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Vogliamo parlarne???

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Lo sai che hanno inventato i sarti/e????? E che sono sempre pieni di lavoro???
Ma perché sono una donna devo per forza saper cucire????? Mi sembri mia nonna.
Io NON SO CUCIRE nonostante sia figlia e nipote di sarte e non semplici rammendatrici e non ho mai voluto imparare perché ODIO cucire.
Per contro ho molte amiche che lo sanno fare e a cui piace.
Se oggi butti via un capo di abbigliamento "rotto" è perché il più delle volte non vale la pena aggiustarlo vuoi per il costo irrisorio di quello che lo hai pagato o perché certi materiali sono molto difficili da aggiustare.
Se ho pagato una blusa 10-15€ e me ne costa 10€ aggiustarla la butto, perché non ne vale la pena e a dirmelo per prima è mia madre che ha studiato da sarta.

Io al contrario so fare lavori di bricolage, monto e smonto mobili, ecc.....

Sono la prima che butta i vestiti e le scarpe solo quando non ne possono più, riciclo gli imballaggi.........ma c'è un limite a tutto.
Senza farti arrabbiare..
Due appunti
1) costa 10 se lo vai a far fare dalle sarte...di solito costa meno col faidate
2) vero esistono le sarte ...ma pure che se non abitano nel tuo palazzo o comunque da non andarci a piedi ....generalmente costa lo spostamento (benzina/biglietto) e comunque in inquinamento "da mezzo di trasporto" (ripeto generalmente)...e se sono sempre piene di gente che ci va
... torniamo sempre al serpente che si morde la coda..
 

Luca Nasi

Maestro Giardinauta
Da noi le sarte sono merce rara. E soprattutto per fare piccoli lavori (tipo accorciare i pantaloni) sono poco convenienti.
Io fino ad ora ho avuto la fortuna di avere mia mamma che è molto brava in queste cose e le fa anche meglio dei professionisti. Solo che adesso causa problemi alla vista non riesce a fare più niente. Ci sarebbero i negozietti dei cinesi che fanno riparazioni ma lavorano da cani.
 

cri1401

Florello Senior
Senza farti arrabbiare..
Due appunti
1) costa 10 se lo vai a far fare dalle sarte...di solito costa meno col faidate
2) vero esistono le sarte ...ma pure che se non abitano nel tuo palazzo o comunque da non andarci a piedi ....generalmente costa lo spostamento (benzina/biglietto) e comunque in inquinamento "da mezzo di trasporto" (ripeto generalmente)...e se sono sempre piene di gente che ci va
... torniamo sempre al serpente che si morde la coda..
Si ma dai del lavoro ad un artigiano locale (non cinesi, non me ne vogliano) e l'economia gira.
Io in città ci vengo comunque per il lavoro e ottimizzo il costo del carburante.
Il fai da te, a meno che tu non sia veramente bravo/a, è sempre un lavoro raffazzonato e non di qualità: se ho speso, per un paio di pantaloni, più di 50€ voglio che l'orlo sia fatto come si deve.
@Luca Nasi non so da te ma i sarti (fratello e sorella) dove porto le mie cose per un orlo normale prendono 5€, se qualcosa di più elaborato 6-7€, e il tutto con ricevuta. E sono dei professionisti, insomma ti fanno un completo 3 pezzi da zero, lui insegna anche sartoria.
Tanti dicono che sarà mai fare un orlo: invece è un lavoro non da poco perché pochi mm possono fare la differenza tra una bella portabilità o sembrare sbirulino.
 
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tartina

Master Florello
per fortuna io e mio marito siamo venuti su in un momento con altre abitudini, e forse ristrettezze, io so fare quasi tutto nell'ambito del cucito, e lui quasi tutto nelle riparazioni, ma è questione anche di passione oltre che di educazione...
io già a 9 anni, quando vedevo mia sorella che sferruzzava, volevo copiarla, anche se mi dicevano che ero troppo piccola per farlo, e ora continuo e lei invece no...
mio marito nell'ambito dell'elettronica nel suo lavoro tiene testa a ingegneri, per quanto abbia abbandonato la scuola prima del diploma purtroppo... e ne capisce di idraulica, meccanica ed edilizia... ma nessuno dei suoi 3 fratelli fa altrettanto...
sono anni che non ci rivogliamo ad un tecnico, o non cambiamo un ellettrodomestico, quante volte li ha riparati, salvo quest'anno che purtroppo si sono rotti pezzi non sostituibili proprio in lavatrice e lavastoviglie in contemporanea, ed ho dovuto cambiarle...
tutt'ora abbiamo un problema sulla caldaia del riscaldamento, ma per adesso non chiamiamo il tecnico che solo 10 giorni fa ha fatto la manutenzione, tanto non sarebbe sicuramente colpa sua, e probabilmente è pure vero, prima tenterà di capire il problema, per poi vedere se si tratta solo della sostituzione di qualche pezzo, o di qualche falso contatto nella scheda elettronica, e solo dopo si valuterà se cambiarla...
non altrettanto fanno i nostri figli, nostri in senso generale, ma sicuramente c'è una parte di responsabilità anche da parte dei genitori, specialmente da parte di chi ha avuto poco nella gioventù, e quindi ha compensato dando a loro di tutto e di più...
 
D

Davide N.

Guest
la mia pensione (se mai me la daranno PIL permettendo) sarà esclusivamente retributiva, ma mi han già rinfacciato che me la pagheranno i figli degli altri causa il mio egoismo, a me sembra di essermela pagata da sola,
... comunque è davvero orribile che tu abbia dovuto sentire una cosa del genere, hai tutta la mia simpatia.

Io spero solo che a tutti i problemi che conosciamo non si aggiunga quello del conflitto intergenerazionale.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Lo sai che hanno inventato i sarti/e????? E che sono sempre pieni di lavoro???
Ma perché sono una donna devo per forza saper cucire????? Mi sembri mia nonna.
Io NON SO CUCIRE nonostante sia figlia e nipote di sarte e non semplici rammendatrici e non ho mai voluto imparare perché ODIO cucire.
Per contro ho molte amiche che lo sanno fare e a cui piace.
Se oggi butti via un capo di abbigliamento "rotto" è perché il più delle volte non vale la pena aggiustarlo vuoi per il costo irrisorio di quello che lo hai pagato o perché certi materiali sono molto difficili da aggiustare.
Se ho pagato una blusa 10-15€ e me ne costa 10€ aggiustarla la butto, perché non ne vale la pena e a dirmelo per prima è mia madre che ha studiato da sarta.

Io al contrario so fare lavori di bricolage, monto e smonto mobili, ecc.....

Sono la prima che butta i vestiti e le scarpe solo quando non ne possono più, riciclo gli imballaggi.........ma c'è un limite a tutto.
Ciao,

ti chiedo umilmente scusa ma non volevo offendere la categoria femminile etichettandola o sminuendola.
Siccome è più semplice fare un esempio con una donna associata ad un lavoro femminile ed un uomo ad uno maschile mi sono permesso di associare ago e filo alla femmina ed il cacciavite al maschio.

Io sono tecnico informatico in un grosso gruppo tessile e da noi le sarte non mancano, ma non sono completamente d'accordo con te.
E' vero che esistono le sarte ed è vero che esistono gli imbianchini ma un conto è fare un orlo ben fatto o tinteggiare una casa, un altro è cucire un bottone è dare una mano di bianco nel cucinino.
Per certi lavori è necessario il professionista ma per altri basta la buona volontà ed un pizzico di manualità.
Spesso però il concetto è quello di dire: "mi si è scucita la manica...bhe butto la giacca tanto ormai l'ho messa 3 volte". Questo mi sembra uno spreco enorme.

Vi racconto quello che sta succedendo nel mondo del tessile. A causa di siti che vendono abbigliamento e lo puoi restituire senza penali stanno succedendo alcune cose.
Le ditte iniziano a predisporre etichette di grandi formati messe in bella vista, in modo tale che sia difficile poter comprare un capo, indossarlo una sera nascondendo l'etichetta e restituirlo.
I negozi fanno pagare le prove per evitare che la gente vada in negozio, provi un oggetto e lo compri poi on-line. Se viene acquistato la prova è gratis, se non viene preso nulla la prova ha un costo.
Vengono prodotti una montagna di vestiti "usa e getta". Prodotti a bassissimo costo da indossare una sera e poi, vista la qualità, buttare invece di lavare.

E qui si torna al discorso iniziale di continuare a produrre ed usare risorse invece di ridurre gli sprechi.
Anche perché, oltretutto, questi abiti non sono minimamente riciclabili.

Ste
 
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Stefano-34666

Guru Master Florello
per fortuna io e mio marito siamo venuti su in un momento con altre abitudini, e forse ristrettezze, io so fare quasi tutto nell'ambito del cucito, e lui quasi tutto nelle riparazioni, ma è questione anche di passione oltre che di educazione...
io già a 9 anni, quando vedevo mia sorella che sferruzzava, volevo copiarla, anche se mi dicevano che ero troppo piccola per farlo, e ora continuo e lei invece no...
mio marito nell'ambito dell'elettronica nel suo lavoro tiene testa a ingegneri, per quanto abbia abbandonato la scuola prima del diploma purtroppo... e ne capisce di idraulica, meccanica ed edilizia... ma nessuno dei suoi 3 fratelli fa altrettanto...
sono anni che non ci rivogliamo ad un tecnico, o non cambiamo un ellettrodomestico, quante volte li ha riparati, salvo quest'anno che purtroppo si sono rotti pezzi non sostituibili proprio in lavatrice e lavastoviglie in contemporanea, ed ho dovuto cambiarle...
tutt'ora abbiamo un problema sulla caldaia del riscaldamento, ma per adesso non chiamiamo il tecnico che solo 10 giorni fa ha fatto la manutenzione, tanto non sarebbe sicuramente colpa sua, e probabilmente è pure vero, prima tenterà di capire il problema, per poi vedere se si tratta solo della sostituzione di qualche pezzo, o di qualche falso contatto nella scheda elettronica, e solo dopo si valuterà se cambiarla...
non altrettanto fanno i nostri figli, nostri in senso generale, ma sicuramente c'è una parte di responsabilità anche da parte dei genitori, specialmente da parte di chi ha avuto poco nella gioventù, e quindi ha compensato dando a loro di tutto e di più...
Ciao,

da tecnico però ti posso dire che a volte non è il caso di andare avanti con "l'accanimento terapeutico".
Anche senza dover pagare un tecnico spesso (ed io sono il primo) si cerca di mantenere in vita oggetti che alla fin fine ci costano molto di più rispetto ad uno nuovo.
Diciamo che una lavatrice nuova o una lavastoviglie nuova avranno un costo, ma consumando meno ed essendo in garanzia, nel giro di non troppi anni, ti faranno rientrare della spesa, avendo nel frattempo risparmiato in consumo di luce, di acqua, di pezzi di ricambio.

Il problema non è cambiare la lavatrice dopo 10 anni di onorato servizio e vari tentativi di aggiustarla, ma cambiare il telefono dopo 6 mesi per prenderne uno che ha la fotocamera leggermente migliore oppure ha due funzionalità in più che poi ci si accorge di non aver la necessità di usare.

Ste
 

tartina

Master Florello
Ciao,

da tecnico però ti posso dire che a volte non è il caso di andare avanti con "l'accanimento terapeutico".
Anche senza dover pagare un tecnico spesso (ed io sono il primo) si cerca di mantenere in vita oggetti che alla fin fine ci costano molto di più rispetto ad uno nuovo.
Diciamo che una lavatrice nuova o una lavastoviglie nuova avranno un costo, ma consumando meno ed essendo in garanzia, nel giro di non troppi anni, ti faranno rientrare della spesa, avendo nel frattempo risparmiato in consumo di luce, di acqua, di pezzi di ricambio.

Il problema non è cambiare la lavatrice dopo 10 anni di onorato servizio e vari tentativi di aggiustarla, ma cambiare il telefono dopo 6 mesi per prenderne uno che ha la fotocamera leggermente migliore oppure ha due funzionalità in più che poi ci si accorge di non aver la necessità di usare.

Ste
certo, ma qui parliamo di elettrodomestici di 8 anni di vita, che hanno iniziato a guastarsi appena fuori garanzia... son stati riparati più volte fin quando, come dici tu, non si è valutato che con le nuove classi energetiche, non era più conveniente il rapporto qualità prezzo delle prestazioni...
era comunque per fare l'esempio che chi è abituato a ripararsi persino gli elettrodomestici, ha già dentro una filosofia di vita che non porterà mai a cambiare il cellulare perchè ne è uscito un modello migliore...
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Vi racconto quello che sta succedendo nel mondo del tessile. A causa di siti che vendono abbigliamento e lo puoi restituire senza penali stanno succedendo alcune cose.
Le ditte iniziano a predisporre etichette di grandi formati messe in bella vista, in modo tale che sia difficile poter comprare un capo, indossarlo una sera nascondendo l'etichetta e restituirlo.

mi è capitato più di una volta di ritrovarmi durante l'acquisto un capo che era stato visibilmente già indossato, non provato ma indossato nel senso che ci hai sudato dentro.. e l'ultima volta.. udite udite era un reggiseno, da intimissimi 10 gg fa .. non ci potevo credere!! la commessa me lo passa per provarlo.... osservo un attimo e le dico, no guardi questo è usato...
non so se c'è qualche commessa compiacente o se qualche pischella si è fatta fregare da un reso usato

I negozi fanno pagare le prove per evitare che la gente vada in negozio, provi un oggetto e lo compri poi on-line. Se viene acquistato la prova è gratis, se non viene preso nulla la prova ha un costo.
Vengono prodotti una montagna di vestiti "usa e getta". Prodotti a bassissimo costo da indossare una sera e poi, vista la qualità, buttare invece di lavare.

E qui si torna al discorso iniziale di continuare a produrre ed usare risorse invece di ridurre gli sprechi.
Anche perché, oltretutto, questi abiti non sono minimamente riciclabili.

Ste
assolutamente illegale

io non sono di quelle che prova in negozio e acquista online, ma se in negozio non trovo e quindi non compero, ti puoi attaccare al tram quando vuoi se vieni a chiedermi il costo della prova

non puoi dirmelo dopo e se me lo dici prima io esco senza provare nulla

per quanto sia da censurare questa pessima abitudine, prova in negozio e acquista online, sono la prima ad esserne convinta, non è così che la risolvi, anzi, perdi anche i clienti buoni (nuovi, perchè se il cliente è noto e compera da te escludo gli faccia pagare la prova)
 
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Stefano-34666

Guru Master Florello
assolutamente illegale

io non sono di quelle che prova in negozio e acquista online, ma se in negozio non trovo e quindi non compero, ti puoi attaccare al tram quando vuoi se vieni a chiedermi il costo della prova

non puoi dirmelo dopo e se me lo dici prima io esco senza provare nulla

per quanto sia da censurare questa pessima abitudine, prova in negozio e acquista online, sono la prima ad esserne convinta, non è così che la risolvi, anzi, perdi anche i clienti buoni (nuovi, perchè se il cliente è noto e compera da te escludo gli faccia pagare la prova)
Ciao,

nei negozi (e dico negozi, non grandi magazzini) da noi capita. Ci sono cartelli alla porta che ti avvisano prima.
E se la guardi dal punto di vista del negoziante non è poi così sbagliato.
Io ho in magazzino un mucchio di scarpe (che per me sono un costo) ed il cliente viene, le prova, guarda quella che gli calza meglio poi dice la classica frase "ci penso su" e va a casa.
Si collega ad uno dei siti che vendono on-line e, sicuro della taglia e del modello, compra le scarpe e risparmia dei soldi.
Alla fin fine il negozio allora diventa solo un magazzino prova...non mi sembra giusto.

Ste
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Ciao,

nei negozi (e dico negozi, non grandi magazzini) da noi capita. Ci sono cartelli alla porta che ti avvisano prima.
E se la guardi dal punto di vista del negoziante non è poi così sbagliato.
Io ho in magazzino un mucchio di scarpe (che per me sono un costo) ed il cliente viene, le prova, guarda quella che gli calza meglio poi dice la classica frase "ci penso su" e va a casa.
Si collega ad uno dei siti che vendono on-line e, sicuro della taglia e del modello, compra le scarpe e risparmia dei soldi.
Alla fin fine il negozio allora diventa solo un magazzino prova...non mi sembra giusto.

Ste
mai pensato fosse giusto, ma perderebbero nuovi potenziali clienti come me

è altro il sistema da usare, non è in linea coi tempi, anche se ritengono essere un sistema per allinearsi ai tempi

le marche che fanno questo tipo di vendita, con prezzo differenziato on line rispetto al negozio, potrebbero semplicemente farsi segnalare il punto vendita dove han "visto" il prodotto al momento dell'acquisto online
e sulla base di questo riconoscere una piccola %
han comunque risparmiato i trasporti della distribuzione
avrebbero meno resi incentivando questo tipo di comportamento, meno resi meno trasporti
e sarebbero soddisfatti tutti
a me che compero non costa di più, quindi segnalerei sempre il mio punto prova preferito, anche se comperassi senza passare a provare
 

cri1401

Florello Senior
Ciao,

ti chiedo umilmente scusa ma non volevo offendere la categoria femminile etichettandola o sminuendola.
Siccome è più semplice fare un esempio con una donna associata ad un lavoro femminile ed un uomo ad uno maschile mi sono permesso di associare ago e filo alla femmina ed il cacciavite al maschio.

Io sono tecnico informatico in un grosso gruppo tessile e da noi le sarte non mancano, ma non sono completamente d'accordo con te.
E' vero che esistono le sarte ed è vero che esistono gli imbianchini ma un conto è fare un orlo ben fatto o tinteggiare una casa, un altro è cucire un bottone è dare una mano di bianco nel cucinino.
Per certi lavori è necessario il professionista ma per altri basta la buona volontà ed un pizzico di manualità.
Spesso però il concetto è quello di dire: "mi si è scucita la manica...bhe butto la giacca tanto ormai l'ho messa 3 volte". Questo mi sembra uno spreco enorme.

Vi racconto quello che sta succedendo nel mondo del tessile. A causa di siti che vendono abbigliamento e lo puoi restituire senza penali stanno succedendo alcune cose.
Le ditte iniziano a predisporre etichette di grandi formati messe in bella vista, in modo tale che sia difficile poter comprare un capo, indossarlo una sera nascondendo l'etichetta e restituirlo.
I negozi fanno pagare le prove per evitare che la gente vada in negozio, provi un oggetto e lo compri poi on-line. Se viene acquistato la prova è gratis, se non viene preso nulla la prova ha un costo.
Vengono prodotti una montagna di vestiti "usa e getta". Prodotti a bassissimo costo da indossare una sera e poi, vista la qualità, buttare invece di lavare.

E qui si torna al discorso iniziale di continuare a produrre ed usare risorse invece di ridurre gli sprechi.
Anche perché, oltretutto, questi abiti non sono minimamente riciclabili.

Ste
Scusa se ho sbroccato ma mi son sentita fare questo discorso tante di quelle volte che non ci ho più visto :laugh:
Io non so che persone conosci tu ma quelle che conosco io se si scuce una manica la portano ad aggiustare.
Anzi molte lavanderie qui fanno il lava e cuci, alle volte per piccoli lavoretti e sinceramente se devi farti attaccare un bottone vanno benissimo.
Torniamo sempre il solito discorso: per fare certi lavori bisogna essere capaci e averne voglia e se io vedo ago e filo mi parte l'embolo.
Preferisco fare un trasloco.
 

cri1401

Florello Senior
io già a 9 anni, quando vedevo mia sorella che sferruzzava, volevo copiarla, anche se mi dicevano che ero troppo piccola per farlo, e ora continuo e lei invece no...
mio marito nell'ambito dell'elettronica nel suo lavoro tiene testa a ingegneri, per quanto abbia abbandonato la scuola prima del diploma purtroppo... e ne capisce di idraulica, meccanica ed edilizia... ma nessuno dei suoi 3 fratelli fa altrettanto...
Io già a 9 anni guardavo mia mamma cucire e mia nonna lavorare all'uncinetto e pensavo "ma che strazio". Era più divertente guardare mio padre spaccare la legna o aggiustare un motore.
Mio padre è come tuo marito sa fare di tutto, ma è di un'altra generazione. Per certe cose poi c'è talmente tanta elettronica che anche lui alza le mani e chiama un tecnico.
Comunque so di gente che chiama l'idraulico per sostituire i rompigetto dei rubinetti quando se sviti, butti nel viakal (o aceto se vuoi essere green) una notte e la mattina dopo rimonti il tutto diventa come nuovo. Se poi è rotto basta comprarli, costano pochissimo.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

rimanendo nel discorso resi alcuni giorni fa parlavo con uno che è "dentro" alle dinamiche di Amazon.
Uno dei problemi più grandi che ha Amazon è la gestione dei resi e gli enormi magazzini che si stanno creando.
Il fatto è che uno può rendere un oggetto per i più svariati motivi.
Se è danneggiato prende la strada dello smaltimento, della restituzione al produttore o della riparazione.
Ma potrebbe essere reso per la scatola rotta ma l'oggetto intatto.
Potrebbe tornare indietro perché il cliente ha fatto un acquisto errato (e quindi è come nuovo).
Potrebbe tornare indietro perché è stato usato fino al limite del tempo utile per il reso e quindi restituito. Ed in questo mese si potrebbe essere rotto
Etc. etc. etc.
Scegliendo, al momento del reso, la causale "giusta", il reso è gratuito, specie per gli oggetti venduti e spediti da Amazon.
E molto molto spesso se gli oggetti valgono poco viene fatto il rimborso ma non viene chiesta la restituzione del prodotto, perché costa di più gestire il reso del valore del prodotto stesso.

Capite che i magazzini sono stracolmi di materiale che, in alcuni casi, Amazon prova a rivendere come usato ma spesso non riesce.

E noi parliamo di riciclo di cannucce di plastica o bottiglie da mezzo litro?
Certo che tante piccole gocce fanno un mare ma se c'è un oceano di materiale di scarto anche il mare sembra una tinozza.

Ste
 

Luca Nasi

Maestro Giardinauta
@Luca Nasi non so da te ma i sarti (fratello e sorella) dove porto le mie cose per un orlo normale prendono 5€, se qualcosa di più elaborato 6-7€, e il tutto con ricevuta.
Mi sembrano prezzi onestissimi. Qui da noi per l'orlo vogliono 4€ i negozietti cinesi. Però capisci che se compro un pantalone a 10€ (visti io al mercato sabato scorso, pantaloni super easy da donna), 4/5€ per accorciare e fare l'orlo incidono parecchio.

Il problema degli elettrodomestici di oggi e la parte elettronica e anche software. La attuale lavatrice di mia mamma si ruppe dopo pochissimo tempo dall'acquisto, scheda elettronica andata, valore metà del prezzo di acquisto. Fortuna che era in garanzia. Ora comincia ad avere problemi di usura, gli ammortizzatori (se si chiamano così) sono da sostituire, il tecnico ha detto che purtroppo la lavatrice è costruita in modo che questi non possono essere sostituiti perché uniti mi sembra al cestello o qualcosa del genere. Cioè in pratica non vale la pena ripararla. Eppure tutto il resto funziona benissimo.
 

tartina

Master Florello
Ciao,

rimanendo nel discorso resi alcuni giorni fa parlavo con uno che è "dentro" alle dinamiche di Amazon.

Scegliendo, al momento del reso, la causale "giusta", il reso è gratuito, specie per gli oggetti venduti e spediti da Amazon.
E molto molto spesso se gli oggetti valgono poco viene fatto il rimborso ma non viene chiesta la restituzione del prodotto, perché costa di più gestire il reso del valore del prodotto stesso.

Capite che i magazzini sono stracolmi di materiale che, in alcuni casi, Amazon prova a rivendere come usato ma spesso non riesce.
proprio in merito a questo mi fai ricordare che, quando mi sono trasferita dove abito ora, ho comprato una serie di rubinetti tutti uguali su e-bay... dopo qualche giorno mi vedo arrivare una mail dal venditore che mi ringrazia per l'acquisto e mi dice che mi regala una colonna doccia completa, che ha solo la scatola rotta, e che devo solo pagare le spese di spedizione, che è un reso e alui costa troppo andarlo a ritirare...
ovviamente non mi fido e non accetto, ma evidentemente l'operazione non aveva bisogno di accettazione e il pacco è partito ugualmente, non dal venditore, bensì dal destinatario che aveva rifiutato il pacco, direttamente a me, così che, pagando io le spese di trasporto, il venditore si è risparmiato almeno queste spese, e di immagazzinare merce non più vendibile...
alla consegna fortuna ha voluto che ci fosse mio figlio che non sapeva nulla ed ha ritirato pagando 30 euro di trasporto, io invece avrei rifiutato ancora...
quando vedo il pacco penso, sì vabbè, varrà i 30 euro che ho speso, invece apro ed esce una bella colonna completa di tutto e senza un graffio, con soffioni vari display luminoso con temperature e quant'altro...
sono poi andata a cercare l'articolo uguale in rete e l'ho trovato intorno ai 200 euro :tupitupi:
questo esattamente 6 anni fa... ora non so se succeda ancora, ma se così non è, mi chiedo perchè non promuovano di più una cosa del genere...
 

Sevi

Fiorin Florello
Comunque so di gente che chiama l'idraulico per sostituire i rompigetto dei rubinetti quando se sviti, butti nel viakal (o aceto se vuoi essere green) una notte e la mattina dopo rimonti il tutto diventa come nuovo. Se poi è rotto basta comprarli, costano pochissimo.

Sono senza parole :cautious:

Ho fatto un periodo, anni fa, in cui mi portavo sempre in viaggio un piccolo astuccio contenente vari tipi di rompigetto e filtri per rubinetto, il tutto corredato dall'indispensabile e piccolo spazzolino da denti ( vecchio e inutile per la pulizia orale, ovviamente :laugh: ) per pulirli dal calcare ogni tanto.

Mi è capitato di doverli usare in più di un appartamento o stanza dove ero in affitto per un periodo, di vacanza o meno (può far parte delle manie 'sta cosa, non ci avevo pensato )

Ça va sans dire che... una volta finita la mia permanenza, rientravano nella bustastuccio così come vi erano usciti, rimettendo gli originali al proprio posto :tupitupi:

P.S. sono più per l'aceto, ogni tanto il Drago, potevo anche non scriverlo, ma tant'è :)
 
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peppeorchid

Apprendista Florello
Ciao,

rimanendo nel discorso resi alcuni giorni fa parlavo con uno che è "dentro" alle dinamiche di Amazon.
Uno dei problemi più grandi che ha Amazon è la gestione dei resi e gli enormi magazzini che si stanno creando.
Il fatto è che uno può rendere un oggetto per i più svariati motivi.
Se è danneggiato prende la strada dello smaltimento, della restituzione al produttore o della riparazione.
Ma potrebbe essere reso per la scatola rotta ma l'oggetto intatto.
Potrebbe tornare indietro perché il cliente ha fatto un acquisto errato (e quindi è come nuovo).
Potrebbe tornare indietro perché è stato usato fino al limite del tempo utile per il reso e quindi restituito. Ed in questo mese si potrebbe essere rotto
Etc. etc. etc.
Scegliendo, al momento del reso, la causale "giusta", il reso è gratuito, specie per gli oggetti venduti e spediti da Amazon.
E molto molto spesso se gli oggetti valgono poco viene fatto il rimborso ma non viene chiesta la restituzione del prodotto, perché costa di più gestire il reso del valore del prodotto stesso.

Capite che i magazzini sono stracolmi di materiale che, in alcuni casi, Amazon prova a rivendere come usato ma spesso non riesce.

E noi parliamo di riciclo di cannucce di plastica o bottiglie da mezzo litro?
Certo che tante piccole gocce fanno un mare ma se c'è un oceano di materiale di scarto anche il mare sembra una tinozza.

Ste
infatti per scelta etica non compriamo + d' Amazon da anni, ho invece amici benestanti che lo usano anche per risparmiare pochi €, io preferisco magari spendere qualcosa in + ma rivolgermi a rivenditori locali per aiutarli a non chiudere o se proprio non trovo l' articolo preferisco andare su ebay che è + umano; fra l' altro prendemmo questa decisione quando scoprimmo chi stava dietro ai guadagni di Amazon.......ma qui andrei a finire in politica e non è permesso
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
proprio in merito a questo mi fai ricordare che, quando mi sono trasferita dove abito ora, ho comprato una serie di rubinetti tutti uguali su e-bay... dopo qualche giorno mi vedo arrivare una mail dal venditore che mi ringrazia per l'acquisto e mi dice che mi regala una colonna doccia completa, che ha solo la scatola rotta, e che devo solo pagare le spese di spedizione, che è un reso e alui costa troppo andarlo a ritirare...
ovviamente non mi fido e non accetto, ma evidentemente l'operazione non aveva bisogno di accettazione e il pacco è partito ugualmente, non dal venditore, bensì dal destinatario che aveva rifiutato il pacco, direttamente a me, così che, pagando io le spese di trasporto, il venditore si è risparmiato almeno queste spese, e di immagazzinare merce non più vendibile...
alla consegna fortuna ha voluto che ci fosse mio figlio che non sapeva nulla ed ha ritirato pagando 30 euro di trasporto, io invece avrei rifiutato ancora...
quando vedo il pacco penso, sì vabbè, varrà i 30 euro che ho speso, invece apro ed esce una bella colonna completa di tutto e senza un graffio, con soffioni vari display luminoso con temperature e quant'altro...
sono poi andata a cercare l'articolo uguale in rete e l'ho trovato intorno ai 200 euro :tupitupi:
questo esattamente 6 anni fa... ora non so se succeda ancora, ma se così non è, mi chiedo perchè non promuovano di più una cosa del genere...
su Amazon se verifichi quando acquisti, su certi prodotti sotto viene proposto l'oggetto uguale/simile con le varie descrizioni delle "difformità" e difetti vari, nella lista spesso ci sono reso amazon scatola rovinata
reso scatola perfetta graffio qui o là.. ecc ecc
infatti per scelta etica non compriamo + d' Amazon da anni, ho invece amici benestanti che lo usano anche per risparmiare pochi €, io preferisco magari spendere qualcosa in + ma rivolgermi a rivenditori locali per aiutarli a non chiudere o se proprio non trovo l' articolo preferisco andare su ebay che è + umano; fra l' altro prendemmo questa decisione quando scoprimmo chi stava dietro ai guadagni di Amazon.......ma qui andrei a finire in politica e non è permesso
.. ritieni che google sia molto diverso da Amazon? senza entrare nel merito politico

i trattamenti nei confronti del venditore a volte sono anche peggio
ricordo che su entrambe le piattaforme vendono anche aziende normali, che trovano una struttura di e-commerce con buona visibilità



diciamo che il privato senza attività commerciale su ebay può mettere di tutto mentre su amazon no
sola differenza, secondo me, il resto sono dettagli tecnici, che ti garantisco, alla fine sono uguali

volendo puoi "escludere" i prodotti venduti da Amazon
ma quelli venduti da altri, che tu li prenda tramite una o l'altra piattaforma, non cambia

non cambia nemmeno come costo per il venditore, sono concorrenti e sanno bene quale punto di equilibrio tenere

voglio dire che se per motivi "politici" boicotti uno, dovrebbe valere anche per l'altro

(ho anche io i miei motivi "politici" per cui boicotto qualcosa, in fondo non ha un senso particolare ma non posso farne a meno)


se poi voglio evidenziare il costo/impatto delle millemila spedizioni singole, vale per qualsiasi tipo di vendita "per corrispondenza"

:ciao:
 
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