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raccolgo il vs.invito

S

SEBBY

Guest
Chiacchierona come sono...non potevo non raccogliere l'invito che Emanuela ams ed Elleboro mi hanno rivolto nel OT "voglio aprire un vivaio".

Spero di non annoiarvi troppo!!!! :martello:

Parto da qualche anno fa...ho sempre avuto la passione della matematica e del disegno....da ragazzina mi divertiva risolvere equazioni.....per carità! non immaginatemi alla "beautiful mind", non ho niente a che spartire con il "genio"!! :crazy:

Quando ho iniziato a lavorare, ho subito capito che il lavoro di ufficio mi andava tanto, ma tanto stretto, mio padre insisteva e sperava che mi decidessi ad entrare in banca e ho fatto anche il concorso, ma proprio non mi piaceva ed allora ho cercato di mettere a frutto le mie passioni (matematica e disegno) specializzandomi in disegno tecnico industriale.

Poi i casi della vita (bisogna avere anche tanta fortuna!!!!), mi hanno portato a conoscere mio marito che aveva un suo sogno: aprire un ditta per conto suo nel settore metalmeccanico nel quale lavorava già da anni.

All'inizio è stato comico... non avevamo una lira se non la sua liquidazione dal precedente lavoro. Abbiamo acquistato un piccolo capannone (solo 200 mq) e devo confessare che mio padre fece da garante altrimenti nessuna banca ci avrebbe concesso il mutuo. :(
I primi macchinari li abbiamo pagati a rate in un anno (ringrazio ancora il fornitore che ci diede tutta questa fiducia!!! Per fortuna si incontrano persone così! Al contrario il direttore di filiale del MPS, alla nostra richiesta di un fido di 5 milioni, ci rispose che non credeva in questo tipo di attività!!!!!!)

Abbiamo subito iniziato con le difficoltà: l'Enel ci mise sei mesi ad attaccarci la corrente!!!!!! Intanto andavamo a lavorare qua e là, per andare avanti!!

Abbiamo iniziato dai lavori più disparati: il più semplice in questo settore, dato che non prevede ingenti investimenti in macchinari, è la saldatura: abbiamo saldato telai in ferro per una ditta che conoscevamo....io montavo i pezzi e mio marito li saldava!!! Dopo i primi 15 giorni di lavoro, la notte alle 3:30 abbiamo finito di impacchettare il materiale lavorato ed abbiamo atteso le 5:00 per il carico sul camion che il cliente ci aveva mandato: una emozione irripetibile!!!!!!

In questi quindici anni abbiamo modificato, un passo alla volta, il nostro lavoro e, da qualche anno, facciamo ciò che ci eravamo prefissati fin dall'inizio: per conto di ditte che operano nei settori più disparati (produzione di macchine industriali, elettronica, ausili per disabili......) produciamo pezzi meccanici di precisione; il nostro lavoro, in pratica, consiste nel ricevere disegni e progetti dai clienti e mediante macchine a controllo numerico computerizzato realizzare i disegni attuativi e la successiva produzione.

Problemi...tanti!!! Ogni giorno ci alziamo senza sapere se sarà una buona o una cattiva giornata.
A volte le gratificazioni ti fanno andare al settimo cielo...altre volte ci sono gli errori (involontari, ma che costano molto sia economicamente che moralmente!), i problemi tecnici che sembrano irrisolvibili, le richieste impossibili da esaudire, la cronica carenza di liquidità che investe tutto il settore produttivo, i rapporti non sempre facili con fornitori, clienti, collaboratori, banche........
La difficoltà di mantenere dei rapporti che non siano solo "di lavoro", ma anche e soprattutto "umani".

Ma la pianto qui! :D

Grazie della vostra pazienza nel leggermi! :love_4:
 
Ultima modifica di un moderatore:
B

bobino

Guest
E' molto interessante il tuo lavoro Sebby. In effetti i sogni possono diventare realtà, a costo di sacrifici e imprevisti.
Tra l'altro, almeno qui in Toscana, tutte le donne che voglio iniziare un'attività, godono di finanziamenti particolari.
Sono felice per te :love_4:. Dai, racconta :froggie_r:froggie_r.
Io avrei un sacco di domande, ma non voglio impestare il forum....:lol::lol::lol:
:love_4:
 

ciaseta

Florello Senior
innanzitutto ti faccio i miei + sinceri complimenti...dettati da ammirazione per il tuo/vostro coraggio e passione!:hands13:

ma ora che tira aria di crisi generale, come vanno le cose?
il tuo è un settore che ne risente oppure hai sempre richiesta?
 
S

SEBBY

Guest
Purtroppo hai "miei tempi" (ti parlo del '91, quando abbiamo iniziato), ancora tante possibilità per l'imprenditoria femminile non c'erano. Ho provato negli anni successivi ad accedervi, ma il fatto che già lavoravo da alcuni anni me lo impediva, inoltre ci sono spesso dei limiti di età.

Per chi vuole iniziare adesso, comunque, vale la pena di darsi un po' da fare tra scartoffie e documenti vari per accedere a queste interessanti possibilità!!!!

Inoltre, le associazioni di categoria (tipo Confartigianato e Confcommercio, per citarne due a caso) hanno degli uffici preposti a svolgere questo tipo di pratiche, e nella mia esperienza posso dire che sono piuttosto efficienti, non solo nel trattare i finanziamenti, ma anche nell'organizzare i passi necessari all'inizio di una attività.

Più volte, nel corso degli anni, abbiamo fatto riferimento a quasti organismi e sempre con successo.
 
M

Mary74

Guest
SEBBY ha scritto:
Problemi...tanti!!! Ogni giorno ci alziamo senza sapere se sarà una buona o una cattiva giornata.
A volte le gratificazioni ti fanno andare al settimo cielo...altre volte ci sono gli errori (involontari, ma che costano molto sia economicamente che moralmente!), i problemi tecnici che sembrano irrisolvibili, le richieste impossibili da esaudire, la cronica carenza di liquidità che investe tutto il settore produttivo, i rapporti non sempre facili con fornitori, clienti, collaboratori, banche........
La difficoltà di mantenere dei rapporti che non siano solo "di lavoro", ma anche e soprattutto "umani".

Ma la pianto qui! :D

Grazie della vostra pazienza nel leggermi! :love_4:

Mamma mia come mi ritrovo nel tuo racconto...è proprio vero che chi ha un attività in proprio ha sempre l'adrenalina alle stelle! Non si sta mai tranquilli...

Bello il tuo racconto :flower:
 
S

SEBBY

Guest
ciaseta ha scritto:
ma ora che tira aria di crisi generale, come vanno le cose?
il tuo è un settore che ne risente oppure hai sempre richiesta?
In questo periodo (ed intendo gli ultimi 5-6 anni) la situazione è diventata difficile.
Il problema principale che ci troviamo ad affrontare è la migrazione del lavoro all'estero: il nostro è un lavoro altamente specializzato ed ancora qualcosa circola in Italia, ma basti pensare che ben 4 nostri clienti (fra le ditte più grandi in Umbria e noi non abbiamo una realtà industriale come nel nord) hanno aperto stabilimenti in Romania, Polonia, Cina... e che l'indotto si è ridotto della metà in dieci anni, questo permette di capire quanto è pericolosa la situazione.

Per continuare a lavorare ci viene richiesto un sempre maggiore investimento in tecnologia d'avanguardia, con i relativi costi, ma il termine di paragone è ormai basato sul bassissimo costo della manodopera nei paesi in via di sviluppo e questo, spesso, non ci consente di ripagare gli investimenti fatti, nè la manodopera specializata che dobbiamo utilizzare.

Quello della manodopera è un'altro tasto dolente: abbiamo socialmente combattuto per anni contro "l'operaio", e si è affermata, soprattutto nelle nuove generazioni, la convinzione che essere operaio era degradante.

Oggi ci manca, quindi, il personale qualificato: non l'operaio di una volta in catena di montaggio, ma persone con grande conoscenza tecnica, capacità decisionale, che oltretutto potrebbero percepire alti stipendi.

Le scuole professionali non hanno formato una nuova generazione di tecnici.
Le università non formano i nuovi ingegneri (potrei raccontarvi incredibili aneddoti sulle conoscenze tecniche degli ingegneri!!!!!!!!)
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Intanto grazie per aver raccolto il nostro invito a raccontarci la tua esperienza, ti assicuro, mi ci ritrovo, anche se la nostra associazione di categoria è relativa all'agricoltura, il servizio offerto è lo stesso :)

Mi piacerebbe sentire la tua esperienza con l'"operaio" e come lo intenderesti oggi, hai difficoltà a trovare persone motivate, come desidereresti, raccontaci gli aneddoti sugli ingegneri; ovviamente non tutti saranno come quelli che tu dirai, ma serve vedere anche l'altra faccia della medaglia ;)

Grazie :love_4:
 
M

Mary74

Guest
SEBBY ha scritto:
Quello della manodopera è un'altro tasto dolente: abbiamo socialmente combattuto per anni contro "l'operaio", e si è affermata, soprattutto nelle nuove generazioni, la convinzione che essere operaio era degradante.

Oggi ci manca, quindi, il personale qualificato: non l'operaio di una volta in catena di montaggio, ma persone con grande conoscenza tecnica, capacità decisionale, che oltretutto potrebbero percepire alti stipendi.

Le scuole professionali non hanno formato una nuova generazione di tecnici.
Le università non formano i nuovi ingegneri (potrei raccontarvi incredibili aneddoti sulle conoscenze tecniche degli ingegneri!!!!!!!!)

Verissimo: oggi nessuno vuole fare l'operaio e la manodopera specializzata è rara.
Nella mia piccola ditta a gestione familiare , mio padre e mio fratello (che sono due ottimi tecnici)hanno deciso anni fa di assumere dei ragazzi e "crescerli" professionalmente.
Sono ragazzi di buona volontà : dopo 5 anni stanno superando il maestro :D.

Attualmente abbiamo assunto un altro ragazzo con la formula dell'apprendistato che affianchiamo ad un tecnico specializzato.

E poi non fate mai mancare gli incentivi , una gratifica anche economica invoglia... :rolleyes:
 

ciaseta

Florello Senior
io non so se ce la farei a mantenere il sangue freddo nei momenti di crisi!

per carattere mio chiaramente!

per cui ti ammiro (e ammiro coloro che sanno rischiare) ancora di +.:Saluto:
 
S

SEBBY

Guest
Emanuela ams ha scritto:
Mi piacerebbe sentire la tua esperienza con l'"operaio" e come lo intenderesti oggi, hai difficoltà a trovare persone motivate, come desidereresti, raccontaci gli aneddoti sugli ingegneri; ovviamente non tutti saranno come quelli che tu dirai, ma serve vedere anche l'altra faccia della medaglia ;)

Grazie :love_4:
Il rapporto con i dipendenti è estremamente complesso, entrano in gioco tante componenti... e non è facile gestirle tutte nel modo giusto.

A volte si è delusi dall'atteggiamento di alcuni: "sono le cinque, da questo momento in poi ti sto facendo un favore"!!!
Altre volte è estremamente gratificate chi dimostra interesse e passione.

Attualmente abbiamo solo 4 dipendenti (ne abbiamo avuti anche 12) sono tutti giovani (dai 23 ai 28 anni a parte l'"anziano" di 38) ed ognuno è diverso e di ognuno dobbiamo cercare di tirare fuori il meglio: abbiamo, ad esempio, il più giovane che ha veramente un gran cervello, ma è immaturo e va guidato senza esporsi troppo per non urtare il suo amor proprio. Il più "anziano" non ha studiato ed ha appreso sul campo: è estremamente pratico e intuitivo, ma va seguito sempre nei momenti cruciali perchè è possibile che intepreti male un disegno o non tenga nella dovuta considerazione dei paramentri importanti.
(un consiglio ai giovani: studiate!!!!!!!!!!! sempre e comunque)

Questo solo per farvi un'esempio di come il modo di rapportarsi a loro sia differente: con alcuni è importante lo scherzo, la battuta.... altri preferiscono non avere ingerenze....altri non vogliono responsabilità e quindi si tirano indietro di fronte alle difficoltà.......altri danno il meglio solo se responsabilizzati.
In una piccola realtà è difficile far convivere tutte queste differenze ed avere sempre (io per prima) la disponibilità d'animo per andare incontro a tutto.

Anedotti sugli ingegneri: a bizzeffe, soprattutto in materia di fattibilità dei progetti, riescono a complicare anche le cose più semplici.
Certo per apprezzarli sarebbe necessario avere delle conoscenze tecniche!!!
- Qualche anno fa ci proposero una campionatura su un telaio che doveva servire a sostenere il sedile di una nota automobile: era un semplice tubo di ferro piegato che formava un rettangolo: il progettista aveva previsto 3 raggi di curvatura diversi, era praticamente impossibile da realizzare, hanno dovuto ricominciare da capo!
- Un'altra produzione riguardava le staffe che tengono il cruscotto di un'altra automobile: era un pezzo di relativa importanza che sarebbe potuto essere realizzato con estrema facilità, invece il progetto prevedeva talmente tante lavorazioni e con attrezzature talmente costose che dopo un anno lo tolsero di produzione anche se avevano investito decine di milioni per la realizzazione delle attrezzature (questo giustifica gli alti costi delle automobili!!!!!)
- Realizzazione di una campionatura per un telaio saldato: lunghezza 2,9 metri, larghezza 1,7 metri - tolleranza accettata alla fine del pezzo assemblato 1 decimo di millimetro (impossibile!!!!!!!!!!!!!!!!!!)

Grazie del vostro interesse, mi fa molto piacere, ma quando siete stufi ditemelo!!!!!!!!!:martello:
 

seya

Master Florello
seya sarà breve.

ti ammiro, bravissima, sono contenta di aver letto le tue esperienze, hai dimostrato carattere, temperanza, pazienza, tanto cuore e tanto coraggio!!!

bacccioseya
 
S

SEBBY

Guest
Coccinella74 ha scritto:
E poi non fate mai mancare gli incentivi , una gratifica anche economica invoglia... :rolleyes:
Hai ragione, concordo perfettamente!!!!!
Da noi abbiamo optato anche per un'altro tipo di gratifica: un orario di lavoro particolare; quello ordinario sarebbe di otto ore al giorno dal lunedì al venerdì,
noi facciamo 8:30 dal lunedì al giovedì e 6 ore il venerdì, così i ragazzi hanno il pomeriggio libero + il week end. Ne sono entusiasti!!!!!
Lo stipendio è logicamente adeguato alla notevole preparazione che richiede il nostro lavoro ed è in media il 40% più alto di quello sindacale.
 

ciaseta

Florello Senior
è bello vedere che siete attenti ai dipendenti....ma non intendo nel senso di favorirli e basta...
intendo che sapendo valorizzare ognuno loro si sentono soddisfatti e soprattutto coinvolti e questo è producente sia per loro che per l'azienda!:hands13:
peccato che è una realtà troppo poco diffusa....:(
 
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