Salvataggio palme attaccate dal punteruolo rosso
Saluti a tutti
Al momento difendersi dal Rhynchophorus ferrugineus non è facile in quanto non si dispone ancora di una specifica tecnica di lotta, si stanno attuando diverse tecniche di trattamento come: l’endoterapia, irrorazione di fitofarmaci a getto sull’apice della chioma, trattamento senza taglio delle foglie, con taglio parziale ecc..
Noi siamo un equipe che opera nel giardinaggio ed in particolare sulla potatura delle palme, ed abbiamo messo a punto, dopo esperienze in campo iniziate dal 2006 e completate con risultati positivi durante il 2007, adottando un nuovo metodo di potatura sferica per il salvataggio delle palme infestate dal punteruolo rosso, da noi chiamata “ mazza di tamburo”, per questa tecnica di procedimento è stata anche depositata domanda di brevetto.
Questo metodo è stato proposto al convegno di San Felice Circeo il 19 gennaio scorso, presenti vari esponenti di enti pubblici locali e dell’università di Palermo, i quali al momento non hanno preso in considerazione e ne mostrato particolare interesse, anzi sconsigliavano la potatura drastica. Mentre ora guarda caso a Palermo si fa la potatura drastica (Riferimento punto 4 di Alessandro 2005 sul resoconto del congresso di Sanremo, dove dice che a Palermo si interviene con la dendrochirurgia)
Noi ci stiamo battendo da diverso tempo per tentare di salvare le palme colpite dal coleottero, piuttosto che farle abbattere, anche se inizialmente è stato molto faticoso e difficile far capire agli enti comunali preposti di farci intervenire con il nostro metodo, alla fine anche se in ritardo, dove siamo intervenuti sono state salvate palme che avevano già l’ordinanza di abbattimento, ( tutto documentato fiscalmente e con foto).
Il comune di Terracina e alcuni privati di Sabaudia e San Felice Circeo, ci hanno fatto operare e salvare palme che sarebbero state sicuramente distrutte in breve tempo dal punteruolo rosso.
Anche il comune di Grottammare ha dato fiducia al nostro sistema di potatura, dopo aver visto i risultati dalle nostre parti, ci hanno invitato e fatto intervenire sul loro territorio su alcune palme centenarie già gravemente colpite ed ora salve.
Mettendo a disposizione la nostra esperienza, maturata in campo nel trattamento delle palme attaccate dal punteruolo rosso, vorremmo dare il nostro contributo nel determinare un protocollo di esecuzione del metodo di potatura detta “Mazza di Tamburo” onde renderlo attuabile da chiunque.
Noi con il nostro procedimento del taglio totale delle foglie di palma, effettuato con esperienza acquisita in campo, dopo varie prove e sezionamenti di palme infestate, per capire dove e come intervenire, abbiamo messo a punto un particolare taglio di rasatura sferica ed omogenea alla base dell’ascelle delle foglie, con un accorgimento particolare nell’effettuare il taglio vicino al bulbo germogliare della palma che è la parte vitale della pianta. E solo con questa tecnica di pulizia fogliare è possibile: mettere alla luce i fori di ingresso delle larve, estirpare eventuali bozzoli situati in prossimità delle ascelle fogliari, osservare il livello d’infestazione che sta subendo in quel momento la pianta, verificando il grado di attacco procurato dal coleottero ed inoltre si evidenzia ove lo fosse, lo stato di avanzamento di muffe o marciume sempre procurato dalle larve che è da togliere ed eseguire poi con un abbondante lavaggio di acqua in pressione che va a pulire i condotti e gallerie creati dalle larve, eliminando gli essudati.
Dopo questa preparazione sulla testa della palma, si passa a versare il prodotto, miscelato in giusta proporzione con acqua, da noi sperimentato e (composto da una miscela di prodotti biologici repellenti per il punteruolo rosso, chimici, fungicidi e disinfettanti) avendo cura di versare, tramite un contenitore con collo d’oca, con ugello conico appropriato in modo tale che il prodotto vada nei fori e scanalature senza spargimento a terra, con questa operazione non si va ad inquinare l’ambiente perché non vengono adoperate pompe irroratrici a getto o a nebulizzazione, così facendo il prodotto penetra in profondità, in particolare nei condotti puliti dal lavaggio precedentemente fatto dall’acqua, andando a colpire istantaneamente e direttamente le larve nel loro ambiente, debellandole in brevissimo tempo. Questa è una vera e propria operazione chirurgica che va a eliminare la causa del male, salvando le palma.
Tutto questo è stato fatto con le nostre risorse e dalla passione del nostro lavoro e uno degli aspetti positivi che ci da soddisfazione e vedere palme centenarie salvate dal nostro intervento, dove erano destinate ad essere abbattute.
Ciao M.P.S.
Saluti a tutti
Al momento difendersi dal Rhynchophorus ferrugineus non è facile in quanto non si dispone ancora di una specifica tecnica di lotta, si stanno attuando diverse tecniche di trattamento come: l’endoterapia, irrorazione di fitofarmaci a getto sull’apice della chioma, trattamento senza taglio delle foglie, con taglio parziale ecc..
Noi siamo un equipe che opera nel giardinaggio ed in particolare sulla potatura delle palme, ed abbiamo messo a punto, dopo esperienze in campo iniziate dal 2006 e completate con risultati positivi durante il 2007, adottando un nuovo metodo di potatura sferica per il salvataggio delle palme infestate dal punteruolo rosso, da noi chiamata “ mazza di tamburo”, per questa tecnica di procedimento è stata anche depositata domanda di brevetto.
Questo metodo è stato proposto al convegno di San Felice Circeo il 19 gennaio scorso, presenti vari esponenti di enti pubblici locali e dell’università di Palermo, i quali al momento non hanno preso in considerazione e ne mostrato particolare interesse, anzi sconsigliavano la potatura drastica. Mentre ora guarda caso a Palermo si fa la potatura drastica (Riferimento punto 4 di Alessandro 2005 sul resoconto del congresso di Sanremo, dove dice che a Palermo si interviene con la dendrochirurgia)
Noi ci stiamo battendo da diverso tempo per tentare di salvare le palme colpite dal coleottero, piuttosto che farle abbattere, anche se inizialmente è stato molto faticoso e difficile far capire agli enti comunali preposti di farci intervenire con il nostro metodo, alla fine anche se in ritardo, dove siamo intervenuti sono state salvate palme che avevano già l’ordinanza di abbattimento, ( tutto documentato fiscalmente e con foto).
Il comune di Terracina e alcuni privati di Sabaudia e San Felice Circeo, ci hanno fatto operare e salvare palme che sarebbero state sicuramente distrutte in breve tempo dal punteruolo rosso.
Anche il comune di Grottammare ha dato fiducia al nostro sistema di potatura, dopo aver visto i risultati dalle nostre parti, ci hanno invitato e fatto intervenire sul loro territorio su alcune palme centenarie già gravemente colpite ed ora salve.
Mettendo a disposizione la nostra esperienza, maturata in campo nel trattamento delle palme attaccate dal punteruolo rosso, vorremmo dare il nostro contributo nel determinare un protocollo di esecuzione del metodo di potatura detta “Mazza di Tamburo” onde renderlo attuabile da chiunque.
Noi con il nostro procedimento del taglio totale delle foglie di palma, effettuato con esperienza acquisita in campo, dopo varie prove e sezionamenti di palme infestate, per capire dove e come intervenire, abbiamo messo a punto un particolare taglio di rasatura sferica ed omogenea alla base dell’ascelle delle foglie, con un accorgimento particolare nell’effettuare il taglio vicino al bulbo germogliare della palma che è la parte vitale della pianta. E solo con questa tecnica di pulizia fogliare è possibile: mettere alla luce i fori di ingresso delle larve, estirpare eventuali bozzoli situati in prossimità delle ascelle fogliari, osservare il livello d’infestazione che sta subendo in quel momento la pianta, verificando il grado di attacco procurato dal coleottero ed inoltre si evidenzia ove lo fosse, lo stato di avanzamento di muffe o marciume sempre procurato dalle larve che è da togliere ed eseguire poi con un abbondante lavaggio di acqua in pressione che va a pulire i condotti e gallerie creati dalle larve, eliminando gli essudati.
Dopo questa preparazione sulla testa della palma, si passa a versare il prodotto, miscelato in giusta proporzione con acqua, da noi sperimentato e (composto da una miscela di prodotti biologici repellenti per il punteruolo rosso, chimici, fungicidi e disinfettanti) avendo cura di versare, tramite un contenitore con collo d’oca, con ugello conico appropriato in modo tale che il prodotto vada nei fori e scanalature senza spargimento a terra, con questa operazione non si va ad inquinare l’ambiente perché non vengono adoperate pompe irroratrici a getto o a nebulizzazione, così facendo il prodotto penetra in profondità, in particolare nei condotti puliti dal lavaggio precedentemente fatto dall’acqua, andando a colpire istantaneamente e direttamente le larve nel loro ambiente, debellandole in brevissimo tempo. Questa è una vera e propria operazione chirurgica che va a eliminare la causa del male, salvando le palma.
Tutto questo è stato fatto con le nostre risorse e dalla passione del nostro lavoro e uno degli aspetti positivi che ci da soddisfazione e vedere palme centenarie salvate dal nostro intervento, dove erano destinate ad essere abbattute.
Ciao M.P.S.
Ultima modifica: