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Cucina calabrese

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Fiorin Florello
TISANA MELA, ARANCIA, CAROTA E ZENZERO
Sabrina Berardo
  • Preparazione: 20 minuti
  • Dosi: 2 personeHo deciso di proporre questa ricetta della tisana mela, carota, arancia e zenzero perché è il periodo giusto per la preparazione di tisane rilassanti e vitaminiche. Questa in particolare usa ingredienti di stagione e che fanno bene alla salute, abbiamo sempre bisogno di vitamine ed in più lo zenzero aiuta nei piccoli malanni di stagione.
INGREDIENTI
ISTRUZIONI
  1. Dopo aver sbucciato la mela, usate una centrifuga per preparare del succo. Una volta pronto, mettetelo da parte e ripetete lo stesso con le carote.
  2. Preparare con uno spremiagrumi anche il succo di arancia, e filtratelo.
  3. Unite i succhi tutti assieme e filtrate nuovamente. Mettete il liquido in un pentolino e portate a bollore a fuoco lento.
  4. Quando raggiunge l'ebollizione, aggiungete i pezzetti di zenzero nella quantità che preferite, e lasciate in infusione per 5 minuti.
  5. Togliete allora lo zenzero e versate tutto nelle tazze. Per dolcificare si può utilizzare del miele oppure dello zucchero di canna, secondo il vostro gusto.
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Fiorin Florello
LIQUORE AI FIORI DI ARANCIO AMARO
nila
  • Preparazione: 20 giorni
  • Dosi: 1 litro circa Avendo molti aranci, ho provato a fare questo liquore: il risultato è stato davvero molto buono e profumato.
Ne conservo una bottiglia da 7 anni ed e ancora più buono di prima.
Io lo utilizzo specialmente nella preparazione dei dolci.

INGREDIENTI
ISTRUZIONI
  1. Raccogliere i fiori di arancio amaro di prima mattina quando sono freschi e profumati. Metterli in un vaso a chiusura ermetica e versarci sopra l'alcool.
  2. Tappare e lasciare macerare per 20 giorni sbattendo di tanto in tanto il vaso. Fate attenzione che il barattolo sia ben tappato per non fare uscire il profumo.
  3. Preparare uno sciroppo facendo bollire acqua e zucchero e fare freddare.
  4. Filtrare l'alcool e versarci lo sciroppo: mescolare e imbottigliar
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Fiorin Florello
IL “SETTE ERBE” DI NONNA AMELIA
  • Difficoltà: 2
  • Costo: 1
  • Preparazione: 3
  • Dosi: 4
Da piccolo mi era proibito berlo perché troppo forte: mi affascinava il suo colore verde intenso. Poi da giovane non lo si preparava più. Ieri finalmente (e per puro caso) le mie zie hanno ritrovato la ricetta vergata nell’inconfondibile e bellissima grafia della nonna. Questo liquore è uno straordinario digestivo.

INGREDIENTI
ISTRUZIONI
  1. Lavate ed asciugate bene tutte le erbe, legatele a mazzetto e mettetele all’interno di una boccia a chiusura ermetica.
  2. Coprite il tutto con l’alcol e lasciate a macerare per 15 giorni avendo cura di agitare la boccia ogni giorno con un movimento delicato.
  3. Trascorso questo periodo di tempo, preparate uno sciroppo sciogliendo lo zucchero nell’acqua e facendolo bollire per non più di cinque minuti o comunque fino a quando lo sciroppo comincia a diventare leggermente ambrato.
  4. Fate raffreddare lo sciroppo, e nel frattempo togliete le erbe dall’alcool.
  5. Unite lo sciroppo, mescolate e lasciate riposare per altri 15 giorni.
  6. Filtrate il liquore, imbottigliatelo e conservatelo per altri 15 giorni.
  7. Consumatelo freddissimo.
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Fiorin Florello
Ingredienti Calamari grigliati alla maniera calabrese per quattro persone
Ricetta e preparazione
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Svuota i calamari e dopo averli puliti (qui trovi i passaggi per eseguire al meglio la procedura)cospargili di sale e disponili sulla griglia ben calda, girandoli per farli cuocere uniformemente.

In una ciotolina metti l’olio, il prezzemolo tritato, il succo del limone, una manciata generosa di origano e un poco di pepe nero, miscela bene il composto.

Bagna i calamari con questa salsa direttamente nei piatti
 

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Fiorin Florello
La Calabria, un tempo chiamata "Enotria" (terra del vino), è particolarmente ricca di vini dal sapore tipicamente meridionale, alcuni vigneti risalgono infatti all'antichità, quando i coloni greci portarono i vitigni dalla madrepatria, cominciando a produrre il vino che ancora oggi viene da questa terra.

DOCModifica

Bivongi rosso
IGTModifica
 

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Fiorin Florello
BUON 2019.
"A Strina" cusentina ci ricorda i tempi passati... La notte di capodanno dopo aver mangiato e bevuto in famiglia, alcuni uomini muniti di chitarra o altro strumento musicale facevano il giro delle case amiche, suonando e cantando "a strina" con parole di elogio per il capo famiglia e la moglie, invitavano a farsi aprire la porta per farsi offrire altro cibo e vino. Questa cosa durava fino al mattino successivo, quando ognuno rientrava nella propria casa erano belli ubriachi e stanchi e andavano a dormire.
 

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Fiorin Florello
Torrone con cioccolato fondente, cioccolato bianco, nutella e nocciole tostate. Ingredienti:Cioccolato fondente 200g
Cioccolato bianco 300,
Nutella 250g
Nocciole 100,
Sciogliere il cioccolato separatamente a bagnomaria. Con il cioccolato fondente spalmare con un pennello una teglia da plumcake in silicone o quelle usa e getta e metterla in frizer per pochi m. poi ripetere di nuovo e rimetterla a solidificare. Nel cioccolato bianco sciolto mettere la nutella, girare le due cioccolate e mettere le nocciole. Versare il tutto della teglia con il cioccolato fondente solidificato, liverlarlo e rimettere in frizer x 30m. Riprenderlo e mettere sopra un velo di cioccolato fondente. Di nuovo in frizer xun'ora . Ora si può rovesciare.
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Fiorin Florello
Involtini di melanzane sughetto con aglio e figlie di basilico le melanzane a fatte e l ho grigliate e salate .in ogni fetta ho messo un po di sugo, mozzarella di bufala o normale secondo il gusto chiusi con lo stuzzicadente poi mettere il sugo sulla teglia mettere gli involtini sugo sopra e abbondante parmigiano ( SI possono fare anche con prosciutto cotto e provola o scamorza affumicata ) stessa procedura.
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Fiorin Florello
Alici ripiene. Mollica di pane , prezzemolo, aglio, pepe nero, parmigiano, sale, 3 o 4 alici tritati, un filo d'olio. Questo è il ripieno, aprire le alici, mettere il ripieno e ricoprire con un'altra, passarle poi nell'uovo , nel pangrattato e friggerle.
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Fiorin Florello
Antipasto caldo...patate Silane...olive alla monacale e acciughe...Friggete le patate...a metà cottura aggiungete le olive e prima di finire la cottura 4 o 5 filetti di acciughe.
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Fiorin Florello
Primi" della cucina calabrese - Struncatura con pomodorini, olive & acciughe.
Caratteristica ed originale pasta integrale della tradizione calabrese, la stroncatura (o struncatura) viene realizzata con i residui della molitura del grano, e con la sua corposità “ruvida” ben si presta ad essere condita con ingredienti della tradizione contadina regionale (olio, alici, olive, peperoncino, ecc.). Vediamola protagonista in questa accattivante quanto golosa ricetta tipica. a stroncatura (in dialetto calabrese "struncatura"), piatto tipico della cucina calabrese, è una pasta realizzata con i residui di farina e crusca della molitura del grano. Il frumento integrale e la segale le conferiscono il suo aspetto ruvido e grossolano, grazie alla forma e al suo particolare impasto trattiene molto bene il condimento, realizzato di solito con ingredienti tipici della tradizione contadina calabrese.

Ingredienti : semola di grano duro integrale, dal colore e sapore tipico della semola integrale di ottima digeribilità, dalla produzione assolutamente naturale (senza ogm), con glutine ed eventuale presenza di tracce di uova. Confezione da 500gr prodotta da pastificio Pirro – Corigliano
Confezione da 500gr prodotta da pastificio Pirro – Corigliano
Valori nutrizionali (valori medi su 100 g di prodotto)
Valore energetico 1506 kJ - 360 kcal
Grassi 1,45 g
Di cui Saturi 0 g
Carboidrati 76,0 g
Di cui Zuccheri 2,2 g
Proteine 10,5 g
Sale 0,26 g
Chicche d'uso
Struncatura ammollicata con alici, pomodorini e olive.

Ingredienti per 4 persone: struncatura 400 g, Pomodorini 300g, Alici Sott’olio 20 g, Pangrattato 60 g, 5/6 Olive grandi, 1 spicchio d’aglio, peperoncino (a preferenza dolce o piccante), prezzemolo e Olio Extra vergine di oliva.
Procedimento: scottare i pomodorini in acqua bollente per qualche secondo, prelevarli, immergerli in acqua fredda, pelarli e tagliarli a quarti. Lasciate sciogliere in padella ed a fuoco basso i filetti di alici con lo spicchio d’aglio e il peperoncino tritato in un abbondante cucchiaio di olio, aggiungere le olive a tocchetti grossi, gradualmente a seguire i pomodorini e cuocere per una decina di minuti a fuoco medio eliminando l’aglio a fine cottura. Nel frattempo tostare con un po’ d’olio il pangrattato in una padella antiaderente. Lessare la stroncatura, scolarla e lasciare saltare col condimento per 1-2 minuti.
Servire ricoprendo la stroncatura con il pangrattato tostato.
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Fiorin Florello
zucchine di spina fatte a cotolette imbottite di provola e prosciutto e fritteSi friggono a fette non sottile in una fetta si mette provola e prosciutto si mette un'altra sopra si passano nella farina e nell'uovo sbattuto e poi nella mollica e si friggono ,
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Fiorin Florello
Bruschetta di pane casareccio con la neonata di pesce...prima di infornare le fette di pane...strofinatele con uno spicchio di aglio...troverete la differenza.
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Fiorin Florello
Antipastini di sfoglia..cn prosciutto e philadelpia...si spennella cn un pò di uovo battuto ed...in forno per pochi minuti...
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Fiorin Florello
Pandoro cheesecake kiwi, ananas e frutti di bosco
Dolce base pandoro tipo cheesecake
Ingredienti per 10 persone
1 pandoro
1/2 litro di panna fresca
100 g zucchero semolato ( per la panna )
2 Philadelphia da 120 g
100 g zucchero semolato per 1 litro di acqua ( per lo sciroppo)
Frutta fresca di stagione
Tagliare a fette il pandoro, disporlo sul piano della teglia e bagnarlo per bene con lo sciroppo acqua e zucchero. Fare uno strato con la panna mescolata con la Philadelphia.
Mettere in freezer per 4/5 ore. Togliere dal freezer, staccare dalla tortiera e mettere su un paperino. Decorare con frutta di stagione fresca a piacere
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Fiorin Florello
formaggi Calabresi.
Dal pecorino al caciocavallo DOP, tutti i formaggi tipici calabresi
La Calabria vanta una tradizione casearia di primo livello e tra le più antiche del Paese. I formaggi calabresi occupano un posto di rilievo tra i prodotti tipici regionali. Il pecorino è certamente tra i formaggi tipici di Calabria più noti e caratteristici, se ne producono ben 3 con marchio DOP. Tra gli altri latticini calabresi si segnalano il caciocavallo silano e il musulupu dell'Aspromonte.
  • BUTIRRO DEL POLLINO
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    Detto anche burrino o butirrino, il Butirro del Pollino è un formaggio fresco a pasta filata dalla forma di un piccolo caciocavallo che nasconde al suo interno un morbido burro.
    Normalmente lavorato a mano in acqua molto fredda, messo in frigo a solidificare e poi inserito nell'involucro di pasta filata che viene stretto al collo e sigillato immergendolo in acqua calda. Il butirro è un formaggio prodotto in varie zone della Calabria tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, ma la zona di produzione più famosa è certamente quella compresa tra i comuni di Frascineto, Morano Calabro, Civita, Castrovillari e Cassano allo Ionio, a ridosso delle pendici meridionali del gruppo montuoso del Pollino.
  • CACIOCAVALLO DI CIMINÀ
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    Formaggio tipico e dalla tradizione antica quanto l'uomo, il Caciocavallo di Ciminà è stato inserito dal Ministero delle Politiche Agricole nell'elenco PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) della Calabria.
    Derivato di formaggio vaccino, misto con un po di latte di capra, il Caciocavallo di Ciminà si produce nell'area grecofona dell'Aspromonte, a ridosso della Locride. Il caciocavallo di Ciminà viene prodotto con tecniche tradizionali. Il latte vaccino di una o due mungiture, assieme al late di capra, coagula nel pentolone di rame grazie all'immersione nel latte del caglio di capretto; la temperatura del latte affinché avvenga la cosidetta cagliata deve raggiungere i 25-30°C.
  • CACIOCAVALLO SILANO
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    Tra i formaggi tipici della regione Calabria il caciocavallo silano è certamente uno dei più diffusi e conosciuti anche fuori dai confini regionali, grazie alla sue caratteristiche genuine.
    La sua produzione è concentrata in prevalenza tra i monti della Sila, e le alte colline della Presila, dove il clima freddo e secco favorisce comunque una stagionatura adeguata. Il caciocavallo silano è un formaggio semiduro a pasta filata, prodotto con latte vaccino dalla tipica forma ovale o tronco-conica. La tradizione vuole che con i residui della lavorazione del caciocavallo silano, venivano anticamente realizzate bambole da collezione a pasta filata.
  • MOZZARELLA SILANA
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    Insieme al più famoso caciocavallo, anche la mozzarella silana è un latticino tipico prodotto tra le alte montagne della Sila.
    La mozzarella silana è infatti prodotta sul versante orientale dell'altopiano tra le aree ricadenti nelle province di Cosenza e Catanzaro, zona delimitata tra i monti della Sila Greca e quelli della Sila Piccola. La sua produzione, a quantità limitata, si svolge solo nel periodo estivo. Durante la transumanza delle mandrie dalle aride praterie della costa ionica verso i rilievi montuosi più freschi e abbondanti, parte la produzione della mozzarella silana.
  • MUSULUPU D'ASPROMONTE
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    Formaggio tradizionale da tavola di origine greco-albanese, il musulupu, chiamto anche musulucu, si produce su richiesta tra Marzo e Settembre nei paesi interni della locride, sul versante orientale dell'impervio Massiccio dell'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria.
    Secondo un'antica tradizione il nomignolo musulupu deriverebbe dall'antica lingua grecanica parlata in queste zone della locride, con significato di boccone del lupo. Caratteristiche nella produzione di questo antico formaggio sono le musulupare, cioè gli stampi in legno in cui viene collocato il coagulo ottenuto dal latte, e che assumono diverse forme tra cui il seno di una donna o il profilo di una figura femminile intarsiata a mano.
  • PECORINO CROTONESE
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    Tra i formaggi di latte pecorino prodotti in Calabria, il pecorino crotonese è certamente quello più diffuso e noto anche oltre i confini regionali.
    Viene prodotto nel territorio della provincia di Crotone, tra i comuni di Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Strongoli e la stessa città di Crotone, dove sono comunque ubicati i maggiori caseifici. Un tempo il pecorino crotonese veniva prodotto con latte di pecora proveniente dalla razza Gentile di Puglia. Al preparato si aggiungeva un terzo di latte caprino, particolarmente idoneo per la sua elevata quantità di grasso.
  • PECORINO DEL MONTE PORO
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    Considerato tra i migliori formaggi pecorini del meridione, il Pecorino del Monte Poro viene prodotto da tempi antichi in alcune località della provincia di Vibo Valentia, ubicate su di un basso terrazzamento prospiciente la costa tirrenica.
    Il Monte Poro infatti è un piccolo altopiano solitario che si sviluppa tra le località di Ricadi e Nicotera, e termina ad ovest con l'alto promontorio di Capo Vaticano, interessando l'area costiera della famosa Costa degli Dei. Il pecorino del Monte Poro si ottiene dalla lavorazione di latte ovino ottenuto da pecore alimentate in pascoli naturali sulle pendici dell'altopiano.
  • PECORINO DEL POLLINO
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    Tradizionale formaggio stagionato a latte di pecora, il Pecorino del Pollino è meno noto degli altri pecorini Dop calabresi, ma non per questo meno buono.
    Il Pecorino del Pollino rientra nell'elenco stilato dal Ministero per le Politiche Agricole dei prodotti PAT calabresi, prdotti agro-alimentari tipici della regione Calabria. L'area di produzione si estende ai paesi rientranti nel grande Parco Nazionale del Pollino. Il latte viene scaldato fino alla temperatura di 38/39°C. A questa temperatura viene aggiunto il caglio di agnello o di capretto in pasta. Dopo circa 30-40 minuti la cagliata è pronta per la rottura in piccoli grani.
  • PECORINO DELLA LOCRIDE
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    A differenza del più diffuso pecorino crotonese, quello della locride viene prodotto con l'utilizzo di solo latte di pecora, con l'aggiunta di caglio in pasta d'agnello o di capra.
    Il pecorino della locride si produce in prevalenza durante i mesi estivi, tra Luglio e Ottobre, nella parte ionica della provincia di Reggio Calabria alle pendici del versante orientale del Massiccio dell'Aspromonte. Dal sapore gradevole e delicato, questo formaggio è forse uno dei meno noti e diffusi della regione, ma viene realizzato con le antiche tecniche produttive, tipicamente artigianali, che ne fanno tra i formaggi più genuini esistenti in Calabria.Ottimi tutti a chi gusta anche assieme al miele,noci ecc
 
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