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A tutti i terrazzauti e balconauti

aulenta

Giardinauta
RosaeViola ha scritto:
Aulenta, io non le paragono a contesti in cui il verde è una cultura assai radicata, semmai li raffronto a quelli che erano i balconi milanesi di un tempo.
Ah, capisco. Non sapevo che a milano ci fossero balconi curati in passato, purtroppo nella mia zona (intendo riferirmi a Catania e provincia) questo tipo di attenzione nei confronti di piccoli angoli verdi su balconi e davanzali non c'è mai stata, forse perchè nella maggiorparte della sicilia orientale c'è molto caldo d'estate e ci sono paesi in cui d'estate manca l'acqua o viene razionata, per cui un balcone pieno di piante è un pò un piccolo lusso. Inoltre il clima condiziona, a Catania piante grasse e palme crescono molto bene e resistono alle temperature elevate in estate, mentre altre piante più delicate non hanno vita facile. E poi mi spiace ma molti hanno una concezione "usa e getta" della pianta, ossia non viene vista come un essere vivente con diverse fasi (quindi fioritura, riposo...) ma un mazzo fiorito di maggiore durata, un pò come accade a novembre per i crisantemi in vaso.
Per cui io balconi curati (come contesto generalizzato) nella mia infanzia non me ne ricordo, mia madre ha sempre amato il verde ed ha sempre avuto piante (in particolare gerani mostruosamente grandi e rigogliosi e composizioni di piante grasse di dimensioni inimmaginabili) però in giro non ne vedevo molti. Mi capita più spesso oggi, anzi.
Forse è per questo che un balcone con piante, purchè sane e innaffiate regolarmente (le piante secche o asittiche mi fanno stare male solo a vederle) mi comunica sempre un senso di benessere.
Diciamo che dalle mie parti si va formando una cultura per il verde che prima non c'era affatto (lo noto anche dal numero di vivai che stanno nascendo, da rotonde che sono giardini curatissimi, da piazze con vaste aree verdi, strade con tantissime piante, da un numero un pochino maggiore di balconi fioriti, cosa inimmaginabile 20 anni fa) mentre forse dalle tue stai notando una involuzione del gusto, è possibile?
Poi non so, ci sono altre persone di Catania e provincia sul forum, voi come ve li ricordate i balconi nella nostra infanzia?
 

RosaeViola

Master Florello
mentre forse dalle tue stai notando una involuzione del gusto, è possibile?

Esatto, è una sorta di irrigidimento che si va via via formando e che ben si contestualizza ai rapporti umani di questa grande città.
Come ha scritto anche Daria, c'erano delle realtà di case "povere" come quelle di ringhiera, che offrivano però, degli angoli di rara bellezza, grazie alla gentilezza di pensiero di chi vi abitava, che faceva di tutto per rendere gradevole, armonioso e piacevole un contesto abitativo davvero difficile.

Guarda qui, puoi vedere cosa io voglia dire

Qui sotto una casa di ringhiera nel suo peggiore aspetto

CasaRinghiera.jpg



mentre qui puoi vedere degli interni tipici milanesi. La prima foto mostra un contesto abitativo ancora non ristrutturato, mentre le altre sono case di ringhiera che sono state recuperate. Beh, ecco, nel passato erano molto più tetre e desolanti, ma la vegetazione che vi trovavi era quella che stai vedendo

ripa40o44.jpg



ang6.jpg



ang4-cortile.jpg



ang4.jpg
 

aulenta

Giardinauta
le ultime 3 foto tolgono il fiato! Sarebbe interessante studiare in che modo il rapporto con il verde si evolve in funzione dei contesti sociali ed economici, sicuramente esistono libri di psicologia sociale che ben colgono queste relazioni e che credo sarebbero molto interessanti. Penso tuttavia che il rapporto con il verde sia molto più complesso di quanto non si pensi, perchè rappresenta un nostro relazionarsi con la bellezza, con esseri viventi delicati che dipendono noi (almeno per quanto riguarda i balconi), e il nostro modo di esternare noi stessi.
 

RosaeViola

Master Florello
Vedi Aulenta, le ultime tre foto sono di un contesto sociale che un tempo era sicuramente della gente comune, oggi, invece, un po' meno, ma quel che c'è da dire è che anche quando vi abitavano persone di un ceto meno abbiente, questi interni, questi cortili e ballatoi (almeno molti di loro) erano belli allo stesso modo.

Per il resto tutto quello che hai appena scritto mi trova assolutamente concorde.
Giardinare e balconare è esprimere sè stessi, è comunicare.
Confronta le ultime foto con la prima che ho postato e poi dimmi cosa ti comunica, adesso, quella prima foto rispetto a queste ultime.
Capisci ora, cosa volessi dire? :)
 
M

Mary74

Guest
aulenta ha scritto:
Poi non so, ci sono altre persone di Catania e provincia sul forum, voi come ve li ricordate i balconi nella nostra infanzia?

Balconi fioriti? Ne vedo pochissimi anche se come dici tu qualcosa sta cambiando. Purtroppo ci scontriamo in generale con una città caotica, cementificata e sporca :squint: .
Senza entrare troppo in politica. piazza Falcone e Borsellino esiste grazie a sindaco atipico. La villa di Catania un tempo una delle più belle ville d'Europa, è ridotta uno schifo.
Secondo me la cura del verde è sinomino di cultura, di progresso.
Il mio ragazzo possiede un uliveto in zona Etnapolis con una piccola casetta al centro ben curata ma che non "stona" con il contesto. Il vicinato ha invece cementificato ovunque , lasciando qua e là qualche ulivo malridotto. Non solo , esistono case non rifinite , senza tinteggiatura..insomma uno spettacolo tristissimo.
Non è una questione di soldi perchè quelli per alzare le palazzine li hanno ma per curare un pò di verde , no.
 

crica

Giardinauta Senior
Ciao Ivana.
Vorrei aggiungere al tuo elenco queste foto che ho fatto questa estate in Germania. Le ho già postate ma volevo farti rivedere come ogni angolo di ogni cittadina era uno splendore, rigido ma assolutamente curato!
Se conti il numero dei fiori probabilmente è uguale per ogni vaso... :lol: :lol:

finestra1.jpg


finestra2.jpg


ciaociao
cri
 
V

veleno65

Guest
rosa ma quelli sono i navigli!! allora la sensibilità sale a partire dal peso del portafogli!! una casa di ringhiera ancora popolare nel vero senso del termine al massimo avrà il vaso col basilico e il rosmarino..gli indiani(dell'india) che abitano di fronte a me hanno piantato delle cose simili ai peperoncini - non sono riuscita a vederli bene - gli anziani sotto a loro hanno solo una baracca in cortile senza mezzo vaso....se si parla di sensibilità e di affinamento del gusto allora le classi meno abbienti sono condannate,pur rimanendo il fatto della sensibilità personale che non viene certo acquisita.
 

seya

Master Florello
omioddddiooooooooo!!!
e pensare che la mia vicina di casa ha messo le piante finte sul suo balcone....e io passando sempre da lì, perchè lei ha il balcone proprio davanti all'entrata del palazzo (il mio appartamento guarda sul retro) mi chiedevo sempre come facesse ad avere edere tanto belle anche in inverno, per niente arrossate dal gelo, sempreverdi!!!
e dentro di me mi dicevo: sono finte, ci scommetto quel che vuoi che sono finte!
all'ultima riunione di condominio me lo ha detto lei...sai ho preso delle piante finte perchè mi morivano sempre tutte....e io le ho fatto tanto d'occhi così!!!! ahahah che ridere!!
ora che lo so sono più tranquilla.....il pollicione verde nel mio palazzo ce l'ha solo la sciura del primo piano, quella con i tulipani giganti!!! ahahahah

zia Losa quei balconi che hai fotografato sono orribiliseya. (mi riferisco ai primi). mentre la casa di corte rossa è molto bella, ricca. mi piace.
povelini quelli che ci abitano....io soffocherei.......
 
Ultima modifica:

aulenta

Giardinauta
Bellisssima foto Crica, che umilia però tutti i nostri miseri davanzali italiani...ma quanto mi piace questa simmetria!
Per Mary74: conosco bene la zona cui ti riferisci, è vicino a Paternò e risente quindi dell'orientamento in merito di questo paese.
Piccolo excursus culturale su alcuni paesi dell'hinterland catanese che conosco bene; a Paternò non c'è la cultura dell'esterno, infatti solitamente le facciate vengono lasciate non rifinite e all'esterno non deve trapelare nulla che possa destare attenzione (come balconi curati, facciate curate), questo con la finalità di non attrarre l'attenzione dei ladri. All'interno poi le case sono spesso lussuosissime, splendide, perchè per il paternese la casa è un bene molto importante in cui investe moltissimo tempo e denaro, ma resta un fatto privato, da non condividere con il passante occasionale, e proprio perchè così lussuoso l'interno, l'esterno resta volutamente trascurato per non fare intuire cosa ci possa esssere dentro. A Belpasso invece, pochi km distanti, la casa di proprietà e ben curata è ugualmente fondamentale, ma la facciata conta molto, infatti ci sono sempre cantieri perchè quasi tutte le case (solitamente case indipendenti al solo piano terra o al massimo primo piano) hanno facciate rifatte con una certa frequenza, ed anche i balconi (seppur non splendidi) hanno di solito piante, per lo più gerani (che reggono bene anche l'inverno). Inoltre non ci sono regolamenti comunali sul colore delle facciate, che sono spesso colorate, personalizzate e frutto dell'estro di architetti.
Massannunziata, dove vivo ora, è una frazione antica che si sta popolando moltissimo di recente, in cui il regolamento comunale prevede che si possa costruire solo sul 10% del terreno edificabile e per una altezza massima di 1 piano, e le facciate possono essere giallo ocra o rosa, per cui c'è una certa uniformità nella distribuzione delle case e nel loro aspetto, c'è molto verde (tutte le case hanno ampi giardini) e ci sono solo villette (l'unico condominio nel circondario è il mio, che tra l'altro fu eretto -abusivamente!- per 2 piani e quindi è il più alto). Il verde è mediamente curato.
Questa è casa mia vista da casa del mio vicino
normal_balcone-nord4.jpg

come vedete, intorno c'è molto verde.
In allegato invece c'è la vista dallo stesso balcone che si vede nella foto, come vedete ci sono case ma non sono troppo vicine e tutte hanno altezze simili e verde intorno.
Quando ho dovuto comprare casa, abbiamo optato per questa zona perchè non è isolata come l'aperta campagna ma c'è molto verde.
Come vedete, già a pochi km di distanza c'è una diversa cultura del verde e dell'esterno delle case più in generale, e in questi paesi una casa di proprietà grande e lussuosamente arredata è FONDAMENTALE, direi uno scopo primario, mentre a Catania (a 15 km circa da tutti questi paesi) non è sentita come una esigenza così forte, ci sono persone in affitto e in case piccole che stanno benissimo, ma per un Belpassese (per esempio) non sarebbe concepibile. La cura dell'esterno viene invece considerato del tutto accessorio.
 
Ultima modifica:

aulenta

Giardinauta
veleno65 ha scritto:
rosa ma quelli sono i navigli!! allora la sensibilità sale a partire dal peso del portafogli!! una casa di ringhiera ancora popolare nel vero senso del termine al massimo avrà il vaso col basilico e il rosmarino..gli indiani(dell'india) che abitano di fronte a me hanno piantato delle cose simili ai peperoncini - non sono riuscita a vederli bene - gli anziani sotto a loro hanno solo una baracca in cortile senza mezzo vaso....se si parla di sensibilità e di affinamento del gusto allora le classi meno abbienti sono condannate,pur rimanendo il fatto della sensibilità personale che non viene certo acquisita.
andando per linee generali, è una triste ma veritiera analisi. :storto:
 

celeste

Giardinauta Senior
crica ha scritto:
Ciao Ivana.
Vorrei aggiungere al tuo elenco queste foto che ho fatto questa estate in Germania. Le ho già postate ma volevo farti rivedere come ogni angolo di ogni cittadina era uno splendore, rigido ma assolutamente curato!
Se conti il numero dei fiori probabilmente è uguale per ogni vaso... :lol: :lol:

finestra1.jpg


finestra2.jpg


ciaociao
cri
Questo è uno splendido esempio di come anche le soluzioni "formali" e poco personalizzate possano essere assai belle, se studiate con cura e realizzate con eleganza.
Ma continuo a chiedermi: come chiudono le persiane? :lingua:
 

celeste

Giardinauta Senior
RosaeViola ha scritto:
Belle, bellissime ma ... qualcosina di "finto" ce lo sento. L'aria di un posto popolare rifatto per i ricchi un po' si avverte. Come quasi sempre, d'altronde, in questi "recuperi" (penso ad esempio ad alcuni paesini toscani).
Ma perché sono così rari i posti "recuperati" e resi belli in cui possa continuare a vivere chi ci abitava un tempo? (domanda retorica :rolleyes: )
 

crica

Giardinauta Senior
celeste ha scritto:
Ma continuo a chiedermi: come chiudono le persiane? :lingua:

Non le chiudono!! Hanno doppi tendaggi all'interno, di cui uno in velluto pesante che protegge dalla luce...un ricettacolo di polvere insomma....
ciaociao
cri
 

celeste

Giardinauta Senior
crica ha scritto:
Non le chiudono!! Hanno doppi tendaggi all'interno, di cui uno in velluto pesante che protegge dalla luce...un ricettacolo di polvere insomma....
ciaociao
cri
Lo sapevo, non fa per me, io le tende proprio non ce l'ho.:cool2:
D'estate, poi,è una questione di sopravvivenza: se non si chiudono le persiane appena arriva il sole, in casa ci arrostiamo vivi. :crazy:
Evidentemente sono cose da nordici: a noi le persiane ci servono, mica le teniamo per bellezza (con quello che costano).
:martello2
 

RosaeViola

Master Florello
veleno65 ha scritto:
rosa ma quelli sono i navigli!! allora la sensibilità sale a partire dal peso del portafogli!! una casa di ringhiera ancora popolare nel vero senso del termine al massimo avrà il vaso col basilico e il rosmarino..gli indiani(dell'india) che abitano di fronte a me hanno piantato delle cose simili ai peperoncini - non sono riuscita a vederli bene - gli anziani sotto a loro hanno solo una baracca in cortile senza mezzo vaso....se si parla di sensibilità e di affinamento del gusto allora le classi meno abbienti sono condannate,pur rimanendo il fatto della sensibilità personale che non viene certo acquisita.

Vele, i Navigli, fino ad una dozzina d'anni fa (ma forse anche 20 anni fa) non erano certo roba da ricchi soltanto, anzi, erano zone prevalentemente popolate da persone non abbienti.
Questo non ha mai inficiato la voglia di bello e la capacità, lo sforzo di cercare delle soluzioni aggraziate.
Diciamo che più che il portafoglio, per una città come Milano, ha contato il cambiamento radicale della vita.
I ritmi erano più lenti, più umani etc. etc. e questo SICURAMENTE influiva anche sull'avere il tempo di pensare e osservare.
Questi due momenti non erano certo appannaggio solo delle classi più elevate, anche perchè la gente era meno ringhiosa, meno disillusa e meno dura quindi credo che fosse più semplice pensare al bello rispetto a come è oggi la situazione.
E' vero anche, che oggi chi fatica ad arrivare a fine mese, generalmente non ha pensieri per il bello ma è solo schiacciato dalla quotidianità, però è anche vero che solo una ventina d'anni fa, le persone che appartenevano ai ceti più popolari, avevano ancora la speranza e la voglia di provarci...anche questo è un segno dei tempi che viviamo e anche questo spiega il perchè di tante brutture, sempre considerando che il balcone o il terrazzo piuttosto che il giardino, comunicano ciò che siamo.

Dissento fermamente sull'ultima parte del tuo post. Affermare questo significherebbe anche dire che i poveri o quelli con meno possibilità economiche, siano tassativamente SOLO ignoranti e rozzi.
In quanto al fatto che la sensibilità non viene certo acquisita, non sono d'accordo con te.
La sensibilità non è un pacchetto contenente dati statici ma dinamici e di sicuro legati all'intelligenza emotiva che, sempre più in questo tipo di società che viviamo, viene negata.
 

RosaeViola

Master Florello
crica ha scritto:
Ciao Ivana.
Vorrei aggiungere al tuo elenco queste foto che ho fatto questa estate in Germania. Le ho già postate ma volevo farti rivedere come ogni angolo di ogni cittadina era uno splendore, rigido ma assolutamente curato!
Se conti il numero dei fiori probabilmente è uguale per ogni vaso... :lol: :lol:



finestra2.jpg


ciaociao
cri

CRICAAAAAAAAAAAAA!!! :eek: :eek: :eek:
Queste non le avevo viste...Ussignuuuuuuur!!!!!!!!!!!!!!!
Senti, ma tu prima di postare queste cose mi devi mandare un MP sennò mi prende un coccolone...:inc:
Ma sai che sono rimasta inebetita a guardarle?
Oddio che voglia di andare a vedere di persona una simile meraviglia...Omammaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :martello:
 

RosaeViola

Master Florello
celeste ha scritto:
Questo è uno splendido esempio di come anche le soluzioni "formali" e poco personalizzate possano essere assai belle, se studiate con cura e realizzate con eleganza.

Celeste, perchè dici poco personalizzate?
 

RosaeViola

Master Florello
celeste ha scritto:
Belle, bellissime ma ... qualcosina di "finto" ce lo sento. L'aria di un posto popolare rifatto per i ricchi un po' si avverte. Come quasi sempre, d'altronde, in questi "recuperi" (penso ad esempio ad alcuni paesini toscani).
Ma perché sono così rari i posti "recuperati" e resi belli in cui possa continuare a vivere chi ci abitava un tempo? (domanda retorica :rolleyes: )

Eh sì, domanda retorica. :D
Però Celeste, posso confermarti che queste case, al tempo in cui io ero ragazzina o bambina, erano belle allo stesso modo per quel che riguarda gli allestimenti vegetali.
A parte le facciate rifatte, la parte verde era così se non più bella in certe situazioni...e di sicuro non c'era la Unopiù o L'Officina dei Giardini a sancire i dettami relativamente a grigliati, treillage, pergole e quant'altro :rolleyes: ma c'era solo il buongusto e la voglia di ricreare un angolo naturale in contesti così grigi com'erano quelle case a quel tempo.
 

RosaeViola

Master Florello
celeste ha scritto:
Lo sapevo, non fa per me, io le tende proprio non ce l'ho.:cool2:
D'estate, poi,è una questione di sopravvivenza: se non si chiudono le persiane appena arriva il sole, in casa ci arrostiamo vivi. :crazy:
Evidentemente sono cose da nordici: a noi le persiane ci servono, mica le teniamo per bellezza (con quello che costano).
:martello2


Questa sì che è una bella affermazione...E' verissimo anche questo, infatti spesso certe scelte sono strettamente condizionate alle condizioni climatiche.
 
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