RosaeViola
Master Florello
...lo so Celeste, volevo solo precisare che delle volte non si ottengono grandi risultati solo perchè le condizioni sono avverse.
Dai, non perdiamo il senso della realtà: bambino e cucciolo stanno su un balcone, mica in prigione!clooney ha scritto:A me fanno tristezza il bambino e il cucciolo dietro le sbarre, spero che abbiano la possibilità di correre insieme su un prato ogni tanto.
Clooney
celeste ha scritto:Dai, non perdiamo il senso della realtà: bambino e cucciolo stanno su un balcone, mica in prigione!
Ci saranno altri momenti in cui il bambino va a scuola, altri in cui va al parco o al mare o a giocare a pallone, altri ancora - probabilmente molti - in cui sta a casa, magari davanti alla televisione, mentre i genitori (come tutti) lavorano, fanno le faccende di casa, si lavano i capelli, litigano, telefonano ecc. ecc.
In fondo quello che vediamo è un bambino in buona salute, che ha probabilmente una bella casa e certamente un balcone ampio, con in più la compagnia di un cucciolo. Non mi pare che - almeno stando alle apparenze - la sua condizione sia peggiore di quella della maggioranza dei bambini italiani.
Non te ne avere, eh :love_4:
Su camaciparis confused: ) e cucciolo non mi pronuncio. Ho competenza solo di bambini e ti posso assicurare che in genere l'innaffiatura non è prevista, se non in casi estremi.clooney ha scritto:Grazie cara celeste, la tua sana concretezza mi ha convinto: sicuramente bambino cucciolo e camaciparis stanno benissimo su quei balconi, sempre che i genitori trovino anche il tempo per coccolarli e annaffiarli.
clooney
RosaeViola ha scritto:Tutto questo per dire che secondo me siamo di fronte a due diversi modi di vivere e sentire le cose.
Chi vive in grandi centri urbani spesso rischia di cadere in certe trappole (i vicini da cui schermarsi anche a costo di soluzioni di una rigidità estrema), la mancanza della riflessione, dell'osservazione, l'impossibilità, per la frenesia che si vive in un grande centro urbano, di rubare istanti alla propria vita per pensare e creare anche in piccolo, una bella espressione.
Qualunque gesto facciamo sui nostri balconi e nel nostri giardini porta a comunicare qualcosa di sè.
Se pensiamo che la prima casa viola, è sulla strada ed è completamente priva di schermo, rispetto ai passanti, viene da chiedersi: "Perchè questi buranesi non si sono messi tanti bei vasi in cui piantare delle Cupressocyparis leilandii?"
Già, perchè questi signori non hanno sentito il bisogno di chiudersi dentro casa?
E' vero che ognuno ha pienamente diritto di fare ciò che vuole e ci mancherebbe altro, perchè non sono qui a dire che chi si scherma sbagli, ma che ci siano diversi modi per farlo o che forse (e dico forse) il buranese non ha bisogno di schermarsi creando una trincea di piante, perchè il suo modo di essere, la vita che fa e la sua cultura, lo porta ad essere ancora aperto verso gli altri.
RosaeViola ha scritto:E di questo davanzale veneziano che mi dite?
Siamo dietro la Scuola Grande di San Rocco, dove si trovano solo vecchissimi e quasi fatiscenti palazzi.
Questo davanzale appartiene alla finestra di una casa davvero malandata.
Eppure...