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quattro talee di bouganvillea

primo maggio

Maestro Giardinauta
Di talee di buganvillea quest’estate si è parlato un’infinità di volte.
Io quest’anno ne ho fatte quattro, di cui tre abbastanza problematiche, ma anche abbastanza trascurate

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Le due nella bottiglia sono di buganvillea spectabilis. Sono state fatte a fine inverno, prelevando due rami di un certo spessore da una pianta malaticcia e poco vitale, la “buganvillea della disperazione”. Messi in terra e portati al caldo, i due rametti hanno radicato subito e hanno subito emesso dei rametti che sono cresciuti velocemente.

Dopo un po’ le due talee erano così.
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Poi tutto fermo. Le foglie a poco a poco si sono mezzo avvizzite, mezzo bruciacchiate, molte radici marcite. Le talee avevano assunto un aspetto cadaverico, finché una decina di gg fa hanno ricacciato. Sinceramente non so se ce la faranno, perché la cosa più difficile, in una talea di buganvillea, non è la radicazione, ma farle superare l’inverno.

La talea nel bicchiere ha la stessa storia. Talea legnosa fatta a fine inverno. Solo che si tratta di una glabra sanderiana, più disponibile in tutto. Ma anche questa dopo aver subito radicato, è rimasta immobile come le due precedenti e ha ricacciato anch’essa solo una decina di gg fa.

La quarta, quella nella vaschetta della mozzarella, è invece una talea verde estiva.
Per smentire quello che ho sempre detto, e cioè che una talea verde di buganvillea radica tra i 30 e i 90 gg, questa ha radicato in 15 gg, ed è quella che si presenta di gran lunga meglio delle quattro.

In genere a me è sempre riuscito più facile poi conservare le talee verdi rispetto a quelle legnose. Ho l’impressione che vengano più sane e robuste, ma non so se è un’impressione solo mia.

:Saluto: :flower:
 

Lety67

Aspirante Giardinauta
Gentilissimo, mitico Primo Maggio. Grazie per i preziosi consigli e le foto. Anch'io ci sto provando, ma mi sono accorta (osservando i veri esperti) degli errori commessi. Ad esempio ho usato rametti molto più corti rispetto a quelli che ci hai mostrato... Quelle talee mi stanno comunque rubando l'anima: ne vaporizzo le foglie almeno tre volte al giorno, le tengo coperte con il sacchetto di plastica, ci parlo perfino!! Ma visto che sono ancora in tempo credo che, pur non abbandonando le mie "piccole", procederò con altre talee. Mi spiace solo di non aver approfittato della abbondanza trovata in Costa Azzurra: ora nella mia sperduta provincia cremonese non avrò tanta scelta...
A presto e mille grazie
 

primo maggio

Maestro Giardinauta
Se vuoi fare delle talee di buganvillea (che non sono le più facili), sei ancora perfettamente in tempo. Anzi, meglio adesso, perché il caldo eccessivo (oltre i 30/32 gradi) rallenta la radicazione.

La cosa forse più difficile è trovare un buon terriccio. Si dice sempre torba e sabbia. Ma la sabbia io penso sia meglio usarla in modica quantità. Soprattutto se sospetti che sia eccessivamente calcarea. Ovviamente la sabbia va vagliata e va utilizzata solo la parte più grossolana. Di almeno 1-2 mm di diametro. Ottima si dice la perlite, ma io non l’ho mai trovata in vendita.

Molti terricci commerciali non vanno bene per le talee. Forse contengono troppi sali, materiali riciclati, il motivo non lo so, ma non vanno bene. Vanno bene per le tale di oleandro, ma non per talee un po’ più difficili.

Ma sono molte anche le composte che vanno bene. La composta nella vaschetta di mozzarella, quella della talea estiva verde, è torba della compo più un cucchiaio appena di sabbia grossolana. Le talee legnose sono in una parte di terriccio per cactacee e due parti di torba. A me ha sempre funzionato benissimo anche la parte più terrosa di un terriccio di bosco di latifoglie accuratamente setacciata con l’aggiunta di un po’ di torba. Il terriccio non va mai troppo compresso, ma tenuto leggero. Deve essere umido, ma appena umido. Altrimenti, soprattutto col caldo, rischi di far marcire la talea.

Le talee verdi vanno fatte utilizzando un caccio abbastanza fresco, solo parzialmente lignificato alla base. Più è florido, ciccioso, meglio è. Quello utilizzato da me è al limite, più esile e sottile, non andrebbe più bene.

Importante è non far mai disidratare la talea. Se la prelevi in viaggio, mettila subito dentro una bottiglia con un dito d’acqua sul fondo e chiudi il tappo. Altrimenti, mettila almeno dentro una busta di plastica.

Taglia la maggior parte delle foglie, lasciandone 4/5, non di più. Usa degli ormoni radicanti. Non so quanto siano effettivamente efficaci, ma male certamente non fanno.

Lega la talea a un tutore. Quando si formeranno le radichette, aiuterà il loro ancoraggio al terreno. Copri con sacchetto trasparente e sistemalo in modo che sia ben chiuso e poi apri il meno possibile. Col passare delle settimane, però, anche sotto il sacchetto, il terriccio tenderà ad asciugarsi e a contrarsi, allora apri e aggiungi un po’ d’acqua, poca.

Tieni in luogo luminoso, ma senza sole diretto, che sotto la busta lesserebbe subito la talea.

:Saluto: :flower:
 
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