla necessità di investigare segretamente, vuol dire che per dodici-tredici anni non abbiamo avuto cura di loro nel modo giusto
I nostri figli non ci devono essere grati per averli messi al mondo, siamo noi che li dobbiamo ringraziare, da quando cominciano a guardarsi intorno, per la loro purezza, il loro entusiamo, le scoperte e la gioia. E se loro perdono questa freschezza, di chi è la colpa? Da chi hanno le prime delusioni, la sensazione di non essere capiti , di essere ingiustamente rimproverati, di essere tenuti a freno senza motivo?
Alla fine ci troviamo dei ragazzi che, alle soglie dell'adolescenza, hanno già perso la fiducia nei genitori, e poiché da soli si sentono ancora confusi, si devono affidare passivamente al gruppo come sostituto della famiglia...e da qui tutto il resto che sappiamo.