oggi sono stata da amici, hanno un giardino splendido e molto più strutturato del mio, molto più 'maturo'
me lo sono goduto anche il loro.... ho passato più tempo fra le piante che in chiacchere... frugavo in ogni angolo, chiamavo per nome quelle che conoscevo, annusavo, toglievo fiori appassiti, ho anche chiesto il permesso (accordato) di legare ad un sostegno una rosa rampicante che a mio avviso poteva spezzarsi... ho sofferto un pochino per il trattamento ad alcune piante... stavo tanto bene con i miei amici vegetali, anche con quelli umani non crediate, ma mi sentivo bene anche per quell'ambiente verde e rigoglioso
in sostanza condivido sull'effetto pacificatore del verde, dell'occuparsene, del conoscerlo, del rispettarlo... è una esperienza 'estetica' e appagante e quella delle piante è una risposta alle cure molto pulita...
un tempo mi sarei occupata di mettere le tende in casa o di far fare l'armadio a muro.. ora è differente la prospettiva, l'armadio può aspettare le tende anche
l'arredamento verde è ancora più accogliente di un armadio capiente e più utile per come la vedo ora
mi piace molto poichè la trovo in sintonia con ciò che sento parlare di 'commozione', come ha scritto seya, proprio nel senso di una esperienza emozionale forte...
mi rimarrà sempre in mente una cosa che mi ha detto circa 10 anni fà una persona che usciva da un momento di vita particolarmente difficile... si era accorto una mattina che le foglie avevano preso colore e che i raggi del sole facevano assumere varie sfumature, che il mondo era proprio bello e che lui poteva guardare tutto questo e goderlo.. volendo...
penso che sia una delle cosè più dolci che io abbia sentito dell'esperienza della rinascita interiore della speranza... allora io non mi occupavo di giardinaggio ma ho sempre rammentato questo collegamento tra la vita interna che riprende e la capacità di accorgersi di quella naturale fuori di noi
sono tanti i modi per apprezzare e circondarsi di bellezza ma quello dell'occuparsi delle piante appaga tutti i sensi
