A
Andrè
Guest
io invece sono in pieno disaccordo con questa sentanza, totalmente in disaccordo.
A mio modo di vedere non c'è niente di strano se per le cariche più alte dello stato si sospoendono i giudizi fino alla fine dell'incarico per il quale sono stati eletti.
E' legittimo a mio modo di vedere perchè così, oltre e garantire tranquilità e governabilità, si impedirebbe anche una certa strumentalizzaizone della magistratura.
Io sinceramente non vedo dove potesse essere lo scandalo, la vedo come una ripicca politica di parte, ma quà mi fermo perchè altrimenti ci addentriamo in argomenti dei quali non possiamo giustamente discutere
ti cito, e tengo a precisare: senza intenti polemici.
Vorrei capire una cosa che sinceramente mi sfugge, sicuramente pensandola in modo opposto potrai aiutarmi.
Il mio discorso va per gradi: esiste una Costituzione, come in ogni paese civile, che -detto in soldoni- serve a dare basi solide (di democrazia ecc) a tutto un apaprato legislativo. Serve altresì a fissare dei limiti.
Un limite ovvio è l'uguaglianza delle persone di fronte a leggi, regole nonchè diritti. Un'altra ovvietà, però trascurata, è che i più bisognosi andrebbero agevolati e per più bisognosi intendo sia i poveracci veri e propri sia -per dire- i single, le famiglie monoreddito, i precari. Vabbè lasciamo stare va.
Quello che però mi chiedo veramente è come si possa considerare legittima l'impunità che alcuni personaggi già possiedono e che cercano in tutti i modi di accrescere.
Cioè, se io compio un qualsivoglia reato, come si dice a Roma, finisco pè stracci: guai giudiziari, fedina penale insudiciata, determinati posti di lavoro preclusi senza possibilità. Diciamo che pago anche dopo aver pagato.
parlo di reati piccoli, comunque penali, ma piccoli: che ne so, una rissa, un giovanile pezzo di fumo nel taschino, cose così.
Invece qua parliamo di veri e propri delinquenti che hanno maneggiato quantità di danaro ( e sempre di provenienza mai rilevabile) inimmaginabili, personaggi da sempre ai margini della politica e con le mani in pasta che sono alla fine riusciti ad ottenere oltre che il potere economico pure quello politico.
Qua prescindiamo dal colore politico o no? Parliamo di persone che hanno avuto la possibilità di ottenere il potere grazie a quel """popolo""" che per fiducia, ignoranza, superficialità o quel che volete voi gli ha accordato credibilità elargendogli un voto.
La domanda è quindi chiara? Ma cosa ci si può aspettare da dei pluripregiudicati ai quali si dà la possibilità di decidere in vece nostra?
Ma davvero ci rappresentano?
Rappresentare significa essere portavoce, in buona sostanza.
Ma roba come il Lodo Alfano, o altri imbarazzanti escamotage sono davvero la volontà del ""popolo""" di qualunque tipo sia?
Credevo che gli Italiani desiderassero lavoro, possibilità concrete di costruirsi il proprio benessere, istruzione.
Che cretino, mi so sbagliato pure questa volta.