primo maggio
Maestro Giardinauta
Di talee di buganvillea quest’estate si è parlato un’infinità di volte.
Io quest’anno ne ho fatte quattro, di cui tre abbastanza problematiche, ma anche abbastanza trascurate
Le due nella bottiglia sono di buganvillea spectabilis. Sono state fatte a fine inverno, prelevando due rami di un certo spessore da una pianta malaticcia e poco vitale, la “buganvillea della disperazione”. Messi in terra e portati al caldo, i due rametti hanno radicato subito e hanno subito emesso dei rametti che sono cresciuti velocemente.
Dopo un po’ le due talee erano così.
Poi tutto fermo. Le foglie a poco a poco si sono mezzo avvizzite, mezzo bruciacchiate, molte radici marcite. Le talee avevano assunto un aspetto cadaverico, finché una decina di gg fa hanno ricacciato. Sinceramente non so se ce la faranno, perché la cosa più difficile, in una talea di buganvillea, non è la radicazione, ma farle superare l’inverno.
La talea nel bicchiere ha la stessa storia. Talea legnosa fatta a fine inverno. Solo che si tratta di una glabra sanderiana, più disponibile in tutto. Ma anche questa dopo aver subito radicato, è rimasta immobile come le due precedenti e ha ricacciato anch’essa solo una decina di gg fa.
La quarta, quella nella vaschetta della mozzarella, è invece una talea verde estiva.
Per smentire quello che ho sempre detto, e cioè che una talea verde di buganvillea radica tra i 30 e i 90 gg, questa ha radicato in 15 gg, ed è quella che si presenta di gran lunga meglio delle quattro.
In genere a me è sempre riuscito più facile poi conservare le talee verdi rispetto a quelle legnose. Ho l’impressione che vengano più sane e robuste, ma non so se è un’impressione solo mia.
:Saluto: :flower:
Io quest’anno ne ho fatte quattro, di cui tre abbastanza problematiche, ma anche abbastanza trascurate
Le due nella bottiglia sono di buganvillea spectabilis. Sono state fatte a fine inverno, prelevando due rami di un certo spessore da una pianta malaticcia e poco vitale, la “buganvillea della disperazione”. Messi in terra e portati al caldo, i due rametti hanno radicato subito e hanno subito emesso dei rametti che sono cresciuti velocemente.
Dopo un po’ le due talee erano così.
Poi tutto fermo. Le foglie a poco a poco si sono mezzo avvizzite, mezzo bruciacchiate, molte radici marcite. Le talee avevano assunto un aspetto cadaverico, finché una decina di gg fa hanno ricacciato. Sinceramente non so se ce la faranno, perché la cosa più difficile, in una talea di buganvillea, non è la radicazione, ma farle superare l’inverno.
La talea nel bicchiere ha la stessa storia. Talea legnosa fatta a fine inverno. Solo che si tratta di una glabra sanderiana, più disponibile in tutto. Ma anche questa dopo aver subito radicato, è rimasta immobile come le due precedenti e ha ricacciato anch’essa solo una decina di gg fa.
La quarta, quella nella vaschetta della mozzarella, è invece una talea verde estiva.
Per smentire quello che ho sempre detto, e cioè che una talea verde di buganvillea radica tra i 30 e i 90 gg, questa ha radicato in 15 gg, ed è quella che si presenta di gran lunga meglio delle quattro.
In genere a me è sempre riuscito più facile poi conservare le talee verdi rispetto a quelle legnose. Ho l’impressione che vengano più sane e robuste, ma non so se è un’impressione solo mia.
:Saluto: :flower: