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Acero bonsai

Berberis

Aspirante Giardinauta
quindi gli yamadori non sono dei bonsai esatto? sono cresciuti anche loro in piena terra e poi trasportati in vaso...
quindi illuminaci il tuo acero "bonsaizzato da 15 anni" è nato da seme ed è vissuto da sempre in vaso?

e visto che facciamo i puristi dell'arte bonsai, io cambierei il titolo del post in "Acero PRE-bonsai" visto che il bonsai è la riproduzione in vaso di una pianta di dimensioni notevoli...non credo di aver mai visto un acero con quelle caratteristiche...
 

Berberis

Aspirante Giardinauta
Non mi va di tradurlo cmq questo è quanto:

"A common misconception amongst newcomers to the art of bonsai is that trees (bonsai) with large, thick trunks must have had decades of training to become the size they are and that a thin-trunked seedling will one day acquire a thick mature trunk even though it is planted in a bonsai pot.

Unfortunately, once a tree is growing in the confines of a small pot, with its roots restricted and upper growth regularly pruned, the trunk and branches of the tree will only thicken very slowly.

Large bonsai with thick trunks are nearly always developed in the ground prior to being planted into a pot; some are purposely field grown, some are collected mature trees."
 

AANGELO

Bannato
quindi gli yamadori non sono dei bonsai esatto? sono cresciuti anche loro in piena terra e poi trasportati in vaso...
quindi illuminaci il tuo acero "bonsaizzato da 15 anni" è nato da seme ed è vissuto da sempre in vaso?

e visto che facciamo i puristi dell'arte bonsai, io cambierei il titolo del post in "Acero PRE-bonsai" visto che il bonsai è la riproduzione in vaso di una pianta di dimensioni notevoli...non credo di aver mai visto un acero con quelle caratteristiche...

Paragoni un "tentativo mal riuscito" di bonsai- il mio acero con quelli di Crespi ??
Devi avere le idee molto chiare

Angelo
 

Berberis

Aspirante Giardinauta
Quindi non e' un vero bonsai, ma una pianta capitozzata e poi bonsaizzata

beh visto che questa è stata la tua risposta al bellissimo acero di franco (e scusa franco se nn ti ho ancora fatto i complimenti ma mi sembrano inutili ;)) credo che sia tu ad avere le idee poco chiare..io da Crespi ci vado spesso, ma la prossima volta che ci andrò proverò a chiedere in giro se tutti quei bonsai sn nati e cresciuti dentro quei vasetti...sono proprio curioso di sentire la risposta..anche se molto probabilmente mi diranno che sono 1400 anni che quei ficus crescono in vaso...
 

jiraya

Giardinauta
oddio... mi sembra che si stia un po' esagerando coi toni per uno scambio di opinioni :)

secondo me, però, state prendendo tutto come 'assoluto'... ma non c'è 'assoluto' :)

il bonsai dalle sue origini si è evoluto divenendo un'arte e, come tale, è e resta una finzione che mira a riprodurre piante 'vissute' in determinate situazioni: il grande fascino l'ha la patina del tempo che sprigiona una pianta ed è da essa che, secondo me, si accendono emozioni :)

poi è avvenuta in Giappone una vera cultura del bonsai e perciò si è prima codificato gli stili e poi si è ricercato il modo per riprodurre più velocemente delle piante che avessero determinate caratteristiche... ma sono tutti bonsai: sono finzioni :)

vaso piccolo o vaso grande dipende sempre dalla pianta: per un mio acero una vasca da bagno è enorme, per il ficus millenario di Crespi (che è più alto di me) è piccola :ciglione:
poi dipende tutto dalla fase di coltivazione/costruzione in cui sta la pianta: se deve crescere, vaso grosso o piena terra (sostanziali differenze); se deve essere mantenuta, vaso piccolo; se deve alllargare il piede come gli aceri giapponesi, vaso basso per molti anni... ma c'è anche chi velocizza costruendoli mediante innesti... insomma, sono tutte tecniche :)

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questa pianta ovviamente non è mia :astonished: l'ho fotografata oggi durante un giro straordinario nelle serre di un famoso vivaio :) ma ha un vaso che sarebbe enorme per le mie, ma com'è per lei? :eek:k07:
 

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Berberis

Aspirante Giardinauta
ma infatti è quello che sto dicendo io :) usare i colori ad olio, a tempera o gli acrilici non cambia niente, quello che conta è l'opera d'arte finale! dire che un bonsai non è tale perchè cresciuto per anni in un campo, perchè non è stato allevato sempre in vaso o che so io è pura follia :lol:
e cmq più che gli anni che una pianta ha realmente è la storia che c'è dietro ad affascinare...immaginiamo quel ficus gigantesco..qualcuno lo ha iniziato da talea mille anni fa? poi magari lo hanno passato ai figli, ai nipoti, ai pronipoti che l'hanno venduto per chissà quale motivo e poi ancora è passato di mano in mano fino a cambiare continente..che di anni ne abbia davvero 1000 o 500 nn fa differenza!!
 

Berberis

Aspirante Giardinauta
a me piacciono i bonsai perchè come degli amici me ne prendo cura, li vedo crescere e imparo a conoscerli..
per la prima volta nella mia vita ho vissuto con animo attivo l'arrivo della primavera che prima era sempre stato un altro passaggio come un altro..da quando mi occupo dei bonsai ho iniziato a riconoscere le piante in natura, ad apprezzare il ciclo delle gemme e dei fiori e ho ritrovato il gusto di passeggiare nella natura!
questo è fare bonsai!!!! non vuol dire tenere una pianta in vaso! così come farla crescere nel nostro giardino per qualche anno non vuol dire aver imbrogliato!
e sarà che stasera sono in vena di filosofia, però sotto quell'acero Jiraya viene proprio voglia di sdraiarsi a fare una pennichella in una calda giornata d'estate :)
 

Greenray

Esperto di Bonsai
questo è bonsai?

Apprezzo molto quello che hai scritto e ne condivido gran parte ma ...
secondo me c'è un "ma" a proposito del tuo "questo è bonsai".

Secondo me è lecito anche fare filosofia, ma credo che sia improprio voler attribuire alla parola bonsai qualcosa che il romanticismo occidentale vorrebbe.
Anche io mi sento spesso scivolare in questa piacevole rilassante pratica, cedendo alle tentazione.

Io penso però che il significato di "bonsai" sia molto più puro e semplice, privo degli orpelli legati alla nostra cultura.
Io penso che questa nostra voglia di fondere la nostra cultura con quella dell'estremo oriente sia un esercizio del tutto sbagliato, nonostante noi lo si tenti per riconoscere a chi lo ha inventato tutta la nostra stima e la gratitudine per qualcosa che il "bonsai" ci ha fatto scoprire.

Resta però il fatto che il bonsai è quel che c'è nel vaso e tutto ciò che serve a farcelo stare bene, oltre che a far stare bene il vaso e soprattutto il suo contenuto nell'ambiente che lo ospita.

Per noi bonsai è la scoperta, la conquista, l'approdo ad una spiaggia dopo la quale ci possiamo avventurare in un territorio vasto, lussureggiante, vergine, la qualcosa che ci permette di spingerci oltre e renderci conto di come erano limitati gli spazi (anche mentali) in cui ci mantenevamo confinati.

Tante grazie al bonsai, certamente, ma le cose non vanno confuse se vogliamo rispettare il significato delle parole e continuare a capirci. Nessuno in realtà vieta che il singificato delle parole possa essere alterato nel tempo, ma questo farebbe si che nel tempo si finirebbe col non capirsi con chi il linguaggio lo rispetta, come in effetti purtroppo accade.

Nessuno è obbligato a vederla come me, che non sono nemmeno certo che la mia opinione sia inattaccabile, ma anzi accetterò volentieri osservazioni, critiche e smentite.
Mi interessa di più conoscere l'opinione vostra che imporre la mia, sviluppare la discussione piuttosto che chiuderla.

Nemmeno io credo che "far crescere una pianta nel nostro giardino per qualche anno non vuol dire aver imbrogliato", solo che in quel periodo dobbiamo evitare di chiamarla bonsai, ma solo se vogliamo tenere i puntini sulle "i".
Nella pratica le "i" se ne infischiano dei nostri puntini, quindi siamo liberi di chiamare come ci pare le nostre piante.
 
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Albicoccus

Giardinauta Senior
Sinceramente io penso che il bonsai ( la pianta materiale ) sia l'opera finita cioè una pianta che si trova in un determinato vaso con una determinata forma ecc. . Invece " Bonsai " ( l'arte ) sia " coltivare " una pianta , in diversi modi ( talea , seme , piena terra , vaso da coltivazione ... ) per ottenere un determinato risultato artistico ; nel nostro caso il risultato artistico è l' " imitazione " della natura , faccio un esempio ( che io vedo ogni giorno ) : affianco alla casa del mio prozio c'è una casa abbandonata ( di un piano solo ) , sul tetto di questa casa è nato e vive benissimo un albero di fico che , nel Bonsai , sarebbe in stile a cascata ; ora , quando io realizzo un bonsai a cascata penso a come è nato e a come vive quel fico e non a ragionamenti filosofico/pragmatici del primo che passa , questo perché ( si trova scritto dappertutto ) il Bonsai imita le condizioni estreme della natura ( come la vecchiaia ) . Per quanto riguarda i metodi per raggiungere lo scopo questi non intaccano in alcun modo il risultato : far crescere una pianta in piena terra serve a far ingrossare il piede , ma non si deve considerare una pianta coltivata in piena terra e poi passata in un vaso un "non-bonsai" . Bisogna guardare il risultato e l'acero di franco è meraviglioso e non sembra avere 17 anni , in campagna ho alberi di 20 anni sottili e dritti e alberi ultracentenari simili all'acero in questione . Quindi il fine giustifica i mezzi , un agricoltore che coltiva ulivi lo fa per ottenere l'olio e li coltiva diversamente dagli altri agricoltori , ciò non vuol dire che sia meno agricoltore degli altri o un imbroglione , ma solo che si trova in condizioni diverse , ex: io ho il balcone e sono costretto a usare il vaso da coltivazione dall'inizio , se vivessi a casa di mia nonna che ha il giardino userei la terra " aperta " perché , secondo me , dà risultati migliori . Chiudo qui , comunque la mia firma la dice lunga sul mio pensiero .
 
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