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Giardinauta Senior
La lista dei ritiri italiani del peperoncino cancerogeno SUDAN ROSSO 1 :
KRAFT
Mato Mato piccante
STAR
Granpesto alla siciliana Tigullio
Granpesto mediterraneo Tigullio
Gransugo alla diavola
Insaporitore aglio e peperoncino
Spaghetti con broccoletti
Spaghetti alla mediterranea
CIRIO
I sughi rustici all'arrabbiata
DEL MONTE
Hot Ketchup
BARILLA
Sugo all'arrabbiata (lotti: 044423, 044433, 044443, 044913,044923,044933, 044943, 044503)
Pesto alla calabrese (lotti: 054513, 054523, 054663, 054673,055003,055013)
MAMA SITA'S
Sweet chili
CONAD
Vongole al pomodoro (lotto Lt 298A4)
Sugo al peperoncino (lotti: LP015, LP016, LP157)
Taralli al peperoncino (tutti i lotti con scadenza antecedente l'1/02/04)
ARENA
Zuppa di pesce Mare Pronto ( 18 lotti con scadenza fino a ottobre 04)
Sugo alla marinara Mare Pronto (6 lotti con scadenza fino al dicembre 04)
________________________________________________________________
In Italia sta circolando un tipo di peperoncino rosso che contiene un colorante cancerogeno vietato dall'Unione Europea. Lo ha scoperto l'Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale) di La Loggia, in provincia di Torino, che ha trasmesso un rapporto alla Procura del capoluogo piemontese. Il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha informato la Regione e il Ministero della Salute perché vengano presi i provvedimenti del caso. Sotto accusa è il colorante "Sudan rosso 1", molto impiegato in India, che la Commissione Europea ha vietato il 20 giugno del 2003 perché "considerato una sostanza cancerogena genotossica", vale a dire dannoso anche per la riproduzione.
Al momento sono ben dieci le aziende italiane produttrici di alimentari contenenti peperoncino indiano indagate dalla Procura di Torino. L'ipotesi di reato contestata dal pm Raffaele Guariniello, titolare dell'inchiesta, è di somministrazione di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica. Su incarico del magistrato torinese, i Nas stanno eseguendo controlli in tutta Italia alla ricerca di prodotti contenenti questa spezia che, secondo quanto stabilito a un decreto dell'Unione europea, una volta individuati devono essere sequestrati e distrutti. Il problema riguarderebbe in particolar modo il nostro Paese visto che gli alimenti incriminati trovati anche in altri stati d'Europa proverrebbero proprio dall'Italia. Secondo la Procura il problema è più vasto di quanto si possa pensare: infatti oltre che nel peperoncino in polvere, il Sudan 1 si può trovare anche in sughi pronti, salumi e paste. Inoltre, a confermare la gravità dell'accaduto, sembra che numerose aziende italiane stiano provvedendo alla chetichella' al ritiro volontario di centinaia di prodotti, nelle ultime settimane, dagli scaffali di numerosi supermercati italiani. In effetti solo la catena di supermercati Conad ha avvisato i propri clienti dei ritiri in atto, pubblicizzando nomi e marchi addirittura sul proprio sito internet. Chi dorme invece tranquillo e non si preoccupa minimamente di
> avvertire i consumatori italiani di quanto sta accedendo, è il nostro ministero della Salute che tace in tutta tranquillità. L'allarme sul colorante cancerogeno presente nei peperoncini provenienti dall' India è partito dalla Francia, ed è stato preso in seria considerazione dalle autorità europee. La Commissione è arrivata a vietare l'importazione di peperoncino rosso e dei prodotti derivati "a meno che le partite non siano accompagnate da un certificato comprovante che il prodotto non contiene il colorante Sudan rosso 1".
Le partite con il colorante "devono essere distrutte".
"Il colorante Sudan rosso 1 - si legge nel testo della "decisione della Commissione" - può essere considerato una sostanza cancerogena genotossica. Pertanto è impossibile stabilire una dose giornaliera tollerabile". Il colorante "può anche provocare reazioni di sensibilizzazione per via cutanea o per inalazione. L'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha inoltre classificato il colorante nella categoria 3 delle sostanze cancerogene".
KRAFT
Mato Mato piccante
STAR
Granpesto alla siciliana Tigullio
Granpesto mediterraneo Tigullio
Gransugo alla diavola
Insaporitore aglio e peperoncino
Spaghetti con broccoletti
Spaghetti alla mediterranea
CIRIO
I sughi rustici all'arrabbiata
DEL MONTE
Hot Ketchup
BARILLA
Sugo all'arrabbiata (lotti: 044423, 044433, 044443, 044913,044923,044933, 044943, 044503)
Pesto alla calabrese (lotti: 054513, 054523, 054663, 054673,055003,055013)
MAMA SITA'S
Sweet chili
CONAD
Vongole al pomodoro (lotto Lt 298A4)
Sugo al peperoncino (lotti: LP015, LP016, LP157)
Taralli al peperoncino (tutti i lotti con scadenza antecedente l'1/02/04)
ARENA
Zuppa di pesce Mare Pronto ( 18 lotti con scadenza fino a ottobre 04)
Sugo alla marinara Mare Pronto (6 lotti con scadenza fino al dicembre 04)
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In Italia sta circolando un tipo di peperoncino rosso che contiene un colorante cancerogeno vietato dall'Unione Europea. Lo ha scoperto l'Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale) di La Loggia, in provincia di Torino, che ha trasmesso un rapporto alla Procura del capoluogo piemontese. Il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha informato la Regione e il Ministero della Salute perché vengano presi i provvedimenti del caso. Sotto accusa è il colorante "Sudan rosso 1", molto impiegato in India, che la Commissione Europea ha vietato il 20 giugno del 2003 perché "considerato una sostanza cancerogena genotossica", vale a dire dannoso anche per la riproduzione.
Al momento sono ben dieci le aziende italiane produttrici di alimentari contenenti peperoncino indiano indagate dalla Procura di Torino. L'ipotesi di reato contestata dal pm Raffaele Guariniello, titolare dell'inchiesta, è di somministrazione di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica. Su incarico del magistrato torinese, i Nas stanno eseguendo controlli in tutta Italia alla ricerca di prodotti contenenti questa spezia che, secondo quanto stabilito a un decreto dell'Unione europea, una volta individuati devono essere sequestrati e distrutti. Il problema riguarderebbe in particolar modo il nostro Paese visto che gli alimenti incriminati trovati anche in altri stati d'Europa proverrebbero proprio dall'Italia. Secondo la Procura il problema è più vasto di quanto si possa pensare: infatti oltre che nel peperoncino in polvere, il Sudan 1 si può trovare anche in sughi pronti, salumi e paste. Inoltre, a confermare la gravità dell'accaduto, sembra che numerose aziende italiane stiano provvedendo alla chetichella' al ritiro volontario di centinaia di prodotti, nelle ultime settimane, dagli scaffali di numerosi supermercati italiani. In effetti solo la catena di supermercati Conad ha avvisato i propri clienti dei ritiri in atto, pubblicizzando nomi e marchi addirittura sul proprio sito internet. Chi dorme invece tranquillo e non si preoccupa minimamente di
> avvertire i consumatori italiani di quanto sta accedendo, è il nostro ministero della Salute che tace in tutta tranquillità. L'allarme sul colorante cancerogeno presente nei peperoncini provenienti dall' India è partito dalla Francia, ed è stato preso in seria considerazione dalle autorità europee. La Commissione è arrivata a vietare l'importazione di peperoncino rosso e dei prodotti derivati "a meno che le partite non siano accompagnate da un certificato comprovante che il prodotto non contiene il colorante Sudan rosso 1".
Le partite con il colorante "devono essere distrutte".
"Il colorante Sudan rosso 1 - si legge nel testo della "decisione della Commissione" - può essere considerato una sostanza cancerogena genotossica. Pertanto è impossibile stabilire una dose giornaliera tollerabile". Il colorante "può anche provocare reazioni di sensibilizzazione per via cutanea o per inalazione. L'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha inoltre classificato il colorante nella categoria 3 delle sostanze cancerogene".