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violenza sulle donne....

i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
mi trovavo su un sito dedicato prettamente alle done e mi sono imbattuta in una sezione del forum di violenza femminile...credetemi sono rimasta sconcertata dalla marea di testimonianze di donne e moltissime adolescenti che hanno subito violenza da minorenni, all'età di 4, 7, 10 anni, 13, 15....da amici di famiglia, zii, fratelli ecc...
ora vi prego non scateniamo il putiferio come al solito perchè questo 3d potrebbe infuriare gli animi, tutti sappiamo che vorremmo fare le peggiori cose a questi pseudo uomini che praticano tali barbarità e dolore alle donne, lasciando segni che mai a parere mio potranno essere cancellati.
quello che mi chiedo è: possibile che i genitori non si accorgano di nulla? mi sono sposata ad aprile e io e mio marito stiamo provando ad avere un bimbetto finalmente, dopo quasi 11 anni di fidanzamento...e mi chiedo se sarò all'altezza del ruolo di genitore....se saprò capire cosa accade a mio figlio/a....possibile che una madre non avverta il pericolo??? alcuni racconti sono sconvolgenti, si legge di ragazze non credute dalle madri, che le accusano di inventare tutto! ma possibile mai che si possa convivere con un dubbio atroce di questo calibro? vivere nel dubbio che una bimba sia davvero abusata da un parente stretto o un amico?
e a scuola non notano niente gli insegnanti?
io sono un'assistente sociale, non pratico ahimè per carenza di lavoro, ma sull'argomento ci ho fatto la tesi, cose ne ho lette e sentite, ma mi lasciano sempre uno sconcerto ed una sofferenza tele che mi mette i brividi e mi toglie il sonno.
 

Hamster

Aspirante Giardinauta
Il problema è che, come hai detto, spesso ad abusare sono delle persone "di famiglia" o comunque vicine alla famiglia per cui la situazione diventa difficile. La bambina fa fatica a comprendere quel che è giusto e quel che è sbagliato e probabilmente anche a capire esattamente quel che le viene fatto e quando arriva a capire che c'è qualcosa di sbagliato probabilmente si sente colpevole in qualche modo di quel che le è accaduto e teme di dare un dolore ai suoi genitori dicendogli certe cose. Per un genitore sentirsi dire qualcosa del tipo "lo sai che zio X mi ha fatto questo e quest'altro" credo sia talmente inconcepibile (come puoi aspettarti che qualcuno che ti è caro possa far del male alla tua bambina!!) che c'è una specie di rifiuto e per la bambina le cose non fanno che peggiorare.
La cosa drammatica è che i casi di violenza sono veramente tantissimi e molti non sono nemmeno conosciuti
 

rocco.co

Guru Giardinauta
I lupi cattivi sanno conquistare la confidenza delle proprie vittime
Se l'abusatore non ricorre alla violenza fisica o al rapporto completo il bambino può provare piacere fisico al contatto ...ma i bambini hanno anche senso del pudore
Pertanto il pedofilo sfrutta a proprio vantaggio l'ambivalenza della pulsione incentivando il senso di colpa e l'omertà nel piccolo
 

i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
ok hamster, io capisco che i bambini ovviamente non abbiano la concezione del sesso, cioè non sappiano proprio cosa significano determinati gesti e attenzioni da parte degli adulti ma mi pongo 2 domande:
1° possibile che una mamma che lava, veste, porta a letto a fare la nanna un bimbo non si accorga che magari ha segni sul corpo, che magari ha dolori di pancia anomali, o che si chiude in se stesso? sembra strano pensarlo ma quando un adulto dice a un bimbo di fare cose schifose, il bambino anche se non sa che quello è sesso, molestia, stupro ecc.. si nega, non vuole, si tira in dietro, capisce che non è una cosa normale e penso che quindi ne resti visibilmente turbato.
2° mi chiedo se mai i genitori, le mamme soprattutto ( che secondo me con il figlio hanno un rapporto ancora più forte che con il padre) non debbano spiegare sin da piccoli che certe cose non si fanno, che se un adulti si avvicina e fa cose strane lo devono dire, che hanno fiducia in quello che il bambino dice e che si deve sentire libero di raccontare tutto.
io ho 28 anni, ricordo quando ero piccola, tipo 5-6 anni mia madre mi chiedeva sempre cosa avevo fatto a scuola, dagli zii, dai nonni, mi spiegava che se io ero in bagno ed entrava qualcuno lo dovevo dire, che i bambini dovevano giocare con i bambini e che i grandi non dovevano toccare i bimbi. a me lì per lì sembrava strano ed imbarazzante come argomento, ma la ringrazio per la scuola che mi ha fatto.
ecco vorrei che i genitori, che le mamme secondo me dicessero sin da piccoli ai loro figli ciò che si può e che non si può fare con gli adulti...senza creare allarmismo o diffidenza eccessiva (anche se la prudenza non è mai troppa).
 

Giusyna

Aspirante Giardinauta
Condivido pienamente il tuo modo di pensare Giardini di marzo.... anche mia madre mi ha fatto questa scuola e la ringrazio sempre!!!
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Giardini, gli orchi son tali perchè non lasciano segni
Non ci son indicatori evidenti da cogliere, come le ecchimosi , se non raramente, ma piuttosto alcuni atteggiamenti che la bambina mette in atto e che tu puoi descrivere meglio di me e che riguardano l'esternazione esasperata ed improvvisa di atteggiamenti femminili.

Come mamma ho creduto che puntare l'attenzione dei miei figli sui lupi cattivi potesse creare ansie e paure...non l'ho fatto preferendo potenziare al massimo la confidenza tra noi
Inoltre non mi son fatta sentire arrabbiata per fatti di pedofilia per non ingenerare il timore che, confidandoli, potrei dare di matto

A me insegnarono le cose che hai indicato ma quando arrivò il mostro non lo seppi riconoscere...non mi confidai per paura dello scandalo limitandomi al rifiuto di proseguire lo studio del pianoforte...quando lo feci da adulta non venni creduta....da grande ho pareggiato i conti col tizio ed ora la mia coscienza riposa in pace
Non son cresciuta partticolarmente traumatizzata ma ho traumatizzato
 

_ortensia_

Master Florello
Io posso raccontare la mia esperienza di ragazzina, anche se sono passati tanti anni me lo ricordo ancora purtroppo.
Vivevo in un paese dove tutti bene o male ci conoscevamo, c'era una via con tutti i negozietti al centro del paese, erano tutte persone cordiali e simpatiche.
Noi ragazzine ci mandavano a fare la spesa, solitamente andavamo io e mia sorella più piccola e tutto si svolgeva tranquillamente, finchè una mattina mia mamma mi mandò una corsa da sola a prendere le uova.
Di solito a servire i clienti c'era la moglie, il marito sistemava gli scaffali e dietro in un angolo c'era un telefono,( questo è importante per il racconto)
Dunque quel giorno ci andai da sola, la moglie non c'era ma non avrei mai pensato mi potesse succedere una cosa cosi, vero che qualche volta mi accarezzava o mi prendeva in braccio ma tutti pensavano che non avendo figli si era affezzionato ai bambini che andavano al negozio.
C'erano due clienti, poi c'ero io e dopo di me arrivò un'altra persona, aspettai il mio turno e quando venne il momento di servirmi mi disse di aspettare che aveva bisogno di un favore.
Uscita l'ultima cliente mi chiese se potevo cercargli un n° di telefono dato che aveva dimenticato gli occhiali, dissi di si e mi portò dietro dove appunto c'era il telefono. Una volta andati li io mi misi a scorrere la rubrica, era molto stretto il posto, non ci stavamo in due cosi mi prese in braccio sulla sedia, non successe nulla di grave, mi toccò solo i capelli e mi prese la mano , la cosa fini li quel giorno. Non dissi niente a mia mamma ma poi le cose cominciarono a precipitare, di volta in volta aveva sempre qualche richiesta da farmi, mi lasciava sempre per ultima poi quando rimanevamo soli allungava un pò troppo le mani. A questo punto lo dissi a mia mamma, lei non mi mandò più da sola, veniva con me a controllare come si comportava quella persona, davanti agli altri era una persona buona e leale. Passarono diversi mesi, successe che mia mamma fu operata, mia sorella era in colonia, dunque toccava a me andare a fare la spesa. Avevo dodici anni e nella mia mente pensai: vado e se vedo che non c'è nessuno non entro". cosi feci, fortunatamente c'era la moglie e diversi clienti. Tranquillamente entrai e aspettai il mio turno, quando lui mi vide vidi i suoi occhi che mi guardavano in modo strano ma non ci feci caso, arrivato il mio turno mi servi la moglie ma lui la fermò dicendole che visto che c'era poca gente poteva andare in farmacia e cosi mi ritrovai sola con lui. Si avvicinò piano piano e come sempre mi prese in braccio ma questa volta passò il limite, non riuscendo a farlo smettere di toccare gli diedi un morso sul braccio, lui allentò la presa e io scappai. Raccontai tutto a mia mamma, non so bene cosa successe poi, non mi ricordo più, so che chiuse il negozio e si trasferi.
Lo ritrovai anni dopo in un altro negozio sempre del paese che faceva il commesso, ero cambiata nel frattempo ed ero già sposata ma nonostante tutto mi riconobbe e quando vidi nei suoi occhi lo stesso sguardo di allora un pò di paura mi prese ma mi ripresi subito. Quando poi mi chiese se ricordavo i bei tempi indietro gli dissi : si certo, ma il segno del morso ce l'ha ancora?. Le altre persone non capivano di cosa stessimo parlando ma da quella volta non lo vidi più da nessuna parte:)
 
Ultima modifica:

rocco.co

Guru Giardinauta
Mi commuove che tua mamma abbia agito con tatto tale che oggi non ricordi più...è stata davvero grande
 

Hamster

Aspirante Giardinauta
Credo che rocco.co abbia proprio ragione; gli orchi sono tali perchè non lasciano segni e giocano sul fatto che sono di famiglia per avvicinare le bimbe e sul senso di colpa per evitare che raccontino certe cose.
L'educazione che una mamma da è sicuramente importante ma bisogna stare attenti a valutare quel che dicono i bambini perchè hanno una fantasia sfrenata.
Ricordo di un caso finito su giornali e tv di 2 ragazzini che erano stati mandati in una casa famiglia perchè le maestre avevano segnalato un probabile caso di pedofilia a loro carico per dei disegni che la piccolina aveva fatto ed era partito un iter per togliere la patria potestà ai genitori che erano stati considerati dei mostri. Dopo 2 anni di visite psichiatriche e non so cos'altro avevano concluso dicendo che il disegno non era che una riproduzione di qualcosa che era stato visto chissà dove e che l'unica violenza subita dai 2 fratellini era stato l'allontanamento dalla famiglia d'origine.
Non riesco nemmeno ad immaginare quel che hanno vissuto quei genitori in quel periodo o quel che si sono sentiti dire e non parliamo del trauma vissuto dai 2 ragazzini strappati senza un motivo dalla propria famiglia.
 

_ortensia_

Master Florello
:love_4:Grazie cara

a mia figlia non ho mai raccontato quello che mi era successo da piccola, non volevo che crescesse con la paura:( forse lo scoprirà leggendolo qui oggi e magari capirà anche il perchè non l'ho mai lasciata andare da sola nei negozi o in giro per il paese quando aveva 13/14 anni nonostante me lo avesse chiesto infinite volte:)
 

i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
infatti ortensia, tua madre è stata bravissima a non farti pesare la situazione che in realtà andava affrontata solo dai grandi...però che schifoso...anche io sinceramente ho vissuto qualche episodio infelice, ma sporadico...una volta al mare, in acqua con uno zio, mi prese la mano e voleva che il lo toccassi, io la ritrassi subito e uscì terrorizzata e credo anche abbastanza incredula dall'acqua, avevo circa 9-10 anni, capivo e cmq quell'episodio lo ricordo bene...parlai con una mia amica subito, lei che veniva al mare con noi perchè i genitori erano amici mi disse che aveva vissuto la stessa cosa...lo disse a sua madre...la mia invece sentì tutto mentre la mia amica mi raccontava ciò che era successo...mia madre mi chiese solo una volta se era successo anche a me, io negai, forse perchè essendo un carattere molto forte avevo già deciso di evitarlo a vita...mia madre non si sentì più di lasciarmi sola nei suoi paraggi, e io sinceramente lo evitavo. non è mai più successo, ma provai molto schifo, non mi sentivo in colpa perchè sapevo che non avevo fatto nulla di male.
un'altra volta invece con un insegnante che non conoscevo, un corso di recupero in estate, avevano spostato i giorni e le alunne non lo sapevano...l'unica scema ero io...e il prof....mi fece sedere accanto a lui vicino alla cattedra e cominciò a molestarmi con parole, complimenti soprattutto e battute a doppio senso per me sgradevolissime, avevo 16 anni, me ne andai via e non tornai per tipo 5-6 lezioni. quando tornai per la prova scritta, lo str...o la capì e non mi chiese niente sulla mia assenza...cmq io lo dissi subito ad un'amica il giorno stesso che successe perchè questa stava facendo un corso di recupero pure lei e si rese conto subito che ero abastanza sconcertata...spiazzata e schifata. il giorno dopo trovai un mio professore che per me è stato come un secondo padre, bravissimo e mi confidai in presenza della mia compagna...rimase malissimo, spiazzato e disse che non se la sarebbe mai aspettata da un collega così...ricordo ancora che mi chiese se volevo andare dal preside, io dissi di no, non volevo tirarmi dietro la storia all'infinito e forse sapevo anche che non lo avrei più rivisto, e infatti fu così. sono episodi "blandi" per lo meno il secondo ma che mi hanno creato una certa sfiducia nell'essere maschile devo dire la verità. non mi hanno traumatizzata o creato sensi di colpa perchè di mio sono una persona forte e testarda, sicura di me...ma penso anche a chi magari è debole di carattere...e le conseguenze sarebbero diverse suppongo
 

_ortensia_

Master Florello
L'ho dissi a mia mamma perchè avevo paura di quell'uomo, avevo il terrore ad entrare nel suo negozio e non volevo mi costringesse ad andarci senza sapere perchè non ci volessi andare:(
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Ecco vedete quanti casi simili?
Per questo temo che non si tratti di "malattia" ma di mentalità e cultura
Che va di pari passo con l'orgoglio di certi genitori per la figlia ninfetta da esibire in tv o con certi "sberloni d'amore" da parte dei conviventi
Poi il vero delitto contro le donne è che in famiglia non veniamo incentivate allo studio ed a crearci una vita emotivamente indipendente da famiglia o compagno
 

daria

Master Florello
Anche io sono dell'idea che i lupi cattivi si mimetizzino -ahime'- molto bene, e che cogliere segni premonitori prima che le situazioni possano precipitare non sia semplice,e non per una questione di disattenzione. Con i miei figli mi sono regolata puntando sulla confidenza, cercando di lasciare quanta piu' autonomia possibile ai ragazzi...in qualche occasione ho-abbiamo, controllato le loro frequentazioni con uno scrupolo maggiore. Qualche rapida incursione nella loro privacy nel perido adolescienziale...e non me ne pento :D
 

i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
daria hai fatto bene secondo me...a volte è meglio essere una puntina invadenti onde evitare spiacevoli sorprese...e cmq anch'io vorrei essere quanto più in confidenza possibile con i miei futuri figli...con i miei genitori il rapporto è stato questo, sia con mia madre che con mio padre e per me è stato bellissimo potermi confidare.
 
V

vinceco2

Guest
ok hamster, io capisco che i bambini ovviamente non abbiano la concezione del sesso, cioè non sappiano proprio cosa significano determinati gesti e attenzioni da parte degli adulti .

sei sicura di questo che affermi?
io penso sia una grande cavolata,perchè tutti i bambini sanno cosa è il sesso ,il problema è che ci sono bambini più o meno" lavorabili" dagli adulti in quanto forse più timidi e meno scaltri di altri.
io ho vari rdicordi da bambino e quando ho avuto a che fare con giochi attinenti al sesso sapevo benissimo cosa si intendeva.
Il problema nasce quando si è timidi,meno scaltri,meno svegli,timorosi ecc.ecc.
oggi purtroppo le occasioni di contatto fra adulti e bambini sono maggiori e molti genitori a volte sottovalutano piccoli indizi e messaggi lanciati dai loro figli ed a volte forse non si vuole dar peso o credito perchè fa male pensare ad un fratello,uno zio,un nonno che fa queste cose.

occhio vigile ad ogni cambiamento ci vuole.
cuiao
vicnenzo
 

Citrodora

Apprendista Florello
Accidenti ragazze, affrontate il ricordo davvero egregiamente...
Io non ho ricordi da raccontare, anche perchè ho sempre fatto parte del gruppo dei bambini meno svegli...
però posso dire un piccolo aneddoto capitato a me...
ero in pullman in centro a Genova (purtroppo) ed ero nel mezzo del corridoio, eravamo così tanti che non avevo un appiglio per tenermi ma neanche ne avevo bisogno dato che ero schiacciata tra le altre persone e non potevo cadere...
in quel marasma, sento una mano che tocca... insistentemente....
ci sono rimasta così male, così alla sprovvista, così schifata che l'unica cosa che ho saputo fare è stata prendere quella mano con due dita, senza girarmi a indovinarne il proprietario, spostarla con ribrezzo e scappare giù dal bus alla prima fermata. Piena di ribrezzo e schifo per una cosa relativamente "da nulla". Però come al solito, subito dopo ho pensato alla grande occasione che ho perso: potevo rompere un dito ad un maiale, senza che esso potesse difendersi in alcun modo senza svelarsi...

Siamo messi male... e se li denunci te li trovi sotto casa liberi di gironzolare e fare due chiacchiere con te a proposito della denuncia... guardate quel 18enne di Arezzo.
 

i giardini di marzo

Maestro Giardinauta
sei sicura di questo che affermi?
io penso sia una grande cavolata,perchè tutti i bambini sanno cosa è il sesso ,
vicnenzo
beh vincenzo io mi riferisco innanzi tutto ai bimbi piccoli tipo 4-5 o 6 anni, ....è normale che uno a 10 anni sa cos'è il sesso perchè ne parla anche con gli amichetti...un bambino così piccolo però penso che non abbia la concezione della sessualità, del piacere del sesso e di ciò che alcuni gesti possano essere, infatti molte testimonianze di bimbi abusati riferiscono che essendo quello stato il primo approccio al sesso credevano fosse un gioco, non qualcosa che si fa solo tra adulti....e cmq sempre frettolosu sinti! ho detto se leggi bene che :
ok hamster, io capisco che i bambini ovviamente non abbiano la concezione del sesso, cioè non sappiano proprio cosa significano determinati gesti e attenzioni da parte degli adulti ma mi pongo 2 domande:
1° possibile che una mamma che lava, veste, porta a letto a fare la nanna un bimbo non si accorga che magari ha segni sul corpo, che magari ha dolori di pancia anomali, o che si chiude in se stesso? sembra strano pensarlo ma quando un adulto dice a un bimbo di fare cose schifose, il bambino anche se non sa che quello è sesso, molestia, stupro ecc.. si nega, non vuole, si tira in dietro, capisce che non è una cosa normale e penso che quindi ne resti visibilmente turbato.


quindi ho chiaramente detto che il bambino sebbene Ovviamente non sappia che cavolo siano i gesti che un adulto fa e soprattutto perchè li fanno,( dato che un bimbo prova piacere nel giocare con le barbie o con le macchinine e non a fare certe schifezze, al contrario dell'adulto perverso) si rende cmq conto che quello è un comportamento, un atteggiamento strano....e ne resta turbato.
la consapevolezza della sessualità infantile avviene a poco a poco attraverso una scoperta che il bimbo fa e che si divide in varie tappe (se dobbiamo essere zelanti e parlare in termini psicologici e non di aria fritta o per luoghi comuni)tappe che lui decide di superare quando è pronto, e scopre per esempio che un i bimbi maschi sono diversi anatomicamente dalle bambine ecc. ecc...
i gesti sessuali che invece compiono gli adulti sono il frutto di una consapevolezza già maturata, del compimento già avvenuto di tutte queste tappe....perciò dire che un bimbo di 7 o 8 anni sappia che cavolo sia un rapporto sessuale, o il piacere che se ne tragga o il perchè gli adulti lo fanno è assurdo. non lo sa e soprattutto non lo deve sapere....per la scoperta della sessualità effettiva c'è la fase dell'adolescenza, del cambiamento del corpo, della scoperta di essere attratti dall'altro sesso....ecc...ma sono tappe imprescindibili per uno sviluppo sereno e soprattutto che nessuno deve violare.
parere mio.
x citrodora...la cosa più schifosa è stata lo zio, che poi non era nemmeno di sangue e cmq io avevo già 9-10 anni e lì si che qualcosa si sapeva di certi gesti, magari visti in tv e raccontati con curiosità e timidezza tra amica....a 16 anni ormai io avevo già le antennine...perciò fessa da lui non mi sarei mai fatta fare.
cmq quando una è donna o ragazza adulta credo che sappia affrontare diversamente la situazione perchè per lo meno sa cosa sta accadendo...il pericolo è per i bimbi...è per quello che davvero io ho paura...una donna adulta cmq sia si trova purtroppo a dover affrontare cafoni che allungano le mani sulla metro, colleghi che fanno apprezzamenti indesiderati...queste cose si racchiudono nella sfera delle molestie e si spera che restino sempre lì e non sfocino nelle violenze, che sono quelle che lasciano il segno. mentre in un bimbo anche la molestia è fortemente disabilitante perchè è come una doccia fredda, un catapultare il bimbo in un mondo che non è il suo, di cui non sa nulla, non conosce le regole e di conseguenza l'adulto può plagiarlo come vuole...fargli credere che è una cosa normale...per questo io penso che a qualsiasi età bisogna anche dire a un bimbo che un adulto ha dei limiti nel poter giocare con lui.

la giustizia fa schifo...lo sappiamo.
 
V

vinceco2

Guest
beh vincenzo io mi riferisco innanzi tutto ai bimbi piccoli tipo 4-5 o 6 anni, ....è normale che uno a 10 anni sa cos'è il sesso

sono età in cui si sa molto più di quanto si possa credere.
dipende da individuoad individuo .
Gli studi a volte non dicono tutte le verità perchè le vertà a volte sono celate da timidezze,paure ed altro.
io invece dico che ci sono bimbi che a quell'età sanno cosa sia il sesso e giocano con il sesso.
ciao
vincenzo
 
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