Io ho preso spunto, a suo tempo, dai suggerimenti di bonsaisti più esperti (tra i quali
@francobet ) su di un altro forum ed ho scoperto la pomice.
Ho anche scoperto che al Consorzio agrario locale era in vendita a € 6,00 per 5o litri, quindi...
L'unico fastidio doverla lavare.
Nel tempo ho elaborato una mia ricetta, che funziona:
- 60 % Pomice;
- 20 % Zeolite ( ha capacità di ritenzione e successivo rilascio idrico ed un' elevata capacità di scambio cationico (per quanto ne so, il Kiryu giapponese è una zeolite);
- 20 % di TU composto da torbe di qualità (quello per Acidofile per Aceri giapponesi o piante con le stesse esigenze , quello ad acidità neutra per restanti);
- Aggiunta di un 5 % di carbone vegetale sminuzzato.
Ho utilizzato il Kanuma puro per le Azalee, con risultati soddisfacenti.
Per alcuni Mini o Shohin da un paio d'anni, uso l'Akadama.
Paradossalmente, per alcune piantine da seme o talea, si rivela più idoneo il composto con Pomice che l'Akadama puro. Questo ho rilevato, ma non ho dati statistici.
Direi quasi che, per piantine che debbano ancora sviluppare un esteso apparato radicale, la Pomice sia più adatta.
Per Ginepri uso Pomice e Zeolite, senza TU ; per i Pini, Pomice, Zeolite e Sabbia (graniglia silicea da 2 a 5 mm).
Questo a grandi linee. Anch'io adatto la composizione alle specifiche essenze.
La maggiore percentuale di TU rispetto a Franco è anche dettata dal fatto che lui si trova in posizione pedemontana rivolta a Nord, più fresca, piovosa (e nevosa), rispetto alla mia, tipicamente padana
Così credo, almeno