A parte il fatto che da allora le leggi sono cambiate.....io ho fatto appositamente una distinzione
ANNAFFIARE é quando lo si fa con un "annaffiatoio" oppute a mano con la canna dell'acqua
IRRIGARE invece é quando si usano canalizzazioni o tubazioni fisse integrate ad altrettanto fissi irrigatori a formare appunto un impianto DI IRRIGAZIONE ....
la legge. nazionale infatti distingue i due termini e vieta di IRRIGARE , come giá scritto, con l'acqua dell'acquedotto, fatte salve eventuali deroghe ....o ulteriori divieti...e con il tempo secco che c'é da un paio di anni a sta parte mi sa che divieti e controlli saranno più pressanti....
Io ho avvisato poi ,chiaramente e come sempre , ognuno é libero di fare ciò che vuole......informarsi non ti costa niente , giusto?
dopo una nottata passata in bianco (per ben altri motivi) grazie alla quale ho avuto la possibilità di spulciare vari libercoli legali e dopo alcune ricerche nel web .....
sperando di averne capito qualcosa di più ......esprimo una mia opinione....su sta annosa, quanto spinosa, situazione .....
......per farla il più breve possibile ( vi avverto tanto breve sarà difficile di leggi in Italia ce ne sono "montagne"....) e per renderla più comprensibile a voi di quanto, in realtà, non mi sia sembrata molto complicata a me.....
--- prima degli anni 2000 tutto il bene "acqua" era di proprietà inderogabilmente demaniale e che attraverso subalterni ( enti e ministeri ) o attraverso dei concessionari, ne amministrava i proventi , l'uso e la suddivisione , il "trasporto", la vigilanza, ne curava lo sfruttamento, applicava divieti , obblighi tariffazioni ecc ecc in pratica era un monopolio.....basandosi su leggi reali dagli anni 30 c/a in poi con sucessive modifiche aggiunte, decreti regi, repubblicano- ministeriali e con ulteriori leggi applicative ecc ecc
MA a partire più o meno dagli 2000 in poi le cose cominciano a cambiare e vengono promulgati prima decreti attuativi e abrogativi poi modificati in legge ne vennero fatte altre.... sino al quasi totale stravolgimento c/a dal 2010 sino al 2014 e oltre.........
--- cosa è cambiato in sostanza ?
è cambiato che se pur l'acqua rimane un bene demaniale e pubblico STATALE lo stato in se è rimasto solo mero controllare legiferante in materia ed esattore economico .....
....
MA demanda tutto il quel che serve per la gestione della stessa ad regioni, provincie, enti di bacino e sfruttamento, altri enti pubblici , a controllo pubblico-privato (ad esempio i vari enti/aziende comunali di distribuzione) vari e molti concessionari privati e pubblici ecc ....
--- tutta questa selva e pletora di enti, societari, pubblici o privati
devono sottostare in ogni caso a paletti , direttive ed obblighi che lo Stato impone, ma a parte questo, ed entro tali imposti limiti sono liberi di fare ciò che vogliono....tariffazioni , concessioni terze, manutenzione, amministrazione, divieti e tutto il resto che prima svolgeva lo stato.....
--- in questi limiti (direttive obblighi paletti) vi è ricompreso
".....che per l'acqua potabile da acquedotto va data l'assoluta precedenza all'uso domestico/umano ( uso alimentare, produzione acqua calda "sanitaria" ovvero a ciò che ci serve in casa) ......" e/ma non viene menzionato l'uso irriguo ( banalmente , nella e per legge, ciò che non è menzionato "non è valido" ma da anche ampia possibilità d'interpretazione)
--- che per l'acqua per uso irriguo è "diversa " nella sostanziale amministrazione distribuzione e gestione ecc ecc
--- che viene dato mandato ai vari enti di derogare o imporre ordinanze, divieti, differenziare le tariffe ecc ecc
MA ribadendo l'assoluto obbligo di salvaguardia dei bacini, delle falde, della quantità e della bontà del bene ...ecc ecc....e tanto altro.....
--- quindi che succede con tutto ciò ? perchè ho scritto tutto questo ?
....semplicissimo (sarcastico eufemismo)....
--- nel merito ....
I DIVIETI PER LEGGE SONO E SPETTANO a Regioni, Provincie, Comuni, Enti di acquedotto, Enti di bacino , alla "Polizia dell'acqua" ( manco sapevo che esistesse) alle guardie in genere dalla Forestale alla PS ... ecc ecc (vi assicuro sono davvero tanti tanti ) ....
ANCHE CON DECISIONI TARIFFE E SOPRATUTTO DIVIETI EMESSI INDIPENDENTEMENTE , con decisione "personale" indipendentemente da quelle altrui stabilite .....per cui può capitare soventemente che ,ad esempio , la regione non ha emesso in merito nessun divieto mentre una provincia o un comune compreso in tal regione emetta un divieto per l'uso irriguo.
e se digitate nel web " ORDINANZA DIVIETO D'IRRIGAZIONE" vi appariranno c/a 112.000 ordinanze di divieto d'irrigare con l'acqua potabile dell'acquedotto e non.....
oppure in assenza di divieti totali ordinanze che regolamentano orari, ma ,spesso, vietano per intere e più stagioni (chiaro le più calde , torride e siccitose) .....
ma esistono anche regioni , provincie e comuni, enti in genere che hanno, si, emesso tale divieto
e che se pur esistente, in deroga , e ad esempio, vi indicano il come poter usare a fini irrigui tale acqua potabile ( ma anche no, con acquedotti specifici, non potabili, comunali/civili/domestici e/o canalizzazioni ) in assenza della possibilità di pozzi, e/o in alcuni centri urbani....
richiedendo e facendo applicare un contatore dedicato all'irrigazione con tariffazione modificata da quella generalmente richiesta ed applicata , per l'acqua ad uso domestico .....
oppure con particolare richiesta di concessione e fruttamento (chiaro che il tutto sarà a titolo oneroso)
...il tutto, questo incasinato legiferare, ordinare e vietare sopratutto per la salvaguardia del nostro bene più importante ....l'acqua ... e in situazioni di siccità, quando è poca, ci deve essere sempre e lo stesso per tutti....e questo è un obbligo di legge ....
scusate la necessaria lungaggine ( e credete a me ..
...sto riassunto è enormemente corto in confronto A...)
scusandomi ( senza esagerare però).....spero di essere stato utile, esaustivo , e chiaro...