RosaeViola
Master Florello
La legge 204 (approvata il 3 agosto 2004) ha stabilito una fondamentale regola in materia di etichettatura dei prodotti agro-alimentari, inserendo l’obbligo di indicare l’origine geografica (“prodotto in Italia”). Una buona legge, generata da una iniziativa popolare promossa da Coldiretti, sostenuta da un milione e mezzo di firme e approvata in modo compatto dal Parlamento: una legge a tutela dei cittadini-consumatori e a beneficio degli stessi imprenditori agricoli.
Questa legge rischia di venire drasticamente ridimensionata nella sua efficacia, per la pretesa necessità di allinearsi alle disposizioni dell’Unione Europea, la quale ritiene che riportare in etichetta l’origine degli alimenti sia di ostacolo al libero mercato e alla concorrenza.
Il disegno di legge comunitaria 2007, in discussione nel nostro Parlamento, prevede l’abrogazione di alcuni articoli che impongono l’apposizione della dicitura “italiano” sulle etichette dell’olio, della pasta, delle bevande, delle carni bianche e di altri prodotti tipici dell’agro-alimentare del nostro Paese:
una minaccia gravissima per la qualità e la diversità della nostra alimentazione e della tanto evocata dieta mediterranea.
Restano, per il momento, le indicazioni dell’origine di ortofrutta, latte fresco, pesce, carni bovine miele e uova (perché questi alimenti sono regolamentati da altre norme) ma non possiamo nascondere la preoccupazione che presto anche questi prodotti possano subire le medesime disposizioni o veder indebolita l’azione di controllo.
Per questo motivo Slow Food e Coldiretti chiedono ai parlamentari italiani di tutti gli schieramenti politici di difendere il lavoro che il Parlamento stesso ha fatto con l’approvazione della legge 204, e di intraprendere una decisa azione che dall’Italia possa estendersi a tutti i paesi dell’Unione Europea, a difesa delle identità agro-alimentari.
http://associazione.slowfood.it/associazione_ita/ita/difendiamoletichetta.lasso
Questa legge rischia di venire drasticamente ridimensionata nella sua efficacia, per la pretesa necessità di allinearsi alle disposizioni dell’Unione Europea, la quale ritiene che riportare in etichetta l’origine degli alimenti sia di ostacolo al libero mercato e alla concorrenza.
Il disegno di legge comunitaria 2007, in discussione nel nostro Parlamento, prevede l’abrogazione di alcuni articoli che impongono l’apposizione della dicitura “italiano” sulle etichette dell’olio, della pasta, delle bevande, delle carni bianche e di altri prodotti tipici dell’agro-alimentare del nostro Paese:
una minaccia gravissima per la qualità e la diversità della nostra alimentazione e della tanto evocata dieta mediterranea.
Restano, per il momento, le indicazioni dell’origine di ortofrutta, latte fresco, pesce, carni bovine miele e uova (perché questi alimenti sono regolamentati da altre norme) ma non possiamo nascondere la preoccupazione che presto anche questi prodotti possano subire le medesime disposizioni o veder indebolita l’azione di controllo.
Per questo motivo Slow Food e Coldiretti chiedono ai parlamentari italiani di tutti gli schieramenti politici di difendere il lavoro che il Parlamento stesso ha fatto con l’approvazione della legge 204, e di intraprendere una decisa azione che dall’Italia possa estendersi a tutti i paesi dell’Unione Europea, a difesa delle identità agro-alimentari.
http://associazione.slowfood.it/associazione_ita/ita/difendiamoletichetta.lasso