Vi ho citati praticamente tutti! Vediamo se riesco a rispondervi.
Io lavoro nel pubblico.
E' vero che molte persone non fanno niente. E' anche vero che molte proposte hanno buone intenzione ma sono scarsamente realizzabili, facilmente aggirabili, o potenzialmente controproducenti.
PERO' va detta una cosa di noi del pubblico: NOI le tasse siamo obbligati a pagarle TUTTE, .......
Certo quando vedo la "mia" segretaria che dice cha va in posta e poi sta 4-5 ore in giro a fare shopping penso che non è giusto e andrebbe sbattuta fuori a calci. Ma vi assicuro che dei colleghi gliela fanno pagare. Sentirsi urlare in pubblico che sei una co.gliona, una merd.a una inetta incapace ladra di stipendio una fallita incapace, davanti agli altri, fino a farti scoppiare a piangere beh insomma, in certi settori pubblici esiste una pressione dei colleghi che se non lavori ti fa fare una vita da incubo, finché alla fine ti pieghi e lavori anche tu. Io lo trovo crudele ma giusto.
Lavoro nel pubblico ma vengo dal privato.
Le tasse però le paghiamo tutti, dipendenti pubblici o privati, sono solo i liberi professionisti che possono scappare.
Per quanto riguarda i rimproveri, più o meno aspri, in pubblico, a certa gente non fano nè caldo nè freddo! Tanto alla fine lo stipendio lo prende lo stesso...
chi e' a stipendio fisso sia che si trovi nel pubblico che nel privato le tasse le paga fino all'ultimo.
il posto pubblico ti da pero' maggiori garanzie di continuita' e
sicurezza che nel privato non c'e' mai.Viceversa nel privato si hanno maggiori possibilita' di far carriera cosa che tendenzialmente nel pubblico non c'e'..dico tendenzialmente ...quindi facendo due conti e' meglio il pubblico per chi desidera la sicurezza il privato per chi ha mire ad emergere.
Concordo in pieno. Da oltre 23 anni non ho potuto partecipare neanche ad un concorso interno, ma ho goduto del permesso per maternità, tante ferie, permessi vari, e, grazie anche al tipo di lavoro che svolgo ed all'ottimo (non sempre, ma in genere è così) rapporto con i miei superiori, ho un'ampia libertà nella gestione del mio lavoro, inclusi permessi, ferie, orario flessibile (che c'è sulla carta ma non tutti concedono!)
il fatto è che anche nel privato non è che si emerge cosi facilmente anche se si è bravi.
pare che per la nostra generazione (32/35/38 enni) tocca per forza conoscere qualcuno.......
Esperienza personale, nel privato mi sono sentita dire: "Lo so che hai ragione tu, e che lavori meglio e di più, ma sai, lui ha moglie e 2 figli, quindi te ne vai a casa tu!" Come a dire, donna, giovane, magari ti sposi e fai figli, non mi convieni. Ed il titolare era pure mio zio!!! Ma mi trattava peggio degli altri per far vedere che non faceva favoritismi!
Concordo con Mauro: qualunque dipendente paga le tasse. Solo che se un dipendente privato non lavora, o il suo compito non e' piu' necessario, o il posto dove lavora chiude, viene licenziato senza tanti complimenti. Nel pubblico invece no. E non ditemi che non e' vero....
Guendy:flower:
Non credo ti si possa contraddire: ne vedo pochi di scansafatiche in giro per il mio ufficio......... e restano tranquillli al loro posto, anche se non fanno un accidente dalla mattina alla sera. E a volte beccano pure premi e gratifiche, se non addirittura avanzamenti di carriera tramite pseudoconcorsi!
Concordo con Mauro Tv e Scardan 123,
una precisazione per Scardan 123 la furbetta o furbetto lavativo che va a fare es. shopping sottaendo lavoro e sua utilità per il pubblico, secondo il mio modesto parere andrebbe perseguito togliendo loro dei soldi che per quelle 3 o 4 ore non hanno fatto.
L'urlare addosso a questi tipi, almeno dalle mie parti e questo e' vero dipende dalle zone, non gliene frega niente!!!Da un' orecchio entra dall'altra esce, poiche' sono persone abituate ad essere colpite nella loro dignità e se ne sbattono lo stesso.
Ha ragione Brunetta, colpire duramente le persone lavative perseguendole economicamente ed essere persone giudicate da tutti quelli che lavorano all'interno dell'Ufficio, altrimenti puo' diventare un solo bersaglio verso x o y e diventerebbe discriminante.
E' cio' che penso.Saverio
Spero che Brunetta riesca a fare qualcosa. Mi sono stancata di dire "sono una dipendente pubblica, PERO' lavoro anche se nessuno ci crede".
Cominciamo a licenziare, facciamo assumere ai dirigenti le loro responsabilità in merito all'attribuzione di premi incentivanti, smettiamola di dire "tutto a tutti", la metà di quelli che siamo oggi potrebbe tranquillamente portare avanti la Pubblica Amministrazione!
nel privato se non lavori ti licenziano o ti rendono la vita impossibile e ti licenzi....in pubblico fanno fatica a licenziarti se ti beccano persino a rubare...però voglio precisare che c'è tantissima gente che fa il suo lavoro onestamente anche nel pubblico impiego, come molte volte ho avuto modo di constatare....personalmente preferisco il privato...perche se ti impegni,si può guadagnare molto di più...però non capisco i sindacati quando difendono a spada stratta i fannulloni...questo va a discapito della collettività...
k07:
Meno male che ogni tanto qualcuno ammette che QUALCHE dipendente pubblico lavora! Non dovrei essere io a dirlo, ma, ripeto, mi sento di poter dichiarare con orgoglio CHE SONO UNA DELLE POCHE. Spero solo che il numero aumenti!
io dico che ci sono e i pro e i contro da entrambe le parti.
dati i i tempi che corrono i dico: avercelo un lavoro!! pubblico o privato, chi se ne frega!
Non tutti la pensano così. Parlavo con un amico proprietario di un bar, e da 4 mesi cerca una persona e non riesce a trovarla: scappano tutti quando gli dice che lui la mattina apre prima delle 6 e la sera chiude tardi, e la domenica è aperto! E ti posso garantire che è una persona seria, che non sfrutta i dipendenti ma li paga il giusto e li fa lavorare il giusto. Ed è un bar che lavora parecchio e bene!
Miei cari, mi pungete sul vivo! Lavoro in un luogo pubblico, circondata da dipendenti pubblici, ma "dipendo" (con un contratto a progetto) da un'azienda privata....che dire...meglio non dire niente và! :squint:
Avevo un amico che lavorava così presso di noi. Era sfruttato all'inverosimile. E' venuto al lavoro persino quando era in chemioterapia (ora purtoppo non possono sfruttarlo più). Però anche molti dipendenti a tempo determinato o COCOCO presso gli uffici pubblici non sono quei fulgidi esempi di lavoratori indefessi che vogliono far credere! Sapessi da noi quanti ce ne sono che se ne fregano, tanto per ora sono entrati grazie all'amico o parente importante di turno, prima o poi li stabilizzano, tanto vale abituarsi da subito a comportarsi da "dipendenti pubblici"
Ragazze io penso che nel privato un imprenditore che guarda al fatturato difficilmente prende un lavativo...io forse parlo dal mio punto di vista...la mia azienda è una multinazionale presente in europa e america con sede principale in norvegia.....beh è difficile essere assunti per amicizia e non per meriti...io il colloquio l'ho fatto con il responsabile del personale di milano ma l'approvazione del mio profilo è comunque arrivata dalla norvegia
Diciamo che a parità di meriti vince l'amicizia?
non so nel pubblico, ma - parlo per mia esperienza personale - nel privato (o almeno dove lavoro io) anche se ti impegni ma non lecchi il c..o a qualcuno, non fai carriera e non hai nemmeno nessuna gratifica, se poi aggiungi che sei donna devi faticare il triplo per ottenere qualcosa.
Difatti dove lavoro io c'è il detto "chi non lecca non becca".
...io non becco mai niente, sono ferma al palo da una vita, però almeno guando mi guardo allo specchio, anche davanti a me stessa non devo abbassare lo sguardo
Ho chiuso con te perchè è la frase più bella che ho letto finora in questo 3d: pubblico o privato, la sera mi guardo nello specchio e mi sento a posto con la coscienza. Gli altri, beh, non so quanti possono dirlo!
La conclusione? E' difficile dire se è meglio pubblico o privato, dipende dalla fortuna e dalle esigenze personali, l'importante è guadagnarsela e non rubarla la pagnotta!