A prescindere dal fatto che ci siano problematiche più importanti di questa da affrontare e risolvere, soprattutto relative alle donne, posso comunque dire che A ME ha sempre parecchio infastidito che un padre abbia tutti i diritti di riconoscere suo figlio e poi responsabilità in questo senso davvero poche...
Ma diamine, di un padre c'è "l'ideazione" nel mettere al mondo un figlio mentre a una madre spetta tutto: la "fabbricazione" di una cellula dopo l'altra attraverso il proprio corpo, la "realizzazione" di un figlio e poi, progettualmente parlando, è sempre la madre a cui tocca la fase esecutiva.
E vogliamo parlare poi, di quelle che sono le implicazioni quotidiane che fanno parte della realizzazione completa di questo bellissimo progetto?
Dopo tutto questo giro di parole, spiegatemi perchè IO che ho praticamente fatto tutto e che continuo a farlo un giorno dopo l'altro, spaccandomi la testa, inventandomi modi per capire le mie figlie, mantenendo sempre attivi quei sensori che mi consentono di evolvermi, scandagliarmi e modificarmi per maturare in me una madre quanto mai vicina a loro, non devo avere il diritto di trasferire e ufficializzare il fatto che anch'io ci sono in questo processo e che ne sono parte primaria e non secondaria.
Qualcuno sa, dal testo di legge, se è possibile dare il cognome materno anche a figli già grandicelli ?