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Antichi mestieri quasi scomparsi

miciajulie

Fiorin Florello
Ciao,
un ricordo volante: mia mamma portava le calze di nylon in merceria per farle rammendare.
Adesso costerebbe di più la riparazione delle calze, sempre trovare una che lo sappia fare poi.
ho una batteria di cugine che lo sa fare, e fino a quando non hanno spostato le lavorazioni in paesi in cui poter lucrare di più, le ragazze ci sfamavano famiglie per generazioni. servisse...
 

robmel

Giardinauta Senior
Fino a qualche anno fa, in un piccolo paese della Val d'Aosta esisteva la bottega della pettinatrice. Penso che ormai sia stata soppiantata dalle parrucchiere, anche perchè non credo che ancora al giorno d'oggi ci sia qualche donna che va solo a farsi pettinare.
Qualcuna di voi ha ricordi magari della mamma che andava dalla pettinatrice ?
Poi una volta esisteva anche la bottega del pizzicagnolo, ma non ho mai capito bene cosa vendesse...
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Fino a qualche anno fa, in un piccolo paese della Val d'Aosta esisteva la bottega della pettinatrice. Penso che ormai sia stata soppiantata dalle parrucchiere, anche perchè non credo che ancora al giorno d'oggi ci sia qualche donna che va solo a farsi pettinare.
Qualcuna di voi ha ricordi magari della mamma che andava dalla pettinatrice ?
Poi una volta esisteva anche la bottega del pizzicagnolo, ma non ho mai capito bene cosa vendesse...
Qui nelle Marche il pizzicagnolo era il droghiere; oggi diremmo un esercente di un negozio di generi alimentari.
A proposito di negozi con l'insegna "drogheria" ne ricordo uno dove mia madre andava solo una volta all'anno perché era l'unico che vendeva "la dose" per mettere le olive verdi in salamoia. I miei ricordi sono molto sfumati. Ricordo che teneva almeno 24 ore le olive a bagno nell'acqua con "la dose" poi dopo averle scolate, le rimetteva in un recipiente e faceva colare l'acqua per molto tempo (giorni? Ma forse i miei ricordi sono alterati) infine nella salamoia vera e propria.
Qualcuno di voi che leggete ha ricordi più precisi in merito?
Grazie
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
Complimenti a nonnapiccola che ha creato questo bellissimo 3d . Un applauso a tutte...faccio mente locale e condivido anche io.:D
 

elenik

Aspirante Giardinauta
Fino a qualche anno fa, in un piccolo paese della Val d'Aosta esisteva la bottega della pettinatrice. Penso che ormai sia stata soppiantata dalle parrucchiere, anche perchè non credo che ancora al giorno d'oggi ci sia qualche donna che va solo a farsi pettinare.
Qualcuna di voi ha ricordi magari della mamma che andava dalla pettinatrice ?

mia suocera ci andava sempre.
...ora mi spiego come mai qui nell'alessandrino chiamano la parrucchiera "pettinatrice"; nei paesi è senz'altro diffusa...anche se mi sa che alla fin fine è una parrucchiera a tutti gli effetti.
 

robmel

Giardinauta Senior
Mi son venuti in mente altri due mestieri che non esistono più.
Uno è la levatrice. Che credo fosse quella che allattava i figli dei ricchi. Ma non ho mai capito se le donne ricche facevano allattare i propri figli da un'altra donna perchè non avevano latte o semplicemente perchè non avevano voglia di farlo.
L'altro è l'attendente. Che era il soldato semplice che faceva da tuttofare-maggiordomo ai graduati dell'Esercito. Mio padre lo ha fatto durante il servizio militare e ne era ben contento perchè non gli piaceva andare a sparare e fare le esercitazioni al freddo e sotto la pioggia. Mi ha detto che ora questa figura è scomparsa, e anche gli Ufficiali se vogliono il maggiordomo se lo devono assumere personalmente.
 

Pam

Apprendista Florello
Mi son venuti in mente altri due mestieri che non esistono più.
Uno è la levatrice. Che credo fosse quella che allattava i figli dei ricchi.
Ciao,
la levatrice era il corrispondente odierno dell'ostetrica, faceva nascere i bambini. Una volta si nasceva in casa e questa persona era l'addetta all'assistenza al parto.
Quella che allattava i bambini degli altri (la ragione non la so neppure io) era la balia. Balia asciutta era invece quella che curava i bambini, da neonati fino a quando si voleva, senza allattare.
:Saluto:
 

verdiana

Esperta Sez. Identificazioni
Quoto Pam, la levatrice era l'ostetrica :D
Un vecchio mestiere dalle mie parti erano le ricamatrici. Famose erano le suore di certi conventi che preparavano i corredi da sposa.
Ma anche le ricamatrici laiche erano ricercate, sopratutto per lo "sfilato siciliano" , ' 400. '500, ma onestamente non ho capito mai perchè questa tecnica si chiamasse così...
 

francescodv

Maestro Giardinauta
un mestiere (quasi) scomparso del mio paese è l'impagliatore di sedie. Ormai la seduta in paglia è quasi scomparsa e quella che rimane è fatta a macchina.
Quando ero ragazzino ricordo che erano concentrati in un rione in cui tutti (o quasi) facevano questo mestiere, c'erano sempre centinaia di sedie accatastate per strada (le auto erano proprio poche) e di tutte le foggie, era uno spettaccolo guardare con che abilità e velocità delle donne eseguivano gli intrecci; mentre gli uomini eran più dedicati alla colorazione del legno, all'imballaggio ed al carico/scarico.
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Nessun altro intervento?
Vediamo un po' di attività se qualcuno se le ricorda:
il "Magnan" ??
il " Mulitta" ?
il " Tulè" ?
il " Cadregatt" ? questo è facile

il" Lacè" ?
il " Sagrista" ?
il "Ciclista" ?
lo " Stracè" ? che è diverso dal
"ruttamatt" anche se entrambi si occupavano del riciclo dei rifiuti slidi urbani...
In riferimento al vecchietto che acchiappava le vipere, nelle campagne circolavano anche
i " ciaparat" e i " ciapaquaje"
Certo per chi non è piemontese farà un po' più fatica a figurarsi queste attività, ma provate ad esercitare la fantasia, se proprio non ce la fate, ve li spiegherò io...
 

miciajulie

Fiorin Florello
pluteus... da lumbarda mi è quasi tutto chiaro, anche qui i termini sono simili. sempre vissuta in città, ricordo che al mattino passavano per i cortili, gli strascéé e i muletta, a cercare oggetti e a offrire la propria opera... azz, mi sa che tu ed io non siamo più ragazzini...
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
Vediamo un po' di attività se qualcuno se le ricorda:
lo " Stracè" ? che è diverso dal
"ruttamatt" anche se entrambi si occupavano del riciclo dei rifiuti slidi urbani...
In riferimento al vecchietto che acchiappava le vipere, nelle campagne circolavano anche
i " ciaparat" e i " ciapaquaje"
Certo per chi non è piemontese farà un po' più fatica a figurarsi queste attività, ma provate ad esercitare la fantasia, se proprio non ce la fate, ve li spiegherò io...
Lo stracé potrebbe essere il nostro "stracciaro" (straccivendolo)
i "ciaparat" e i "ciapaquaje" mi fanno pensare a persone che per mestiere cercano per eliminarli animali nocivi. Se i "rat" sono i topi, posso capirlo, ma non se le "quaje" sono le quaglie, non mi spiego perché qualcuno volesse eliminarle. A meno che non volessero "ciaparle" per cucinarle poi.
Che ne dite di queste mie supposizioni?
 

miciajulie

Fiorin Florello
okkei nonnapiccola!!!
ehm ehm... anche se qui mandare qualcuno a ciapà i ratt non è tanto educato :ros::hehe:, insomma è come mandarlo in quel posto dove ce ne sono già tanti... ma tanti eh
[video=youtube;vfpemfcVYFo]http://www.youtube.com/watch?v=vfpemfcVYFo[/video]
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
... be', in effetti i ciaparat e ciapaquaje, non li definirei mestieri in senso classico :D
E invece, adesso arrivano quelli della "derattizzazione" una volta c'erano i "ciaparat" e le quaglie arrivavano a stormi come le cavallette e facevano terra bruciata e siccome i contadini avevano altro da fare, per liberarsene si rivolgevano ai "ciapaquaje" che si ripagavano del lavoro vendendo le quaglie in città, dove sono diventate, col risotto, un piatto classico della cucina della bassa. Provate a cercarlo adesso un ristorante che faccia ancora il riso con le quaglie....
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Lo stracé potrebbe essere il nostro "stracciaro" (straccivendolo)
i "ciaparat" e i "ciapaquaje" mi fanno pensare a persone che per mestiere cercano per eliminarli animali nocivi. Se i "rat" sono i topi, posso capirlo, ma non se le "quaje" sono le quaglie, non mi spiego perché qualcuno volesse eliminarle. A meno che non volessero "ciaparle" per cucinarle poi.
Che ne dite di queste mie supposizioni?

Le quaglie, come anche gli storni, una volta erano considerati nocivi come i topi, i contadini non avevano tempo di liberarsene da loro, e chiamavano gli uccellatori, i "ciapaquaje" che poi hanno lasciato a questa definizione un significato altrettanto negativo dei "ciaparat"
 

nonnapiccola

Maestro Giardinauta
okkei nonnapiccola!!!
ehm ehm... anche se qui mandare qualcuno a ciapà i ratt non è tanto educato :ros::hehe:, insomma è come mandarlo in quel posto dove ce ne sono già tanti... ma tanti eh
Grazie per la spiegazione del significato "più o meno nascosto" dell'espressione "mandare a ciapà i rat". Qui nelle marche non si usa.:confuso:
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Aggiungo il "bacialè", un tipo che combinava matrimoni ... veramente dalle mie parti ce n'è ancora uno che fa a gara col parroco
Diverso dal "sensale" che si occupava anche di compravendita terreni legname beni immobili in genere

E poi la bustaia ... che a pensarci i busti son andati in disuso ma magari sono utili a nascondere le magagne della decadenza o del mal di schiena
 
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