jiraya
Giardinauta
Non ho scritto male: è proprio 'seggio'... perchè me lo son preso con parte del rimborso per esser stato al seggio la settimana scorsa... l'esperienza peggiore di sempre, tra l'altro (donnetta di ottanta e passa anni che non ricorda più dove ha messo la scheda della Camera... l'aveva piegata dentro quella del Senato... :muro: )...
Vabè, l'intenzione era di acquistare l'arakawa che guardavo da due mesi: sarebbe stata un'ottima 'palestra' visto che andava completamente ricostruita la ramificazione... minimo due/tre anni di lavoro: uno di rinvaso e crescita libera, uno di autoinnesti a foro passante e almeno un altro di crescita libera per avere qualche diametro dei rami più credibile... poi altri anni ancora :fischio:
Vabè, due mesi che nessuno lo guardava, arrivo e scopro che qualcuno l'ha già preso
Ripiego, allora, su uno shishigashira, l'acero 'cresta di leone' (almeno così avevo letto che si tradurrebbe il nome giapponese): per chi non lo conoscesse è sempre un acero palmato, si differenzia per una corteccia grigio-bianca con alcune screziature di un grigio più scuro e una ramificazione difficilmente aggraziata; le gemme, poi, sono piccole piccole e ravvicinatissime... infatti la vera particolarità è quando è in vegetazione: tantissime foglie verde brillante tutte ravvicinate (da qui il 'testa di leone').
Di questa varietà ho solo cinque piccole talee e, dopo la delusione da mancato arakawa qualcosa dovevo portarmi a casa: un'ottima alternativa è stato lui (ed è costato anche meno :fischio: )
Veniamo a lui:
attuale fronte, altezza (dal bordo del vaso) di 29,5cm... un po' 'oltre' le mie 'normali' misure.
da subito si nota il primo ramo di destra, molto grosso e 'sgraziato' oltre che 'imperioso'... e la linea tozza e cilindrica dell'ultima parte dell'apice.
girando per la pianta si vedono ferite mai rimarginate perchè non proprio 'ottimamente curate'...
il piede nella parte anteriore potrebbe anche andare, ma nella parte posteriore ha un 'buco'.
insomma, se l'ho pagato meno dell'altro un motivo, oltre la varietà (che è comunque abbastanza rara), c'è quel che è più importante, però, è che c'è del lavoro da fare (a me, lo si sarà capito -presumo-, piacciono poco le piante 'già fatte').
attuale piano di battaglia: pulizia del nebari dalle alghe e dal muschio (con spazzolino e acqua); riapertura dei tagli, rifinitura e medicazione; lavorazione con pulitura e riempimento del segno della capitozzatura (qui farò con il maestro domenica l'altra); rinvaso in cassetta di legno bassa e larga con fondo di akadama o pomice (vedo cos'ho subito disponibile), ma substrato akadama. poi coltivazione in crescita libera per la stagione vegetativa... vedremo come reagirà e, a seconda di ciò, l'anno prossimo innesti
la pianta pare aver passato momenti di coltivazione migliori delle ultime due stagioni... :boh: ma nonostante ciò ha gemme anche nuove: dopo il rinvaso (e quindi dopo averne mosso le radici) sono certo che partirà a razzo! il primo ramo di destra al momento conto di tenerlo anche in futuro: è particolare... mentre l'apice credo proprio andrà pian piano sostituito. tutte cose di cui discuterò col maestro
dopo le operazioni di domenica 10 vedrò di aggiornare con altre foto :Saluto:
Vabè, l'intenzione era di acquistare l'arakawa che guardavo da due mesi: sarebbe stata un'ottima 'palestra' visto che andava completamente ricostruita la ramificazione... minimo due/tre anni di lavoro: uno di rinvaso e crescita libera, uno di autoinnesti a foro passante e almeno un altro di crescita libera per avere qualche diametro dei rami più credibile... poi altri anni ancora :fischio:
Vabè, due mesi che nessuno lo guardava, arrivo e scopro che qualcuno l'ha già preso
Ripiego, allora, su uno shishigashira, l'acero 'cresta di leone' (almeno così avevo letto che si tradurrebbe il nome giapponese): per chi non lo conoscesse è sempre un acero palmato, si differenzia per una corteccia grigio-bianca con alcune screziature di un grigio più scuro e una ramificazione difficilmente aggraziata; le gemme, poi, sono piccole piccole e ravvicinatissime... infatti la vera particolarità è quando è in vegetazione: tantissime foglie verde brillante tutte ravvicinate (da qui il 'testa di leone').
Di questa varietà ho solo cinque piccole talee e, dopo la delusione da mancato arakawa qualcosa dovevo portarmi a casa: un'ottima alternativa è stato lui (ed è costato anche meno :fischio: )
Veniamo a lui:
attuale fronte, altezza (dal bordo del vaso) di 29,5cm... un po' 'oltre' le mie 'normali' misure.
da subito si nota il primo ramo di destra, molto grosso e 'sgraziato' oltre che 'imperioso'... e la linea tozza e cilindrica dell'ultima parte dell'apice.
girando per la pianta si vedono ferite mai rimarginate perchè non proprio 'ottimamente curate'...
il piede nella parte anteriore potrebbe anche andare, ma nella parte posteriore ha un 'buco'.
insomma, se l'ho pagato meno dell'altro un motivo, oltre la varietà (che è comunque abbastanza rara), c'è quel che è più importante, però, è che c'è del lavoro da fare (a me, lo si sarà capito -presumo-, piacciono poco le piante 'già fatte').
attuale piano di battaglia: pulizia del nebari dalle alghe e dal muschio (con spazzolino e acqua); riapertura dei tagli, rifinitura e medicazione; lavorazione con pulitura e riempimento del segno della capitozzatura (qui farò con il maestro domenica l'altra); rinvaso in cassetta di legno bassa e larga con fondo di akadama o pomice (vedo cos'ho subito disponibile), ma substrato akadama. poi coltivazione in crescita libera per la stagione vegetativa... vedremo come reagirà e, a seconda di ciò, l'anno prossimo innesti
la pianta pare aver passato momenti di coltivazione migliori delle ultime due stagioni... :boh: ma nonostante ciò ha gemme anche nuove: dopo il rinvaso (e quindi dopo averne mosso le radici) sono certo che partirà a razzo! il primo ramo di destra al momento conto di tenerlo anche in futuro: è particolare... mentre l'apice credo proprio andrà pian piano sostituito. tutte cose di cui discuterò col maestro
dopo le operazioni di domenica 10 vedrò di aggiornare con altre foto :Saluto: