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Antichi mestieri quasi scomparsi

rocco.co

Guru Giardinauta
E come scordare i bomboloni coperti di zucchero e sabbia?
E poi alle 12 pizza rossa con olive nere

Ma tra i mestieri scomparsi c'è quello del pescatore con barca a remi che alle 7 faceva fuori l'invenduto ai turisti sulla riva ...
E s'imparava come tirare in secca la barca e riordinare o riparare una rete ... sgambettando tra galleggianti rossi ed alghe e granchi e conchiglie ... mentre il pescatore secco e nerboruto dispensava ai bambini parole stentate ma simpatiche per invogliare le mamme all'acquisto
 

Olmo60

Guru Master Florello
E come scordare i bomboloni coperti di zucchero e sabbia?
E poi alle 12 pizza rossa con olive nere

Ma tra i mestieri scomparsi c'è quello del pescatore con barca a remi che alle 7 faceva fuori l'invenduto ai turisti sulla riva ...
E s'imparava come tirare in secca la barca e riordinare o riparare una rete ... sgambettando tra galleggianti rossi ed alghe e granchi e conchiglie ... mentre il pescatore secco e nerboruto dispensava ai bambini parole stentate ma simpatiche per invogliare le mamme all'acquisto
visto daria che mi ricordavo bene??? prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr:lol::eek:k07:
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Da noi c'erano i pescatori che da riva mettevano le reti della "tratta": partivano da riva, mettevano la rete in acqua a semicerchio e portavano l'altra estremità a riva, poi cominciavano a tirare.
Il pesce più buono, oggi quasi introvabile, era la parazzola, cioè sarde e sardine molto piccole che si cuocevano a "scottadeta", cioè alla brace; le mangiavi ancora caldissime, per questo si diceva scottadeta (scottavano le dita). Erano pesci così piccoli che li lavavi soltanto, prima di condirli e cuocerli. E i mangiavano tutti interi.
Credo che oggi pescare con la tratta (o sciabica) sia vietato.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Da noi c'erano i pescatori che da riva mettevano le reti della "tratta": partivano da riva, mettevano la rete in acqua a semicerchio e portavano l'altra estremità a riva, poi cominciavano a tirare.
Il pesce più buono, oggi quasi introvabile, era la parazzola, cioè sarde e sardine molto piccole che si cuocevano a "scottadeta", cioè alla brace; le mangiavi ancora caldissime, per questo si diceva scottadeta (scottavano le dita). Erano pesci così piccoli che li lavavi soltanto, prima di condirli e cuocerli. E i mangiavano tutti interi.
Credo che oggi pescare con la tratta (o sciabica) sia vietato.

oggi si pesca direttamente con le bombe a mano, visto gli arsenali bellici sepolti in fondo al mare
 

daria

Master Florello
visto daria che mi ricordavo bene??? prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr:lol::eek:k07:

salutista anche da ragazza proletaria...mai mangiato ciambelle in spiaggia -non che ci andassi spesso al mare-
di ciambellone fritto, vuoto, largo quasi quanto un salvagente, ne ho mangiato uno nella vita e me lo ricordo ancora
se poi parli di bomboloni ripieni alla crema...idem :D :lol:
 
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Olmo60

Guru Master Florello
Qualcuno non più "giovanissimo" come me si ricorda del carrettino del gelataio?

certo che si, ma anche quelle macchinette piazzate nei viali che avevano una leva: una volta messa la monetina, dava gelato arzigogolato direttamente in un cono di biscotto: mi sembra costasse 50 lire, panna e cioccolato: i gusti quelli erano:food:
 

miciajulie

Fiorin Florello
sono miciadicittà, e città grande. qui a prendere il gelato si andava in latteria, un cono da 30 lire due gusti, e al massimo la lattaia di gusti ne aveva 4 o 5. ricordo il pistacchio, non so se lo facessero con le tinture murali, so che era di un verde improbabile.
però quando andavo con la nonna in toscana, in un paesotto, non solo lì passava il gelataio, ma anche il lattaio, che continuò a passare per qualche anno persino quando ormai lo vendeva in confezioni in tetrapac e non più sfuso.
però la generazione prima della mia ha potuto vedere il lattaio in giro anche per milano. non a caso c'è un modo di dire a confermarlo (perdonate la grafia senz'altro approssimativa... e menomale che non sentite la pronuncia!): per indicare la differenza di statura tra uno basso e uno alto, di solito riferito a fidanzati/sposi lui secco e lungo lei corta e tonda, si dice 'par el latee cunt la calderina', cioè sembra il lattaio col recipiente dosatore, tipo mestolo, o piccolo paiolo, in cui misurava il latte al cliente
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
sono miciadicittà, e città grande. qui a prendere il gelato si andava in latteria, un cono da 30 lire due gusti, e al massimo la lattaia di gusti ne aveva 4 o 5. ricordo il pistacchio, non so se lo facessero con le tinture murali, so che era di un verde improbabile.
però quando andavo con la nonna in toscana, in un paesotto, non solo lì passava il gelataio, ma anche il lattaio, che continuò a passare per qualche anno persino quando ormai lo vendeva in confezioni in tetrapac e non più sfuso.
però la generazione prima della mia ha potuto vedere il lattaio in giro anche per milano. non a caso c'è un modo di dire a confermarlo (perdonate la grafia senz'altro approssimativa... e menomale che non sentite la pronuncia!): per indicare la differenza di statura tra uno basso e uno alto, di solito riferito a fidanzati/sposi lui secco e lungo lei corta e tonda, si dice 'par el latee cunt la calderina', cioè sembra il lattaio col recipiente dosatore, tipo mestolo, o piccolo paiolo, in cui misurava il latte al cliente

Ciao, Miciadicittà
hai fatti riaffiorare alla memoria questo episodio che credevo ormai dimenticato del tutto.
Estate tra la V elementare e la I media. Il fratello di una mia amica, per fare il "bello" se ne scappò con un" oggi pago il gelato a tutti". E offrì 5 coni gelato, come quelli che tu compravi in latteria, pagandoli 10 lire l'uno. E non erano i più piccoli!!!
Ma, come ormai avrete capito tutti dai miei interventi, oltre che dal mio nick name, non sono nata ieri... e nemmeno l'altro ieri.

Buona domenica e buon ferragosto a tutti

PS anche la mia mamma ogni mattina comprava il latte sfuso dal lattaio
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Provo a riportare su questa discussione. Se non ci saranno ulteriori interventi, vale la pena tenerla aperta? (Al moderatore l'ardua sentenza! Manzoni non me ne voglia!!!)
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Un altro ricordo d'infanzia. La Fiera di Sant'Agostino (ciò che resta -sic!- dell'antica fiera franca di Senigallia, una delle più frequentate del tardo medio evo) era per me l'occasione di comprare l'ombrello nuovo. Non c'erano altre occasioni - almeno credo- di fare certi acquisti. Anche le cartelle per al scuola si compravano alla Fiera o oggetti in ferro battuto. E per voi?
 

idice

Giardinauta Senior
Mi interessa la storia e il passato, per cui ecco alcuni mestieri antichi scomparsi o quasi:

- Medico condotto , era un medico dipendente del comune che si occupava prevalentemente dei poveri in modo gratuito, a pagamento nel caso di persone piu ricche, poteva avere a volte anche l'incarico di direttore dell'ospedale del paese

- Venditore di legna e carbone, per il riscaldamento a stufa o dei camini, piu diffusi nell'800 e nel passato.

- Maniscalco, oggi c'e il meccanico ma una volta quando al posto delle auto si usavano i cavalli, gli asini e i muli era necessario, per la dovuta manutenzione dei ferri.

- Raccoglitore di metalli, passava di strada in strada, a raccogliere molti tipi di metallo, ferro, rame , ottone , oppure oggetti di cui la gente voleva disfarsi, dalle mie parti lo chiamavano "sulfaner"

- Ebanista, ormai quasi scomparsi del tutto, esperto del legno pregiato, sia nel sceglierlo che nel lavorarlo in maniera artistica con molta precisione nei dettagli , esperto in intarsi, insomma i grandi veri bei mobili erano fatti da loro.
 
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Olmo60

Guru Master Florello
Mi interessa la storia e il passato, per cui ecco alcuni mestieri antichi scomparsi o quasi:

- Medico condotto , era un medico dipendente del comune che si occupava prevalentemente dei poveri in modo gratuito, a pagamento nel caso di persone piu ricche, poteva avere a volte anche l'incarico di direttore dell'ospedale del paese

- Venditore di legna e carbone, per il riscaldamento a stufa o dei camini, piu diffusi nell'800 e nel passato.

- Maniscalco, oggi c'e il meccanico ma una volta quando al posto delle auto si usavano i cavalli, gli asini e i muli era necessario, per la dovuta manutenzione dei ferri.

- Raccoglitore di metalli, passava di strada in strada, a raccogliere molti tipi di metallo, ferro, rame , ottone , oppure oggetti di cui la gente voleva disfarsi, dalle mie parti lo chiamavano "sulfaner"

idice! a me hanno dato del "sulfaner" dei colleghi di mio marito perchè mi hanno visto raccogliere dei cartoni da un mucchio::lol:
vale anche per la carta et similia??
 

idice

Giardinauta Senior
Probabilmente la parola ha assunto col tempo il significato di raccogli roba, raccoglitutto, pero' originariamente era quello che raccoglieva metalli
e raramente ripagava con soldi, ma con i "sulfan" , stecchi di canapa ricoperti di zolfo (utili in cucina).
 

Franco71

Giardinauta
Mi interessa la storia e il passato, per cui ecco alcuni mestieri antichi scomparsi o quasi:

- Medico condotto , era un medico dipendente del comune che si occupava prevalentemente dei poveri in modo gratuito, a pagamento nel caso di persone piu ricche, poteva avere a volte anche l'incarico di direttore dell'ospedale del paese

- Venditore di legna e carbone, per il riscaldamento a stufa o dei camini, piu diffusi nell'800 e nel passato.

- Maniscalco, oggi c'e il meccanico ma una volta quando al posto delle auto si usavano i cavalli, gli asini e i muli era necessario, per la dovuta manutenzione dei ferri.

- Raccoglitore di metalli, passava di strada in strada, a raccogliere molti tipi di metallo, ferro, rame , ottone , oppure oggetti di cui la gente voleva disfarsi, dalle mie parti lo chiamavano "sulfaner"

- Ebanista, ormai quasi scomparsi del tutto, esperto del legno pregiato, sia nel sceglierlo che nel lavorarlo in maniera artistica con molta precisione nei dettagli , esperto in intarsi, insomma i grandi veri bei mobili erano fatti da loro.

Leggendo il tuo post mi è venuta una gran risata... ora ti spiego:
- Dalle mie parti esiste ancora il venditore di legna... per il carbone è un po' più ardua ma ci si riesce comunque; solitamente si mettono su posti piuttosto frequentati (piazze, incroci stradali) con il camioncino pieno di legna :)
- Maniscalco: un paio di anni fa' è morto l'ultimo maniscalco del mio paese (ha chiuso anche la piccola bottega) ma il figlio fabbro non distegna di dare una mano al mulo che ancora è vivo :)
- Raccoglitore di metalli (ferrivecchi): il padre di un amico di classe di mio figlio lo fa' ancora... raccoglie metalli con un treruote della piaggio :)
- Ebanista: mio suocero... anche se lo fa' solo per diletto ormai o quasi :D
 

Grappino

Esperto Sez. Prato
raccoglitore di ferri mi spiace ma ti assicuro lo fanno tutti i muratori nelle ristrutturazioni dato che rame e ottone vanno sui 3-5 euro al Kg...... e inoltre non son pochi quelli che ancora oggi muoiono sui tralicci dell'enel o lungo le ferrovie proprio per "rubare" metalli da rivendere.
 

Franco71

Giardinauta
raccoglitore di ferri mi spiace ma ti assicuro lo fanno tutti i muratori nelle ristrutturazioni dato che rame e ottone vanno sui 3-5 euro al Kg...... e inoltre non son pochi quelli che ancora oggi muoiono sui tralicci dell'enel o lungo le ferrovie proprio per "rubare" metalli da rivendere.

Il ladro non è sicuramente un mestiere desueto :D
 

Grappino

Esperto Sez. Prato
spe spe spe, i muratori lo fanno senza rubare.....semplicemente quando ristrutturano casa e smantellano i vecchi impianti idrici e termici fatti di tubi di rame ricotto o in verghe invece che mischiarlo tra i calcinacci (cosa che non si può fare perchè nelle discariche edili non possono essere accettate guaine, metalli e tante altre cose in quanto rifiuti speciali) li vanno a portare a chi ricicla i metalli "aggiustandosi" il salario giornaliero. Per chi va sui tralicci o lungo la ferrovia (qui da noi in Puglia per di più albanesi) purtroppo per loro il più delle volte ci rimangono secchi.
 

Franco71

Giardinauta
spe spe spe, i muratori lo fanno senza rubare.....semplicemente quando ristrutturano casa e smantellano i vecchi impianti idrici e termici fatti di tubi di rame ricotto o in verghe invece che mischiarlo tra i calcinacci (cosa che non si può fare perchè nelle discariche edili non possono essere accettate guaine, metalli e tante altre cose in quanto rifiuti speciali) li vanno a portare a chi ricicla i metalli "aggiustandosi" il salario giornaliero. Per chi va sui tralicci o lungo la ferrovia (qui da noi in Puglia per di più albanesi) purtroppo per loro il più delle volte ci rimangono secchi.

Io non mi riferivo ai muratori ovviamente... anche mio padre lo era! appunto, quelli fanno il mestiere del muratore!
Parafrasavo su quelli che rubano (rame nel tuo caso)... appunto, il mestiere di ladro,
Anche noi in azienda "recupeririamo" gli avanzi delle matasse dei cavi elettrici e li diamo (senza lucro) ai ferrivecchi... ma anche io non faccio nè i ferrivecchi nè il muratore e neanche il ladro :lingua:
 
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