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Da uomo a uomo [contro la violenza sulle donne]

rootfellas

Florello
Tratto da http://www.maschileplurale.it/cms/index.php

Sono un uomo e vedo la violenza maschile intorno a me. Vedo anche, però, il desiderio di cambiamento di molti uomini.
Scelgo di guardare in faccia quella violenza e di ascoltare quel desiderio di cambiamento. So che quel desiderio è una risorsa per sradicare quella violenza.
Di fronte alle storie di mariti che chiudono le mogli in casa o le ammazzano di botte, di fidanzati che uccidono per gelosia le proprie ragazze, di uomini che aggrediscono o stuprano donne in un parco o in un garage, non penso "Sono matti, ubriachi o magari i soliti immigrati !", non mi viene da dire: "Quella se l'è cercata!". Tutto questo mi riguarda, ci riguarda.
Quando sento giudicare gli immigrati come una minaccia alle "nostre donne" ricordo che la violenza contro le donne non nasce nelle strade buie, ma all'interno delle nostre case, ed è opera di tanti uomini, italiani e non, che picchiano e uccidono le "proprie" donne.
Quando osservo l'ironia, il disprezzo, la discriminazione che precedono la violenza contro lesbiche e gay non penso: "Facciano quel che gli pare, ma a casa loro". So che mi riguarda, ci riguarda: quell'ironia e quel disprezzo li conosco fin da piccolo, sono una minaccia per chi non si comporta "da uomo".
La libertà di amare chi vogliamo e come vogliamo o è di tutti o non è di nessuno.
Quando penso alle donne, spesso straniere, costrette a prostituirsi, prive di diritti, alla ricerca di difficili vie di uscita, non penso che "rovinano il decoro delle città". Vedo nella loro vita l'effetto di un razzismo che avanza. La prostituzione, scelta od obbligata, parla innanzitutto dei nove milioni di clienti italiani e della sessualità maschile ridotta alla miseria dello sfogo e del consumo.
Credo che la violenza contro omosessuali e trans, la diffusa richiesta di ordine e sicurezza, la crescente ondata di disumanizzazione dei migranti, il razzismo, l'egoismo dilagante, abbiano a che fare con le relazioni tra i sessi: la paura e il disprezzo verso le differenze sono una tossina che avvelena la nostra società. Ogni giorno sento il richiamo verso ogni uomo ad essere complice di questa cultura e ad aderire all'ideologia della mascolinità tradizionale.
Sono stanco della retorica della patria, del nemico e dell'onore, della virilità muscolare e arrogante.
Quando assisto dell'ostentazione di sé da parte di chi usa soldi e potere per disporre delle donne, sento che quell'ostentazione è misera, squallida e anche triste. Sono secoli che gli uomini comprano, impongono, ricattano e scambiano sesso per un posto di lavoro o per denaro. La novità sta nel vantarsene, strizzando l'occhio agli altri uomini in cerca di complicità. Non ci stiamo, e non per invidia o moralismo. Non ci interessa l'alternativa tra il consumo del corpo delle donne e l'autocontrollo perbenista.
Al potere preferiamo la libertà, la libertà di incontrare il desiderio libero delle donne, compreso, eventualmente, il loro rifiuto.
Quando il disprezzo per le donne, l'ostentazione del potere e le minacce contro i gay e gli stranieri diventano modelli di virilità da usare a scopi politici, capisco e sento che devo e dobbiamo reagire: come uomini prima ancora che come cittadini.
Sentiamo la responsabilità di impegnarci, come uomini, contro la violenza che attraversa la nostra società e le nostre relazioni.
Non vogliamo limitarci alle "buone maniere" e al "politicamente corretto". Non ci sentiamo "protettori" né "liberatori". Sappiamo che le donne non sono affatto "deboli".
La loro libertà, la loro autonomia, nel lavoro, nelle scelte di vita, nella sessualità, non sono una minaccia per noi uomini e nemmeno una concessione da far loro per dovere. Sono un'opportunità per vivere insieme una vita più libera e ricca.
Non ci basta dire che siamo contro la violenza maschile sulle donne. Desideriamo e crediamo in un'altra civiltà delle relazioni tra persone, una diversa qualità della vita, libera dalla paura e dal dominio. Vogliamo vivere una sessualità che sia altro dalla conferma della propria virilità e del proprio potere.
Molti uomini hanno finora vissuto questo tentativo di cambiamento individualmente, cercando un modo nuovo di essere padre, una diversa relazione con la propria compagna, un modo diverso di stare con gli altri uomini, un rapporto diverso con il lavoro. Questa ricerca è però spesso rimasta solitaria e invisibile, senza parole. Vogliamo esprimerci in prima persona, vogliamo che il desiderio di libertà e di cambiamento di migliaia di uomini diventi un fatto collettivo, visibile, capace di parlare ad altri uomini.
 
S

scardan123

Guest
Credo che la violenza domestica alle donne (o ai bambini!) sia una forma di violenza piu diffusa di quanto si pensa, ma che raramente viene denunciata. Si sa per lo piu solo della violenza tipo stupro di gruppo per strada, ma non di quella tra le mura di casa di tante persone.
E' anche forse colpa di tante donne che non denunciano, non si ribellano, non menano il fidanzato che prova a menarle, piangono loro invece di fare piangere lui con un bel calcio dove dondola.

Non ritengo perbenista l'autocontrollo, comunque: lo ritengo una cosa di educazione che ci dovrebbe distinguere dalle bestie. Se una mi piace non le salto addosso per strada e la stupro tra gli applausi dei passanti (che poi ci fanno un giretto a turno): questo è autocontrollo.

Se scrivi un post che non condivido, o siccome non condivido tutto del post che hai scritto, non è che mi faccio dare il tuo indirizzo da Mauro e poi vado a casa tua e ti meno: questp è autocontrollo.
Non è una cosa perbenista. E' una cosa per il bene comune.

L'esibizione di soldi e sesso esiste da sempre. Il neo ricco ormai vecchio che esibisce giovani schiavetti e schiavette come segno di ricchezza e ci si accoppia davanti agli ospiti-adulatori è già ben raccontato secoli prima di cristo.
Non è cambiato molto, eh, in certe cose? :storto:
 

seya

Master Florello
E' anche forse colpa di tante donne che non denunciano, non si ribellano, non menano il fidanzato che prova a menarle, piangono loro invece di fare piangere lui con un bel calcio dove dondola.

ma che stai a dì..
si vede che ragioni da uomo....

tanta superficialità da te Scar non me l'aspettavo...

che pensi che le donne non desiderino ribellarsi? nasci donna la prossima volta e scoprirai la paura e il terrore che ti blocca sul posto, che non ti fa uscire la voce, che ti impedisce di reagire, che ti paralizza all'istante.... queste cose gli uomini non le conoscono perchè non le provano...
 

pa0la

Florello
Allora, ho scritto almeno 10 post e nessuno riusciva a dire quello che penso.
Ma da donna a donna insegno a mia figlia il rispetto di se stessa, la consapevolezza che per nessuna ragione al mondo ci si deve accontentare di niente di meno che di un uomo "libero di incontrare il desiderio libero delle donne, compreso, eventualmente, il loro rifiuto".
Ma le dico con altrettanta forza che a lui deve altrettanto, che con il corpo non si gioca....non con il proprio, non con quello altrui.
la strada è lunghissima Root, e lastricata di errori madornali sia degli uomini sia delle donne.
La violenza domestica è drammatica da eliminare, viene da lontanissimo e troppo poco si fa con i propri figli perchè cambino, i maschi e le femmine
E nemmeno questo di post dice davvero davvero quello che vorrei, accontentati per adesso
 
Credo che la violenza domestica alle donne (o ai bambini!) sia una forma di violenza piu diffusa di quanto si pensa, ma che raramente viene denunciata. Si sa per lo piu solo della violenza tipo stupro di gruppo per strada, ma non di quella tra le mura di casa di tante persone.
E' anche forse colpa di tante donne che non denunciano, non si ribellano, non menano il fidanzato che prova a menarle, piangono loro invece di fare piangere lui con un bel calcio dove dondola.

Non ritengo perbenista l'autocontrollo, comunque: lo ritengo una cosa di educazione che ci dovrebbe distinguere dalle bestie. Se una mi piace non le salto addosso per strada e la stupro tra gli applausi dei passanti (che poi ci fanno un giretto a turno): questo è autocontrollo.

Se scrivi un post che non condivido, o siccome non condivido tutto del post che hai scritto, non è che mi faccio dare il tuo indirizzo da Mauro e poi vado a casa tua e ti meno: questp è autocontrollo.
Non è una cosa perbenista. E' una cosa per il bene comune.

L'esibizione di soldi e sesso esiste da sempre. Il neo ricco ormai vecchio che esibisce giovani schiavetti e schiavette come segno di ricchezza e ci si accoppia davanti agli ospiti-adulatori è già ben raccontato secoli prima di cristo.
Non è cambiato molto, eh, in certe cose? :storto:

scusa amico mio ma non sono daccordo, le bestie come tu dici non si abbassano a siffatte crudeltà........la violenza è violenza e basta..... bestia e non l'animale ma colui che tale è (il diavolo,il male, luomo......)............

ma che stai a dì..
si vede che ragioni da uomo....

tanta superficialità da te Scar non me l'aspettavo...

che pensi che le donne non desiderino ribellarsi? nasci donna la prossima volta e scoprirai la paura e il terrore che ti blocca sul posto, che non ti fa uscire la voce, che ti impedisce di reagire, che ti paralizza all'istante.... queste cose gli uomini non le conoscono perchè non le provano...

non è vero,perchè in ogni uomo c'è una parte di femminilità, e in ogni donna c'è una parte di mascolinità.................:flower::love_4::love_4:


P.s.
lo so che c'è chi si ingelosirà ma seya è e resta la mia prediletta:flower::love_4::love_4::love_4:
 

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Master Florello
@ vinceco e @ vittorio, PER FAVORE le vostre sciocchezze scrivetevele sul profilo.
E' un argomento serio e interessante.
Grazie
 

Pin

Master Florello
La lotta contro la violenza tra le mure domestiche è una lotta impari.
Per un donna che si ribella 10 subiscono.
Per un uomo che si comporta da uomo, altri, troppi si comortano da bestia.
La stessa gelosia che costringe la donna a stare chiusa in casa, ma non è gelosia è solo possesso.
Perchè la donna è ancora secondaria.
E tante donne ancora si sentono tali.
La violenza psicologica e fisica, fa si che si senta "in colpa"
Il terrore di peggiorare le cose, fa si che la gola si chiuda, fa si che si riempa di cipria, fa si che dica che è caduta o ha sbattuto.
La colpa, se così si può chiamare, ma è quanto è stato insegnato a loro, è dei genitori, quando iniziano a distinguere lavori da femmina e lavori da maschio.
Ma dopo secoli che è in atto questa cultura, il cambiamento è lento.
Da ambo le parti.
Io ho cercato di insegnare a mio figlio il rispetto totale dell'altro, sia donna o uomo.
 

Vagabonda

Florello Senior
La colpa, se così si può chiamare, ma è quanto è stato insegnato a loro, è dei genitori, quando iniziano a distinguere lavori da femmina e lavori da maschio.
Ma dopo secoli che è in atto questa cultura, il cambiamento è lento.
Da ambo le parti.

Purtroppo è vero; la donna in famiglia, da sempre, ha un ruolo fondamentale ma anche umile. Nascosto; la donna accudisce la casa e i figli, senza clamore, senza lamentele, per dovere. Apparecchiare, cucinare, stirare, pulire i bagni. Non sono lavori umilianti, anzi, ma relegare questi compiti alla sfera femminile spesso li rende tali.
La violenza, ogni forma di violenza, è uno scempio. Io ci metto anche quella contro gli animali.

Ricordate lo scandalo che fece la pubblicità di Toscani riguardo la violenza sulle donne? C'era un bambino e una bambina, sul bambino c'era scritto "carnifice", sulla bambina "vittima" (mi sembra). A me dava un'angoscia senza pari quella pubblicità, ma tanti intervennero per farla togliere, ricordate? Eppure secondo me quella pubblicità aveva colto nel segno. Ogni femmina è una potenziale vittima. Se non lo sarà in casa, può diventarlo uscendo la sera, o al parco, o se buca una gomma in una strada poco frequentata.
 

pollice blu

Giardinauta Senior
Purtroppo è vero; la donna in famiglia, da sempre, ha un ruolo fondamentale ma anche umile. Nascosto; la donna accudisce la casa e i figli, senza clamore, senza lamentele, per dovere. Apparecchiare, cucinare, stirare, pulire i bagni. Non sono lavori umilianti, anzi, ma relegare questi compiti alla sfera femminile spesso li rende tali.
La violenza, ogni forma di violenza, è uno scempio. Io ci metto anche quella contro gli animali.

Ricordate lo scandalo che fece la pubblicità di Toscani riguardo la violenza sulle donne? C'era un bambino e una bambina, sul bambino c'era scritto "carnifice", sulla bambina "vittima" (mi sembra). A me dava un'angoscia senza pari quella pubblicità, ma tanti intervennero per farla togliere, ricordate? Eppure secondo me quella pubblicità aveva colto nel segno. Ogni femmina è una potenziale vittima. Se non lo sarà in casa, può diventarlo uscendo la sera, o al parco, o se buca una gomma in una strada poco frequentata.

E' tutto vero, purtroppo.
I tempi sono cambiati, ma non molto.
Dipende dalle zone, dalla mentantalità, dalla religione, dalla cultura.
Vittima e carnefice
(non si possono dimenticare quelle fotografie..!
http://www.pinkblog.it/post/1801/bi...gna-di-toscani-contro-la-violenza-sulle-donne)
La donna ne è angosciosamente consapevole e, in particolare contesti, anche consenziente.


Ancora per quanti anni?
 
Ultima modifica:

seya

Master Florello
e tante donne prendono le botte per cercare di evitare o arginare quelle che arriverebbero anche ai loro figli...
 

Sasti

Florello
ma che stai a dì..
si vede che ragioni da uomo....

tanta superficialità da te Scar non me l'aspettavo...

che pensi che le donne non desiderino ribellarsi? nasci donna la prossima volta e scoprirai la paura e il terrore che ti blocca sul posto, che non ti fa uscire la voce, che ti impedisce di reagire, che ti paralizza all'istante.... queste cose gli uomini non le conoscono perchè non le provano...

Quoto.
Quante donne hanno provato o provano a ribellarsi denunciando?
E quante non vengono ascoltate se non quando e' ormai troppo tardi?
 

pa0la

Florello
Quoto.
Quante donne hanno provato o provano a ribellarsi denunciando?
E quante non vengono ascoltate se non quando e' ormai troppo tardi?

A tante viene offerto aiuto e lo rifiutano, provato in prima persona.
Poi ci siamo riusciti, ma quando entrava in ufficio capivamo tutti che non poteva essere DI NUOVO caduta dalle scale, non poteva aver sbattuto da qualche parte.
Aveva la possibilità e non l'ha usata, per anni.
Non è così semplice, sono dinamiche maledettamente complesse
 

Vagabonda

Florello Senior
Quante donne hanno provato o provano a ribellarsi denunciando?
E quante non vengono ascoltate se non quando e' ormai troppo tardi?

per non parlare dei tanti stupratori che vengono rilasciati per decorrenza dei termini (ultimo caso, i complici dello stupro di guidonia), o lo scandaloso caso di Montalto, dove una ragazzina di 15 anni, rea di essere ubriaca e non aver denunciato subito il fatto, ha subito violenza di gruppo, e la gente difende gli stupratori perchè bravi ragazzi, anzi qualcuno aggiunge che se fosse stato più giovane pure lui sarebbe andato con "quella". Ecco cos'è quella ragazzina; "quella". Tutto qui.

http://roma.corriere.it/roma/notizi...o_montalto_castro_capponi-1601901526310.shtml
 
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