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Bonsai in natura

marco1979

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti, dopo alcuni anni che ho smesso di coltivare bonsai, vorrei riprendere questa passione. Volevo prendere dei bonsai in natura, nei prati e boschi vicino casa principalmente per il motivo che li vorrei lasciare all'aperto anche d'inverno. Volevo dei consigli principalmente sul periodo migliore per raccoglierli (se non ricordo male è quando cominciano ad ingrossarsi le gemme in primavera), se per questa operazione va tenuto conto della luna, e degli interventi che andranno effettuati il primo anno.
Grazie a tutti
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
ciao marco, come ben saprai è vietato raccogliere piante, a patto che il terreno non sia tuo o con il permesso del propritario, in caso contrario vi è anche la causa penale.
a parte il discorso giuridico, c'è senza ombra di dubbio il discorso etico.
raccogliere una pianta in natura, si deve essere sicuri che attecchisca, nel senso che si deve avere esperienza, calcolare il periodo giusto, non accanisrsi se la pianta presenta difficoltà nell'espianto, avere a disposizione prodotti idonei e mettere in previsione di aspettare vari anni prima di poter vedere la pianta in vaso bonsai e quindi già a buon punto di impostazione.
 

marco1979

Aspirante Giardinauta
ciao marco, come ben saprai è vietato raccogliere piante, a patto che il terreno non sia tuo o con il permesso del propritario, in caso contrario vi è anche la causa penale.
a parte il discorso giuridico, c'è senza ombra di dubbio il discorso etico.
raccogliere una pianta in natura, si deve essere sicuri che attecchisca, nel senso che si deve avere esperienza, calcolare il periodo giusto, non accanisrsi se la pianta presenta difficoltà nell'espianto, avere a disposizione prodotti idonei e mettere in previsione di aspettare vari anni prima di poter vedere la pianta in vaso bonsai e quindi già a buon punto di impostazione.

Le piante che ho intenzione di utilizzare sono in un prato di mia propietà che ho comprato l'anno scorso insieme all'appartamento. Le piante dovrei in ogni caso toglierle, visto che ne stanno crescendo troppe e rischierebbero di soffrire tutte( calcola che in 1 metro quadrato ci sono anche 12 piante).
Quindi invece di buttarle via volevo provare a realizzare dei bonsai. Non dovrebbero avere molto apparato radicale, in quanto prenderei quelle più piccole(al massimo alte 30cm)
Se riuscite a darmi dei consigli vi ringrazio!
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
a parte che non specifichi l'essenza, ma in linea di massima io ho sempre operato a fine inverno.
se caducifoglie, toglile con un pezzo di pane radicale non grandissimo ( dipende da che capillari trovi sotto ), mettile in una ciotola più ampia della zolla che hai tolto, riempiendo gli spazi con terriccio drenante ( pomice ), o anche perlite ( quest'ultima ottima per gli attecchimenti ma è un pò più brigosa nelle innaffiature ), fissala bene al vaso, tienila all'ombra e riparata dal vento, e non pensare di farci nulla per almeno 1 anno.
se invece una conifera, è un poco più complicata perchè più rognose negli espianti; togli un pezzo di pane radicale, mettila in una ciotola più ampia e riempi il terreno con pomice, riparala dal sole e vento e al limite puoi imbustarla per un mesetto.
acquista un buon stimolante per dare una mano all'attecchimento.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
fra le 4 la più ostica è il faggio.
reagisce abbastanza bene all'espianto, se fatto come si deve ovviamente, ma il momento più critico è luglio agosto, in quanto già soffre il caldo e se poi indebolito c'è che non passi l'estate.

mi raccomando controlla la quantità di capillari quando lo togli.
 

marco1979

Aspirante Giardinauta
fra le 4 la più ostica è il faggio.
reagisce abbastanza bene all'espianto, se fatto come si deve ovviamente, ma il momento più critico è luglio agosto, in quanto già soffre il caldo e se poi indebolito c'è che non passi l'estate.

mi raccomando controlla la quantità di capillari quando lo togli.

Ok, cercherò di prender più terreno possibile attorno alle radici!
Grazie dei consigli
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Ciao, d’accordo sul salvare le piante piccole, ti consiglierei di cercarne anche qualcuna più grande, magari con un tronco già un po’ formato, che potrebbe farti risparmiare anni di coltivazione.
 

francobet

Moderatore Sez. Bonsai
Membro dello Staff
giusto però una appunto: più la pianta è vecchia, più problemi ci sono nell'attecchimento
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Ciao Franco,
certamente d’accordo con te, consigliavo piante più grandi sia per la densità per metro quadrato, credo che comunque dovrà sacrificarne parecchie, sia perché è proprietario del terreno e potrebbe realizzare l’espianto in due fasi, con maggiori possibilità di attecchimento.
 

marco1979

Aspirante Giardinauta
Ciao Franco,
certamente d’accordo con te, consigliavo piante più grandi sia per la densità per metro quadrato, credo che comunque dovrà sacrificarne parecchie, sia perché è proprietario del terreno e potrebbe realizzare l’espianto in due fasi, con maggiori possibilità di attecchimento.

Ciao conte, di piante ne devo togliere parecchie, visto che non ci si riesce quasi a passare, e ve ne sono alcune interessanti. Cosa intendi per espianto in due fasi?
 

il conte verde

Maestro Giardinauta
Ciao Marco, si possono preparare le piante scavando una trincea circolare, larga qualche centimetro, ad una certa distanza dal tronco. La trincea può essere lasciata vuota oppure riempita di sabbia grossolana. Durante lo scavo le radici superficiali vengono tagliate e ne spuntano di nuove o più indietro o nella sabbia, mentre la pianta sopravvive perché è alimentata dalle radici più profonde. Il trapianto viene effettuato in genere l’anno successivo. In questo periodo di tempo potresti addirittura cominciare ad impostare la pianta, potando il meno possibile ma eliminando per esempio i rami decisamente non utili.
 

Greenray

Esperto di Bonsai
intromissione

Ciao Marco, si possono preparare le piante scavando una trincea circolare, larga qualche centimetro, ad una certa distanza dal tronco. La trincea può essere lasciata vuota oppure riempita di sabbia grossolana. Durante lo scavo le radici superficiali vengono tagliate e ne spuntano di nuove o più indietro o nella sabbia, mentre la pianta sopravvive perché è alimentata dalle radici più profonde. Il trapianto viene effettuato in genere l’anno successivo. In questo periodo di tempo potresti addirittura cominciare ad impostare la pianta, potando il meno possibile ma eliminando per esempio i rami decisamente non utili.

Ciao.

Mi intrometto per indicare una variante al metodo descritto dal Conte Verde, che consiste nell'inserire delle tegole (coppi) nelle trincee prima della sabbia grossolana. Non sarebbe corretto da parte mia passarlo come consiglio, 1) perché non ne ricordo nemmeno la fonte; 2) perché non ho mai avuto una verifica della sua bontà/efficacia.
Mi pare solo che sia un po' più energico nel dire no all'espansionismo delle radici.
Nello stesso contesto dove ho trovato questa "variante", si accennava anche alla variante della "piastrella" sotto la pianta quando lo yamadori è compiuto da terra piena a terra piena (ma vicino a casa) in più fasi.
Quando finirà la mia febbre che dal 31 dicembre mi sta impedendo qualsiasi attività, potrei provare a ritrovare la fonte che è senz'altro fra i miei libri.

Poi ho qualche perplessità sulla possibilità di eseguire delle trincee attorno a così numerose piante, perché penso che si intersechino.
Mi risulta che il RAGGIO di queste trincee circolari debba essere pari circa all'altezza della pianta in oggetto, ma in periodo di saldi, facciamo uno sconto pure a Marco.
Penso che sia ben difficile limitare la larghezza dei solchi a qualche centimetro, perfino nel caso fortunato di un terreno compatto, andrebbe usata una fresa!
Quello che temo è che il nostro amico Marco debba per praticità, ma anche per realismo fare delle scelte anche un po' dolorose.
La prima, brutto a dirlo è di stabilire quali piante che vuole conservare e quali se necessario è disposto a sacrificare, riducendo il numero di piante saranno minori le intersezioni perché minori anche i cerchi da scavare.

La seconda è di usare una vanga anziché una zappetta per realizzare i solchi, le famose trincee.
Con la vanga però la conservazione delle radici, tanto raccomandata, diventa un tiro ai dadi in una certa misura, ma è l'unico modo da me provato che consente uno yamadori "selettivo". Qualche danno lo si può pure fare, ma non sarà uno scempio (si fa anche meno fatica, molta meno)
Uno scempio mi è unvece risultato uno yamadori dove inesperienza, stanchezza, rovi, zanzare e terreno friabile mi hanno fatto massacrare le radici di un acero che però ha sopravvissuto con superiorità alle mie ...bassezze terrene?

Un saluto
 
Ultima modifica:

marco1979

Aspirante Giardinauta
Grazie a tutti per le risposte e per i vari consigli. Per adesso sono giunto ad alcune conclusioni. Questo terreno vorrei pulirlo, in quanto spini e erbe infestanti che crescono coprendo gli alberi stanno prendendo il sopravvento. Un altro fattore che non ho detto è che le piante sono cresciute su un terreno leggero, in quanto prima scaricavano segatura che col tempo è diventata terra. ho provato a strappare una pianta e è venuta via con tutte le radici senza rotture. Questo credo sia dovuto al fatto che sotto il terreno è sassoso. Per questo volevo togliere subito le piante e metterle in vaso senza far passare un anno. Secondo voi potrei farlo anche adesso visto che ho alcuni giorni di ferie o è meglio aspettare?
 

Greenray

Esperto di Bonsai
Quante probabilità?

Grazie a tutti per le risposte e per i vari consigli. Per adesso sono giunto ad alcune conclusioni. Questo terreno vorrei pulirlo, in quanto spini e erbe infestanti che crescono coprendo gli alberi stanno prendendo il sopravvento. Un altro fattore che non ho detto è che le piante sono cresciute su un terreno leggero, in quanto prima scaricavano segatura che col tempo è diventata terra. ho provato a strappare una pianta e è venuta via con tutte le radici senza rotture. Questo credo sia dovuto al fatto che sotto il terreno è sassoso. Per questo volevo togliere subito le piante e metterle in vaso senza far passare un anno. Secondo voi potrei farlo anche adesso visto che ho alcuni giorni di ferie o è meglio aspettare?

Si.

Secondo me il rischio è accettabile.
Naturalmente i preparativi non saranno pochissimi: vasi, terriccio, ghiaiette varie, fili metallici, ecc.
Deve essere tutto pronto per non mettere eccessivamete alla prova le tue piante.
Poi considera quale clima riservar loro.
Propenderei per lasciarle fuori, possibilmente immergendo i vasi in quella segatura divenuta terra (ottima per il terriccio).
Ammucchiale dove oltre a non darti più noia possano trascorrere meglio l'inverno (http://forum.giardinaggio.it/bonsai/97735-inverno.html)
Riempi di foglie e senza risparmiare gli spazi fra i vasi e le piante, un bel plaid insomma, ma fuori all'aperto, non in casa, non in serra fredda.

Saranno un pochino più vulnerabili di ora, e bisognose di riprendersi dallo sconvolgimento subito, ma a primavera i tuoi sforzi e fatiche saranno premiati, forse non al 100%, ma quando mai?

Clicca anche sulla tag "yamadori" in basso a sinistra sotto l'ultimo messaggio e soprattutto ascolta cosa pensano gli altri degli azzaardi a cui ti sto invitando.

Ciao
 

marco1979

Aspirante Giardinauta
Ciao Greenray, visto il tempo (Ha nevicato ieri e ne dovrebbe arrivare altra), mi sà che rimando il prelievo delle piante al mese prossimo, anche perchè non avevo calcolato la terra gelata.
Al massimo comincerò ad addocchiare gli esemplari migliori.
Grazie mille per i consigli
 
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