Cara Lilith, devo dire che anch'io sono stata contenta di leggere questa tua notizia, perché di base, come ti ha scritto Renix, anch'io sono dell'idea che fintanto che un animale è cosciente, mangia, interagisce volentieri, allora la sua voglia di vivere vada sostenuta. Sto semplificando, certo, perché in realtà ogni situazione va valutata bene a sé, ma è per dire che a mio avviso l'eutanasia, se la si vuole prendere in considerazione, sia sempre l'ultima cosa a cui ricorrere, prima cioè andrebbero considerate le altre possibilità. Questa è un'opinione che tengo ancora aperta ma che per il momento è piuttosto solida e me la sono fatta in anni e anni di esperienze. Quello che ho visto e purtroppo vedo ancora è che troppo spesso sia veterinari che persone che hanno animali ricorrono a questo dare termine all'esistenza di un animale malato o in difficoltà solo perché non sono loro in grado di attraversare determinati momenti della vita. Stare vicino a chi amiamo e soffre non è semplice, che sia umano o animale, di più, è difficilissimo per la maggior parte di noi. Ci mette di fronte alla nostra impotenza nell'aiutarlo, al quanto sia difficile fare i conti proprio con questi aspetti della vita, malattia e morte. Richiede tanto lavoro interno e ci porta tanti dubbi. Il nostro cuore soffre da matti... Così, se sono aspetti sui quali non ci si è già fortificati, spesso si vorrebbe in qualche modo correre in avanti al momento in cui ci si sentirà sollevati perché è finita, sia la loro che la nostra sofferenza. Spesso però per noi poi non è così.
E poi io credo che se una cosa così ci capita, vuol dire anche che siamo chiamati a vivere questa esperienza e ne possiamo uscire più 'adulti', più responsabili e soprattutto con una coscienza più serena.
Mi rendo conto infatti di quanto ti sta tormentando vedere Ciro in difficoltà. Ma se mesi fa tu avessi preso una decisione diversa, non sono certa che ti sentiresti meglio.
Da quel che ho visto, sono in realtà rare le situazioni in cui è necessario ricorrere all'eutanasia, in genere gli animali (come pure noi, non è diverso), se quando è il momento li si lascia andare, sono perfettamente in grado di fare questo passaggio in modo naturale, senza ricorrere a un intervento esterno di questo tipo, che non so per altri, ma personalmente trovo lacerante. A me non ha mai dato sollievo, le volte in cui i veterinari mi hanno messa davanti a questa scelta e non sono riuscita a vedere altre possibilità, sono state degli chock e delle ferite a cuore e coscienza molto forti.
Il mio augurio per te allora è che tu riesca a trovare ora un po' più di serenità nel vivere questa fase della vita di Ciro e vostra insieme, per com'è, con i suoi momenti belli e quelli più difficili, così da essere più pronta per quando lui deciderà di andare.
Se cmq senti il desiderio di confrontarti con qualcuno che sappia valutare sia l'aspetto clinico della situazione sia quello emotivo che vivi, ti consiglio caldamente di investire in una telefonata con Stefano Cattinelli, un veterinario di cui avevo già postato in passato anche qui sul forum; oltre ad avere molti anni di pratica veterinaria, la sua stessa esperienza sia professionale che personale l'ha portato a dedicarsi anche all'accompagnamento empatico alla morte degli animali, argomento sul quale ha poi scritto libri, tenuto seminari e anche insegnato. Per chi sente necessario un aiuto nelle fasi di malattia o quando ci si chiede che decisione prendere, come dicevo offre la possibilità di un colloquio telefonico. Io che lo conoscevo già, quando anni fa è stato chiaro che la micia di famiglia stava andandosene l'ho sentito e sono stata molto contenta di averlo fatto perché mi aveva dato ascolto e buoni suggerimenti sia per l'aspetto pratico che appunto emotivo.
Se vuoi dare un'occhiata al suo sito, qui un suo articolo su questi momenti, ma ce ne sono anche altri, oltre a estratti dei suoi libri =>
https://www.stefanocattinelli.it/po...ita-del-nostro-animale-l-importanza-della-con
Qui la pagina sulle consulenze telefoniche =>
https://www.stefanocattinelli.it/consulenze-telefoniche
In ogni caso, ti abbraccio, ti incoraggio nella forza che stai avendo e ti auguro di cuore di trovarne sempre in te per essere vicina sia a Ciro che a te stessa in questa esperienza