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ficus carica

Frankieb76

Giardinauta Senior
aggiungo... ho un alberello di mimosa e una pianta di bouganville. dite che si possa fare la stessa cosa? l'obiettivo finale ovviamente sarebbe ottenere un bonsai, in non so quanti anni, dalla piantina che potrei ottenere!
grazie di nuovo!
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Ciao Frankie,
benvenuto.

Se di mimosa che di bouganville hai già un alberello, sei già avvantaggiato.
Infatti da essi puoi ricavare già un ...piccolo alberello, anzichè per esempio seminare, quindi risparmiando diversi annetti.
Non credo che tu già conosca la tecnica di riproduzione che è detta margotta, altrimenti avresti formulato diversamente la domanda, quindi ti invito a documentarti su questa, tramite le discussioni sul forum (accessibili cliccando su TAG e digitando poi "margotta") ed anche in generale su internet.
Ad ogni modo in sintesi si tratta di scegliere il rametto che si vorrebbe, ma prima di tagliare e metterlo in vaso, gli si fanno produrre radici a sufficienza perché sopravviva e sia autonomo.
Lo si ottiene interrompendo il flusso nella corteccia, semplicemente asportandone un anello completo di altezza almeno 1 cm. o anche 2; poi gli si applica del terriccio composto generalmente di sabbia e torba, (ma ognuno ha le sue ricette) trattenuta impacchettandola con della plastica scura (tipo i sacchetti neri della spazzatura) che poi deve essere legata a mo' di "caramella" affinché non collassi.
Si deve provvedere a mantenere umidità (senza esagerare) nella caramella, cosa che di solito lo si fa con una siringa ed un ago.
Dopo alcuni mesi si può tagliare il ramo subito al di sotto del pacchetto, che si deve cercare di mantenere integro.
Poi con calma e con la massima cura, su di un tavolo si provvede ad accorciare il più possibile la parte al di sotto delle radici formatesi ed infine si apre delicatamente la caramella, ma senza che il contenuto si sbricioli, facendo quindi in modo che le radici e la terra dove sono nate rimangano intatti ed infine si introduce tutto nel vaso di destinazione.
Qui è bene che la pianta per un po' sopporti il fortissimo cambiamento e che si adatti alle nuove condizioni, prima di esssere messa nel vaso definitivo.
Quindi il vaso di transizione dovrà essere piuttosto capiente e riempito con un composto con molta sabbia o materiale analogo (pomice, lapillo, akadama) ed un pochino di terricio organico.
L'operazione in genere dura dal mese e mezzo (le piante più veloci e vitali) fino ai tre o quattro mesi (le meno veloci). Le conifere impiegano molto di più, ma al momento non ci stiamo occupando di esse.
Fa seguito un periodo di almeno un anno nel vaso ...di prima accoglienza.
Successivamente si dipanano e si accorciano le radici e si mette la pianta ottenuta a dimora nel suo vaso definitivo.

I tempi di radicazione dipendono dal tipo di pianta, dalla stagione e dal clima, dalla legnosità del ramo scelto.
Più il ramo è legnoso e più tempo servirà; potrebbe addirittura non radicare affatto.
Molti usano stimolatori per ottenere con più rapidità e più sicurezza le radici, ma la loro efficacia è controversa, perché dipende moltissimo dalla esperienza che ne detta il modo di applicazione che può addirittura arrivare a compromettere il risultato.
La mia personale e minuscola statistica è che con gli "ormoni radicanti" (così li chiamano) la margotta è fallita, mentre senza le cose mi sono andate meglio.

Beh, non so se serve aggiungere altro, ma insisto perché tu cerchi le discussioni, quelle da cui io ho imparato molto. Troverai che oltre al metodo "canonico" che somiglia molto a quello che ho descritto, ve ne sono molti altri e tutti affascinanti.

Ciao
 
Ultima modifica:

Frankieb76

Giardinauta Senior
Ciao Frankie,
benvenuto.

Se di mimosa che di bouganville hai già un alberello, sei già avvantaggiato.
Infatti da essi puoi ricavare già un ...piccolo alberello, anzichè per esempio seminare, quindi risparmiando diversi annetti.
Non credo che tu già conosca la tecnica di riproduzione che è detta margotta, altrimenti avresti formulato diversamente la domanda, quindi ti invito a documentarti su questa, tramite le discussioni sul forum (accessibili cliccando su TAG e digitando poi "margotta") ed anche in generale su internet.
Ad ogni modo in sintesi si tratta di scegliere il rametto che si vorrebbe, ma prima di tagliare e metterlo in vaso, gli si fanno produrre radici a sufficienza perché sopravviva e sia autonomo.
Lo si ottiene interrompendo il flusso nella corteccia, semplicemente asportandone un anello completo di altezza almeno 1 cm. o anche 2; poi gli si applica del terriccio composto generalmente di sabbia e torba, (ma ognuno ha le sue ricette) trattenuta impacchettandola con della plastica scura (tipo i sacchetti neri della spazzatura) che poi deve essere legata a mo' di "caramella" affinché non collassi.
Si deve provvedere a mantenere umidità (senza esagerare) nella caramella, cosa che di solito lo si fa con una siringa ed un ago.
Dopo alcuni mesi si può tagliare il ramo subito al di sotto del pacchetto, che si deve cercare di mantenere integro.
Poi con calma e con la massima cura, su di un tavolo si provvede ad accorciare il più possibile la parte al di sotto delle radici formatesi ed infine si apre delicatamente la caramella, ma senza che il contenuto si sbricioli, facendo quindi in modo che le radici e la terra dove sono nate rimangano intatti ed infine si introduce tutto nel vaso di destinazione.
Qui è bene che la pianta per un po' sopporti il fortissimo cambiamento e che si adatti alle nuove condizioni, prima di esssere messa nel vaso definitivo.
Quindi il vaso di transizione dovrà essere piuttosto capiente e riempito con un composto con molta sabbia o materiale analogo (pomice, lapillo, akadama) ed un pochino di terricio organico.
L'operazione in genere dura dal mese e mezzo (le piante più veloci e vitali) fino ai tre o quattro mesi (le meno veloci). Le conifere impiegano molto di più, ma al momento non ci stiamo occupando di esse.
Fa seguito un periodo di almeno un anno nel vaso ...di prima accoglienza.
Successivamente si dipanano e si accorciano le radici e si mette la pianta ottenuta a dimora nel suo vaso definitivo.

I tempi di radicazione dipendono dal tipo di pianta, dalla stagione e dal clima, dalla legnosità del ramo scelto.
Più il ramo è legnoso e più tempo servirà; potrebbe addirittura non radicare affatto.
Molti usano stimolatori per ottenere con più rapidità e più sicurezza le radici, ma la loro efficacia è controversa, perché dipende moltissimo dalla esperienza che ne detta il modo di applicazione che può addirittura arrivare a compromettere il risultato.
La mia personale e minuscola statistica è che con gli "ormoni radicanti" (così li chiamano) la margotta è fallita, mentre senza le cose mi sono andate meglio.

Beh, non so se serve aggiungere altro, ma insisto perché tu cerchi le discussioni, quelle da cui io ho imparato molto. Troverai che oltre al metodo "canonico" che somiglia molto a quello che ho descritto, ve ne sono molti altri e tutti affascinanti.

Ciao

Grazie Greenray!
si, veramente lo so cos'è la margotta, ma l'alberello di mimosa e la pianta di bouganville che ho ancora non hanno un tronco ligneo su cui lavorare, per questo chiedevo invece della talea!
comunque grazie lo stesso, di sicuro la spiegazione che mi hai dato è fondamentale, perche qualora avessi deciso di procedere con una margotta, sicuramente sarei venuto qui a chiedere!
ok, cercherò da altre parti risposte ad altre domande, comunque tornando all'argomento, e al primo intervento, provvederò anche al tentativo con una pianta di fico! :)
grazie ancora, ciao!
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Beh, allora cerca la tag "talea" c'è abbastanza materiale per farsi un'idea.
Prova anche la tag "mimosa" e poi "bouganville"; purtroppo non è possibile eseguire ricerche con il prodotto logico di due tag esempio: "mimosa" + "talea".

PS il segno "+" indicherebbe la funzione OR mentre per l'AND (il prodotto) si dovrebbe usare il segno "*" ; nelle ricerche però non sempre è rispettata questa convenzione.
 
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Frankieb76

Giardinauta Senior
Beh, allora cerca la tag "talea" c'è abbastanza materiale per farsi un'idea.
Prova anche la tag "mimosa" e poi "bouganville"; purtroppo non è possibile eseguire ricerche con il prodotto logico di due tag esempio: "mimosa" + "talea".

ah ecco, infatti avevo provato a cercare cose col "+" in mezzo, ma non è che ottenessi grandissimi risultati! eheheheh! :)
grazie ancora, ciao! :)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Nelle tag non credo sia possibile inserire alcun operatore logico, mentre nella ricerca avanzata, visto che il form indica "Parole chiave" ritengo che se ne possa inserire più d'una, ma non penso che si usino operatori logici, bensì si possono separare con virgole.
La virgola è solo un separatore, qundi non so che operazione logica viene eseguita (OR o AND), ma basta provare (più volte per capirci qualcosa).

PS: dopo qualche prova credo proprio che esegua l'OR delle parole chiave. Ricordati però di estendere il periodo di ricerca che per default è piuttosto ristretto.

Auguri.
 
Ultima modifica:

mattialecce

Aspirante Giardinauta
che succede???

caro Green,

è già da un po che ci penso!!! il mio ficus infondo non credo che abbia tanta "carica" :( anzi... non so come muovermi... l'unica gemma che avevi notato anche tu si è seccata tutta e l'ho rimossa...in poche parole non rimane nulla, se non quel poco di ramificazione...al momento l'ho messo in un vaso di coltivazione più grande, con il pane di terra che aveva, terra di campo e t.u.

Secondo te l'ho perso ??? :cry:
 

Greenray

Esperto di Bonsai
E' sempre sconsigliato rinvasare una pianta quando non sta bene, di solito ha come conseguenza una certa ....perdita di carica, di foglie, di colore, di vigore, ma se la pianta è forte resiste soprattuto se la stagione è questa.
Si dovrebbe anche stabilire se il deperimento è causa del rinvaso o ne è la conseguenza, ma a questo punto cambierebbe ben poco saperlo.
Comunque dopo un rinvaso spesso si riducono foglie e gemme per evitare che la pianta richieda più di quanto le radici le possano dare.
Nel tuo caso sembra che tu non avessi nente da ridurre, ma io penso che visti i tuoi dubbi e la mia opinione sull'aspetto della tua pianta, la accorcerei con una certa decisione. Questo ti farebbe immediatamente verificare se nei rami c'è il suo bel lattice bianco, inequivocabile segno di attività vitale.

Accorciandola, abbassandola, credo che avrai un risultato estetico più soddisfacente.

Ciao.
 

mattialecce

Aspirante Giardinauta
:confuso: mmmmm

in ogni caso avrei dovuto tagliare come mi avevi consigliato tempo fa. Va bene.

riduco subito di un terzo e medico con mastice??? o meglio lasciare cicatrici più naturali possibile
 

AndreSimo85

Aspirante Giardinauta
riduco subito di un terzo e medico con mastice??? o meglio lasciare cicatrici più naturali possibile

Non so quanto può esserti utile il mio consiglio, ma ci provo lostesso.
L'anno scorso ho eseguito 2 margotte al Carica che ho in giardino, tutte e 2 con una miriade di radici spuntate ed ho provveduto a sistemare in vaso da coltivazione. Finito l'inverno, una è sopravvissuta e l'altra no. Come l'ho capito? Quella morta, dato il legno "spugnoso" della pianta, si è tutta raggrinzita e ha perso la corteccia (sembrava quasi si fosse disidratata) mentre l'altra, tutt'ora, è ferma ma con legno integro e sodo.
Dovrò anche io accorciarla, e di molto. Ma ora non mi azzardo a toccarla, è ferma e ha bisogno dei suoi tempi... nonostante la "madre" in giardino (pesantemente potata) si sia già risvegliata e alla grande!
Quindi, a mio modesto parere, ti converrebbe aspettare e non farla lavorare più del necessario (visto che dovrebbe darsi da fare per cicatrizzare i tagli, e di energia gliene serve già molta). L'unico motivo per cui andresti a tagliare è per soddisfare la tua curiosità, dato che il sapere se è viva o meno non è rilevante per la pianta. Quindi il mio consiglio è di portar pazienza, è una pianta forte e farà di tutto per sopravvivere! :)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Concordo, si, forse è meglio pazientare un po' e lasciare che la pianta anche se un po' bruttina sopravviva e si riprenda bene. Fatto questo diventerà indistruttibile, mentre ora perquanto robusta sta effettivamente faticando a reggere tutto il lavoro che ha da fare. Poi se non lancia le gemme è forse segno che ha altro di più urgente da fare.
Se invece stesse morendo accorciarla non l'aiuterebbe.

Se tu la stessi rinvasando le condizioni sarebbero diverse ed una accorciatina sarebbe anche necessaria, ma al momento seguirei il cauto consiglio di AndreSimo.

Ciao
 

khyrone

Aspirante Giardinauta
ciao gente, volevo dire che li ho mozzati di brutto togliendo più di due terzi del ramo originario senza lasciare ne foglie ne germogli e mettendo del mastice cicatrizzante. sono già spuntati i germogli, questa pianta fa paura.
 

mattialecce

Aspirante Giardinauta
la curiosità è stata grande.. ho tagliato per vedere come si presentava... bhè, non esce proprio il latte ma cmq la zona rimane un po umida e appiccicosa, e c'è del verde...grazie cmq dei consigli, aspetterò con la speranza di vedere spuntare qualcosa, anche se l'anno prossimo :( probabilmente
 

khyrone

Aspirante Giardinauta
la curiosità è stata grande.. ho tagliato per vedere come si presentava... bhè, non esce proprio il latte ma cmq la zona rimane un po umida e appiccicosa, e c'è del verde...grazie cmq dei consigli, aspetterò con la speranza di vedere spuntare qualcosa, anche se l'anno prossimo :( probabilmente

ho visto le foto del tuo albero. non vorrei dire una boiata ma credo che il terreno sia un po arido e tipo blocco di marmo. io fossi in te farei un mezzo travaso a sto punto, cioè liberi un po di radici e lo metti in un terreno fresco. se c'è una radice viva la bestia si riprende.
 

mattialecce

Aspirante Giardinauta
ho visto le foto del tuo albero... io fossi in te farei un mezzo travaso a sto punto, cioè liberi un po di radici e lo metti in un terreno fresco. se c'è una radice viva la bestia si riprende.

già fatto...se leggi le risposte precedenti l'ho scritto...avevo pensato anch'io fosse troppo duro, anche perchè non aderiva bene vicino ai lati del vaso, era come spaccato...ora è in uno più largo e più alto, quelli marroni di plastica per intenderci
 
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