io credo che molti dei partecipanti alla BdS non si rendano esattamente conto del lavoro che questo scambio comporta, e che talvolta (eufemismo per non dire spesso) non leggano nemmeno il regolamento oppure le spiegazioni date nelle passate edizioni.
E allora qualche breve chiarimento, soprattutto per i nuovi aderenti, visto che sia Traudi che Rita sono talmente impegnate che spesso non hanno nemmeno il tempo di rispondere, se non con due righe che possono sembrare secche.
Gli iscritti sono attualmente circa 200. Anche ipotizzando una partecipazione poi effettiva di soli 100 scambiatori di semi, moltiplicando questi 100 x 30 (numero di bustine inviate da ciascun partecipante), si arriva a circa 3000 bustine (cifra sicuramente in difetto, e di molto)
Queste bustine (per cui tra l'altro è necessario disporre di uno spazio fisico, non si può certo raccogliere il tutto la sera e spaparanzarlo di nuovo sul tavolo il giorno dopo), vanno prese in mano una per una, e catalogate sempre una per una a seconda che si tratti di piante annuali, biennali, rampicanti, a cespuglio e chi più ne ha più ne metta. Senza contare le bustine sopra cui è scritto ''forse semi di baobab nano'' :squint: . E senza contare che spesso non si ha nemmeno l'accortezza di infilare in un elastico le bustine con gli stessi semi, ma vengono tutte mischiate allegramente nella busta
.
La catalogazione avviene su fogli excel, che a fine giornata (insieme alle liste dei semi inviati e alla lista dei desideri - scansionate una per una) vengono fatte avere a Rita via mail.
Poi cominciano le richieste di ''è arrivata la mia busta?'' , e spesso sulla busta non è stato nemmeno indicato il nick, ma solo l'indirizzo di chi spedisce. E qua bisogna diventare lettori del pensiero altrui. Due giorni prima della scadenza altra tornata di post del tipo ''scusa sono in ritardo posso spedire?''
Dopo di che Rita e Traudi (che tra l'altro vivono a circa 600 km di distanza una dall'altra ........) si trovano a casa o dell'una o dell'altra e procedono alla formazione delle buste di ritorno, cercando di accontentare tutti, compresi quelli che vogliono ''un rampicante non più alto di 120 cm, con andamento cespuglioso, sempreverde, che non perda le foglie, coi fiori rosa confetto col centro giallo e il bordo blu''
. Fatte le buste bisogna pesarle e francobollarle, e poi portarle all'ufficio postale (sapete quei luoghi dove adesso si può comperare di tutto ma dove per spedire una busta ti fanno fare tre ore di coda? :smok
Una volta data la notizia che le buste stanno partendo, inizia la sarabanda del ''non ho ancora ricevuto nulla - le buste arriveranno per Natale?''
E nel frattempo ovviamente bisognerà pure mandare avanti famiglia, casa e lavoro :fischio:
Da qualche parte nelle discussioni dell'edizione dello scorso anno, c'è un link con alcune foto che documentano il lavoro.
Ecco, ho cercato di spiegare io (che non c'entro nulla e nemmeno partecipo, ma che conosco abbastanza bene la mole di lavoro che c'è dietro questo scambio di semi) al posto di Rita e Traudi, che sicuramente non l'avrebbero fatto.
E ti assicuro, cara Tricot, che una frase come la tua
''sei un po' maleducata''....... prima fa un po' arrabbiare, ma dopo mette anche una certa tristezza addosso.