RosaeViola
Master Florello
Potrebbe essere Teresa...
Dipende cosa intendi "per un tempo". Io quando ho parlato di progressi mi riferisco non a un passato remotissimo ma a 30-40 anni fa. Quando ho partorito io (ho figlie tra i 25 e i 35 anni) era pieno di donne cosiddette "senza latte" o con "poco latte", mi pare che oggi la situazione sia un pochino migliore.RosaeViola ha scritto:Celeste, un tempo le donne senza latte erano mosche bianche.
Oggi le donne che si ritrovano a non avere nemmeno la montata lattea, sono tantissime.
Perchè?
Io le ho allattate tutte e tre, ma non molto a lungo. I consigli che davano i medici erano tutti sbagliati. Specie con la prima: non più di 6 poppate al giorno, pesare dopo ogni pasto, se non hanno preso abbastanza dare la giunta. Ovvio che in questo modo ti snervi, la bambina non tirava abbastanza spesso da far aumentare il latte e quindi a un mese ho cominciato a dare giunte e a tre mesi voleva solo il biberon. Ero tra quelle convinte di avere "poco latte", ma è evidente che era il metodo che era sbagliato. Con le altre due ho fatto un po' più di testa mia, niente più doppie pesate e giunte (ma sempre più o meno ad orario) ed è andata un po' meglio. All'ultima davo ancora un po' di latte a sei mesi, che allora veniva considerato moltissimo.teresatita ha scritto:....perchè secondo me ai tempi delle nostre nonne non avere il latte era davvero una tragedia perchè non c'erano possibilità alternative, non esistevano i biberon e non c'era il latte artificiale per cui l'allattamento al seno era davvero l'unica possibilità per una mamma di nutrire il proprio bambino. Quindi i bambini si attaccavano al seno con tutte le loro forze, obbedendo all'istinto di sopravvivenza, ed il latte usciva eccome. Tranne in rarissimi casi. C'erano donne che allattavano anche figli non loro, difatti esistevano i fratelli "di latte". Oggi, essendoci molte altre possibilità e sono gli stessi medici che raccomandano di dare l'aggiunta con la conseguenza che il latte diminuisce perchè il bambino ne succhia di meno e quindi la mamma ne produce di meno. Io su quattro figli purtroppo ho allattato solo l'ultimo e devo dire che è stata una esperienza veramente meravigliosa ed indimenticabile.
ErikaErika ha scritto:E' vero si dovrebbe indagare sul perchè ci fa paura il dolore... ci ho pensato... mi viene solo da rispondere : perchè fa maleeeeeeeeeeeee!!! Non prendetemi per una superficialona... Quello che non riesco a capire quando mi chiedo perchè ho paura del dolore è in realtà perchè dovrei pormi il problema... se c'è modo di non provarlo trovo non giusto nei miei confronti infliggermi dolore o non cercare di evitarlo. E' vero è naturale... ma sono naturali anche altre cose negative che con il progresso vengono limitati gli effetti delle malattie per esempio...
sono d'accordo che una volta non c'erano tutte queste cose, della serie allora come si faceva... ma credo che potendo scegliere anche le donne di una volta sarebbero state più contente
RosaeViola ha scritto:Cias, non è gradualmente che te ne dimentichi...
Sembra pazzesco ma come inizi a poter spingere, non senti più NULLA.
Una volta uscito il figlio, poi, meno di niente.
Una mezzora dopo, nemmeno ci pensi a cosa hai appena passato.
Senti, io mi sono sconvolta con Margherita e con Lisa, perchè i entrambe le occasioni, ero stupefatta di come non appena erano nate, io non avessi più niente!
Tu pensa che ho partorito Margherita, se la sono presa per i parametri e lavarla, mi hanno risistemato con ago e filo e un'ora dopo il parto (ma neanche) sono scesa CON LE MIE GAMBE dal lettino della sala parti e me ne sono andata a piedi con la bimba in braccio fino in camera.
Avevo appena partorito, non dormivo dal giorno prima (io sempre notti bianche per metterle al mondo SGRUNT) non avevo mangiato dal giorno precedente...eppure ti giuro, del dolore non mi ricordavo nulla.
Sì, sai che l'hai patito e, come dice River, non hai il dolore ma SEI il dolore, ma è straordinario come si annulli in pochi secondi la memoria VERA del dolore.
Comunque, molte delle ragazze che come te patiscono tanto per il ciclo, quando arrivano al momento del parto, si ritrovano a scodellarli senza nemmeno rendersene conto.
Sai quante ne ho viste? Poche ore e con dolori da ciclo mestruale e non di più...che fortuna!
Non come si faceva...si faceva come qualcosa di naturale e non come qualcosa da controllare, gestire, curare!
Spiegami perchè le donne non lo scelgono allora così tanto...
paolar ha scritto:Ti posso dire che mia zia ha partorito il suo primo figlio con l'epidurale e che lo rifarebbe tranquillamente. Durante il parto la sua muscolatura era rilassata e di conseguenza il bambino non ha riportato traumi, la pelle era rosea e distesa. Spesso si tende a confondere l'anestesia epidurale con la spinale, sono due cose diverse...con la prima le contrazioni si avvertono ma in maniera non dolorosa. Io sono comunque favorevole, un parto meno doloroso sia per la mamma che per il bimbo penso sia un modo per assaporare con gioia e maggiore serenità questo evento meraviglioso.
RosaeViola ha scritto:Non come si faceva...si faceva come qualcosa di naturale e non come qualcosa da controllare, gestire, curare!
Non so se avrebbero scelto questa possibilità...Anche farsi infilare un ago fra le vertebre non è il massimo della vita.
Spiegami perchè le donne non lo scelgono allora così tanto...
In fondo non è una cifra impossibile da spendersi...eppure...
teresatita ha scritto:a questo proposito ricordo quando ho avuto il mio primo figlio e che ero giovanissima ed ebbi un travaglio lunghissimo e mia suocera disse al medico " dottore ma questa ragazza soffre troopo, non potete fare niente per alleviarla" e lui rispose " la donna dovrebbe partorire fra l'erba, in un campo di fiori".
Certo fu molto romantica questa affermazione e ricordo anche che io gli dissi " non ce la farò mai" e lui mi rispose " ce la fai, ce la fai". Infatti ce la feci e davvero così come dice Rosa, nell'attimo in cui esce il bambino è tutto dimenticato, rarefatto, mai esistito. Una cosa incredibile. Rimane solo il fastidio dei punti purtroppo, se non fosse per quello si starebbe benissimo.
La sofferenza del parto non è una sofferenza da subire, una sofferenza fine a se stessa. Si riesce a sopportare perchè ha uno scopo, non la si subisce passivamente. Questo forse è il segreto che da millenni aiuta la donna a superarla. In quei momenti bisogna combattere con la sofferenza per dare alla luce il bambino e allora tu non ci pensi perchè essa diviene un mezzo.
Fisiologicamente è lo stesso anche adesso. Le donne il latte ce l'hanno, solo che a volte se lo fanno andare via con errate tecniche di allattamento.RosaeViola ha scritto:Celeste, 40-50 anni fa (e poi a ritroso nel tempo) difficilmente le donne non avevano latte.
RosaeViola ha scritto:Teresa...è proprio questo il punto.
Siamo cresciute con la paura del parto, perchè quando si è cominciato a partorire in ospedale, il parto è stato completamente stravolto in quelle che erano le cose che abitualmente le donne facevano.
Intanto travaglio a letto e guai a chi si muoveva...questo causa una sofferenza indicibile.
Poi parto in posizioni innaturali...non dimentichiamo che in certe popolazioni africane le donne partoriscono accovacciate...sembrerebbe ovvio, dato che è la posizione più consona ad aiutare la discesa della testa...eppure da noi no, sdraiate!
Senza contare che molte donne ne hanno passate di tutti i colori fra le mani delle ostriche (da sempre una categoria di vecchie zitelle acide e frustrate) che umiliavano la donna.
Oggi, in moltissimi centri, le cose sono profondamente cambiate.
Puoi travagliare a letto o in piedi o come ti pare. Ti lasciano cercare il TUO travaglio.
Ti confortano, ti rassicurano e contengono. Accettano il tuo dolore e non ti giudicano su urli, piangi, bestemmi o taci.
Ti consigliano i modi migliori (per la tua situazione fisica) per il travaglio...uno di questi è quello in acqua.
Ti permettono di partorire nel modo che più ti fa stare bene, proponendotelo in base alle tue caratteristiche fisiche, alla tua soglia del dolore e a tutta una serie di fattori.
Puoi partorire sdraiata, seduta in un'apposita poltrona, in alcuni centri anche più accovacciata...Insomma puoi scegliere TU insieme al loro consiglio, come far nascere il tuo bambino.
Il fatto importante in tutto questo, è che negli ultimi 15 anni si sia cominciato a dare un significato diverso al parto.
Il corpo di una donna è strutturato per partorire. Guardate che nel nostro DNA c'è la memoria di millenni di parti.
Siamo animali...non dimenticavelo MAI. MAI!!!
Cercate di risentire il vostro istinto e lasciate fare al vostro corpo...Vedrete di cosa è capace.