Sento il dovere e il piacere di ringraziare ognuno che ha voluto congratularsi, non tanto e non solo per i miei mille messaggi, quanto per il mio modo di porgermi e per qanto penso, dico e scrivo, annoto, comunico e suggerisco. Sono molto lieto di questo e giunge come una vera e diffusa gratificazione. E sappiamo quanto è utile, oltre all'autostima e al volersi personalmente bene, la stima, la copnsideraziopne e il bene degli altri verso noi stessi.
Come dicevo in principio, la mia comunicazione dell'effimero traguardo dei mille messaggi era di pura partecipazione, non esprimeva vanterie, accampava meriti e non sollecitava complimenti.
La mia partecipazione ai forum di giardinaggio è sempre stata di pure piacere e interesse di confronto e accrescimento culturale e sociale. Tanti volti, tanti pensieri e tanti sentimenti su uno schermo e in giro per l'Italia e l'Europa che ti parlano e ti "vedono". Ma come tutti sanno è anche impegnativo, soprattutto dopo una giornata di intenso lavoro.
E qui potrei anche terminare.
Ma in questa circostanza, vorrei ricordare i miei genitori ed in particolare mia mamma, scomparsa quasi trent'anni fa. Sin da quando ero praticamente in fasce diceva che bisogna ragionare almeno sette volte prima di parlare, bisogna rispettare gli adulti e non interferire a sproposito, fuori tempo e fuori luogo.
Ebbene qualche tempo fa, proprio a seguito di un certo disappunto suscitato in molti "giardinauti" da una incauta provocazione di un giovane corrispondente, a cui ho cercato di dare il mio contributo pacato e obiettivo, ho deciso di recidere ogni contatto con il giovane, attivando la funzione di esclusione di lettura dei suoi messaggi. Grazie a Dio si possono ancora scegliere gli amici e gli interlocutori. Qualche settimana fa ho deciso di disattivare qulla funzione, sperando che qualcosa fosse, intanto, cambiata. Nel bel mezzoo di una serie di messaggi che mi riguardavano e in cui l'unico interlocutore maschile ero io, il 31 gennaio e poi soprattutto il 2 febbraio giunge l'inaspettato e non sollecitato messaggio del giovane sopra citato con l'assurda e offensiva "Bel codardo… lui lo sa che ha fatto" (non codarda e non lei) e frasi successive. La negazione che certe affermazioni fossero indirizzate a me, pur senza citare il nome, è insignificante e aggravante dal momento che in uno scambio di messaggi privati rincara la dose dissennatamente. Dice di non voler essere trattato da ragazzo (ma lo è) ma da adulto (e non lo è, e non ne attiva i comportamenti). Non vuole consigli da nessuno ma non rispetta i confini dei propri recinti e le elemntari regole di buone maniere. Mia madre non me l'avrebbe mai permesso e mio figlio non si sognerebbe nemmeno di ipotizzare un tale comportamento.
Ringrazio Emanuela, Pat e Seya di cui mi permetto di non condividere le giustificazioni e gli incitamenti.
Certo che bisogna evitare le polemiche e che bisogna sorvolare, ma non sempre si può accettare tutto e ci si deve sottrarre al nostro ruolo individuale di responsabilità sociale, di critica, di rispetto, di contributo all'educazione civica e civile.
Ed ora, per concludere la "festa" e volendo, posso chiudere in bellezza la mia partecipazione ai forum o continuarla privatamente, scegliendo con chi corrispondere. Con molti saluti a tutte/i