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Rose di Anna Peyron

gianfra

Guru Giardinauta
le ho tutte e tre, di due posso dire tutto e di più ovvero mermaid la pierre,mentre della bracteata poco in quanto si sta riprendendo da un grosso trauma subito all'impianto ( ramo secco di pino di una ventina di chili piombatole addosso da alcuni metri di altezza.

Quindi il consiglio è la Mermaid a terra è rosa che raggiunge dimensioni elevate ed in breve tempo. La Ronsard cresce anche lei ma forse in un vaso o conca di 60/70 cm regge . La Bracteata è pianta che cresce ( proprio poer questa caretteristica l'abevo messa alla base del pino ( secolare ) per farla arrampicare sul tronco.

Riguardo alle inglesi le puoi gestire nelle 2 soluzioni :sia a cespuglio che climbing tanto non raggiungono elevate altezza (2,5 m o poco più) è solo questione di pazienza. Ne ho sia di innestate che da talea ( Nino) ; nel caso delle Nino ci vuole pazienza l'importante è che comincino a cacciare rami basali che non vanno toccati a quel punto si può iniziare a ripulire la pianta dei rami originali cespuglianti e quindi tutorarla su graticcio, pillar o quant'altro. Nomi? svariati Brother cadfael, Falstaff, Tess Of the d'Ubervilles, A shropshire lad ; di queste le ho tutte ( la tess sia d'innesto 2 piante ad arco su arco che 1 della nino ) escuso la brother sono destinate ad arrampicarrsi su tronchi di pino ovvero ho iniziato l'anno scorso con la Lad ed ho proseguito quast'anno con le altre due mettendo in conto la lentezza ( Nino ) e le picole dimensioni . Ci vorranno per lo meno 3/4 anni per avere dei risultati abbastanza decenti .. di necessità si fa virtù l'importante sarà esserci.
 

new dawn

Guru Giardinauta
Non è che magari l'assortimento non è enorme e si cerca di fare con quello che si ha a disposizione? Non è che certi tipi di piante, non essendo facilmente piazzabili sul mercato (perchè non tutti, come ben sappiamo, hanno lo spazio per Mermaid), vengono poi rifilate ai clienti semplicemente per farsele fuori?
Che altre possibilità di spiegazione ci sono ad un comportamento del genere?


Sicuramente la richiesta di Alessandro non è semplice da accontentare...però credo che un vivaista serio, se non ha una pianta adatta allo scopo, debba dirlo. Piuttosto può fare proposte alternative, come capita anche a noi tante volte...



Mi delude anche perchè, su Gardenia, ho letto che la figlia della S.ra Peyron è andata a studiare all'estero, presso grandissimi giardinieri e botanici. E poi vedo queste cose...



Aggiungo: la collezione di Anna Peyron è una collezione abbastanza "ricercata". Non ci sono moltissime rose moderne. Le rose rampicanti piccole sono quasi tutte moderne. Forse è anche per questo che non ha una grande disponibilità di alternative.
In definitiva l'errore potrebbe essere il cercare da lei piante di quel tipo. Certo è che comunque lei, prima di vendere una pianta, dovrebbe precisare che non è propriamente da vaso...

Concordo su tutto, fino all'ultima virgola.
Lo dico anche se sono rimasta colpita dalla bellezza del luogo.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Grazie a tutti per le interessanti suggestioni.
Tuttavia farò mia la massima galileiana fiat experimentum. Se poi la "cosa" si comporterà come un mostro alieno troverò per essa una qualche collocazione o ne decreterò la fine esistenza (anche per me le piante sono sinonimo di vita, ma occorre essere anche pragmatici e non trasferire ad un vegetale illogiche quote di affetto).

Il vivaio di Anna Peyron è in effetti collocato in un sito pittoresco: si lascia il traffico inter-cittadino e la pianura industriale e ci si trova in pochi minuti tra verdi e fronzose colline, senza traffico, né insegne e cartellonistica, né tralicci elettrici. Il vivaio è un poco naif, nascosto nel fianco di una collina.

P.S. Ovviamente fiat non è l'azienda che ha acquisito la Chrysler e neppure il motto dei Savoia, ma vuol dire "si faccia".
 

new dawn

Guru Giardinauta
Grazie a tutti per le interessanti suggestioni.
Tuttavia farò mia la massima galileiana fiat experimentum. Se poi la "cosa" si comporterà come un mostro alieno troverò per essa una qualche collocazione o ne decreterò la fine esistenza (anche per me le piante sono sinonimo di vita, ma occorre essere anche pragmatici e non trasferire ad un vegetale illogiche quote di affetto).

Il vivaio di Anna Peyron è in effetti collocato in un sito pittoresco: si lascia il traffico inter-cittadino e la pianura industriale e ci si trova in pochi minuti tra verdi e fronzose colline, senza traffico, né insegne e cartellonistica, né tralicci elettrici. Il vivaio è un poco naif, nascosto nel fianco di una collina.

P.S. Ovviamente fiat non è l'azienda che ha acquisito la Chrysler e neppure il motto dei Savoia, ma vuol dire "si faccia".
Scusa, come giustamente dici tu, è giusto chiudere la discussione e vedere cosa succederà.
Vorrei però sottolineare che non succederà quello che credi, cioè una superfetazione arborea incontenibile: no, semplicementei i due mostri, senza la terra necessaria, non cresceranno quanto è nel loro dna, e avranno un'aria sofferente senza poter fare molti fiori.
Ma speriamo di sbagliare.
 
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