Buongiorno!
Ho riflettuto sulla tua Camelia e ti scrivo quello che farei io se la pianta fosse mia.
Tralascerei per il momento le macchie bianche che potrebbero dipendere sia dall'azione trofica e ovidepositiva degli insetti, molto numerosi, sia da un Virus.
La maggior parte delle variegature irregolari delle foglie delle camelie è causata da un virus mentre variegature regolari sono di origine genetica.
Le camelie vengono attaccate dal virus della maculatura gialla (Camellia Yellow mottled virus) che provoca macchie “sparse” gialle o bianco crema sulle loro foglie .
La virosi è qualcosa che “vive” nella pianta e non c’è modo, al momento, di eliminarla. Non esiste un controllo chimico delle piante infettate da virus.
Le mancanze di cellule di clorofilla sono occasionali e irregolari nel tempo e qualche anno possono essere impercettibili mentre qualche anno possono risultano più vistose.
Il virus all’atto pratico non è, comunque, una grossa minaccia per le piante. Una cultivar con il virus può essere un po’ più debole, meno tollerante ai raggi del sole e crescere un pochino meno della stessa varietà sana, dipende dall’estensione dell’infezione. Anzi per alcuni ha un valore estetico interessante.
Screziature di fiori e foglie producono spesso piante di spettacolare bellezza e alcuni vivaisti inoculano intenzionalmente il virus nella pianta attraverso l’innesto di un ramo infetto prelevando, poi, marze e talee per le produzioni future o creando contatto tra le radici di una pianta infetta e quelle di una pianta sana.
Risolvere il problema degli insetti ritengo sia prioritario anche perché così si definisce meglio anche la causa delle macchie bianche.
Io ricorrei al mio insetticida biologico preferito (anche perché non ne uso di chimici) che è una miscela di Olio di Neem (*)e Sapone molle potassico(**) sciolti in acqua.
Dose base:
10 ml di olio di Neem puro (per dosarlo si può utilizzare anche una siringa da 5 ml x2)
4 gr di sapone molle potassico
1 l di acqua
Si prende il 10% del litro di acqua e la si intiepidisce (circa 40°) e lo si mettie in un contenitore, si aggiunge il Sapone molle, si miscela bene e quando è ben miscelato si aggiunge l'olio di Neem continuando a mescolare. La soluzione concentrata così ottenuta la si versiainfine all’acqua residua(90%).
Per nebulizzare la pianta (dall'alto verso il basso cercando di raggiungere accuratamente anche la parte sottostante delle foglie, e i rami) si può utilizzare anche uno spruzzino del detersivo ben pulito.
La nebulizazione va eseguita accuratamente perché necessaria una copertura approfondita quando si usano insetticidi a contatto naturale, dal basso verso l'alto, specialmente sulla parte inferiore delle foglie e dove le foglie si attaccano agli steli, un luogo preferito in cui i tripidi si riuniscono. Il trattamento si fa sempre in tarda serata quando il sole è calato perché il Neem è un prodotto termosensibile.
Se necessario un ulteriore trattamento questo va effettuato non prima di 7 giorni dal precedente. Lo stesso se dovesse rendersi necessario un terzo trattamento. Il massimo dei trattamento è di 3.
Io consiglio sempre, per questo come per tutti i trattamenti, di fare preventivamente una prova su una parte di una pianta o su un ortaggio per verificare eventuali effetti fitotossici. Dopo 24 ore, in mancanza di reazioni negative, si può nebulizzare senza problemi.
(*) L'olio di neem è un olio vegetale estratto tramite pressatura dei semi dell'omonimo albero (nome scientifico Azadirachta indica, sinonimi Antalaea azadirachta o Melia azadirachta). E'ammesso in agricoltura biologica, esplica attività insetticida non sistemica ma da contatto ed ha anche effetto traslaminare.
All'olio di neem sono attribuite numerose proprietà, fra cui spiccano quelle eudermiche, antiparassitarie, antinfiammatorie e, addirittura, antimicotiche.
L'azadiractina estratta dall'olio di neem viene impiegata in agricoltura come insetticida, acaricida e nematocida biologico. Un'applicazione simile prevede l'impiego dell'olio di neem come antiparassitario naturale per animali da compagnia (contro pulci, zecche e pidocchi del cane e del gatto).
(**) L’olio di Neem come tutti i prodotti oleosi (Olio di lino, Olio di senape…………………..) non si miscela con l’acqua. Quando i due elementi si uniscono l’olio risale in superficie. Quando quella che dovrebb essere una miscela si vaporizza sulle piante con una pompa o uno spruzzino che “pescano” in fondo in pratica si nebulizza dell’acqua. E’ necessario, quindi utilizzare un elemento “emulsionante” e a questo scopo si usa il Sapone molle potassico L’aggiunta del sapone molle potassico potenzia leggermente l’azione insetticida dell’Olio di Neem e accentua la capacità di adesione alle foglie da trattare.
venduto sempre nei consorzi agricoli di cui sopra con vari nomi tipo "Ambra", "Alga" che agisce contro afidi, tingidi, mosche bianche, ragnetto rosso, Cocciniglia cotonosa, cimici, psille, e Metcalfa ……………….per ostruzione delle vie respiratori. Importante è che è ammesso in agricoltura biologica e non reca danno agli insetti "buoni". Scioglie, inoltre, la melata, ammorbidisce la fumaggine, rende più persistente l'effetto di insetticidi, qualora necessari, aggiunto ad essi e fa sì che l'olio di Neem si sciolga perfettamente. Si compone di 3 elementi: acqua, olio vegetale e Idrossido di Potassio, ed è quest’ultimo elemento che lo mantiene “molle!..
So che adesso sono disponibili prodotti che assolvono alla funzione emulsionante e pare, però, che l’unico consentito in agricoltura biologica sia il Polisorbato 80 (Monoleato di poliossietilene sorbitano) ma non l’ho mai usato e lo cito solo per notizia.
In alternativa al Sapone molle potassico si può utilizzare il Sapone di Marsiglia ad uso agricolo (non quello da bucato) in questo caso, per la dose base, la quantità è di 6 gr e si fa sciogliere ridotto in piccole scaglie.
Ripeto, questo è quello che farei io. Perché tu decida ho cercato di darti tutte le informazioni necessarie.
Ciao, ciao!