Salve a tutti,
analizzando una serie di fattori, devo dire che la pianta in questione non è
Cabomba caroliniana ma una
Limnophila sp. e, molto probabilmente,
L. heterophylla (fam.
Scrophulariaceae).
Le foglie sommerse di
Cabomba,
Myriophyllum e
Limnophila (ma anche di molte altre specie acquatiche/palustri) presentano tutte la tipica morfologia adatta alla vita subacquea.
Tuttavia, al di là di un riconoscimento visivo, in
Cabomba caroliniana le foglie sono opposte o, raramente, in verticilli di 3; negli esemplari in foto le foglie sono chiaramente riunite in verticilli e sono molto numerose, tipiche caratteristiche che si ritrovano in
Limnophila spp.
A livello indiretto si può dire anche che le piante vendute dal noto supermercato provengono quasi tutte da coltivazione idroponica: mentre la
Limnophila è una pianta palustre che cresce anche emersa (ed è in questa forma che viene solitamente coltivata dai vivai),
Cabomba invece è una pianta acquatica sommersa, che non cresce in emersione e che quindi non avrà mai una struttura "rigida", non avrà mai un portamento eretto anche senza acqua e manterrà sempre una consistenza delicata e una grande fragilità.
Cosa cambia a livello di coltivazione??
In pratica
Cabomba caroliniana, come suggerisce il suo nome specifico, proviene principalmente dagli Stati Uniti quindi sopporta, anzi gradisce, temperature non troppo elevate e può tranquillamente svernare in laghetto. E' proprio per questo che nei nostri acquari "tropicali" spesso deperisce velocemente, senza riuscire ad adattarsi.
Limnophila heterophylla è una specie prettamente tropicale, di origine asiatica, che si adatta perfettamente alla coltivazione in acquario e che mal sopporta le temperature inferiori a 15 °C.
Mi permetto di fare una nota generale sulle piante acquistate nel suddetto supermercato dei mobili: il loro costo è veramente irrisorio e l'origine delle piante non è molto diversa da quelle che prendiamo nei negozi di acquari. Chiaramente provengono da un sistema produttivo di tipo "industriale" e sono trattate quasi più come un oggetto, piuttosto che come un essere vivente: basta pensare, ad esempio, che sono commercializzate senza il loro nome preciso (che permetterebbe di informarsi sulle singole esigenze delle varie specie acquistate) e con cartellini con diciture grottesche del tipo "non necessita di cure", indicazioni che mal si adattarebbe persino ad una pianta di plastica.
Il fattore più importante da tener presente quando le acquistiamo (ed è quello che quasi sempre ce le fa deperire nel giro di pochi giorni) è che provengono da coltivazioni idroponiche effettuate in serre climatizzate, fuori dall'acqua ma pur sempre con temperatura ed umidità molto alte. Quindi, quando le mettiamo nei nostri acquari o nelle nostre vasche subiscono per forza di cose una variazione, uno stress che, in certi casi, può anche far deperire rapidamente la pianta.
Per il resto, tenuto conto di questo aspetto e acclimatate a dovere, sono pur sempre belle piante e anche io le ho acquistate spesso con ottimi risultati.
Buona coltivazione