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Rose morenti!

andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Dovresti ridurla ad 800x600 :eek:k07:
Per i trattamenti io procedo cosi': inverno una volta al mese con prodotti preventivi, poi da quando si vedono chiaramente i primi sintomi di malattie fungine prodotti curativi ogni 15gg tranne quando fa troppo caldo che sospendo. Vanno spruzzati alla mattina presto o al tramonto per evitare che brucino le foglie quando l'insolazione è alta.
 
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rosa triste

Aspirante Giardinauta
Ciao Helene non riesco a caricare le foto..mi dice che sono troppo pesanti e quando le rimpicciolisco e sembra le abbia accettate ..non si vedono...appena posso ci dedicherò un pochino più di tempo..comunque come ho scritto sopra si tratta di un unico ramo che al contrario degli altri belli rigogliosi,ha tutte le foglie
Molli..non turgide..come fossero..insalata vecchia per capirci..cadenti e macilente.....non vorrei fosse l'inizio del solito disastro...anche se non si vede ombra di acari o similari al momento...pensavo di tagliarlo..ma e' robusto e mi dispiacerebbe..che mi consigli?
 

darbin

Esperto Sezz. Rose
volevo ricordarti che le foglie delle rose colpite dal malefico ragnetto diventano ,nella parte superiore come metallizzate,non molli ,le foglie mollicce fanno pensare a problemi o di oidio o di marciume radicale ,a volte l'oidio comincia senza patina o pochissima patina e le foglie cominciano a chiudersi ed ammosciare.

se sono stato inopportuno non tenere conto di quello che ho scritto.
 

rosa triste

Aspirante Giardinauta
Ciao darbin, non sei per niente inopportuno figurati! Anzi grazie
In effetti non pensavo fosse il ragnetto..quindi tu dici sofferenza radicale o oidio.....ma solo su un ramo e' possibile? E cosa posso fare? Il resto della pianta e' bellissimo..riuscissi a farvelo vedere... Aaahhhha
 

SageT

Aspirante Giardinauta
Ciao rosa triste! ci vorrebbero davvero delle foto, ma comunque dalla descrizione che dai mi è venuto in mente che possa essere una malattia semi-virale, la "rose wilt", per la quale, però, sembra non ci sia cura. Non ne sanno molto. Alcuni dicono che la propagazione di questa malattia avvenga per talea (e quindi ti sarebbero state vendute le piante già "infette"? la malattia può rimanere in stato di latenza per anni); altri sostengono che avvenga grazie ai malefici acari. Magari le tue rose non sono affette da ciò, ma non scarterei l'ipotesi.
 

Citrodora

Apprendista Florello
L'oidio può partire da un ramo e andare sugli altri... se colpisse tutta la pianta sarebbe più facile attribuire il deperimento ad uno stato della pianta (marciume, sofferenze varie,colpi di calore etc.), o no? Comunque finché é solo un ramo, io personalmente lo taglierei senza troppi pensieri e tanti saluti... :eek: nel dubbio!! Se poi se ne presentano altri... intervengo!!
 

darbin

Esperto Sezz. Rose
sono daccordo con citrodora,prima di tutto toglierei il ramo,poi se possibile dopo la fioritura tirerei fuori la pianta dal vaso e con attenzione controllerei lo stato delle radici ,senza romperle,tieni conto che esiste un problema che è di difficile individuazione,mi riferisco ai "nematodi"i vermetti piccolissimi,che a volte si insediano nelle radici e se non individuati possono portare alla morte della pianta,io personalmente per prevenire uso mettere anche nelle rose in vaso le tre protettrici delle rose,aglio calendula e tagete,so che esteticamente a molti non piacciono,ma basta metterli in modo che non si vedano,usando tagete nano e calendula selvatica,la calendula tiene lontani i nematodi ,il tagete è universalmente ormai riconosciuta come pianta che tiene lontano di tutto,dagli afidl in poi e che dire dell'aglio i suoi composti solforati e l'allicina sono principi naturali che tengono lontano l'oidio ,in particolare.

l'aglio come pianta non puzza.

poi non voglio sembrare il solito bastian contrario,ma parlando di zolfo vorrei riportare una parte di una lezione del prof.maffei(univ.to)in cui spiega come agisce scientificamente lo zolfo sull'oidio.
so bene che se si vogliono risultati immediati è meglio usare il chimico,meglio ancora se translaminare,ma con la prevenzione e una sana crescita l'oidio sta lontano.


L’ azione dello zolfo sull’oidio è di tipo preventivo in quanto impedisce la germinazione dei conidi, curativo perché agisce sul micelio durante l’incubazione ed eradicante poiché elimina il fungo quando è visibile.L’azione fungitossica dello zolfo è dovuta alla sua capacità di penetrare nella cellula fungina, grazie alla sua liposolubilità, rompendo la membrana cellulare. Questo provoca la fuoriuscita dell’acqua dal fungo e quindi la sua morte per disidratazione

Lo zolfo esplica anche un’azione collaterale insetticida contro neanidi di afidi, tisanotteri e acaricida."
 
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