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Punteruolo rosso delle palme

car0nte

Aspirante Giardinauta
Salve a Tutti, vi leggo molto ma è la prima volta che posto, e lo faccio perchè vorrei avere dei consigli su come comportarmi in questa situazione che vado subito ad illustrarvi: abito da un anno a Roma dalle parti dei castelli romani, per la precisione a Morena, seguo questo argomento da quando lo avete aperto e ultimamente credo che ci sia un attacco feroce del punteruolo rosso alle palme del circondario...oddio, circondario è una zona largamente inscirtta tra i castelli e il centro di roma...sto vedendo una moria di palme pauraosa, e il tutto capita in brevissimo tempo, nell'ordine di qualche mese. Amo molto osservare le piante mentre sono in giro a piedi, e verso maggio, ho notato che alcune palme davano segni di sofferenza, li per li non mi è sembrato nulla di strano, ma durante i mesi a venire, giorno per giorno le ho viste seccare e morire ad una velocità spaventosa. Il fatto è che sono piante di privati, molto spesso, oppure di aziende che le hanno nei cortili...e non sto vedendo nessuna opera di sanamento per le piante malate o di prevenzione per quelle che potrebbero ammalarsi, addirittura, un mobilificio che c'è sulla tuscolana ne ha 2 morte oramai da giufno e ancora non le ha tagliate.
Insomma, fa male vederle ammalarsi in quella maniera, io purtroppo non ho potuto verificare di persona la causa della malattia che le ha colpite, ma leggendo la descrizione dei sintomi mi sembra che non si scampi dalla diagnosi del punteruolo. Ora, secondo voi,cosa si potrebbe fare per avvertire dell'epidemia che si sta sviluppando qui nei dintorni?
In questa zona, soprattutto le palme riempiono il buon 60% del paesaggio, ed è davvero un colpo al cuore vederle morire a quella maniera, anche perchè sono tutte a distanza, solitamente ravvicinata e immagino che se non si intervenga presto, la sorte delle loro consorelle sarà irrimediabilmente segnata. :(
 

dipladenia

Giardinauta
Scusate,
vivo in una città che Palme non ne ha per niente quindi mi sento "vagamente" giustificata (dell'ignorare tale problema) ma sono rimasta sbalordita nell'apprendere che proprietari di villette, o altro, con all'interno dei giardini palme moribonde non sappiano nemmeno dell'esistenza di questo esserino tanto distruttivo!! :martello2:martello2

:burningmaPer intenderci il mio rammarico va a chi il problema lo conosce da appena verificatosi e non ha coinvolto opportunamente i media per divulgare velocemente informazioni soprattutto sui metodi curativi o anche soltanto preventivi.
 

Giovanni C.

Aspirante Giardinauta
punteruolo

Qui hai un primo elenco di operatori (cerca Puglia) che impiegano il sistema Arboprof
http://www.arbocap.it/oper_lista.php?oper=oper_ditte#PUGLIA
Questa è un'altra ditta (Lecce) che usa il sistema Arborject Viper
http://nuke.arboviridis.it/
Non attenderti risulati né sicuri né importanti.
Per i nematodi telefona al rappresentante di zona della Intrachem-bio Italia e fatti spiegare bene come si devono impiegare (anche qui non attenderti che siano risolutivi)
http://www.intrachem.com/home.cfm?lang=it&section=2 (clicca sulla tua Regione)

P.S.
Le trappole non servono per la cattura di massa, ma per monitorare la presenza e i momenti di volo





Ho contattato lo specialista in agronomia di una ditta barese che usa il sistema Arboprof.
Mi ha però sconsigliato l'intervento in questa stagione poiché, non essendo le piante in fase vegetativa, il preparato avrebbe maggiore difficoltà a raggiungere la cima. Inoltre mi diceva che l'intervento endoterapico ha ben poca efficacia curativa, e ben maggiore in fase di prevenzione.
Mi ha parlato di tentativo "endochirurgico" o qualcosa di simile: puoi illuminarmi al riguardo? In che consiste?
Hai avuto occasione di dare uno sguardo alle foto?
Che ne pensi?
Ciao e ancora grazie infinite.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Circa le foto, tre sembrerebbero della stessa palma, immagino potata salvo un paio di foglie che mi danno comunque una cattiva sensazione: se è ridotta in tal modo perché è infestata, ho paura che sia ben difficilmente recuperabile (se fosse partito l'apice vegetativo sarebbe assolutamente out).
L'altra, quella con la chioma, apparentemente non si direbbe attaccata (nel senso che non vedo foglie deviate) o se lo fosse, saremmo probabilmente all'inizio, dunque per quella val la pena tentare una protezione.
Le cautele dell'agronomo sono fondate, non è la stagione migliore per l'endoterapia, anche se la palma, specie al sud, dovrebbe ancora "tirare"; si interviene usualmente in primavera e/o a inizio autunno.
Circa la potatura c.d. sferica (trattasi di un intervento di dendrochirurgia in quanto praticamente si tolgono tutte le foglie e si asportano i tessuti in cui le larve sono affondate, badando a preservare l'unico apice vegetativo che la canariensis possiede), inizialmente si avevavo motivi per ritenere che fosse un buon sistema per risanare le palme con entità di infestazione non grave, ma ho visto personalmente un caso di recidiva e comunque non si ha la garanzia che la palma "ripulita" non venga di nuovo colonizzata (dal momento che il punteruolo purtroppo non è affatto scomparso), dunque non mi sento di pronunciarmi.
C'è chi si induastria a proteggere le proprie palme non attaccate avvolgendo l'intera chioma con reti anti-insetto: insomma le provano tutte.
Ciao e in bocca al lupo
 

Giovanni C.

Aspirante Giardinauta
dendrochirurgia

Circa le foto, tre sembrerebbero della stessa palma, immagino potata salvo un paio di foglie che mi danno comunque una cattiva sensazione: se è ridotta in tal modo perché è infestata, ho paura che sia ben difficilmente recuperabile (se fosse partito l'apice vegetativo sarebbe assolutamente out).
L'altra, quella con la chioma, apparentemente non si direbbe attaccata (nel senso che non vedo foglie deviate) o se lo fosse, saremmo probabilmente all'inizio, dunque per quella val la pena tentare una protezione.
Le cautele dell'agronomo sono fondate, non è la stagione migliore per l'endoterapia, anche se la palma, specie al sud, dovrebbe ancora "tirare"; si interviene usualmente in primavera e/o a inizio autunno.
Circa la potatura c.d. sferica (trattasi di un intervento di dendrochirurgia in quanto praticamente si tolgono tutte le foglie e si asportano i tessuti in cui le larve sono affondate, badando a preservare l'unico apice vegetativo che la canariensis possiede), inizialmente si avevavo motivi per ritenere che fosse un buon sistema per risanare le palme con entità di infestazione non grave, ma ho visto personalmente un caso di recidiva e comunque non si ha la garanzia che la palma "ripulita" non venga di nuovo colonizzata (dal momento che il punteruolo purtroppo non è affatto scomparso), dunque non mi sento di pronunciarmi.
C'è chi si induastria a proteggere le proprie palme non attaccate avvolgendo l'intera chioma con reti anti-insetto: insomma le provano tutte.
Ciao e in bocca al lupo


Si ti confermo che le tre sono della stessa palma potata.
Oggi ci ho lavorato tentando un intervento di potatura "sferica", ma ho
trovato ben poco (solo un bozzolo).
A un certo punto mi sono accorto però di una zona maleodorante e molliccia, e con le mani ho asportato del legno marcio continuando a scavare finché ho potuto.
Poi ho scattato le foto che ho aggiunto all'album, alle quali ti pregherei comunque di dare uno sguardo.
Solo dopo, ancora, mi sono accorto del cattivo odore
(tipo ananas marcio) e del gran rumore di mascelle proveniente dall'interno.
Ho continuato a lavorare con mani e seghetto e ho trovato un marciume incredibile, pieno di bozzoli, 2 o 3 individui adulti e tantissime piccole larve.
Sparo un'eresia: se continuo a sezionare orizzontalmente il "globo" fino a eliminare tutta la parte marcia e infestata, c'è ancora una piccola possibilità di recupero?
Se dovessi abbatterla in quanto devo quantificare venalmente il danno, considerando che è una pianta di 46 anni di età e 4 o 5 m. di altezza?
Ciao e grazie (tristemente).
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Non so dove trovare le tue nuove foto.
Per il resto, come ti ho già accennato, se vai a toccare l'apice vegetativo la palma è morta definitivamente: il meristema apicale sta al top dello stipite, appena sotto le foglie centrali di pochissimi centimetri, "affettando" a sottili strati si nota (io l'ho visto solo in foto), ma ci vorrebbe un palmista per distinguere con sicurezza.
I costi di abbattimento e smaltimento in sicurezza sono piuttosto alti. Penso dipenda un po' da zona a zona e dalle dimensioni della palma, ma come ordine di grandezza diciamo € 1.000,00. In pratica si deve tagliare la palma a rondelloni e biotriturare (per questa operazione ci vuole una buona cippatrice e naturalmene i costi lievitano).
Ciao
 

Giovanni C.

Aspirante Giardinauta
foto palme

Non so dove trovare le tue nuove foto.
Per il resto, come ti ho già accennato, se vai a toccare l'apice vegetativo la palma è morta definitivamente: il meristema apicale sta al top dello stipite, appena sotto le foglie centrali di pochissimi centimetri, "affettando" a sottili strati si nota (io l'ho visto solo in foto), ma ci vorrebbe un palmista per distinguere con sicurezza.
I costi di abbattimento e smaltimento in sicurezza sono piuttosto alti. Penso dipenda un po' da zona a zona e dalle dimensioni della palma, ma come ordine di grandezza diciamo € 1.000,00. In pratica si deve tagliare la palma a rondelloni e biotriturare (per questa operazione ci vuole una buona cippatrice e naturalmene i costi lievitano).
Ciao

Le foto le ho aggiunte all'album che hi linkato prima, se puoi.
Grazie

P.S.
Mi riferivo ai costi di acquisto di una palma nuova, come quella malata.
 
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palme77

Aspirante Giardinauta
prodotti sistemici ed assorbimento per impianto

al momento sono appena all'inizio le ricerche sulla traslocabilità, all'interno dei tessuti della palma, delle molecole insetticide sistemiche.

Chiedo alcuni chiarimenti in merito.

Se come mi pare di avere capito si ha che:

Prodotto sistemico = insetticida che viene assorbito dalla pianta (Dursban).

Prodotto non sistemico = prodotto da contatto, cioè che si deposita sulla pianta senza penetrarvi all'interno (Reldan22).

ALLORA
1) come è possibile che pur essendo i prodotti sopra menzionati entrambi accomunati dallo stesso principio attivo (Clorpiripos) siano l'uno sistemico e l'altro da contatto? Dipende forse dagli "eccipienti"?

2) Nel caso dei sistemici l'azione di "lavaggio esterno" svolta dalla pioggia non dovrebbe compromettere l'effetto del pesticida, giusto? Invece con i prodotti da contatto questo problema si verificherebbe anche se il periodo di carenza non è ancora trascorso.

Nel mio caso ho troppe palme da seguire :baf: (decine e decine di canariensis di tutte le altezze). Sinora ero andato avanti facendo prevenzione col Reldan22, ma ormai tutta la zona attorno a me è infestata, a questo si sono pure aggiunte le piogge continue di questi ultimi mesi e io mi son ritrovato con sette esemplari colpiti in meno di due mesi.

Le mie palme sono quasi tutte molto frondose (mai potate) e alcune molto alte.

Su alcune sto installando dei tubi che portino direttamente sulla sommità della corona (per capirci in testa alla palma) il pesticida. Vorrei pertanto smetterla di irrorare Reldan22 con la pompa e passare invece al Dursban che vorrei utilizzare però solo per via di impianto. Questo per ovvi motivi di cautela e comunque con le dovute protezioni (maschera pieno facciale, tuta, guanti, stivali).

Significa che se prima col Reldan22 bagnavo a pressione le foglie (almeno sin dove arrivavo in ragione dell'altezza di alcune piante e della notevole fronda di quasi tutti gli esemplari, alcuni dei quali per giunta contigui!) adesso le foglie non verrebbero più irrorate. L'insetticida andando mediante il tubicino a riversarsi sulla sommità della palma potrebbe al massimo bagnare la base delle foglie nel punto dove queste si attaccano alla corona.

3) E' sufficiente ciò affinché il prodotto sistemico venga assorbito dalla palma e quindi possa risultare efficace a livello PREVENTIVO?!:confuso::confuso:

Anche se le parole di Alessandro2005 (che ringrazio per il generoso contributo reso in questo interessantissimo forum) "...al momento sono appena all'inizio le ricerche sulla traslocabilità, all'interno dei tessuti della palma, delle molecole insetticide sistemiche" mi fanno già intuire che la mia domanda difficilmente potrà avere una risposta certa essendo la palma una novità rispetto quello che è il tradizionale ambito di applicazione di questi prodotti.:martello:
 
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parchigiardini.com

Aspirante Giardinauta
Salve a tutti. Mi sono appena iscritto al forum ma opero nel giardinaggio da 14 anni...Ho avuto ottime esperienze sul Rhynchophorus f. ma sempre con un metodo di lotta integrata, usando addirittura 4 metodi. ho una percentuale di riuscita del 92% il che non è male (credo)

si parla sempre di trattamenti in chioma, fertilizzazioni con prodotti bicomponenti, endoterapia trappole ...i risultati sono buoni anche se non è tranquillizzante vedere le palme intorno a quelle dei tuoi clienti collassare una dietro l'altra.

Prima o poi succede...o magari se proprio mi sono impegnato no. Sta di fatto che sono troppo pochi quelli che dovrebbero fare qualcosa e non fanno niente, e troppi quelli che non dovrebbero toccare una foglia e invece si improvvisano giardinieri ed esperti nella prevenzione di tali malattie...Con questa crisi, i licenziamenti e così tanta palme.......Almeno potrebbero chiedere consigli a chi a un po' d'esperienza no?
 
Le palme i n giro sono in pericolo ,se qualcuno ha qualcosa in più ben venga,dicci almeno cosa sai te.
Ieri qui a Roma ho visto 2 palme distanti una dall'altra,sono già collassate,la cosa non è piacevole in quanto la distanza di queste da villa torlonia non è molta.Speriamo bene che siano seguite ,perdere le palme di Villa Torlonia sarebbe micidiale.ciao
vincenzo
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Riporto l'ultimo aggiornamento che ho postato in un'altra discussione per completezza e per rispondere a Palme 77

Venerdì sono stato a Sanremo, presso l'Istituto di Sperimentazione CRA-FSO, dove ho avuto la possibilità di colloquiare sia con il Direttore che è il coordinatore del progetto nazionale Di.P.Ro.Palm. sia con un ricercatore dello staff che ha già eseguito un primo test di prove di lotta (tecnica dell'endoterapia) e che a giorni ne avvierà una seconda, sempre in ambiente protetto (una serra munita di rete metallica anti-insetto e doppia porta, presso il Centro Studi Palme sempre in Sanremo), su palme in vaso.
Probabilmente questa volta varieranno tecniche e prodotti, ad esempio mediante irrorazioni in vaso anzichè iniezioni nello stipite, dunque potrebbe essere che verificheranno anche l'azadiractina per assorbimento radicale (in endoterapia, nella precedente prove, pare non abbia avuto efficacia; per inciso le prove di lotta microbiologica credo vengano condotte presso CRA-ABP di Firenze, sempre nell'ambito del Di.P.Ro.Palm.).
Questa è una foto che ho scattato in occasione di detta visita: si tratta di piccole prove preliminari per valutare l'eventuale efficacia insetticida/larvicida di date sostanze (sono state aggiunte all'alimento, in questo caso alla banana ma la larva mangia anche mela e zucca, con cui è possibile allevare in laboratorio le larve): io ho visto una bestiaccia vitale e resistente, e tale m'è parsa anche l'opinione del ricercatore che mi ha permesso di scattare la foto
013-2.jpg


Dunque lasciamo che la ricerca valuti, per intanto ognuno si regola come meglio crede (l'ultima arriva dalla Fiat di Termoli: lì le palme all'interno dello stabilimento sono tutte in piedi ma trattano ogni 20 gg circa con abamectina in chioma, ossia le palme sono costantemente sotto un velo di potente insetticida).

Aggiungo anche una foto di una palma

016-3.jpg


che il giardiniere-capo di Bordighera mi ha detto essere sotto attacco e in procinto di essere abbattuta (mentre scrivo non dovrebbe più essere in piedi); se non mi sono sbagliato di palma i segni esteriori sono praticamente impercettibili (a me è parso di avvertire un cattivo odore ma quasi sicuramente sarà stato qualcosa di altro nelle vicinaze), ciò per testimoniare l'estrema difficoltà nella lotta: io mi sto facendo la convinzione che senza un sistema di monitoraggio efficientissimo e senza metodiche di diagnosi precoce (per inciso all'Unità Operativa Di.P.Ro.Palm. dell'Università di Catania dovrebbero avviare il programma di impiego di cani da fiuto, mentre in quella dell'Università di Napoli dovrebbero studiare eventuali risposte metaboliche delle palme attaccate suscettibili di rilevamento rapido con test biochimici) la battaglia è molto ma molto in salita.
Ciao a tutti
 
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Fabdl

Giardinauta Senior
la palma della foto che hai postato ^ si capisce benissimo che è sul punto di collassare. ha già un vistoso spazio nel mezzo. a palermo ne sono morte migliaia stravolgendo in alcuni casi il paesaggio drammaticamente :[
 
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Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
la palma della foto che hai postato ^ si capisce benissimo che è sul punto di collassare. ha già un vistoso spazio nel mezzo. a palermo ne sono morte migliaia stravolgendo in alcuni casi il paesaggio drammaticamente :[

So che a Palermo sono moltissime le palme distrutte e probabilmente tu avrai l'occhio esercitato, ma a me quella in immagine non è sembrata tanto diversa dalle altre che erano vicine (sane) e non vedo poi quel gran vuoto né penso sia così prossima al collasso; scorgo una flessione di alcune foglie centrali, ma ho dovuto girarci attorno e fotografarla dall'angolo in cui la deviazione era più percettibile (in effetti il capo-giardiniere mi aveva avvertito di guardarla da un certo lato proprio perchè i sintomi non erano tanto evidenti).
Poco importa la mia forse mediocre capacità diagnostica, importa invece che anche nella cittadina che ha una storia antichissima di palme sia arrivato questo autentico flagello, e benché qui siano molto vigili e i privati accettino di buon grado gli abbattimenti, la vedo comunque difficile.
Ciao
 

Marina12

Aspirante Giardinauta
che peccato

Abito a Nettuno in provincia di Roma, ieri io e mio marito siamo andati a Fondi in provincia di Latina.Durante il tragitto ho visto centinaia di palme morte a causa di questo parassita.
Ad alcune è rimasto solo il fusto, altre completamente secche.
E' veramente avvilente vedere queste piante alcune vecchissime agonizzare, destinate a morire.
Tornata a casa ho osservato bene la mia palma di 25 anni, e con orrore mi sono accorta che al centro c'è una foglia staccata.Oggi ne è caduta un'altra.
Io non sono molto competente in materia, ma possibile che non si possa far niente?
 

Fabdl

Giardinauta Senior
ne ho viste (e ne vedo) a decine quindi, volente o nolente, mentalmente ho impressi i vari stadi: tempo 2 settimane e la palma della foto collasserà del tutto. se vuoi domani posso fare un reportage fotografico dell'ecatombe, nei suoi diversi sviluppi, che ho/abbiamo tutt'intorno. imponenti filari di palme disintegrati (alcune persino sventrate) da questo orrido insetto, autentico flagello :cry:

di fronte casa mia
4108068587a5883fbec4o.jpg
c'era un mini filare di una quindicina di palme (che costituiva un piacevole unicum con ciò che vedi nella foto ^ ), tutte disintegrate, il punteruolo se le è letteralmente divorate nel giro di 10 giorni :cry: :cry: :cry: . a malincuore domani vedrò di fare qualche foto
 
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parchigiardini.com

Aspirante Giardinauta
Le palme i n giro sono in pericolo ,se qualcuno ha qualcosa in più ben venga,dicci almeno cosa sai te.
Ieri qui a Roma ho visto 2 palme distanti una dall'altra,sono già collassate,la cosa non è piacevole in quanto la distanza di queste da villa torlonia non è molta.Speriamo bene che siano seguite ,perdere le palme di Villa Torlonia sarebbe micidiale.ciao
vincenzo

Quello che so è quello che ormai sanno molti. Se la palma manifesta i primi sintomi, che un occhio professionale, dovrebbe accorgersene almeno un mese prima dall'asimmetria della chioma, (che non è un primo sintomo ma un sintomo avanzato), bisogna intervenire subito con una bella doccetta di insetticida a base di clorpirifos. lo so che è molto forte ma l'animaluccio è molto particolare e resistente. non è un comune coleottero e bisogne trattarlo come tale. bISOGNA CAPIRE DA DOVE è INIZIATO IL PRIMO ATTACCO sulla palma e se possibile intervenire con dendrochirurgia, perchè tutto quello che mangiano...per ovvie leggi naturali, esce come rifiuto:lingua:
quindi se debelliamo il mostro, la palma ha comunque i giorni contati a motivo della fermentazione che si instaura e delle elevate temperature che si sviluppano, che possono superare i 50 °C.
io esegue subito, in questi casi, anche un intervento endoterapico, di solito due iniezioni.

Ma se la palma è ancora sana comincio da subito con la fertilizzazione e azadiractina per via radicale...

insomma le possibilità ci sono ma bisogna starci dietro e trattarla ogni mese con poco prodotto ma nel posto giusto.

bisogna diventare punteruoli e pensare come lui, osservarli( oltretutto sono bellissimi, da grandi) allevarli ( a me sono durati 6 mesi vivendo della loro propria umidita e della fermetazione dei loro bozzoli...capite chi sono? sono straordinariamente forti e adattabili...
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Scusatemi, ma quel che so io invece è che in giro ci sono tanti sapientoni e tanti interessi commerciali.
Io invece preferisco ascoltare chi si occupa del problema a livello scientifico: si provi ad es. a consultare il sito del Centro Studi Palme e si veda la storia di una palma (l'ho fotografata anch'io) trattata sia con dendrochirurgia, sia in endoterapia (secondo il sistema Fertinyect, che è forse quello più collaudato contro il punteruolo rosso).

La dendrochirurgia è stata parecchio applicata a Palermo per iniziativa e merito del Direttore del Verde di quella Città (che ho anche conosciuto a un convegno e ha fatto pure qualche intervento su questo forum), ma ci sono dei ripensamenti, non solo dal punto di vista fitoiatrico ma riguardo alla stabilità statica nel tempo della palma (come del resto l'endoterapia: sulla palma non si praticano piccoli fori, inoltre come è noto la palma non ha cambio e non cicatrizza).

Ho le foto, ma per correttezza non posso mostrale perchè è compito dei ricercatori farne oggetto di pubblicazione e commentarne i risultati, di una prima prova di semi-campo con iniziezione endoterapica degli insetticidi consentiti dal decreto di lotta obbligatoria (compresa l'azadiractina), e ho seguito inoltre alcune prove in campo di endoterapia fatte da persona che è sicuramente uno dei migliori specialisti in Italia: ma non si celebra vittoria. C'è chi si occupa, sempre a livello scientifico, di verificare se l'insetticida salga e si diffonda effettivamente e in misura efficace.

C'è chi si occupa, sempre scientificamente, della diagnosi precoce (hanno provato anche con la tecnica dell'infrarosso, ma non funziona; dunque se bastasse davvero un colpo d'occhio sarebbero tutti soldi pubblici buttati via). C'è chi si occupa a livello accademico della biologia e della genetica del rincoforo che, e qui convengo, è sicuramente un insetto resistentissimo, adattabile e "intelligente".

Poi ci sono i fautori delle sostanze "miracolose" (olio di neem, glucophoenix, karanja, chitosano): i botanical insecticides, ivi comprendendo estensivamente repellenti/anti-feeding/fitostimolanti, non sono propriamente una novità ma bisogna prima sperimentarli, ossia vedere:
1) se sono efficaci e a che dosi (si possono effettuare prove preliminare su larve in laboratorio);
2) se vengono assorbiti per via radicale o magari in endoterapia e diffusi nei tessuti della palma dove si alimenta il rincoforo (si deve per forza allestire una prova di serra con verifica distruttiva e andare a contare larve vive e morte).

Però a quanto pare c'è già chi sa tutto e vanta risultati strabilianti (dire ad esempio dove? esibire qualcosa di scientificamente verificabile?) e con un colpo d'occhio si accorge se una palma è attaccata ai primissimi stadi ed esattamente dal punteruolo anziché magari dalla paisandisia (è già capitato, a Varazze-SV per la precisione) oppure da altra patologia (es. fusariosi) o causa abiotica.

Altro non aggiungo se non che questo è un forum amatoriale: ben venga chi può offrire le proprie esperienze, ma se sono buone - e qui non si parla del licenide dei gerani o della psilla dell'acacia di Costantinopoli, bensì di un autentico flagello che rischia di causare pesanti ripercussioni turistico-economiche e culturali - p.f. dimostri.

Saluti cari a tutti
 
Ultima modifica:
Credo anchio che se qualcuno fosse riuscito a trovare la soluzione a questora almeno qualche piantina si sarebbe salvata ,invece in giro si vedono sempre più palme morte.A roma ne ho viste più di una , al circeo altre....in giro su internet non si vede altro per quanto riguarda questo insetto.
ciao
vincenzo
 

parchigiardini.com

Aspirante Giardinauta
L'elefante e la farfalla

Dire che nessuno ha trovato la soluzione indicando che le palme continuano a morire sarebbe come un elefante che dice alla farfalla che non è in grado di volare...solo perchè non vede dove va.

non sarò un eminente scenziato, e neanche un guru, fatto sta che le palme trattate sono ancora li.:sleep2:

cordiali saluti
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
...
non sarò un eminente scenziato, e neanche un guru, fatto sta che le palme trattate sono ancora li.:sleep2:

...be', neanch'io sono uno scienziato, al più mi definisco un fautore del metodo galileiano piuttosto che di quello del "prova a dare".

Prendiamola dal lato divertente: io ho due palme in zona a rischio, e a suo tempo ci avevo appeso sacchetti con la naftalina (come da primissimi consigli di quelli del "prova a dare"), che costano certamente molto meno di trattamenti endoterapici e potature "sferiche", ebbene anche quelle sono ancora lì :hands13:.

Conclusioni :confuso:?

...azzardo la mia ipotesi: il rincoforo non le ha ancora viste :eek:k07:

P.S. Questa è per i bravi nella diagnostica: di che cosa è morta? (però non ci sono premi se non la reputazione su questo forum...a volte a volare troppo alti si finisce come Icaro, e ovviamente sperando che l'elefante non si sia rivolto a una farfalla che per l'anagrafe fa Paysandisia archon)
062-1.jpg


Ciao a tutti
 
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