Scendiamo, scendiamo con la strada. Cerchiamo i riferimenti scritti da Traudi.
E alla fine, ecco il parcheggio.
Vi entriamo.
Una bellissima piazza dove, maestoso, campeggia questo Ficus magnolioides
Il tempo è pessimo. Un vento tremendo e freddo.
Il cielo plumbeo che sembra minacciare pioggia.
Fermiamo la macchina. Scendiamo ed ecco che Traudi ci viene incontrooo!
Traudi, Ornella e, subito dopo, Riveeeer!!!
Mamma mia che sensazioni. Siamo agitatissimi.
Saluuti, baci, abbracci...Sguardi negli sguardi, una ricerca di conferme o di smentite, sovrapposizioni continue a ciò che è e ciò che è stato.
Fa un freddo cane ma siamo così prese e così sotto l'effetto delle sensazioni che in un primo momento non sentiamo più nulla.
Traudi è una sorpresa incredibile! Vitale molto più di noi, piena di energie, galvanizzante ed entusiastica!
L'unica turbativa che ha è quella di non essere riuscita a portarci fin lì con una bella giornata di sole e di tepore.
Siamo felici ma anche tanto emozionate.
Ci guardiamo e parliamo quasi come nulla fosse, ma dentro di noi ognuno ha le sue sensazioni con cui fare i conti e nemmeno da poco.
I bimbi di Sonia sono stivati al riparo da quel tornado e aspettano che qualcuno gli dica "Bimbi si mangiaaa!", ma sono accuditi dalla pazienza e dalla temperanza del papà, grandissima risorsa per tutti noi, dato che ci ha consentito di godere della compagnia di Sonia in tranquillità.
Sonia e il suo sguardo vellutato e profondo. Il suo silenzio, la sua riservatezza che un po' ci stupisce, considerato che nel forum siamo abituati al suo essere vulcanica.
Il suo, un silenzio che parla, che è pieno di significati. Gli sguardi si incrociano e, fra tante parole, risate e confusione, sembriamo essere quasi degli esuli, dei profughi della rete, che dopo tante traversie e difficoltà, finalmente si sono ritrovati.
Manca Frensy all'appello. Aspettiamo ancora sperando che arrivi.
Nulla.
Il tempo passa e non si vede Frensy all'orizzonte.
Fa freddisssssimo...miii, se ci penso...Decidiamo di muoverci per andare a vedere dove si pensava di mangiare qualcosa.
Scendiamo con la macchina fino a Sant'Ampelio. Un posto che ci lascia senza fiato (anche per il vento...

) in cui siamo circondati da una vegetazione particolare a cui non siamo avvezzi e che ci stupisce ulteriormente.
Un'intera parete di Carpobrotus