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Vigoria Camelia

loli63cam

Esperto di Camelie
ciao è messa maluccio , credo che il tipo di terreno non sia confacente
Si direi che o il terreno non è adatto o nel trapianto si è instaurata una malattia fungina nell'apparatora radicale.
Se in dieci anni è stata solo una lunga agonia, prova a prendere in considerazione di ripiantarla dopo aver sostituito una bella parte del terreno.
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Ciao Leonardo, sarei curioso di sapere alcune cose:
- Lo spostamento in che mese è stato fatto o in che periodo (prima, durante, dopo la fioritura)?
- La zollatura effettuata ha consentito lo spostamento senza disgregarsi/scompattarsi?
- Visto le dimensioni della pianta, la zolla era di adeguate dimensioni? (Ti ricordi il diametro?)
- Ritieni che il terreno della nuova ubicazione sia sufficientemente acido? (Ci sono altre piante acidofile nelle vicinanze?)
- L’impianto è stato fatto alla stessa profondità della precedente ubicazione?
- All’impianto nella nuova dimora è stata eseguita una concimazione o fertilizzazione (per me da non fare!)? Se sì, con cosa?
- E’ stata eseguita almeno una leggera potatura, per consentire alle radici (traumatizzate) nel periodo di assestamento di poter svolgere un lavoro consono alle loro capacità?
- I primi sintomi dopo quanto si sono presentati e in che forma (deperimento di tutte le foglie contemporaneamente o prima parziale partendo dagli apici, ecc.)
- Che trattamenti sono stati fatti o cosa è stato fatto per ovviare all’inconveniente? Ci sono state reazioni da parte della pianta?
- La potatura, per arrivare a come si vede in foto, è stata fatta tutta insieme o in più riprese?
- Quali sono stati gli ultimi trattamenti alla pianta?
Ti chiedo scusa, ma le tue risposte, oltre a soddisfare la mia curiosità, serviranno senz’altro a chi ti ha dato e/o ti darà o, nel caso, ti ridarà una risposta, per, eventualmente, approfondire una diagnosi.
Ti formulo un grande in bocca al lupo per la tua pianta convalescente, che, da profano, mi sembra abbia recuperato un po’ di voglia di vivere. Ciao!
 

leonardo rossi

Aspirante Giardinauta
Giulio51, cercherò di rispondere a tutte le domande:
1- so che è stato fatto in autunno, circa settembre
2- il suo pane di terra è rimasto intatto
3- circa 50/60 cm di diametro altrettanto profonda, alcune radici si sono danneggiate ma sono state tagliate immediatamente con le forbici da pota
4- Non so come si possa definire un terreno acido o basico :/, nelle vicinanze ci sono 2 prunus (pesco e mirabolano) salvia, pitosfore, rosmarino, lauri e rose.
5- si
6- no, almeno non subito, dopo qualche mese mia madre metteva l'organico intorno alla pianta e i resti della lettiera del gatto.
7- si
8- Caduta parziale delle foglie, ingiallimento, e maculazione fogliare fino a perdere completamente le foglie, poi dall'anno scorso ha rivegetato come in foto.
9- Potature molto rigide nel tentativo di far "faticare" meno la linfa ad arrivare troppo in alto consentendo una ripresa dal basso
10- 3 volte è stata potata, alta, media e sbassata, sempre per il tentativo del punto 9
11- gli ultimi trattamenti sono stati delle concimazioni con dello stallatico nella scorsa primavera e autunno
 

Andry21

Aspirante Giardinauta
Innazitutto è stato sbagliato concimare con lo stallatico. Infatti se la pianta presentava poche foglie si sarebbero creati degli eccessi di sali dannosi per la pianta che causano "bruciature". Inoltre è possibile che somministandolo, abbia "smosso" il terreno causando la rottura di alcune radichette superficiali causando sofferenza e dando il via libera all'attacco di funghi e parassiti. Tuttavia non mi para ci sia un eccesso di sali... Secondo me qualcosa nel terreno non è adatto, forse l'alcalinità, o la mancanza di ferro, azoto(quest'ultimo si può escludere perchè in teoria lo hai apportato con lo stallatico) e altri elementi nutritivi, forse nel complesso anche un terreno troppo compatto, un clima non particolarmente favorevole, ..... Cose di cui una grande camelia non teme se sta bene, ma che possono nuocere abbastanza dopo un trauma così forte come la "decapitazione" della chioma e un trapianto.
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Ciao Leonardo
Pensavo di aver "stimolato" più interventi con la mia richiesta e la tua implementazione di notizie su una situazione così tragica. Provo ad esprimere non una mia modestissima opinione, ma delle riflessioni scritte.
La tragedia che la tua camelia ha affrontato è dovuta, per me, ad una concausa di eventi. La zollatura di una pianta, specie se grande, è sempre un evento traumatico per essa: pur agendo con tutte le dovute cautele (l'ideale sarebbe la zollatura a trincea o in due tempi) è facile che la pianta subisca un allentamento zolla/radici, anche non perfettamente visibile. La potatura che io avrei fatto, avrebbe riguardato i rametti secondari e le foglie (diminuzione di un cospicuo numero), accompagnato con un ombreggiamento anche con mezzi di fortuna. La caduta parziale delle foglie, con maculatura ed ingiallimento, mi farebbe pensare non alla Phytopthora cinnamoni, ma più alla Phyllosticta camelliaecola o Sporonema camelliae oppure Pestalozzia guepini, mentre un eccesso di concimazione avrebbe interessato un disseccamento non parziale della chioma. Bisognerebbe avere immagini delle varie fasi. Le piante che hai nelle vicinanze non determinano in modo chiaro la sua natura (potendo vegetare in una gamma di terreni abbastanza ampi), anche se mi fa pensare che non sia abbastanza acido e consono per compattezza e ritenzione idrica.
Comunque la pianta ha reagito! Qualunque sia stata la causa, ha reagito! Nella foto le fogli sono verdi e lucide, questo fa ben sperare. Se la pianta fosse mia, io eviterei concimazioni alle radici (compresa la lettiera del gatto!), sorveglierei la nuova vegetazione per intuire sue eventuali necessità (es: foglie nuove tendenti al giallo, clorosi o carenze; ecc.) e farei qualsiasi intervento, che ritenessi necessario, per via fogliare.
So di non esserti stato molto di aiuto, ma è difficile riuscire ad avere maggiori certezze con una sola foto che rappresenta lo stadio finale e già in ripresa. Spero che qualcun altro, con maggior esperienza di me, esprima la sua opinione e ti sia di aiuto più concretamente. Un saluto!
 

Andry21

Aspirante Giardinauta
Confermo pienamente ciò che dice giulio, la colpa è di molti fattori ed eventi successi... Forse anche di un attacco fungino, ma non conoscendo molto bene i funghi che attaccano le piante non posso dire nulla in merito.
 

leonardo rossi

Aspirante Giardinauta
Invece Giulio mi sei stato molto di aiuto :), purtroppo non ho le fasi della pianta fotografate :/, so che il terreno è molto duro e argilloso, ma non ho la minima idea come "misurare" l'acidità di un terreno :/
 

giulio51

Esperto di Gardenie
Digita "misurazione ph" in ricerca avanzata, troverai le giuste spiegazioni. Se hai la possibilità di trovare un po' di ago di pino (o conifere), mettilo, meglio tagliuzzato con le forbici da pota, sopra il terreno sotto la pianta. Decomponendosi acidifica il terreno e non fa mai dei danni, qualunque sia la natura del terreno. Sorveglia ogni tanto la tua pianta per verificare eventuali carenze ed armati di pazienza, vedrai che la pianta, nel giro di qualche annetto, recupererà un aspetto decente, ricompensando la tua buona volontà! Un salutone!
 

kiwoncello

Master Florello
Forse ho capito male, ma la pianta era in vaso? Se si la grande pianta aveva certamente un pane radicale molto fitto ed allora la scarsa vigoria potrebbe dipendere dal non aver a suo tempo aperto ed in parte potato il feltro radicale adiacente alle pareti del vaso. In mancanza la pianta non riesce ad emettere nuove radici mantenendo soltanto il vecchio ammasso radicale; m'è capitato con alcune piante passate da vaso a piena terra (acida ovviamente) col pane intatto, piante tristi e non vigorose. Dopo averle tolte mi sono accorto che praticamente non v'erano nuove radici. Del resto un fatto simile vige con le piante da frutto che si preferisce impiantare a radice nuda piuttosto che risultanti da coltivazione in vaso.
 
Ultima modifica:

giulio51

Esperto di Gardenie
No, la pianta era in terra, è stata zollata e trapiantata. Almeno fino ad adesso l'argomento è stato affrontato in questi termini.
 
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