Finalmente conosco mia moglieeee!!!
Strane le sensazioni che provo e penso se anche lei starà sentendo quello che sento io...
Caffè, sigaretta e la moglie sembra cominciare a rendersi conto che il ghiaccio è rotto.
Parliamo, parliamo e tutte e tre pian piano cominciamo a riscoprirci.
Facciamo un giro in giardino. Poi, sistemate le ultime cose e stabilito chi guiderà (incredibilmente il mi' marito...:fifone2: ...non riesco ancora a crederci che abbia voltuo guidare lui, data l'ora), saliamo in macchina, ci incastriamo rendendo Ciaseta una sottiletta infilata fra me e Lucky, stiamo per muoverci quando..."Ma...il cellulare? L'ho preso???"
Ravanata nella cassetta dei ferri (la mia borsa) e niente telefono...:martello:
Così, mio marito, pazientemente scende (per evitare che noi si stesse un altro quarto d'ora a incastrarsi per poter salire), riapre le 2568 serrature e recupera l'aggeggio.
Uelàààà...E' fatta. Eppur si muove!
E si va. La giornata è freddina ma soleggiata e penso "Ma sì, in Liguria sarà bello e tiepido...vedrai Ivana che caldo patirai...Accidenti ti sei coperta troppo".
La campagna sembra essere ancora intorpidita, almeno quanto noi, ma altrettanto caricata con tutta la vegetazione che comincia a risvegliarsi dal lungo sonno invernale...sembra volerci ricordare il nostro stato; le nostre sensazioni sembrano ben rappresentate in tutto quello che ci scorre davanti agli occhi.
Finalmente l'autostrada...e chiacchieriamo, parliamo, ridiamo.
Tutto ad un tratto, Ciaseta dice: "Ho fame".
Ehh grande Cias!
k07:
Ma tutti sembriamo essere concordi sull'aspettare a far rifornimento alla nostra panciotta.
Altri 30Km e anch'io comincio a sentire uno strano mal di stomaco. Ormai lo so che quando è così, devo ingurgitare qualcosa.
Allora mi unisco alla fame di Ciaseta e facciamo la prima tappa.
Brioche tiepida e croccante, cappuccino e, una volta fuori, sigaretta e poi...alèèè si riparteeee!
Stefano (mio marito) si contiene nella guida, forse per sonno, per prudenza o per paura di spaventare tutti noi, ma dopo un coro generale che faceva più o meno così: "Schiacciaaaa!!!" si convince e comincia a spingere la macchina.
I chilometri scorrono insieme alle nostre chiacchiere. Ci guardiamo e ci scrutiamo a fondo, cerchiamo le sensazioni che abbiamo provato in questi mesi qui dentro, scorriamo parole che sembrano essere solo conferme ad un affetto che fino a quel momento sembrava essere solo virtuale.
L'allegria di Ciaseta, il suo essere solare e piena di energie. La dolcezza di Lucky, il suo essere tranquilla e quasi timorosa di essere presente che si alternano alla battuta e alla risata, il mio parlare, i due uomini seduti davanti a noi, ascoltano e intervengono raramente come a non voler interrompere quel fiume di parole che esce copioso, quasi a rispettare il bisogno di noi tre di scoprirci.
Il paesaggio intorno a noi cambia. Abbiamo imboccato il tratto che ci porta dal Piemonte alla Liguria.
Le colline ci accompagnano. Siamo in prossimità di Masone, sul Turchino e, stranamente, non piove e non c'è nebbia. Da questo avrei dovuto capire che di là dal Turchino, ci attendeva una bella sorpresa.
Superiamo questo tratto e finalmente siamo in prossimità del mare.
A questo punto, tappa, sigaretta e...un vento colossaleeee!!! :surp:
Siamo in ritardo...:storto:
Ripartiamo e imbocchiamo finalmente l'ultimo tratto di autostrada.
Il mare si apre allo sguardo insieme ad un paesaggio che d'improvviso cambia e ci travolge!
Macchie gialle ovunque...le Mimose ancora in fiore, poco più o poco meno, ma sono ovunque.
Siamo basiti e beati di una vegetazione così bella e diversa da quella a cui siamo abituati.
Man mano che i chilometri scorrono, gli "Ohhh" di stupore, i "Guardaaaa lààà!!!", aumentano!
Lucky è persa a guardare le Agavi che imperiose sorgono un po' ovunque.
Cespugli enormi di Pittosphoro si susseguono davanti ai nostri occhi, alternati da cespugli immensi di Oleandri.
E la macchina corre, ma non abbastanza. Il tempo vola e pensiamo sempre più a chi ci sta aspettando.
Comincia una ridda di SMS. "Dove siete?" "A Celle"..."Solo???"..."Ehm...sì"..."Qui fa un freddo boia e siamo ad attendervi"...
La macchina non rallenta la sua andatura, la distanza che ci separa diminuisce sempre di più. Ah ma adesso quasi ci siamo, sì sì, dai manca poco...E quel poco non finisce mai. Altri SMS, altri chilometri.
Sembra più vicina la meta e man mano si avvicina, man mano aumenta la tensione emotiva. Avremmo voluto volare e, allo stesso tempo, dilatare lo scorrere dei minuti per quel po' di timidezza che ancora ci prendeva i pensieri.
Ma ecco, adesso ci siamo...Sì sì...è ora, siamo arrivati.
Ecco l'uscita di Bordighera...