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Scegliere l'essenza idonea per prati ombreggiati: Shade turfgrass

white sand

Moderatore Sez. Prato
Membro dello Staff
Quanti di voi, si sono confrontati con giardini in ombra?
Dal punto di vista puramente logico, essendo le essenze per prato, degli esseri viventi, la loro capacità di maturare e crescere, viene limitata dalla scarsità di luce solare.
Non tutte però amano il sole.
E' ovvio considerare all'interno di un paesaggio, delle zone ombreggiate. Queste, si possono osservare a nord degli edifici, ma sono generalmente più associabili alla copertura dovuta agli alberi.
L'ombra ha numerosi effetti nei confronti delle erbe, la più importante è sicuramente la riduzione della funzione fotosintetica.
Le piante verdi, richiedono un minimo di esposizione solare per poter produrre i carboidrati che ne permettano la crescita e lo sviluppo. Pertanto le piante che ricevono insufficiente irraggiamento solare, avranno appararti radicali e rizomi poco sviluppati e, il recupero da danni, sarà altresì rallentato.
L'ombra, ha altri effetti di tipo microambientale. Tali zone sono più fredde e l'umidità è solitamente elevata mentre la presenza di alberi o edifici, riduce la circolazione d'aria. La presenza di radici esterne, la mancanza di piogge che arrivano al terreno e la copertura del manto erboso dalle foglie, durante il periodo autunnale, ne riducono ulteriormente la sopravvivenza.
Le radici degli alberi, possono creare disagi notevoli nei confronti delle erbe poichè la loro superficialità, la competizione per il terreno ed i nutrienti, le rendono un grosso problema per il prato.
Con la mancanza di sufficienti livelli di carboidrati e delle sottostrutture che compongono i tessuti esterni, gli steli d'erba tendono ad assottigliarsi e diventare più sottili, esponendosi così a maggiori attacchi patogeni.
Qualora sia possibile, è opportuno affrontare il problema dell'eccessivo ombreggiamento e delle racici esterne mediante alcuni accorgimenti:
1. Il più efficace è ovviamente quello di aumentare la penetrazione della luce solare, riducendo la copertura fogliare.
2. La rimozione di strutture fisse e costruzioni anche temporanee limita la circolazione d'aria.
3. Gli alberi e gli arbusti tendono a crescere velocemente pertanto è importante programmare un intervento annuale di potatura.
4. Arginare le radici degli alberi mediante barriere permanenti nel terreno è un valido sistema per contenere il problema.
Questi metodi vengono inseriti in un programma di manutenzione dei t.e di elevata qualità.
Per quanto concerne i giardini privati e/o pubblici, tali pratiche vanno considerate (a parte i punti 1.2.3) se l'installazione di Cvs idonee all'ombreggiamento non sortiscono il risultato desiderato.
La scelta di utilizzare essenze corrette, è sicuramente la via percorribile più semplice da intraprendere.
Vediamole in sintesi:
a) POA TRIVIALIS:
Nelle zone fredde, la poa pratensis (Kentucky Bluegrass) è nota per la sua scarsa tolleranza all'ombreggiamento, tuttavia né esistono talune varietà in grado di sopportarne livelli bassi. MARION e MIDNIGHT sono incompatibili con l'ombra mentre COVENTY,ESTATE,RAM1,GLADE sono Cvs che si adattano a reggimi di ombreggiamento non eccessiva e pertanto devono essere impiegate in blends.
In Zone umide infatti, Poa Trivialis (ROUGH BLUEGRASS) è la scelta migliore.
Impiegata lungo le sponde dei laghi, gli argini di fiumi ed in tutte quelle situazioni in cui l'umidità è persistente. In simili condizioni, poa trivialis può essere considerata una "specie infestante". Inadatta alle zone intensamente soleggiate infatti, durante i periodi estivi e siccitosi, poa trivialis va in dormienza, per risvegliarsi quando nel terreno c'è maggiore umidità disponibile. Zone pertanto umide e fredde, esposte a Nord e in tutti i casi in cui poa pratensis non è impiegabile.
Essa sopporta livello di taglio anche piuttosto bassi poichè la produzione di stoloni né permette la crescita e l'espansione. E' pertanto possibile mantenerla con successo ad altezze comprese tra 0.5-0.75 inch (1.27-1.9 mm).
Non tollera molto il calpestamento intenso (traffico) e la siccità. Per queste sue peculiarità viene spesso usata come varietà per trasemine nelle zone in cui CYNODON DACTILON (BERMUDAGRASS) entra in dormienza nei periodi invernali, creando così uno dei t.e di elevatà qualità possibile.
In condizioni di freddo persistente ed elevata umidità può essere mantenuta anche ad altezze di taglio molto basse (1/8 inch....3 mm).
Migliorate CVs hanno dimostrato elevate caratteristiche di verde intenso, densità e tolleranza agli stress ambientali. Tra queste, vengono annoverate:
BARIVIERA, LASER,RACEHORSE,PROAM,SABRE,SABRE2,SUN-UP e WINTERLINKS.

Numero di semi: 2090000seeds/lb (4600000 semi/kg)
Dendità di semina: 1.0-1.5 lb/1000ftsq (453-680 g/93mq)
Tempo di germinazione: 6-21 gg

FESTUCHE FINI:
Le specie come Festuca Rubra (CREEPING RED FESCUE), Festuca Rubra Commutata (CHEWINGS FESCUE), Festuca Trachyphylla (HARD FESCUE) e Festuca Ovina (SHEEP FESCUE) appartengono alla categoria delle festuche fini e sono una valida alternativa alla Poa Trivialis.
Anche la Festuca Arundinacea (TALL FESCUE) si adatterebbe all'ombra ma, la sua scarsa tolleranza alle rigide temperature, la rendono poco adatta ai climi nordici e freddi ed è consigliata per le zone di transizione climatica e del sud.
Pertanto un buon mix per zone ombreggiate conterrà sia alcune varietà di POA Pratensis, Trivialis e festuche fini, mentre non sarà presente Festuca Arundinacea (anche per la sua tessitura fogliare troppo grossolana rispetto alle altre menzionate).

FESTUCA RUBRA (Creeping Red Fescue):
E' la specie più idonea per le zone fredde ed è la varietà più largamente utilizzata nelle regioni umide del Canada e del nord America. E' una specie molto tollerante alle basse temperature ma non sopporta il caldo e la siccità.

Numero di semi: 365000 seeds/lb (805000 semi/kg)
Dose di semina: 3.5-4.5 lb/1000ftsq (1500-2000 g/93 mq)
Tempo di germinazione: 5-12 gg
Altezza taglio 1.3-5 cm (Inverno) 3.8-7.6 cm (estate)

FESTUCA RUBRA COMMUTATA (Chewings Fescue):
Il suo nome deriva da George Chewings il quale, per primo, nel 1959 la coltivò in N.Zelanda. Viene anche catalogata come Festuca Rubra spp. Rubra.
Il suo ambiente ideale è l'ombra ma può sopravvivere anche in pieno sole. E' sorprendentemente usata nelle SOD Factory (SOD Farm) per la produzione di t.e di qualità (ove viene coltivata in pieno sole) anche a dispetto della sua mancanza di rizomi. Alcune Cvs sono sopravvissute anche 10 anni ad altezze di taglio di 1 inch (2.54 cm) senza necessitare di trasemine.

Numero di semi: 450000 seeds/lb (993000 semi/Kg)
Dose di semina: 3.5-4.5 lb/1000ftsq (1500-2000 g/93 mq)
Tempo di germinazione: 5-12 gg

FESTUCA TRACHYPHYLLA (HARD FESCUE):
Questa Cv è citata e classificata in letteratura anche come Festuca Ovina varietà DURIUSCOLA e LONGIFOLIA. La festuca Trachyphylla così come la Festuca Rubra Commutata, si adatta meglio alle condizioni di siccità rispetto alla Festuca Rubra e tende ad assottigliarsi quando si verificano periodi di umidità prolungata. E' una specie che viene introdotta nei blends destinati alle zone ombreggiate e sopravvive molto bene anche in pieno sole.

Numero di semi: 592000 seeds/lb (1300000 semi/kg)
Dose semina: 3.5-4.5 lb/1000 ftsq
Tempo germinazione: 5-12 gg

FESTUCA OVINA (SHEEP FESCUE):
Fin dagli ultimi 30anni, la categoria delle Festuche Fini è stata dominata dalle precedenti specie sopracitate. La Festuca Ovina era generalmente considerarta una Cv destinata alle aree di bassa manutenzione. Negli ultimi anni, quest'ultima è stata riconsiderata come interessante specie per t.e. In particolare è stata impiegata come BORDER CV nei percorsi golfistici.
Attualmente la varietà "QUATRO" è la sola commercializzata.

Liberamente tratto, elaborato e tradotto da:
Fundamentals of Turfgrass management
Mathematics for the green industry.

White Sand
 

Mamo1971

Aspirante Giardinauta
Nei casi in cui il prato sia sottoposto in inverno ad ombra freddo e umidità, ma in estate a sole pieno dalle 11 in poi, e quindi anche siccità in caso di estati torride, è meglio preferire le essenze che risentono meno del freddo o quelle che si comportano meglio al caldo?
Mi trovo in una condizione di questo tipo e mi appresto a febbraio a fare i lavori per poi seminare, ora in alcune zone c'è tanto muschio ma poi in estate, il sole più alto, soleggia tutto il giardino.

Grazie
Max
 

white sand

Moderatore Sez. Prato
Membro dello Staff
Personalmente non opterei per una singola essenza. Le molteplici applicazioni che possono essere sfruttate nella scelta fungono come linea guida. Come ho citato alla fine la provenienza delle info derivano dagli stati uniti. Anche loro possiedono differenti climi e naturalmente, le zone identificate come "transitions zones" sono le più difficili da coltivare in eccellenza, pochè il clima è molto variabile tra estate ed inverno.
In questi casi, la scelta migliore innanzitutto è evitare la formazione del muschio che in qualunque caso rappresenta un fattore limitante per la crescita del prato. L'uso del Solfato ferroso è solo un paliativo che non risiolve il problema alla base ma lo argina solamente (costringendoti comunque alla sua eliminazione manuale). E' pertanto bene che ne migliori il drenaggio laddove ve né sia l'impellente necessità.
Ovviamente, anche mantenere l'altezza di taglio elevata e una ottima fittezza del t.e allontanerà l'insorgere del muschio.
Soddisfatto questa tesi, scegli comunque un blend per tappeti ombreggiati ove compaiano sia le festuche fini che le poacee (affidandoti comunque a marchi validi in commercio......non meno di 15 euro/kg è il prezzo medio:fischio:).
Con il passare del tempo il prato si autoregolamenterà spingendo dei periodi caldi le festuche (si fa per dire...) e nei periodi di forte umidità e freddo le poae.
Nei miei test, mi sono trovato bene con blue shadow della turfseed (UNITED GREEN) a cui ho aggiunto solo un 10% di p.trivialis (per la zona sempre in ombra sotto la tettoia ricovero attrezzi). L'altezza di taglio tipo ROUGH a 6 cm durante tutto l'anno.

White Sand
 

iriliu

Giardinauta Senior
Complimenti White per l'interessante discussione.

Sarebbe bello che magari chi sia riuscito ad avere e mantenere un prato in queste condizioni di
grande ombreggiamento intervenga nel raccontare la propria esperienza, il miscuglio utilizzato, ecc...
...postando magari delle foto.
 

white sand

Moderatore Sez. Prato
Membro dello Staff
Ciao Iriliu.
La sola foto che posso allegare, scovata nei meandri del mio book è questa:
http://digiphotostatic.libero.it/wenne.gingi/med/a8bcbf9757_6242836_med.jpg
La zona quasi totalmente ombreggiata, è quella a dx della foto.
Questo pezzamento da circa 20 mq è il mio turflab. Infatti come puoi vedere, ci sono 4 plot di agrostidi nella zona a ridosso dell'ombra.
So di essere noioso. Le bentgrasses sono la mia ossessione.
Quì comunque sperimento anche altre cose.....poi le diserbo e semino altre varietà.
Allo stato attuale, questa zona è una piccola foresta con l'erba alta 15-20 cm.

White Sand
 

GiulianoM

Aspirante Giardinauta
Interessante discussione.

Dalle nostre parti (Varese) è molto difficile intervenire su zone ombreggiate (intendo con esposizione nulla o quasi) in quanto temperature basse unite a piogge e nevi rendono il lavoro sicuramente impegnativo.
Personalmente la soluzione migliore la riscontro con i mix di festuca rubra/ovina e un blend di poa.
Fermo restando un'adeguata manutenzione si riesce ad ottenere validi risultati.

Non trovo riscontro sulla varietà "QUATRO" di Festuca Ovina segnalata come unica in commercio ...
 

iriliu

Giardinauta Senior
Ma esiste in commercio in purezza ?

Ho letto le caratteristiche e sembra che per le zone in ombra in posti con estati calde e siccitose,
sia la specie che si comporta meglio in assoluto o sbaglio ?
La Rubra ho avuto modo di constatare che soffre parecchio il caldo, anche se non le fai mancare l'acqua.

White l'Agrostis invece come si comporta ?
 
Ultima modifica:

cigolo

Esperto Sez. Prato
Ma esiste in commercio in purezza ?
Qui ma solo in sacchi da 25kg
Ho letto le caratteristiche e sembra che per le zone in ombra in posti con estati calde e siccitose,
sia la specie che si comporta meglio in assoluto o sbaglio ?
La Rubra ho avuto modo di constatare che soffre parecchio il caldo, anche se non le fai mancare l'acqua.
Soffre il caldo ma come la rubra non muore bensì si protegge rallentando l'attività vegetativa (e declorandosi) per poi riprendersi quando rinfresca.


cigolo
 

white sand

Moderatore Sez. Prato
Membro dello Staff
La penncross non si esalta granchè in zone poco soleggiate.
La sua attitudine al sole ne è un pò il limite d'impiego.
Ovviamente la zona dove è installata non è totalmente ombreggiata, ma riceve comunque 5-6 ore di luce quotidiana. Il taglio è 16 mm (che rappresenta la misura minima da me constatata per evitare il diradamento). Avevo provato a portarla a 10 mm ma mi sono accorto della sua insoffrenza dopo 15 giorni.
La superficie fogliare per permettere la fotosintesi deve essere tanto maggiore quanto meno luce giornalmente riceve la cv. Diciamo che come test, è un ottimo paragone con quella installata in pieno sole. Il microclima presente in quella zona, evita il surriscaldamento dell'apparato radicale e questo ne giova.
Infatti per mantenerla a quest'altezza la quantità d'acqua d'irrigazione è 1/3 di quella usata per la zona esposta al sole. Dovrei provare a fare tutto il plot con questa essenza per verificarne poi la tenuta, la capacità di stolonizzare e il feltro prodotto. Vedremo cosa deciderò in futuro....
Nel frattempo.......
http://digiphotostatic.libero.it/wenne.gingi/med/a8bcbf9757_6553694_med.jpg
Porto in gita per il giardino il mio "laboratorio viaggiante".:D
(Sembra molto l'avatar di Cigolo.....vero?):lol:

White Sand
 

iriliu

Giardinauta Senior
Io in un'aiuola che seminai molti anni fa (una decina) con un miscuglio contenente anche fest. ovina (nn so la varietà),
e che da almeno 5 anni non curo più, senza irrigazioni anche in piena estate, la rubra e scomparsa al 90%, i ciuffetti
di ovina invece resistono per tutta l'estate torrida (è vero che l'aiuola prende al max 3 ore di sole diretto ma è a sud e fa molto caldo).
Perciò dico che sembra nettamente più resistente della rubra alla siccità. Inoltre il terreno di questa aiuola è duro come il cemento,
non viene arato da una ventina d'anni, ed è argilloso. A vedere questi ciuffi di ovina mi meraviglio ogni volta !!!
 

Phil

Esperto Sez. Prato
Ed ecco che mi sono imbattuto in un'altro topic che mi dà da pensare..
Faccio fatica a capire realmente le abilità di adattamento della rubra r. .. Alcuni dicono che non si adatta alla siccità e al caldo.. altri che invece si adatta benissimo alla siccità ma combinato con molto caldo si arresta l'accrescimento andando in dormienza ma non muore!.. fattore molto importante che la differenzia da altre specie (poa, lolium, agrostis..) che invece superata una certa soglia, muoiono. In effetti tra la rubra che ho seminato in autunno c'è una piccola parte che ho voluto seminare al sole e con terreno secchissimo nonostante la sua giovane età, è bella lì come se nulla fosse.
quì un'esempio da un sito americano riguardo alla r.r.
" The major use is for creeping red fescue seed is for establishing turf in dry shaded areas"

un'altro esempio che mi mette in confusione? eccolo quì..
sotto la voce di "extreme heat" addirittura batte la commutata
aOO2Fhq.gif

Noto in definitiva, che ci sono varie autorevoli fonti che si smentiscono a vicenda su alcune voci. mah! :D
Ps* sono gli ultimi arrovellamenti mentali del pre-inizio lavori :love:
 
Ultima modifica:

white sand

Moderatore Sez. Prato
Membro dello Staff
Il bello di questi studi è che ognuno smentisce l'altro e spesso smentisce anche se stesso (....sembra che il relatore sia Renzi:LOL:). Mi ricordo infatti, che in materia di azoto autunnale (level of nitrogen during fall season on coldgrasses) c'erano versioni di ogni tipo. Chi diceva di tenere elevati livelli azotati e chi invece molto bassi. Insomma non ti resta che dire la tua anche tu in base alla tua esperienza...
 

Kaylord

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti, rispolvero questa interessantissima discussione per esporvi il mio dubbio...
Ho un giardino (steso a rotoli dal costruttore della casa) che è un classico mix di microterme (F. Arundinacea, Poa pratensis etc.). Questo giardino circonda tutta la casa ed in una zona specifica, esposta completamente a nord e "schermata" dalla casa stessa e dalla relativa tettoia, non batte MAI il sole. Possiamo dire per certo che è la zona più fresca e umida del prato, il top soil è di scarsa qualità e spessore e l'illuminazione non è mai diretta ma sempre diffusa. Ho sempre irrigato poco la zona, data l'umidità .
Il primo anno il giardino a nord ha stentatamente passato l'estate, nel secondo anno (esaurito secondo me il "boost" di fertilizzazione del soil) ha iniziato a diradarsi, il soil stesso non è consistente, non sta giù, se si passa dentro con una scarpa rimane tutto nel carrarmato della stessa (quasi perennemente bagnaticcio). Ho tentato, da ignorante, a fare delle trasemine spargendo un po' di terriccio da prato addizionato di parecchia sabbia (quello della Compo ad esempio); come sementi ho utilizzato diverse varietà ma senza mai (mea culpa) approfondire la natura delle stesse, ho cercato semplicemente una semina che non richiedesse tanta luce.
L'erba è spuntata, a zone, ma non stolona e se si prende il singolo ciuffo questo viene via con tutto il rizoma senza opporre la minima resistenza.

Morale: almeno un paio di giardinieri (di dubbia competenza) mi hanno detto chiaramente che non c'è nulla da fare, che in quella zona ( saranno una 40ina abbondante di metri quadri) non riuscirò mai ad ottenere risultati soddisfacenti. Mi hanno consigliato di tirare sù tutto e procedere con un sintetico o con una ricopertura a ciotoli bianchi dentro cui inserire magari qualche aiuola.

Io prima di arrendermi all'idea del ciottolato & aiuole volevo chiedervi un parere: ha senso "accanirsi" e provare a pulire completamente la zona, seminando un mix adatto alla condizione (quale?) ?
Da quanto leggo dovrei andare su un mix di Poa trivialis e festuche fini (o rubra), ma saranno in grado di resistere in un ambiente dove non c'è mai luce del sole diretta?
Grazie mille, resto in attesa di un vostro gentile riscontro :)
 

ztm

Apprendista Florello
Credo che il tuo problema sia il terreno, non l'illuminazione. Sopra si parla di prati ombrosi e si dice che in genere si ha meno resistenza alle patologie in queste condizioni. Poi si illustrano alcune specie che possono resistere meglio, magari anche eccellentemente per lungo tempo, ma credo che la condizione fondamentale sia quella di avere un terreno consono alla crescita di un prato. Si parlava anche di dry shaded areas, che è parzialmente opposto a quanto illustravi tu, in quanto la tua è una wet shaded area, come accade nella maggior parte dei casi.

Mi trovo a combattere con la tua stessa situazione per una zona di dimensione analoga, credo di avere delle condizioni di illuminazione leggermente migliori delle tue, infatti al momento ho ancora un prato decente e non ho muschio né grandi diradamenti, ma ho già pianificato di rimuoverlo il prossimo settembre o marzo.

Per quanto tu possa limitare le irrigazioni, esiste sempre la pioggia. A mio avviso, quindi, ha senso accanirsi solo se vuoi a tutti i costi avere un prato in certe condizioni (o ti diverte sperimentarlo) e hai un terreno da buono a ottimo per accoglierlo. Qui dentro credo ci siano diverse persone con un bellissimo prato ombroso, ma suppongo che tutte abbiano un top soil drenante e non perennemente bagnato. In caso contrario sarebbe bello capire come fanno a mantenere in essere un ciclo virtuoso senza diradamenti, trasemine, muschio, infestanti, etc.
 

Grappino

Esperto Sez. Prato
Luce zero non va bene proprio a nessun tipo di erba ma da ciò che scrivi credo anche io che il tuo grosso problema sia la pesantezza del suolo. Prima di abbandonare o al contrario spendere soldi magari inutili fai questa prova: compra 5 sacchi di sabbia silicea al brico 0-2 mm o 0-4 mm. Mescolali per bene ad un poco di terra (deve essere quasi sabbioso il miscuglio in rapporto 70/30), vanga un metro quadro di terreno per 15 cm, posa il nuovo topsoil e semenze idonee. E niente, vedi come va :)
Ps: facci vedere una foto :)
 

Kaylord

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti ragazzi e grazie per le dritte,
aggiungo qualche dettaglio in risposta alle vostre considerazioni:
@ztm :esiste sempre la pioggia, ma considera che buona parte di questa porzione di prato sta sotto alla tettoia dello stabile, si tratterà di una area di 4 x 5 metri almeno che non riceve neanche pioggia diretta. Detto questo il terreno è tutt'altro che compatto, non ho purtroppo il rullo e quando ho tolto del soil per integrarlo con i mix Combo per manti erbosi ho compattato saltandoci sopra.
Non aiuta imho il gatto dei vicini che di tanto in tanto scambia il soil per la sua lettiera.... e trovo montagne e buchi ovunque.
@Phil : in merito alle festuche fini, credo di aver già seminato di fatto qualcosa di simile... La crescita verticale c'è ed è pure parecchio maggiore di quella del prato a ovest, dove l'erba prende il sole diretto. Ma è molto diradata, quasi "a spot", e l'apparato radicale è così debole che passando il tagliaerbe a scoppio a volte viene sù.
@Grappino : in effetti la tentazione di procedere come dici ce l'avrei. Ma ho un sacco di dubbi.... Partiamo con qualche considerazione: secondo me, il top soil fa schifo perchè il terreno (argilloso, prevalentemente) sotto alla stesura del prato a rotoli non è stato adeguadatamente preparato. Ci aggiungo il fatto che in quella zona, la "colonna" di terreno utile è piuttosto ridotta (penso sui 30 cm) a causa del fatto che sotto ci sono dei box/cantine.
Nel tempo ho utilizzato dei sacchi di terriccio per manto erboso ( Compo e Fertil, non proprio economicissimi ma vabbé) perchè tra l'altro a mio avviso c'era proprio "poca" terra; dopo i primi mesi di assestamento è come se il terreno fosse collassato di 2 o 3 cm. Ho quindi tentato delle trasemine che hanno avuto l'effetto di confermarmi che qualcosa cresce, ma così debolmente che di fatto la gestione è impossibile. Foto recenti non ne ho, provvederò e aggiornerò il post :)
A questo punto, potrei:
  • tirare su il terriccio per prati erbosi che ho posato nel tempo (credo sia riusabile, di fatto potrei quasi reimbustarlo perchè è rimasto farinoso e non compatto);
  • lasciare il terriccio al sole, steso su un telo, per farlo asciugare adeguatamente;
  • prendere della sabbia silicea (quanta di preciso, se miscelo col terriccio già a disposizione? E quale?) in due granulometrie diverse e miscelarle assieme al terriccio (che di suo contiene già sabbia);
  • preparo una porzione di terreno di circa 1 mq, "scavando" per almeno 15 cm (sperando di farcela!); verso quindi il miscelato al punto precedente;
  • procedo con la semina (grosso punto di domanda: quale? Idealmente vorrei avvicinarmi a livello estetico al prato che ho già, e vorrei resistesse a tagli di altezze basse) e innaffio a volontà;
  • problema compattamento: non ho un rullo.... come posso procedere in mancanza dello strumento? Calpestio, basterà?
Per le tempistiche: so che i momenti giusti per queste attività sono all'inizio della primavera o prima dell'autunno (quando fa abbastanza fresco), ma data la posizione "riparata" credo di poter procedere praticamente sempre (al netto forse di agosto).
Mi date qualche consiglio in merito a sementi e sabbia silicea da acquistare?

Grazie mille :)
 
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